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Dove sono le impostazioni di fabbrica?


bass_97

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bass_97

Scrivo in un momento di down emotivo. Non so se sia per via dell'eccessiva assunzione di alcol in questi giorni di serate dove ho cercato di andare alla riscossa, ma sento di essere un po' sovraccaricato. Ieri ho parlato con un po' di persone, tra cui una polacca con cui ci siamo scambiati i contatti. Lei davvero carina, con un modo di fare davvero gentile. Peccato che oggi sia già partita dalla città e quindi la cosa prima o poi morirà... che sfiga. E' stata una delle poche persone che quando ci siamo guardati negli occhi è partito ad entrambi il sorriso a 32 denti. Tipo una roba da film. E' stato intenso. Peccato non aver concluso niente.

In generale ho questa sensazione di trovarmi sempre meno bene nella mia città. La gente è chiusa, è fredda ed anche scorbutica. Sempre più spesso mi ritrovo a far amicizia con gente da fuori che si lamenta della stessa cosa. Cioè io non parto mai con filippiche e lamentele, non mi piace lamentarmi.

Quindi mi ritrovo qui, a casa, a pensare che fare sta sera. Se uscire, darmi da fare e sperare che questa sia la volta buona che concludo qualcosa. In realtà uscirei per non perdere il vizio di socializzare con sconosciuti, perché poi ricominciare da zero diventa sempre più difficile.

Però non so. Mi sento un po' un coglione, come se stessi remando contro il mondo. Forse mi sento solo. Anche gli "amici" che continuano a darmi pacco sicuramente non mi aiutano a farmi sentire meglio, ma è anche per questo che ho iniziato questa avventura in solitaria, perché non stavo più vivendo. Quanti anni ho buttato via dove avrei potuto conoscere persone. Dove avrei potuto amare di più. Strappare un sorriso. Farmi uno svuotino. 

Okay basta con le rime, che finisco sul demenziale.

E niente, volevo sfogarmi un secondo. Raccolgo le energie e mi preparerò ad uscire anche sta sera.

Modificato da bass_97
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sedlex
11 minuti fa, bass_97 ha scritto:

Scrivo in un momento di down emotivo. Non so se sia per via dell'eccessiva assunzione di alcol in questi giorni di serate dove ho cercato di andare alla riscossa, ma sento di essere un po' sovraccaricato. Ieri ho parlato con un po' di persone, tra cui una polacca con cui ci siamo scambiati i contatti. Lei davvero carina, con un modo di fare davvero gentile. Peccato che oggi sia già partita dalla città e quindi la cosa prima o poi morirà... che sfiga. E' stata una delle poche persone che quando ci siamo guardati negli occhi è partito ad entrambi il sorriso a 32 denti. Tipo una roba da film. E' stato intenso. Peccato non aver concluso niente.

In generale ho questa sensazione di trovarmi sempre meno bene nella mia città. La gente è chiusa, è fredda ed anche scorbutica. Sempre più spesso mi ritrovo a far amicizia con gente da fuori che si lamenta della stessa cosa. Cioè io non parto mai con filippiche e lamentele, non mi piace lamentarmi.

Quindi mi ritrovo qui, a casa, a pensare che fare sta sera. Se uscire, darmi da fare e sperare che questa sia la volta buona che concludo qualcosa. In realtà uscirei per non perdere il vizio di socializzare con sconosciuti, perché poi ricominciare da zero diventa sempre più difficile.

Però non so. Mi sento un po' un coglione, come se stessi remando contro il mondo. Forse mi sento solo. Anche gli "amici" che continuano a darmi pacco sicuramente non mi aiutano a farmi sentire meglio, ma è anche per questo che ho iniziato questa avventura in solitaria, perché non stavo più vivendo. Quanti anni ho buttato via dove avrei potuto conoscere persone. Dove avrei potuto amare di più. Strappare un sorriso. Farmi uno svuotino. 

Okay basta con le rime, che finisco sul demenziale.

E niente, volevo sfogarmi un secondo. Raccolgo le energie e mi preparerò ad uscire anche sta sera.

beato te che hai coraggio nell'uscire completamente solo di notte. ma dove ti dirigi? perche anch'io non è che stia vivendo uno dei migliori momenti della mia vita...è mi sento estremamente solo.

i soldi non mi mancano, il problema è che ho pochi amici ...non saprei con chi organizzarmi 

devo riprendere a fare palestra e socializzare.....cristo nell'ultimo periodo provo propio una distanza tra me e gli altri....

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bass_97
3 minuti fa, sedlex ha scritto:

beato te che hai coraggio nell'uscire completamente solo di notte. ma dove ti dirigi? perche anch'io non è che stia vivendo uno dei migliori momenti della mia vita...è mi sento estremamente solo.

i soldi non mi mancano, il problema è che ho pochi amici ...non saprei con chi organizzarmi 

devo riprendere a fare palestra e socializzare.....cristo nell'ultimo periodo provo propio una distanza tra me e gli altri....

Vado nel centro della mia città per locali, principalmente club... La cosa carina è che molti hanno il free entry quindi hai il benefit del pub e della disco messi insieme.

Non è facile uscire da solo, specialmente avendo 26 anni. I coetanei che ti guardano un po' come un disadattato ed i più vecchi che ti guardano come un cucciolo smarrito nella via della vita. Ma sono arrivato ad un punto della mia vita dove non sopporto più rimanere nella mia palude sociale dove rimango solo perché dipendo dalla mia cerchia sociale. Preferisco in un certo senso sentirmi solo con la consapevolezza di stare "combattendo" invece che rimanere con le mani in mano sperando che succeda qualcosa.

Insomma, è un po' la forza della disperazione. Poi avendo cancellato i social (nel senso che non li uso) ed essendomi imposto di non usare Tinder, se non faccio così rimarrò solo a vita...e non sto esagerando, perché se non fosse per le dating app penso che non avrei mai avuto relazioni e sarei ancora vergine. Sono incastrato in un posto con persone che vivono completamente su un altro pianeta, mi sento un po' alienato.

Ed in tutto questo ormai è da aprile che non tocco più una passera. 

L'unica magra consolazione è ripetermi che se entro la fine dell'autunno, nonostante tutto l'impegno che ci metto, non riesco a combinare niente... Beh andrò a troie.

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sedlex
5 minuti fa, bass_97 ha scritto:

Vado nel centro della mia città per locali, principalmente club... La cosa carina è che molti hanno il free entry quindi hai il benefit del pub e della disco messi insieme.

Non è facile uscire da solo, specialmente avendo 26 anni. I coetanei che ti guardano un po' come un disadattato ed i più vecchi che ti guardano come un cucciolo smarrito nella via della vita. Ma sono arrivato ad un punto della mia vita dove non sopporto più rimanere nella mia palude sociale dove rimango solo perché dipendo dalla mia cerchia sociale. Preferisco in un certo senso sentirmi solo con la consapevolezza di stare "combattendo" invece che rimanere con le mani in mano sperando che succeda qualcosa.

Insomma, è un po' la forza della disperazione. Poi avendo cancellato i social (nel senso che non li uso) ed essendomi imposto di non usare Tinder, se non faccio così rimarrò solo a vita...e non sto esagerando, perché se non fosse per le dating app penso che non avrei mai avuto relazioni e sarei ancora vergine. Sono incastrato in un posto con persone che vivono completamente su un altro pianeta, mi sento un po' alienato.

Ed in tutto questo ormai è da aprile che non tocco più una passera. 

L'unica magra consolazione è ripetermi che se entro la fine dell'autunno, nonostante tutto l'impegno che ci metto, non riesco a combinare niente... Beh andrò a troie.

a differenza tua ho una scopamica, che mi permettete di svuotarmi, altrimenti questo periodo mi sarebbe pesato di piu. ti sono vicino, so che cosa si prova, sia l'isolamento sociale che la mancanza prolungata di passera.         

hai un lavoro?

sul fatto che non hai social, scelta tua? guarda che semplificano molto la scelta di figa ma non ti danno la soluzione alla sensazione di vuoto e solitudine. forse la stanno accentuando.

Modificato da sedlex
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bass_97
21 minuti fa, sedlex ha scritto:

a differenza tua ho una scopamica, che mi permettete di svuotarmi, altrimenti questo periodo mi sarebbe pesato di piu. ti sono vicino, so che cosa si prova, sia l'isolamento sociale che la mancanza prolungata di passera.         

hai un lavoro?

sul fatto che non hai social, scelta tua? guarda che semplificano molto la scelta di figa ma non ti danno la soluzione alla sensazione di vuoto e solitudine. forse la stanno accentuando.

Niente lavoro, sono studente, ma sono in pari col mio percorso. Ma per conoscere persone non è il massimo il mio ambiente, c'è la fiera della salsiccia.

La questione lavoro è una parte della mia vita a cui metterò finalmente una toppa effettiva prossimo anno al 100%.

Comunque non usare i social è una mia scelta, più che altro nessuna mi scrive ed io già in passato ho provato ad approcciare ma senza successo. Ma in generale è un ambiente che proprio non mi piace, non mi piace scrivere a sconosciute, mi sembra troppo facile ed anche un po' snervante perché devo a parole trasmettere la mia intraprendenza per sedurre mentre ci sono altri 10 cazzi che fanno la stessa cosa.

Poi magari rivaluterò se troverò uno stile che mi rappresenti.

Preferisco Tinder, è più semplice almeno.

Quindi la mia conclusione è tenere i social di facciata per non dare l'idea di essere fuori dal mondo, ma non li uso perché li vivrei solo in maniera totalmente passiva.

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Dalck7

Ti capisco bene @bass_97 questi periodi continuano a capitarmi di continuo anche a me, poi passano,

Posso chiederti da che parte d'Italia vieni?

2 ore fa, bass_97 ha scritto:

Niente lavoro, sono studente, ma sono in pari col mio percorso. Ma per conoscere persone non è il massimo il mio ambiente, c'è la fiera della salsiccia.

Non puoi andare a studiare da un'altra parte? Io facevo ingegneria ma non sopportavo studiare lì quindi studiavo nella biblioteca di storia perché la gente era più solare e anche come numero di rafazze

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bass_97
11 minuti fa, Dalck7 ha scritto:

Posso chiederti da che parte d'Italia vieni?

La sabauda Torino

11 minuti fa, Dalck7 ha scritto:

Non puoi andare a studiare da un'altra parte? Io facevo ingegneria ma non sopportavo studiare lì quindi studiavo nella biblioteca di storia perché la gente era più solare e anche come numero di rafazze

In futuro quando dovrò mettermici sotto prenderò sicuramente in considerazione lo studiare in biblio, ma ora come ora ho ancora un po' di respiro dallo studio

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Dalck7
40 minuti fa, bass_97 ha scritto:

La sabauda Torino

Siete in molti qui dentro a chi non piace, a me era sembrata molto viva, ma sicuramente erano gli occhi da turista

  • Sigh 1
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Dalck7

Io andavo spesso in biblioteca più a chiaccherare che a studiare, non so quanto mi faccia onore questa cosa, comunque se riesci a distrarti in altri modi meglio, io se non andavo in biblioteca rimanevo bloccato a casa a guardare il soffitto

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Yuber
Il 2/9/2023 at 12:51, bass_97 ha scritto:

Avete presente quando il vostro modem di casa si impallava (ormai saranno 10 anni che non mi imbatto più nel problema) e dovevate prendere una matita per tenere premuto il tasto di reset per 20 secondi e tutto magicamente ritornava alle impostazioni di fabbrica funzionando?

Bhè, ci sto provando su me stesso. So che state già sorridendo, tranquilli non ho nessuna matita incastonata in qualsivoglia orifizio. Semplicemente è un periodo che sto cercando di cambiare, di costruirmi una solida vita sociale: faccio corsi, esco la sera da solo, cerco di conoscere persone, ma soprattutto interagire con le donne.

Il punto è che è maledettamente difficile sovrascrivere quei dannati bug che ho nel cervello, come la timidezza ad esempio. Anzi a dire il vero il mio problema principale è che essendo sempre stato una persona prevalentemente sola, quando mi ritrovo in contesti sociali mi viene quella che viene definita "brain fog". Insomma non capisco più un cazzo. Ed è strano perché avendo una buona (comunque insufficiente per quello che vorrei) esperienza in ambito relazionale (a livello di dinamiche) e appuntamenti, non pensavo di sentirmi così impacciato. 

Non so, l'impressione che ho è che so correre da metà campo e fare gol, ma la prima metà non so manco camminare. Gattono disperato. No dai, disperato no, in fondo mi diverto. Però davvero, avendo avuto sempre come tramite internet a scorrazzarmi dall'inizio fino a metà campo, mi fa strano faticare così tanto per imparare.

Entrando nel concreto, quando ho a che fare con persone nuove o in quella situazione dove devo creare tensione sessuale per poi riuscire ad andare al passo successivo, divento un demente. Cioè davvero, non so cosa dire, faccio domande forse stupide, ma soprattutto divento un pessimo ascoltatore. E' come se faticassi a centrare il punto della conversazione per scavare a fondo sempre di più nei dettagli per conoscere la persona. E forse mi sento anche più infantile.

E' una sorta di involuzione mentale. Cioè mi rendo quasi subito conto degli errori che faccio, però mannaggia la miseria, sul momento vado nel panico (comunque con la mano ferma) e faccio la roulette russa con i pensieri pregando di uscirne con qualcosa di decente oppure decido il silenzio con tanto di sguardo fisso e sorriso. Quest'ultima cosa in realtà sento che è apprezzata, però non so.

Mi sento così:

 image.png.c3b28d0eb90eb338f56b38eb9217977f.png

Ecco non è proprio il top. Poi magari da fuori non trasmetto tutto questo, chissà.

Il punto comunque è che mi sento emotivamente impotente e soprattutto tornato al liceo per certi versi, dove ero davvero impacciato. Poi non ne parliamo se rientro in contatto con persone del mio passato, questo fenomeno tende ad essere intensificato.

Al momento punto che con la pratica mi sbloccherò, mi chiedevo quanti di voi si sono ritrovati in una situazione simile e sono riusciti a risolvere. 
P.S. Ho notato che mi sta aiutando fare astinenza perché sono più libidinoso, aggressivo e più socievole, mentre prima ero più chiuso (manco socializzavo) e per i cazzi miei.

Intanto complimenti per il thread perchè lo trovo davvero molto interessante e soprattutto mi fa piacere che qualcuno qui sul forum abbia il coraggio di mostrare le proprie debolezze,  ovviamente mi spiace per il disagio che provi in questi contesti.

Io penso che questo problema derivi da convinzioni limitanti che ti sei creato per via della tua esperienza. Dico questo perchè hai menzionato due cose in particolare che mi fanno pensare ad un problema di rappresentazione di sé.

1)"Semplicemente è un periodo che sto cercando di cambiare, di costruirmi una solida vita sociale: faccio corsi, esco la sera da solo, cerco di conoscere persone, ma soprattutto interagire con le donne."

2) Il punto comunque è che mi sento emotivamente impotente e soprattutto tornato al liceo per certi versi, dove ero davvero impacciato. Poi non ne parliamo se rientro in contatto con persone del mio passato, questo fenomeno tende ad essere intensificato.

Riguardo al primo punto sono a favore del fatto che bisogna provare sempre cose nuove perché dal mio punto di vista , la vita è una continua scoperta di sé , perciò è un bene fare sempre nuove esperienze per capire ciò che fa per noi e ciò che non fa per noi . Io non sono d'accordo se invece tu fai tutte queste cose nel tentativo di correggere ciò che secondo te è disfunzionale ai fini della mera seduzione e qui mi aggancio al punto 2 , io ipotizzo che tu stia cercando di cambiare e di migliorare te stesso ma nel momento in cui ti interfacci con persone nuove o persone del tuo passato ecco che riciccia fuori il ragazzo impacciato del liceo e ipotizzo che tu faccia pensieri del tipo "oddio mi scopriranno per ciò che sono! eppure sto lavorando così tanto per migliorare! Non posso permettere che mi vedano come il ragazzo impacciato del liceo!" da questo genere di pensieri si genera ciò che tu chiami brain fog perchè sei concentrato nel "non farti scoprire" e nell'apparire come la persona brillante e che ha sempre la risposta giusta al momento giusto, che coglie tutti i segnali che provengono dagli altri ecc. che dovrebbe essere un pò il contrario di ciò che pensavi di te stesso al liceo. Nota bene che questo approccio  porta un grande carico di stress perchè la tua autenticità è minacciata da questo modus operandi, è come se tu stessi tradendo te stesso a favore di una maschera. Se ho centrato il punto credo che quello che tu debba fare sia  far pace con il ragazzo del liceo impacciato, timido ecc.

Non c'è nulla di male a risultare impacciati , timidi e a volte non adeguati agli occhi degli altri perchè anche questo ci rende umani e soprattutto autentici, fa parte del gioco non piacere a tutti, non sapere cosa dire ecc. 

Ammesso di aver centrato il punto il consiglio che ti do è di non preoccuparti eccessivamente di questa cosa perchè non sei il solo a fare questi pensieri , anzi, praticamente tutti si fanno domande del tipo : "sarò piaciuto?" "ho detto qualcosa di male?" ecc.  

In sintesi credo che tu debba perdonare il ragazzo del liceo per non essere stato in grado di essere all'altezza delle tue aspettative e cominciare ad amarlo altrimenti tenterà di ritornare ad ogni occasione utile. Spero di essere stato di aiuto e sono non lo sono stato ho semplicemente condiviso ciò che è stata la mia esperienza per un problema che io reputo simile al tuo.

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