Vai al contenuto

Cosa ne pensate degli “outsiders” (quelle persone che vengono percepite come “strane” o “diverse” senza un apparente motivo razionale)?


xenos

Messaggi raccomandati

Faceless
Il 25/9/2023 at 02:41, xenos ha scritto:

La domanda è di per sé abbastanza complessa e ad essere sincero non sapevo nemmeno io come porla senza rischiare di sfociare nel ridicolo.

Come da titolo, con “outsiders” mi riferisco a quelle persone che, già a pelle, vengono percepite dai più come “diverse”, come “strane”, pur senza fare niente di concreto per esserlo…. e che per questo motivo suscitano diffidenza e pregiudizi che condizionano anche e soprattutto la sfera sentimentale e sessuale.

Probabilmente vi sarà già capitato di conoscere qualcuno con queste caratteristiche, o magari vi sentite tali voi stessi.

Sono quegli individui che, per qualche ragione misteriosa e non tangibile (come potrebbero essere l’aspetto estetico, l’abbigliamento, uno specifico tratto di personalità) non vengono accettate, gradite o comunque percepite per quello che sono nei contesti sociali comuni.

Persone che sono come collocate ai margini di un meccanismo e che vengono generalmente fraintese.

Persone che non sono né più brutte, né più stupide o più antipatiche delle altre, ma che inconsciamente trasmettono qualcosa di insolito e senza che esse facciano niente di concreto per farsi odiare o malvolere gli altri, come per un meccanismo di autodifesa, le evitano, le ignorano, le diffamano o le attaccano alle spalle.

In alcuni contesti specifici invece possono venire immediatamente idealizzate ed amate, anche qui senza un apparente motivo razionale.

Gli “outsiders” possono anche avere delle doti oggettive (come l’intelligenza, la simpatia, un bell’aspetto) e dimostrare concretamente il loro valore, ma in qualsiasi modo essi si pongono vengono comunque percepiti come qualcosa di scomodo e talvolta visti come degli elementi da neutralizzare. Le loro eventuali doti vengono abilmente ignorate in favore di qualcuno di meno “complesso”, ma più appariscente, familiare o adattabile.

Quando si chiede alle persone di specificare meglio cosa provano nei confronti di certi individui le loro risposte sono spesso vaghe e contradditorie.

Cosa ne pensate?

Secondo voi c’è sempre un motivo razionale per cui qualcuno viene percepito come “diverso” ed evitato, oppure certe dinamiche sono molto più complesse di quello che sembrano?

Ogni caso sarà a sé stante, perché ognuno è sé stesso.

Che le doti di qualcuno vengano ignorate in favore di non si sa bene cosa (scrivi che il motivo della loro esclusione senza un motivo concreto) è una tua idea. 

Anche la tua presentazione dell'argomento è piuttosto vaga.

I motivi che favoriscono o impediscono una vita relazionale felice sono tutt'altro che razionali, spesso le simpatie nascono grazie ad affinità elettive, senza contare che in generale i rapporti con gli altri non sono mai facili per nessuno. 

Dietro l'isolamento sociale possono esserci tantissimi motivi, ma la mia opinione è che molti di questi sono all'interno di noi. 

Link al commento
Condividi su altri siti

38 minuti fa, Lillo00 ha scritto:

Queste peró sono dinamiche di piccole città provincialotte dove tutti conoscono tutti.

Ma non pensare che in una città medio grande non avvengano le stesse cose, l'unica differenza che Giovanni se non è attraente forse non finisce male, ma con la deliquenza delle grandi città la notte diventano far west, quindi non é sicuro manco questo.

 

È proprio quello che ho detto dall’inizio. Condivido tutto.

Link al commento
Condividi su altri siti

12 minuti fa, Faceless ha scritto:

Ogni caso sarà a sé stante, perché ognuno è sé stesso.

Che le doti di qualcuno vengano ignorate in favore di non si sa bene cosa (scrivi che il motivo della loro esclusione senza un motivo concreto) è una tua idea. 

Anche la tua presentazione dell'argomento è piuttosto vaga.

I motivi che favoriscono o impediscono una vita relazionale felice sono tutt'altro che razionali, spesso le simpatie nascono grazie ad affinità elettive, senza contare che in generale i rapporti con gli altri non sono mai facili per nessuno. 

Dietro l'isolamento sociale possono esserci tantissimi motivi, ma la mia opinione è che molti di questi sono all'interno di noi. 

Condivido alcune cose, altre meno.

Ad esempio, una persona dotata di amor proprio e di intelligenza, dopo essersi messa in gioco per (invento) 50 volte nel proprio paesotto ed aver visto che alla fine tutto quel che conta è il grado di tasso alcolico + chi arriva per primo ed è più aggressivo o viscido + aspetto estetico, può anche decidere di ritenere il gioco non solo truccato, ma anche disfunzionale ai massimi livelli (perché a quel punto parlano i fatti e non i finti leoni da tastiera)

Modificato da xenos
Link al commento
Condividi su altri siti

Faceless
1 minuto fa, xenos ha scritto:

una persona dotata di amor proprio e di intelligenza, dopo essersi messa in gioco per (invento) 50 volte nel proprio paesotto ed aver visto che alla fine tutto quel che conta è il grado di tasso alcolico + chi arriva per primo ed è più aggressivo o viscido + aspetto estetico, può anche decidere di ritenere il gioco non solo truccato, ma anche disfunzionale ai massimi livelli (perché a quel punto parlano i fatti e non i finti leoni da tastiera)

Si tratta di una scala di valori che uno ha. Se ci si rende conto che le persone intorno vivono di superficialità, l'intelligenza sta nel non frequentarle e cercare di inserirsi in ambienti più affini al nostro modo di essere. La considerazione fine a sé stessa, senza la soluzione, non ha grande rilevanza.

Link al commento
Condividi su altri siti

Seth44
4 minuti fa, Faceless ha scritto:

Se ci si rende conto che le persone intorno vivono di superficialità, l'intelligenza sta nel non frequentarle e cercare di inserirsi in ambienti più affini al nostro modo di essere.

O questo, oppure c'è sempre il piano B: si inizia a uscire ubriachi marci, ad arrivare per primi e a essere aggressivi e viscidi, il tutto accertandosi di mantenere un bell'aspetto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Lillo00
11 minuti fa, xenos ha scritto:

nel proprio paesotto ed aver visto che alla fine tutto quel che conta è il grado di tasso alcolico + chi arriva per primo ed è più aggressivo o viscido + aspetto estetico, può anche decidere di ritenere il gioco non solo truccato, ma anche disfunzionale ai massimi livelli

Ma credi che nella città grandi le persone non si ubriacano ??? Che nelle grandi città non ci siano i piú aggressivi ??? Che non ci sono i piú viscidi ??? Oppure che non ci sono quelli di bell'aspetto che si mangiano tutta la torta ????.

Se a te non piacciono certe dinamiche evita certi locali o ambienti dove l'unico divertimento é quello di ubriacarsi e trova altri posti dove le persone rimangono piú sobrie. Altrimenti impara a diventare piú marpione degli altri, altre soluzioni non esistono se non quella di cambiare luogo dove tu vivi in un luogo meno tossico. Però a mio avviso non farti grosse aspettative

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

14 minuti fa, Lillo00 ha scritto:

Ma credi che nella città grandi le persone non si ubriacano ??? Che nelle grandi città non ci siano i piú aggressivi ??? Che non ci sono i piú viscidi ??? Oppure che non ci sono quelli di bell'aspetto che si mangiano tutta la torta ????.

Se a te non piacciono certe dinamiche evita certi locali o ambienti dove l'unico divertimento é quello di ubriacarsi e trova altri posti dove le persone rimangono piú sobrie. Altrimenti impara a diventare piú marpione degli altri, altre soluzioni non esistono se non quella di cambiare luogo dove tu vivi in un luogo meno tossico. Però a mio avviso non farti grosse aspettative

Io sono d’accordissimo con te e posso anche confermarti che (parlando per esperienza diretta e non con emoij demenziali e ”alphaness da tastiera”) in alcune città grandi (non tutte) ho trovato un’energia ed un modo di vivere sesso e relazioni differenti.

Certamente, il trasferimento è previsto ed è tutto nelle nostre mani.

Rimane il fatto che quando cresci in un posto ti vengono inculcate determinate cose e fai delle esperienze che ti porterai dietro per tutta la vita.

Ragion per cui ritengo che lo stato non si debba nemmeno permettere di esigere (da parte mia) alcun tipo di contribuzione, né convenzionale né economica, in quanto l’aspetto relazionale, umano e sociale fa acqua da tutte le parti e mi sono stati sottratti anni preziosi di tempo in cambio di malessere e di dinamiche sociali spazzatura.

Ovviamente di questa mia visione non frega nulla a nessuno, tantomeno all’ingranaggio del sistema, e ne sono ben consepevole.

Link al commento
Condividi su altri siti

4 minuti fa, xenos ha scritto:

di questa mia visione non frega nulla a nessuno, tantomeno all’ingranaggio del sistema, e ne sono ben consepevole.

Ecco appunto, quindi mi sfugge il motivo per tutte queste lagne che continui a sottoporre ciclicamente alla nostra attenzione con diversi account da qualche mese a sta parte

Link al commento
Condividi su altri siti

Descent

 

@xenos 

Confondi outsider con disadattato.

Il primo approccia i fenomeni da una prospettiva non statale

l'altro è un emarginato.

Un outsider può emarginarsi, ma ha una comprensione normale del linguaggio principale. 

Un emarginato ha problemi con il linguaggio comune e vorrebbe parlarlo.

Quando non ci riesce prova rancore e cerca vendetta. 

In pratica non si è mai elevato ma si sente un cazzo e mezzo.

 

Modificato da Descent
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...