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Successo lavorativo


Gamebred

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gelsomino
Il 9/11/2023 at 22:15, RiderM ha scritto:

Purtroppo, per quanto mi riguarda, la materia di base è quello che è, nel senso che nonostante abbia vissuto anche momenti di "passione", durante e subito dopo l'università, sento che l'entusiasmo è sempre meno, personalmente molto legato alla sensazione di auto efficacia che si ottiene nel risolvere i problemi quando vieni pagato bene, perché per il resto il percorso intrapreso mi ha fatto pentire di non essermi dedicato a saperi più scientifici

Perchè devi confrontarti con gente che se ne fotte, non gliene frega un cazzo di finire sotto un ponte o fare bocchini 

 

a 5 euro per un panino, fanatici del "finché la barca va ,lasciala andare..."...

Come hai scritto non ci sta tribù....

Lo vivo anche in quello che faccio io per "sopravvivere"....

Come consigli do... per cercare di tirare avanti...

di non fossilizzarci su bias nostri di un remoto passato... quello che ci hanno insegnato da piccoli...

il concetto di polis, di mutuo soccorso.,... di cooperazione...

ma di trattare tutto il mondo alla stregua di clienti ebbasta...

non sei/siamo una "madre terry ", non ce ne deve frfeegare un cazzo di aiutare gli altri.,...

dobbiamo saper vendere il nostro prodotto , saperci vendere noi...

se ti basi su ipotetiche consapevolezze altrui, sul concetto che gli altri sono buonio padri di famiglia lo prenderemo sempre a quel posto....

bisogna saper vender eil nostro prodotto...

a muso duro...

e naturalmente non andare a mettersi in vicoli ciechi con gewnte che ha orizzonte temporale di una scimmia ammaestrata....

fottitene....

OBIETTIVI ...

FARE SOLDI E FARE FICA!

 

 

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gelsomino
Il 1/10/2023 at 14:39, molder ha scritto:

Quindi, posso dire che se avete un sogno e anche le competenze, bisogna veramente dare tutto sé stessi per raggiungerlo!

mi hai emozionato....

il tuo post è ricco di spunti... a cui commenterei volentieri...

perché le conosco quelle storie....

poi conosco bene le storie delle illusioni ... dei bias cognitivi...

della gente che crede nei film....

ma poi sul campo...

la realtà si palesa.... e st anoi capire non il come....

non siamo CSI.... non ci interessa il come ma ci interessa, solo ai fini didattici, il perché....

dico solo questo....

è tutto un film di buonismo del cazzp che ci fotte....

perché è quasi tutto finto....

molti lavori sono inventati dal sistema... per non far romper eil cazzo e morire piano piano...

prima dentro e poi davvero.....

l'unica cosa vera in questo mondo finto sono i SOLDI E LA FICA............

solo una cosa NON DIVENTATE QUELLO CHEVI HANNO FATTO....

se puoi aiutare qualche poveraccio che s elo merita...................

fatelo..............

fatelo... ANCHE PROBONO.... ANCHE STUDIANDO LA SUA PRATICA un paio dore dopo cena........

L'UNIVERSO GUARDA TUTTO....UNIVERSO è VERO.1

davvero ce stà omare for...

 

 

 

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Descent
Il 27/9/2023 at 18:51, ArmandoBis ha scritto:

Mi interessa il mondo come dovrebbe essere. E non come è, cioè una merda.

Cartina al tornasole di chi frequentare e chi no. 

Come attitudine, non tanto come dato in sé.

Anche perché leggendoti non sembri affatto il tipo di utente semplicistico, e il mondo è il mondo, non si cambia.

Il tuo è romanticismo da aristocratici, di quello a cazzo duro. 

Modificato da Descent
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ArmandoBis
3 ore fa, Descent ha scritto:

Cartina al tornasole di chi frequentare e chi no. 

Come attitudine, non tanto come dato in sé.

Anche perché leggendoti non sembri affatto il tipo di utente semplicistico, e il mondo è il mondo, non si cambia.

Il tuo è romanticismo da aristocratici, di quello a cazzo duro. 

Dipende dalla concezione del mondo che si ha.

Molti ritengono che l'uomo abbia una certa natura, e lo stato del mondo ne è la conseguenza.

Io la penso all'opposto, ovvero che è lo stato del mondo a plasmare il comportamento umano.

Il discorso è un po' lungo, ma per fare un esempio, pensa alla differenza fra un paese ad economia avanzata come il nostro, un paese comunista, un paese dell'Africa dove i mercati, come si dice, sono incompleti, in pratica un'economia stagnante.

Le persone vivono in ambienti completamente differenti e le pulsioni umane vengono plasmate di conseguenza.

Lo stesso oggetto di questo thread, il "successo lavorativo", cambia completamente a seconda del contesto in cui vivi.

Quindi, la mia concezione del mondo e delle cose non direi sia romantica. Parto dalla convinzione, secondo me fondata, che certe strutture portano a certi "stati".

Per esempio, un autore come Gramsci, che ha nel mondo un prestigio enorme, è stato molto limitato nel suo pensiero e nella sua prassi politica dalla mancata conoscenza dei fatti economici.

Altro esempio, quelli che credevano nell'Europa non hanno capito che Maastricht avrebbe inevitabilmente portato il Continente a diventare quello che è oggi, un Moloch che fonde burocrazia e autoritarismo.

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gelsomino
Il 21/11/2023 at 02:26, ArmandoBis ha scritto:

penso all'opposto, ovvero che è lo stato del mondo a plasmare il comportamento umano

Epigenetica sociale....

Ma non solo.... ricordiamo la teoria darwiniana.. l'adattamento per sopravvivere....

Poi  anche quellautore,russo che diceva che...che essere  vigliacco che è uomo...si adatta a,tutto anche alle peggiori nefandezze ...

Vabbeh buonanotte 

 

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ToChange

Scrivo anche io la mia storia, fatta di successi lavorativi che pian piano iniziano a trasformarsi sempre più in insuccessi lavorativi, ma che alla fine mi permetteranno di inseguire sempre e solo le mie passioni. Butto giù queste parole che ho sempre e solo tenuto dentro di me, sarà liberatorio.

Nel 2007 vengo assunto da un'azienda settore finanza da laureando in economia, abbandono così gli studi e concentro tutte le mie energie sul lavoro, essendo uno dei più giovani, con un'altissima potenziale prospettiva di carriera.

Nel 2010 ottengo i primi risultati e scalo subito diversi ruoli, stipendio già di per sé elevato, il giusto tempo libero con straordinari lavorativi che mi aiutano nella carriera, seppur fossi molto più veloce degli altri nel portare a termine i compiti, ma questo "imponeva" il sistema (già marcio, prima me ne rendevo conto, ora ne sono pienamente consapevole).

Nel ruolo in cui mi trovo solitamente si rimane circa 4 anni per salire poi all'ultimo livello prima di diventare dirigente. Sono uno dei più giovani della mia azienda a trovarsi già in quel ruolo, ho una brillante carriera davanti a me.

Piccolo preambolo: ho tanti interessi al di fuori del lavoro, che decido di coltivare riuscendo a portare a termine i compiti lavorativi con ottimi risultati, rinunciando a fare straordinario. Ho la fortuna che durante l'esibizione in una delle mie passioni tra il pubblico si trova casualmente uno dei dirigenti della mia azienda, che capisce l'importanza che per me ha coltivare le mie passioni e non ostacola così la mia carriera solo perché "timbro il cartellino" quando va timbrato, distinguendomi dalla massa dei miei colleghi che rimane ore e ore in più di me portando al contempo meno risultati per l'azienda. 

Succede poi che a fine 2013 la mia azienda viene acquisita da una multinazionale. E tutto procede a rilento. Ho la fortuna che il suddetto dirigente continua ad essere un mio diretto superiore. Passano però altri 4 anni in cui rimango nello stesso ruolo.

Nel 2017, dopo che sono ben 7 anni nello stesso ruolo, continuo ad essere il più giovane tra i miei colleghi pari livello. Finalmente sembra arrivare il mio momento. Dopo un anno in cui ottengo risultati strepitosi vengo mandato in un'altra sede dell'azienda dove a breve quello che diventerà il mio diretto superiore passerà ad altro ruolo e io prenderò il suo posto. Questa cosa succede sia a me che al mio collega nonché migliore amico, ovviamente in altra sede.

Nel giro di pochi mesi, infatti, il suo superiore accetta un altro incarico e lui prende il suo posto. Il mio superiore, invece, inizia a rifiutare ogni tipo di proposta che gli viene fatta, seppur molto migliorativa, per motivi che non posso spiegare. Rimane il fatto che rimango ingabbiato in questa situazione. Nel frattempo passano mesi e poi anni, in cui sistematicamente gli vengono proposti ruoli che continua a rifiutare. 

Io inizio ad andare in difficoltà rispetto a questa situazione, non riesco più a trovare stimoli lavorativi, sono ormai troppi anni che mi trovo nello stesso ruolo e non ne posso più. Ad un certo punto viene fatta una proposta al mio superiore che decide di accettare. 

Dopo qualche giorno però, in maniera totalmente inaspettata, l'azienda subisce un'ulteriore acquisizione ed il compratore decide di lasciare tutti i ruoli invariati sino a data da destinarsi. Rimango nuovamente ingabbiato.

A questo punto decido di cambiare totalmente il mio modo di ragionare, concentro tutta la mia forza solo ed esclusivamente nelle passioni, nelle cose che mi fanno sentire vivo, nella mia vita, nel tempo che non tornerà mai più indietro. Voglio vivere pienamente la mia vita. Il lavoro sarà il solo mezzo che mi permetterà di portare avanti tutto ciò. Avrà sì le mie competenze, ma non avrà più la mia passione.

Il mio amico continua nella sua carriera strepitosa, e sono molto felice per lui, ho lavorato tanto su me stesso al punto di non soffrire assolutamente il mio mancato successo. mi sono fatto trovare pronto. La mia mente è in pace con tutto ciò.

Ora quando vedo colleghi che si sbattono per delle briciole, che si venderebbero la mamma pur di avere la considerazione di qualche capetto, che mandano le mail la notte o nei weekend sorrido e vedo tutto ciò che non vorrei mai essere. Non sacrificherò mai la mia vita, la mia pace, la mia serenità.

Forse prima ero molto simile a loro, più nelle intenzioni che nei fatti, ma adesso sono tutto ciò che non vorrei mai (più) essere.

Ci sarà un altro capitolo di questa storia, magari più in là lo scriverò. Chissà. Ci sarebbero da dire tante altre cose. Grazie per aver creato questo spazio. 

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gelsomino
2 minuti fa, ToChange ha scritto:

Scrivo anche io la mia storia, fatta di successi lavorativi che pian piano iniziano a trasformarsi sempre più in insuccessi lavorativi, ma che alla fine mi permetteranno di inseguire sempre e solo le mie passioni. Butto giù queste parole che ho sempre e solo tenuto dentro di me, sarà liberatorio.

Nel 2007 vengo assunto da un'azienda settore finanza da laureando in economia, abbandono così gli studi e concentro tutte le mie energie sul lavoro, essendo uno dei più giovani, con un'altissima potenziale prospettiva di carriera.

Nel 2010 ottengo i primi risultati e scalo subito diversi ruoli, stipendio già di per sé elevato, il giusto tempo libero con straordinari lavorativi che mi aiutano nella carriera, seppur fossi molto più veloce degli altri nel portare a termine i compiti, ma questo "imponeva" il sistema (già marcio, prima me ne rendevo conto, ora ne sono pienamente consapevole).

Nel ruolo in cui mi trovo solitamente si rimane circa 4 anni per salire poi all'ultimo livello prima di diventare dirigente. Sono uno dei più giovani della mia azienda a trovarsi già in quel ruolo, ho una brillante carriera davanti a me.

Piccolo preambolo: ho tanti interessi al di fuori del lavoro, che decido di coltivare riuscendo a portare a termine i compiti lavorativi con ottimi risultati, rinunciando a fare straordinario. Ho la fortuna che durante l'esibizione in una delle mie passioni tra il pubblico si trova casualmente uno dei dirigenti della mia azienda, che capisce l'importanza che per me ha coltivare le mie passioni e non ostacola così la mia carriera solo perché "timbro il cartellino" quando va timbrato, distinguendomi dalla massa dei miei colleghi che rimane ore e ore in più di me portando al contempo meno risultati per l'azienda. 

Succede poi che a fine 2013 la mia azienda viene acquisita da una multinazionale. E tutto procede a rilento. Ho la fortuna che il suddetto dirigente continua ad essere un mio diretto superiore. Passano però altri 4 anni in cui rimango nello stesso ruolo.

Nel 2017, dopo che sono ben 7 anni nello stesso ruolo, continuo ad essere il più giovane tra i miei colleghi pari livello. Finalmente sembra arrivare il mio momento. Dopo un anno in cui ottengo risultati strepitosi vengo mandato in un'altra sede dell'azienda dove a breve quello che diventerà il mio diretto superiore passerà ad altro ruolo e io prenderò il suo posto. Questa cosa succede sia a me che al mio collega nonché migliore amico, ovviamente in altra sede.

Nel giro di pochi mesi, infatti, il suo superiore accetta un altro incarico e lui prende il suo posto. Il mio superiore, invece, inizia a rifiutare ogni tipo di proposta che gli viene fatta, seppur molto migliorativa, per motivi che non posso spiegare. Rimane il fatto che rimango ingabbiato in questa situazione. Nel frattempo passano mesi e poi anni, in cui sistematicamente gli vengono proposti ruoli che continua a rifiutare. 

Io inizio ad andare in difficoltà rispetto a questa situazione, non riesco più a trovare stimoli lavorativi, sono ormai troppi anni che mi trovo nello stesso ruolo e non ne posso più. Ad un certo punto viene fatta una proposta al mio superiore che decide di accettare. 

Dopo qualche giorno però, in maniera totalmente inaspettata, l'azienda subisce un'ulteriore acquisizione ed il compratore decide di lasciare tutti i ruoli invariati sino a data da destinarsi. Rimango nuovamente ingabbiato.

A questo punto decido di cambiare totalmente il mio modo di ragionare, concentro tutta la mia forza solo ed esclusivamente nelle passioni, nelle cose che mi fanno sentire vivo, nella mia vita, nel tempo che non tornerà mai più indietro. Voglio vivere pienamente la mia vita. Il lavoro sarà il solo mezzo che mi permetterà di portare avanti tutto ciò. Avrà sì le mie competenze, ma non avrà più la mia passione.

Il mio amico continua nella sua carriera strepitosa, e sono molto felice per lui, ho lavorato tanto su me stesso al punto di non soffrire assolutamente il mio mancato successo. mi sono fatto trovare pronto. La mia mente è in pace con tutto ciò.

Ora quando vedo colleghi che si sbattono per delle briciole, che si venderebbero la mamma pur di avere la considerazione di qualche capetto, che mandano le mail la notte o nei weekend sorrido e vedo tutto ciò che non vorrei mai essere. Non sacrificherò mai la mia vita, la mia pace, la mia serenità.

Forse prima ero molto simile a loro, più nelle intenzioni che nei fatti, ma adesso sono tutto ciò che non vorrei mai (più) essere.

Ci sarà un altro capitolo di questa storia, magari più in là lo scriverò. Chissà. Ci sarebbero da dire tante altre cose. Grazie per aver creato questo spazio. 

bel post... grazie per averlo condiviso....

hai fatto tutto è quasi bene....

unica cosa che , forse per tuo deficit d'autostima, problemi del passato, gente magari anche a tte vicina che ti ha incasellato in qualcosaaa , che anche al lavoro ti sei portato dietro....

perché si sa ... se non passi di livello col lavoro ...rimani sempre nelel stesse caselle...

che di solito senza lavoro/soldi//indipendenza è una merda....

divcevo....

quando hai visto che davvero eri diventato valore aggiunto per azienda.... ovvero non eri un posto inventato dal sistema

per dare uno stipendio aggratis a qualcheduno....

o farsi fare pompe e portare caffe al tavolo dei capoccia..........

se tutto questo , avevi capito che era vero....

che quindi il tuo lavoro era vero.....

che producevi qualcosa di vero.....

avresti potuto spenderlo in una trattativa.... usarlo come merce di scambio..... per fare quello che cazzo volevi fare.........

chi cazzo se ne fotte degli hobby.... tra qualche anno saranno solo vecchie magliette che prendan muffa in un cassetto color panna minkia....

e non aspettare...per carità nulla di male... stiamo solo cercando di capire....di capirci-.....

dicevo e non aspettare che il tuo capo prendesse la decisione magari lasciando da sola la figli amalata.........

per farti fare carriera.....

o che il figlio del riccho cinese coi capelli impomatati....

si compri la tua azienda, perché di fronte agli uffici generali avete il miglior starbuks di milano e a lui piace fare il fico con abiti di seta.

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20 minuti fa, ToChange ha scritto:

Grazie per aver creato questo spazio. 

Grazie a te per la tua esperienza di vita vissuta, e per aver raccontato dettagli così intimi della tua vita ❤️

  • Grazie! 1
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ToChange
23 minuti fa, gelsomino ha scritto:

avresti potuto spenderlo in una trattativa.... usarlo come merce di scambio..... per fare quello che cazzo volevi fare.........

L'unica cosa che posso "rimproverarmi", ad un certo punto avrei potuto spingere di più sull'acceleratore.

Non ho saputo vendermi, anche quando la concorrenza ha iniziato a bussare alla mia porta.

Grazie per il tuo intervento, hai letto molto bene la situazione, è tutto vero ciò che dici.

  • Abbraccio 1
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  • 2 settimane dopo...

Io faccio un piccolo UP, sperando di attirare altre storie di successo lavorativo ❤️

 

Daje rega, che leggere le storie di chi ce l'ha fatta é una delle cose più belle che ci siano. 

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