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LTR a 24 anni come essere in gabbia?


simovio

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13 ore fa, simovio ha scritto:

Quando mi ha lasciato 1 mese fa mi ha detto che vuole stare solo, che i sentimenti sono cambiati dall inizio, che ha provato ma ora non riesce più. 

ho chiesto se ho fatto qualcosa di male o se potevamo migliorare qualcosa insieme o se non lo attraevo più. Mi ha detto di no ma stento a crederci.

mi ha detto nell ultimi confronto faccia a faccia: dovevi venire a vivere qua prima, forse non arrivavamo a questo punto.

dopo pochi mesi di relazione sarei dovuta andare a vivere con lui poi le cose si sono protratte, e a marzo aveva avuto una crisi e mi aveva già detto che voleva star solo e non se la sentiva di convivere. 
 

probabilmente non era allineato con ciò che vorrei io, avendo 28y comunque vorrei una famiglia nel giro di qualche anno, evidentemente lui no attualmente..e forse ho perso il treno a non essere andata subito a convivere anche se forse questo momento sarebbe arrivato ugualmente 

 

È insoddisfatto del suo lavoro e ultimamente lo vedevo spento e infelice quindi io ho sempre pensato fosse a causa mia mentre lui diceva di no. 

Qui sul forum ci sono persone che forse hanno esperienze e conoscono informazioni su questi argomenti che sono più a segno di quelle di altri che conosci offline.

E probabilmente ci trovi prospettive, altrui e anche maschili, che ti interessano. 

Anche se va bene discutere qui dei motivi, perché stai male e hai bisogno di dare un senso e una ragione a quanto accaduto.

Anche se va bene perché hai bisogno di capire per provare ad evitarlo in futuro e di vedere se puoi risolvere il problema attuale...

Probabilmente in questo momento se la realtà della situazione, qualunque sia la ragione, é così e basta, successa, immutabile, sarebbe molto bello per te non stare da sola, stare con delle persone con cui parlare di come ti senti, stare a contatto fisico con umani.

Non importa se ignoranti di relazioni, hai qualcuno lì dove sei all'estero con cui stare, qualcuno cui chiedere se puoi passare per un po' di supporto, abbracci e sfogo? 

  • Grazie! 2
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9 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Qui sul forum ci sono persone che forse hanno esperienze e conoscono informazioni su questi argomenti che sono più a segno di quelle di altri che conosci offline.

E probabilmente ci trovi prospettive, altrui e anche maschili, che ti interessano. 

Anche se va bene discutere qui dei motivi, perché stai male e hai bisogno di dare un senso e una ragione a quanto accaduto.

Anche se va bene perché hai bisogno di capire per provare ad evitarlo in futuro e di vedere se puoi risolvere il problema attuale...

Probabilmente in questo momento se la realtà della situazione, qualunque sia la ragione, é così e basta, successa, immutabile, sarebbe molto bello per te non stare da sola, stare con delle persone con cui parlare di come ti senti, stare a contatto fisico con umani.

Non importa se ignoranti di relazioni, hai qualcuno lì dove sei all'estero con cui stare, qualcuno cui chiedere se puoi passare per un po' di supporto, abbracci e sfogo? 

Si assolutamente ho una bella rete di amicizie grazie! Ho scritto qui perché mi interessava il punto di vista maschile cosa che non ho, e forse per cercare un senso a qualcosa che forse è semplicemente una delle tante storie che finisce.  <3

  • Grazie! 1
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1 ora fa, ^&#x27;V&#x27;^ ha scritto:

Avevo trovato lavoro alla moglie di uno che conosco, non perché lo conosco ma perché so che lei è brava, seria, in gamba e mi fa fare bella figura. 

Poi dopo un po' di mesi vengo a sapere che le fanno fare ore al giorno in più della busta e che nemmeno gliele pagano, anzi, chiedendo, le dicono che le mance sono buone per cui dovrebbe sentirsi fortunata ad avere un lavoro con la crisi che c'è. 

Bene, non perché io sia inserito, ma perché a presentare lei vai a colpo sicuro, conosce 4 lingue ed è serissima e anche di bella presenza anche se non in modo eccessivo o sessualizzante, la faccio considerare per un colloquio in un lavoro simile ma azienda strutturata, con tutti i contratti in regola perfetta e molti dipendenti. 

E' contenta, il lavoro le piace, ha addirittura due giorni liberi a settimana invece prima ne aveva uno teorico ma la chiamavano in black a dare una mano qualche ora. 

Inoltre si fa subito amare perché chiede i turni spezzati, molti altri dipendenti abitano lontano, vengono in corriera e col turno spezzato si rovinano la giornata, lei abitava a 2 minuti a piedi dal lavoro, per cui andava a casa in pausa. 

Dopo un po', si interessa di cosa potrebbe fare di più comodo - per lei - con le sue 4 lingue e la sua serietà e organizzazione, e nel tempo libero inizia un corso da receptionist di albergo. 

La chiamano per un colloquio nella stessa organizzazione dove sta lavorando ora, ma hotel accanto (quindi 4 minuti a piedi da casa) e cambia completamente tipo di lavoro, diventa receptionist. 

Le piace tantissimo e non lo immaginavo, io per esempio preferirei fare cose fisicamente che stare in piedi otto ore dietro un desk, mi annoio molto. 

Come soldi prende 200 in più al mese ma non prende le mance, per cui prende uguale. 

Ad altre persone piace di più fare la cameriera e barista, che la receptionist impalata dietro al desk. 

Vedi...

Lei sì, è andata via da un lavoro perché la trattavano in modo umiliante. 

Questo succede, e se trattiamo qualcuno in stile "vieni il giorno libero a sgombrare il magazzino a gratis e ringrazia che hai un lavoro che altri vorrebbero", certo che appena ha un'opzione se ne andrà. 

Ma non è andata via dal lavoro vicino a casa perché non le piacesse o perché la trattassero male, avesse dei problemi... è andata via perché LEI, e non un'altra, in realtà preferiva uno stile di vita e una situazione lavorativa diversa, in piedi dietro un desk tutto il tempo a parlare in diverse lingue. 

Te lo racconto, perché se la direttrice del posto a 2 minuti da casa che l'ha vista andare via a fare la receptionist, iniziasse a pensare a cosa ha sbagliato, a come farla tornare, a cosa è andato storto... 

Starebbe male per niente, la direttrice ha fatto tutto onestamente, con dignità e rispetto, e la moglie del mio amico ha voluto fare un lavoro diverso per la sua scala di preferenze personale, non per un difetto del precedente lavoro, che per altre persone infatti è molto meglio che stare otto ore fermi dietro un desk. 

Quindi, uscendo da quella che avrai capito essere una metafora, se c'è qualcosa che gli hai fatto di disonesto, di umiliante, va bene rifletterci perché se le persone vanno via per come le tratti, andranno via anche i prossimi e rimarranno nella tua vita solo quelli che davvero non hanno opzioni. Che infatti è la situazione del ristorante che la trattava in modo umiliante. Ha del personale che sono casi umani. 

Se invece ti sei comportata con dignità e rispetto, quello che è successo è che ad alcune persone lo stile di vita che volevi condividere è ciò che cercano e vogliono, altre persone vogliono vivere altre situazioni e questo non dipende da qualcosa di male che hai fatto o che sei. 

Anzi, andando a fare quello che preferiscono, ti hanno liberato un posto nella vita, dove far entrare qualcuno che vuole proprio quello che vuoi anche tu. 

Senza dubbio una buona metafora, in ottica rimediale.

Perché forse il vero (e unico) problema sta, come dici te, proprio nel "se iniziasse a pensare..." 

Stiamo cioè parlando di una "terapia", ed è lecito di conseguenza pensare se esista o meno il modo per evitare che il problema nasca, che quella pallina di neve inizi a rotolare...

Alcune persone, viste da fuori, sembra infatti che, vuoi per forma mentis, vuoi per trascorsi, vuoi per modus di agire, non abbiano proprio questo "problema", che lo abbiano risolto a priori, in modo preventivo, e non con una "cura".

In disparte, la metafora manca, o almeno sembra farlo, laddove contrappone stare bene a stare male...

Nel senso che sembra escludere dall'equazione, rispetto alla realtà delle interazioni sentimentali, il valore delle emozioni negative.

Esclude quell'invisibile, ma esistente, tiro alla fune emotivo, che "funziona al contrario", e che oggi ha portato la nostra amica a struggersi perché lui è andato via (e forse proprio per questo!) ma che domani, tra tre o x mesi, con buona probabilità, se lui fosse rimasto ad appagare il di lei bisogno (che proprio ora, sarà un caso (!), sembra di chissà quale lungo periodo), se lui ci fosse semplicemente stato, avrebbe visto lei... [Continuate voi]

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7 ore fa, RiderM ha scritto:

Senza dubbio una buona metafora, in ottica rimediale.

Perché forse il vero (e unico) problema sta, come dici te, proprio nel "se iniziasse a pensare..." 

Stiamo cioè parlando di una "terapia", ed è lecito di conseguenza pensare se esista o meno il modo per evitare che il problema nasca, che quella pallina di neve inizi a rotolare...

Alcune persone, viste da fuori, sembra infatti che, vuoi per forma mentis, vuoi per trascorsi, vuoi per modus di agire, non abbiano proprio questo "problema", che lo abbiano risolto a priori, in modo preventivo, e non con una "cura".

In disparte, la metafora manca, o almeno sembra farlo, laddove contrappone stare bene a stare male...

Nel senso che sembra escludere dall'equazione, rispetto alla realtà delle interazioni sentimentali, il valore delle emozioni negative.

Esclude quell'invisibile, ma esistente, tiro alla fune emotivo, che "funziona al contrario", e che oggi ha portato la nostra amica a struggersi perché lui è andato via (e forse proprio per questo!) ma che domani, tra tre o x mesi, con buona probabilità, se lui fosse rimasto ad appagare il di lei bisogno (che proprio ora, sarà un caso (!), sembra di chissà quale lungo periodo), se lui ci fosse semplicemente stato, avrebbe visto lei... [Continuate voi]

…..Avrebbe visto me lasciarlo? 

cosa ti fa giungere a questa supposizione. Sono curiosa 

non la vedo come un appagare un mio bisogno, si sta insieme per appagare se così vogliamo dire, reciprocamente anche dei bisogni e stare la maggior parte del tempo bene.

o forse lui si e una volta non appagato il suo ha deciso di cambiare rotta 

il tiro alla fune è inevitabile ma lo vedrei più come un polo negativo e positivo che si alterna a fasi, fasi dove si è allineati a fasi dove non lo si è. La cosa che mi lascia un po’ l’amaro in bocca è che è inevitabile avere queste fasi, tutta la teoria del bisogna star bene soli prima che in coppia bla bla è vera ma non si sa mai cosa l’uno tira fuori dell altro.

Modificato da simovio
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9 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Quindi, uscendo da quella che avrai capito essere una metafora, se c'è qualcosa che gli hai fatto di disonesto, di umiliante, va bene rifletterci perché se le persone vanno via per come le tratti, andranno via anche i prossimi e rimarranno nella tua vita solo quelli che davvero non hanno opzioni. Che infatti è la situazione del ristorante che la trattava in modo umiliante. Ha del personale che sono casi umani. 

Se invece ti sei comportata con dignità e rispetto, quello che è successo è che ad alcune persone lo stile di vita che volevi condividere è ciò che cercano e vogliono, altre persone vogliono vivere altre situazioni e questo non dipende da qualcosa di male che hai fatto o che sei. 

Anzi, andando a fare quello che preferiscono, ti hanno liberato un posto nella vita, dove far entrare qualcuno che vuole proprio quello che vuoi anche tu. 

Metafora molto utile!! 
 

sono sempre stata rispettosa ma mi dispiace non essere andata a convivere all inizio, sarebbe finita prima? Forse, ma avremmo avuto un setting di relazione diversa, non di disparità: nostro appartamento dove abita lui, salivo sempre io. Gli unici torti son stati non avergli lasciato vedere il mio telefono una volta, lo ha fatto dubitare, mesi dopo Aver cancellato le conversazioni con un amico che abita oltre oceano che mi commentava di tanto in tanto le storie per paura che essendo lui geloso e possessivo si arrabbiasse a vederle solo perché uomo, lo so,  facendo così ho solo ottenuto l’effetto opposto e instillato in lui il dubbio e compromesso la fiducia

sono sempre stata fedele e leale, Ma a volte era come se avesse paura che ci fosse qualcun altro nonostante le mie rassicurazioni e dimostrazioni. Forse anche un fattore di differenza culturale ha giocato un ruolo. ad ogni modo come dici tu si è accorto di volere qualcosa di diverso e va bene così. È interessante confrontarsi qui thabks 

 

Modificato da simovio
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39 minuti fa, simovio ha scritto:

…..Avrebbe visto me lasciarlo? 

cosa ti fa giungere a questa supposizione.

La realtà dei fatti, che esprimono la nostra natura, dove la continuazione di una relazione a due è l'eccezione.

La regola è che finiscono, spesso a danno di uno dei due, come pure è successo nelle tue due precedenti di 4 anni dove hai lasciato te.

Ti sei fatta le stesse domande in quelle occasioni? Molto probabilmente no, anzi, molto probabilmente ti sarai impegnata a trovare risposte che giustificassero e rafforzassero quelle decisioni.

 

 

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31 minuti fa, RiderM ha scritto:

La realtà dei fatti, che esprimono la nostra natura, dove la continuazione di una relazione a due è l'eccezione.

La regola è che finiscono, spesso a danno di uno dei due, come pure è successo nelle tue due precedenti di 4 anni dove hai lasciato te.

Ti sei fatta le stesse domande in quelle occasioni? Molto probabilmente no, anzi, molto probabilmente ti sarai impegnata a trovare risposte che giustificassero e rafforzassero quelle decisioni.

 

 

Perchè dovrebbe essere l’eccezione stare insieme? 

conosco coppie che stanno insieme da anni e anni, per quello mi chiedo cosa manca nelle storie che non durano?

quando ho lasciato (avevo 21 anni ero piccola) non eravamo compatibili. Però col tempo si matura e mi aspetto che a una certa età si costruiscano rapporti più soliti e si abbia la capacità di avere un confronto, di dire più di: voglio star solo, quando si lascia qualcuno. 

ce un mio amico, lascia sempre. Sempre, e con l’ultima ragazza non aveva niente da dire, ci stava bene, era felice. Finché non si è preso per un altra che era impegnata. Ha lasciato lei, per andare con quest altra dopo molto tempo impiegato per conquistarla. ancora oggi dice che non si spiega perche ha lasciato quella di prima, ci stava bene. 
 

Comunque sicuramente la mia è anche una ferita dell’ego, accettare che qualcuno con cui condividi la vita per due anni non ti voglia più, perché vuole altro. 

Modificato da simovio
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Faceless

Diciamo che 24 anni non è l'età in cui un uomo matura tanto da voler costruire una stabilità, soprattutto al giorno d'oggi. Vero è che tutto è relativo alla singola persona, ma se dobbiamo generalizzare io direi questo. 

Poi a mio avviso il fatto che lui sia più giovane (quattro anni alla vostra età sono tanti) può aver avuto la sua rilevanza, perché comunque un ragazzo più grande sente una certa responsabilità verso una ragazza più piccola, mentre forse la sente meno con una più grande.

In più, in una coppia ci sono tanti fattori che concorrono al suo equilibrio, per questo è così facile che questo equilibrio si spezzi. A volte lo stare insieme a lungo non è sinonimo di solidità della coppia e di profondità del legame. Ma una coppia è tanto più salda quanto più profondo è il legame, e qui casca l'asino... un legame profondo lo si può avere con pochissime persone. E questa cosa va in contrasto con la società odierna, dove i legami sono più spesso superficiali, di comodo, volti a soddisfare il bisogno di compagnia, per colmare i vuoti o i momenti di noia. 

Non voglio disilluderti, ma stando così le cose, potrebbe essere che l'uomo col quale costruire un futuro non lo troverai mai, a meno di venire a patti con te stessa e accettare qualche compromesso. Anche se qualche fortunata/o c'è. E ti auguro di riuscire ad essere fra questi. 

Modificato da Faceless
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11 minuti fa, simovio ha scritto:

Perchè dovrebbe essere l’eccezione stare insieme? 

conosco coppie che stanno insieme da anni e anni, per quello mi chiedo cosa manca nelle storie che non durano?

quando ho lasciato (avevo 21 anni ero piccola) non eravamo compatibili. Però col tempo si matura e mi aspetto che a una certa età si costruiscano rapporti più soliti e si abbia la capacità di avere un confronto, di dire più di: voglio star solo, quando si lascia qualcuno. 

ce un mio amico, lascia sempre. Sempre, e con l’ultima ragazza non aveva niente da dire, ci stava bene, era felice. Finché non si è preso per un altra che era impegnata. Ha lasciato lei, per andare con quest altra dopo molto tempo impiegato per conquistarla. ancora oggi dice che non si spiega perche ha lasciato quella di prima, ci stava bene. 
 

 

Ma dove vivi scusa, in un paese del terzo mondo?

Qui siamo nell'era dei single, delle relazioni usa e getta, tutti vogliono il meglio, ci si guarda continuamente attorno e alla prima occasione buona si molla tutto, sticazzi se l'altro/a era preso, via alla ricerca della felicità..

e se ci rimani di merda è un problema tuo che devi curare con la terapia 

Il tuo amico... ha "capito tutto"

perché chi ha esigenze di più breve periodo se la passa sicuramente meglio

Se è uno che vive le storie da monogamo, non fa altro che quello che in media fa il pubblico femminile

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