Successo lavorativo

[Gamebred [Élite] 7339]

In questi giorni ho visto un bel fermento riguardo un argomento molto importante e sentito (almeno per me): la carriera lavorativa.

Sarebbe molto bello se qualcuno avesse voglia di raccontare il percorso che lo ha portato a raggiungere quello che per lui è un risultato soddisfacente in campo lavorativo. E' anche interessante confrontarsi su cosa è, per ognuno, il successo lavorativo.

 

Una piccola premessa però:

- NO a "io conosco uno che...", per favore, solo esperienze personali ❤️

[Seth44 [Partecipante] 4434]

Il 7/9/2023 at 12:49, Gamebred ha scritto:

Sarebbe molto bello se qualcuno avesse voglia di raccontare il percorso che lo ha portato a raggiungere quello che per lui è un risultato soddisfacente in campo lavorativo. E' anche interessante confrontarsi su cosa è, per ognuno, il successo lavorativo.

Rimango un po' sul vago, senza inserire troppi dettagli, ma faccio una sintesi fedele della mia esperienza.

Tra i 20 e i 30 anni ho cambiato un paio di lavori, ma li ho lasciati entrambi (nonostante avessi la possibilità di ottenere in tutti e due i casi un contratto a tempo indeterminato) perché uno non mi piaceva e l'altro, pur piacendomi, richiedeva un impegno che all'epoca non ero disposto a prendermi. Parlo di orari infiniti e di numerosi weekend lavorativi.

Dai 30 sono entrato nel mondo dell'istruzione, settore pubblico, cambiando nel giro di una manciata d'anni non meno di 7/8 incarichi. A ridosso dei 40 mi sono trovato con un lavoro ad elevato prestigio sociale ed estremamente gratificante, a remunerazione medio/alta (più media che alta, comunque non bassa), che però mi assorbiva enormi quantità di tempo e di energie – per intenderci, c'è stato un periodo in cui, in un tempo complessivo di due mesi, ho trascorso solo un giorno senza lavorare. E i due mesi in questione erano dicembre e gennaio.

Ho quindi cercato alternative più sostenibili, sempre nello stesso ambiente, andando fondamentalmente a caso. Una di queste si è rivelata sorprendentemente valida: un lavoro normale con un orario normale, ma divertente e appagante, anche se con una paga inferiore a quella che prendevo in precedenza. Ma, a conti fatti, sufficiente. Ho quindi abbandonato del tutto il vecchio incarico e mi sono gettato sul nuovo, che è quello che ancora svolgo.

Da notare che è stata una sorpresa anche per me che il nuovo lavoro mi sia piaciuto così tanto, perché era qualcosa che sulla carta non sembrava fatto per me. E invece, ho scoperto dei talenti che non sapevo nemmeno di possedere.

[Sensei10 [Partecipante] 7466]

50 minuti fa, Seth44 ha scritto:

ho scoperto dei talenti che non sapevo nemmeno di possedere.

Maestro Jedi

[gelsomino [Partecipante] 6790]

1 ora fa, Seth44 ha scritto:

ho scoperto dei talenti che non sapevo nemmeno di possedere

 

[Seth44 [Partecipante] 4434]

27 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Maestro Jedi

Niente di eclatante, sia chiaro, ma sai quando ti scopri bravo in cose che fino a quel momento non ti interessavano minimamente e in cui mai ti eri messo alla prova? Ecco. 

[Sensei10 [Partecipante] 7466]

2 ore fa, Seth44 ha scritto:

Niente di eclatante, sia chiaro, ma sai quando ti scopri bravo in cose che fino a quel momento non ti interessavano minimamente e in cui mai ti eri messo alla prova? Ecco. 

Sono sincero, è una sensazione che ho provato quando ho cominciato a fare il mio attuale lavoro, anche se in un ambito diverso rispetto a quello odierno. 

Poi ho iniziato a lavorare con le aziende e mi sono entusiasmato, in effetti scoprendo capacità ulteriori. Ma sapevo di avere la competenza giusta, dalla mia. 

Negli ultimi tempi avverto il peso della stanchezza e della monotonia, ma sarà anche il fatto che il costo della vita sale vertiginosamente e la possibilità di progressione si è ridotta.

[Gamebred [Élite] 7339]

6 like, ma solo un feedback. Gran peccato. Su IS è più facile trovare report di FFM fatto con due sorelle che report di successo in ambito lavorativo?

[BlackSabo [Élite] 1613]

Coming to the rescue, bro.

Avevo messo il like perché il topic è potenzialmente interessante, ma poi sono stato occupato con altre cose.

Ecco la mia esperienza:

Ho studiato giurisprudenza in una università del sud, nella mia città natale, non famosa né blasonata, ma neanche troppo una merda. Non aveva senso andare in un'altra città a spendere soldi per fare la stessa facoltà che potevo fare a casa.

Questo mi ha dato la possibilità e la voglia di finire l'università in 5 anni precisi, senza perdere tempo (dato che avevo BISOGNO di andare via il più presto possibile).

L'indirizzo di laurea (che in pratica cambiava solo pochissimi esami rispetto ad altri) era internazionale economico-giuridico. Concluso nell'autunno 2015.

Prima di laurearmi avevo valutato la possibilità di fare un master da qualche parte all'estero per avere un CV migliore e più possibilità in futuro.

Gli stati uniti costavano un fracco di soldi, anche se magari le possibilità successive sarebbero state molto buone. Qualcosa di più abbordabile sarebbe stato un master a Londra che costava "solo" 16k, più ovviamente il vivere a Londra per un anno che sarebbe costato probabilmente altri 16k facendo la fame. L'ho nominato una volta a mio padre e lui mi ha semplicemente rimandato uno sguardo che diceva "che cazzo dici, non se ne parla neanche".

D'altra parte a fine percorso mi ero anche rotto il cazzo di studiare dopo 5 anni di università e solo pensare di fare un master per un anno mi faceva venire il vomito. Almeno se avessi trovato lavoro, avrei visto finalmente dei soldi miei.

Dopo di ciò, ho mandato il mio ridicolo e vuoto CV, però con un ottimo inglese, dovunque avessi i requisiti minimi per essere preso, ovvero: tirocini nelle istituzioni europee, tirocini alle nazioni unite, tirocini in organizzazioni internazionali (tipo l'OMC), tirocini in qualsiasi società che non avesse requisiti più alti di una laurea in legge e sapere l'inglese.

Nel frattempo ho fatto praticantato da avvocato per 6 mesi come backup, ma sapendo benissimo dentro di me da molti anni che ASSOLUTAMENTE non volevo lavorare in Italia.

Dopo svariate domande e qualche colloquio, il primo tirocinio che sono riuscito ad ottenere era a Bruxelles in un'associazione europea per piccole e medie imprese.

Stipendio: 0. Buoni pasto: 0.

Tutto ciò potenzialmente per 6 mesi. Però, mi sono detto, almeno metto un piede nella porta del mondo lavorativo e vediamo come va.

Ovviamente i miei genitori mi hanno aiutato in questo periodo. Grazie anche al fatto che avessero risparmiato su di me un fracco di soldi nei 5 anni in cui sono stato a casa e quindi non ho dovuto pagare l'affitto in posti come Roma o Bologna.

Comincio questo stage a Marzo 2016 e a Maggio già ricevo un'offerta da un'agenzia pubblica europea per un tirocinio che sarebbe partito ad Ottobre (avevo fatto domanda per quest'ultima addirittura prima di fare la domanda per il primo tirocinio).

Quindi a Settembre mando a fanculo il precedente stage pagato nulla e ad Ottobre per la prima volta vedo dei soldi: 1200€ al mese.

Questo stage è molto più serio e imparo già qualcosa di più. Dura 5 mesi e finisce a fine Febbraio 2017.

Nel frattempo, già da Dicembre, comincio di nuovo a cercare il prossimo stage o lavoro.

Ne avevo già parlato in altri topic, quindi non voglio dilungarmi, ma la ricerca va parecchio male: 7 mesi e più senza lavoro, 60 domande di lavoro, 15 colloqui, 1000 cazzi in faccia.

Mi do una deadline: se non trovo nulla entro Novembre, mese in cui avevo da fare un corso sulla protezione dei dati che magari avrebbe migliorato il CV, torno in Italia per deprimermi, tornare al backup del praticantato per diventare avvocato e ammettere il chiaro fallimento del mio obiettivo di lavorare all'estero.

Il 21 Agosto sono a piangere sotto la doccia perché tornare a vivere nella mia città natale significherebbe depressione certa.

Il 24, arriva un'email da un'azienda di lobby dove avevo fatto un colloquio, e mi aveva già rifiutato, dicendo che la posizione si era riaperta (la ragazza che era stata presa aveva trovato di meglio).

Era un tirocinio pagato 750€ al mese, ma con possibilità di passare ad un contratto determinato se mi fossi dimostrato capace.

Ovviamente mi faccio il culo il più possibile perché quest'opportunità è la mia ancora di salvezza.

Il capo capisce che ho potenzialità e sono un buon lavoratore e quindi già da Gennaio 2018 ho un contratto a tempo determinato di 1 anno, pagato 1500€.

Una collega che aveva responsabilità simile alle mie se ne va in una società di consulenza e questo, oltre al mio impegno, apre le porte al mio primo contratto indeterminato che parte dal 2019, con un aumento a 1800€.

Poi ho preso un altro aumento nel 2020, un altro nel 2021 e un altro nel 2022.

Ditemi dove cazzo succede in Italia.

Questo unito al fatto che il Belgio è uno dei pochi paesi europei dove OGNI anno lo stipendio si alza in base all'inflazione, mi porta ad avere oggi ben più di 3k netti tra stipendio e benefit.

Al momento sono 6 anni che lavoro qui e non vedo motivo per cambiare lavoro.

---

Tutto ciò mi soddisfa molto sul piano lavorativo.

Al cui aggiungo dei punti molto importanti, su cui sono stato anche un po' fortunato:

- grazie al covid, si lavora molto di più da casa. Vado in ufficio 1-2 volte a settimana massimo. Quindi la gestione del tempo lavorativo e del tempo libero è un paradiso in confronto al solito lavoro 9-18.

- siamo 5 persone in azienda e mi trovo bene con tutti. Il capo mi apprezza e rispetta molto e viceversa. Non ti fa pesare l'essere il capo, ma sembra più un altro collega che ha ovviamente più responsabilità e più soldi (personalmente mi sentirei un coglione a lavorare per uno che prende solo 2-3k più di me).

- il lavoro è interessante e non mi pesa. Penso di essere una delle poche persone che si alza il lunedì e non pensa "che palle devo andare al lavoro". I miei compiti e responsabilità si sono evoluti negli anni. Ho imparato parecchie cose nuove e il lavoro non è quasi mai noioso né lo considero stressante nella maggior parte dei casi.

- il settore è in costante crescita e quindi, se tutto va bene, i soldi possono solo aumentare.

- ho scoperto che per la mia posizione, il mio tipo di lavoro in aziende simili e il mio livello di seniority, guadagno il 25% in più della media. Quindi sono già in un'ottima situazione.

 

Infine, per concludere su cosa considero successo lavorativo:

un lavoro che paga bene; ti stressa poco perché è in linea con quello che ti fa stare bene (ad esempio se dovessi fare un lavoro a contatto col pubblico non ce la farei mai o se dovessi lavorare in un ufficio open space con 200 persone nello stesso stanzone non penso sarei produttivo nello stesso modo); ti dà possibilità di crescita e di imparare cose nuove continuamente; ti lascia abbastanza tempo libero per goderti la vita (uno dei punti più importanti); i colleghi non sono degli stronzi che godono a metterti i bastoni fra le ruote, etc.

Insomma, lavorare per vivere, non vivere per lavorare.

 

 

 

[Gamebred [Élite] 7339]

8 ore fa, BlackSabo ha scritto:

Coming to the rescue, bro.

Avevo messo il like perché il topic è potenzialmente interessante, ma poi sono stato occupato con altre cose.

Ecco la mia esperienza:

Ho studiato giurisprudenza in una università del sud, nella mia città natale, non famosa né blasonata, ma neanche troppo una merda. Non aveva senso andare in un'altra città a spendere soldi per fare la stessa facoltà che potevo fare a casa.

Questo mi ha dato la possibilità e la voglia di finire l'università in 5 anni precisi, senza perdere tempo (dato che avevo BISOGNO di andare via il più presto possibile).

L'indirizzo di laurea (che in pratica cambiava solo pochissimi esami rispetto ad altri) era internazionale economico-giuridico. Concluso nell'autunno 2015.

Prima di laurearmi avevo valutato la possibilità di fare un master da qualche parte all'estero per avere un CV migliore e più possibilità in futuro.

Gli stati uniti costavano un fracco di soldi, anche se magari le possibilità successive sarebbero state molto buone. Qualcosa di più abbordabile sarebbe stato un master a Londra che costava "solo" 16k, più ovviamente il vivere a Londra per un anno che sarebbe costato probabilmente altri 16k facendo la fame. L'ho nominato una volta a mio padre e lui mi ha semplicemente rimandato uno sguardo che diceva "che cazzo dici, non se ne parla neanche".

D'altra parte a fine percorso mi ero anche rotto il cazzo di studiare dopo 5 anni di università e solo pensare di fare un master per un anno mi faceva venire il vomito. Almeno se avessi trovato lavoro, avrei visto finalmente dei soldi miei.

Dopo di ciò, ho mandato il mio ridicolo e vuoto CV, però con un ottimo inglese, dovunque avessi i requisiti minimi per essere preso, ovvero: tirocini nelle istituzioni europee, tirocini alle nazioni unite, tirocini in organizzazioni internazionali (tipo l'OMC), tirocini in qualsiasi società che non avesse requisiti più alti di una laurea in legge e sapere l'inglese.

Nel frattempo ho fatto praticantato da avvocato per 6 mesi come backup, ma sapendo benissimo dentro di me da molti anni che ASSOLUTAMENTE non volevo lavorare in Italia.

Dopo svariate domande e qualche colloquio, il primo tirocinio che sono riuscito ad ottenere era a Bruxelles in un'associazione europea per piccole e medie imprese.

Stipendio: 0. Buoni pasto: 0.

Tutto ciò potenzialmente per 6 mesi. Però, mi sono detto, almeno metto un piede nella porta del mondo lavorativo e vediamo come va.

Ovviamente i miei genitori mi hanno aiutato in questo periodo. Grazie anche al fatto che avessero risparmiato su di me un fracco di soldi nei 5 anni in cui sono stato a casa e quindi non ho dovuto pagare l'affitto in posti come Roma o Bologna.

Comincio questo stage a Marzo 2016 e a Maggio già ricevo un'offerta da un'agenzia pubblica europea per un tirocinio che sarebbe partito ad Ottobre (avevo fatto domanda per quest'ultima addirittura prima di fare la domanda per il primo tirocinio).

Quindi a Settembre mando a fanculo il precedente stage pagato nulla e ad Ottobre per la prima volta vedo dei soldi: 1200€ al mese.

Questo stage è molto più serio e imparo già qualcosa di più. Dura 5 mesi e finisce a fine Febbraio 2017.

Nel frattempo, già da Dicembre, comincio di nuovo a cercare il prossimo stage o lavoro.

Ne avevo già parlato in altri topic, quindi non voglio dilungarmi, ma la ricerca va parecchio male: 7 mesi e più senza lavoro, 60 domande di lavoro, 15 colloqui, 1000 cazzi in faccia.

Mi do una deadline: se non trovo nulla entro Novembre, mese in cui avevo da fare un corso sulla protezione dei dati che magari avrebbe migliorato il CV, torno in Italia per deprimermi, tornare al backup del praticantato per diventare avvocato e ammettere il chiaro fallimento del mio obiettivo di lavorare all'estero.

Il 21 Agosto sono a piangere sotto la doccia perché tornare a vivere nella mia città natale significherebbe depressione certa.

Il 24, arriva un'email da un'azienda di lobby dove avevo fatto un colloquio, e mi aveva già rifiutato, dicendo che la posizione si era riaperta (la ragazza che era stata presa aveva trovato di meglio).

Era un tirocinio pagato 750€ al mese, ma con possibilità di passare ad un contratto determinato se mi fossi dimostrato capace.

Ovviamente mi faccio il culo il più possibile perché quest'opportunità è la mia ancora di salvezza.

Il capo capisce che ho potenzialità e sono un buon lavoratore e quindi già da Gennaio 2018 ho un contratto a tempo determinato di 1 anno, pagato 1500€.

Una collega che aveva responsabilità simile alle mie se ne va in una società di consulenza e questo, oltre al mio impegno, apre le porte al mio primo contratto indeterminato che parte dal 2019, con un aumento a 1800€.

Poi ho preso un altro aumento nel 2020, un altro nel 2021 e un altro nel 2022.

Ditemi dove cazzo succede in Italia.

Questo unito al fatto che il Belgio è uno dei pochi paesi europei dove OGNI anno lo stipendio si alza in base all'inflazione, mi porta ad avere oggi ben più di 3k netti tra stipendio e benefit.

Al momento sono 6 anni che lavoro qui e non vedo motivo per cambiare lavoro.

---

Tutto ciò mi soddisfa molto sul piano lavorativo.

Al cui aggiungo dei punti molto importanti, su cui sono stato anche un po' fortunato:

- grazie al covid, si lavora molto di più da casa. Vado in ufficio 1-2 volte a settimana massimo. Quindi la gestione del tempo lavorativo e del tempo libero è un paradiso in confronto al solito lavoro 9-18.

- siamo 5 persone in azienda e mi trovo bene con tutti. Il capo mi apprezza e rispetta molto e viceversa. Non ti fa pesare l'essere il capo, ma sembra più un altro collega che ha ovviamente più responsabilità e più soldi (personalmente mi sentirei un coglione a lavorare per uno che prende solo 2-3k più di me).

- il lavoro è interessante e non mi pesa. Penso di essere una delle poche persone che si alza il lunedì e non pensa "che palle devo andare al lavoro". I miei compiti e responsabilità si sono evoluti negli anni. Ho imparato parecchie cose nuove e il lavoro non è quasi mai noioso né lo considero stressante nella maggior parte dei casi.

- il settore è in costante crescita e quindi, se tutto va bene, i soldi possono solo aumentare.

- ho scoperto che per la mia posizione, il mio tipo di lavoro in aziende simili e il mio livello di seniority, guadagno il 25% in più della media. Quindi sono già in un'ottima situazione.

 

Infine, per concludere su cosa considero successo lavorativo:

un lavoro che paga bene; ti stressa poco perché è in linea con quello che ti fa stare bene (ad esempio se dovessi fare un lavoro a contatto col pubblico non ce la farei mai o se dovessi lavorare in un ufficio open space con 200 persone nello stesso stanzone non penso sarei produttivo nello stesso modo); ti dà possibilità di crescita e di imparare cose nuove continuamente; ti lascia abbastanza tempo libero per goderti la vita (uno dei punti più importanti); i colleghi non sono degli stronzi che godono a metterti i bastoni fra le ruote, etc.

Insomma, lavorare per vivere, non vivere per lavorare.

Ti ringrazio tantissimo per il tempo che hai voluto dedicare a questo thread e per aver voluto raccontare dettagli così personali della tua vita.

[ArmandoBis [Partecipante] 5014]

Il 16/9/2023 at 11:45, Gamebred ha scritto:

6 like, ma solo un feedback. Gran peccato. Su IS è più facile trovare report di FFM fatto con due sorelle che report di successo in ambito lavorativo?

Purtroppo potrei dare il mio contributo in un thread intitolato "insuccesso lavorativo".

E potrei estendere il discorso anche al resto.

Non è esagerato dire che nella mia vita non ne ho azzeccata mezza.

Senza neanche un FFM così, una volta ogni tanto, per gradire.