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Cosa ne pensate degli “outsiders” (quelle persone che vengono percepite come “strane” o “diverse” senza un apparente motivo razionale)?


xenos

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Wyatt99

Sento la necessità di voler un altro topic simile a questo. @xenos per favore, sii gentile con me.

 

Anche perché @Sensei10non vede l'ora.

  • Abbraccio 1
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Thunderzero
1 ora fa, xenos ha scritto:

Io sono d’accordissimo con te e posso anche confermarti che (parlando per esperienza diretta e non con emoij demenziali e ”alphaness da tastiera”) in alcune città grandi (non tutte) ho trovato un’energia ed un modo di vivere sesso e relazioni differenti.

Certamente, il trasferimento è previsto ed è tutto nelle nostre mani.

Rimane il fatto che quando cresci in un posto ti vengono inculcate determinate cose e fai delle esperienze che ti porterai dietro per tutta la vita.

Ragion per cui ritengo che lo stato non si debba nemmeno permettere di esigere (da parte mia) alcun tipo di contribuzione, né convenzionale né economica, in quanto l’aspetto relazionale, umano e sociale fa acqua da tutte le parti e mi sono stati sottratti anni preziosi di tempo in cambio di malessere e di dinamiche sociali spazzatura.

Ovviamente di questa mia visione non frega nulla a nessuno, tantomeno all’ingranaggio del sistema, e ne sono ben consepevole.

Ok quindi? Esattamente, cos'è che ti serve sapere?
Messo così, mi pare un inutile monologo per lamentarsi e basta ma magari mi sbaglio

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1 ora fa, Descent ha scritto:

 

@xenos 

Confondi outsider con disadattato.

Il primo approccia i fenomeni da una prospettiva non statale

l'altro è un emarginato.

Un outsider può emarginarsi, ma ha una comprensione normale del linguaggio principale. 

Un emarginato ha problemi con il linguaggio comune e vorrebbe parlarlo.

Quando non ci riesce prova rancore e cerca vendetta. 

In pratica non si è mai elevato ma si sente un cazzo e mezzo.

 

In parte sono d’accordo, ma non è così semplice secondo me.

Sul discorso “linguaggio”, se noi facciamo dire la stessa cosa in modo perentorio ad una donna da due uomini diversi, avremo (dall’altra parte) due reazioni diverse, o in certi casi, diametralmente opposte.

Un individuo si sviluppa anche sulla base dei feedback e del trattamento ricevuti in precedenza. Se io (invento) fin da quando ho 14 anni faccio determinate smorfie e dico determinate  cose e ricevo dei feedback positivi, arriverò a 20 forte, sicuro, consapevole di potermi permettere quel comportamento, perché so che funziona. Se prendiamo un ragazzo davvero brutto che da sempre viene escluso da certe dinamiche non per sua scelta (magari viene accettato nel sociale, ma escluso e preso a perculi nell’ambito sessuale), egli avrà sicuramente anche maturato la sua personalità di conseguenza e che sia integrato o no, felice o rancoroso, forte o debole, outsider o emarginato, nulla cambia la realtà concreta che egli vivrà tutti i giorni sulla propria pelle.

Sul discorso “vendetta”: parola forte. Vendetta contro chi? Contro la natura crudele, contro l’instablità umana, contro il sistema? Uno può conoscere e parlare il linguaggio comune, ma ritenerlo sbagliato, stupido e disfunzionale. Decide allora di sottrarsi a certe cose, ma viene comunque disturbato dal sistema. Personalmente io la vedo così. Natura e società non sono democratiche. La prima meno che mai.

Modificato da xenos
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Descent
15 minuti fa, xenos ha scritto:

In parte sono d’accordo, ma non è così semplice secondo me.

Sul discorso “linguaggio”, se noi facciamo dire la stessa cosa in modo perentorio ad una donna da due uomini diversi, abbiamo (dall’altra parte) due reazioni diverse o in certi casi, diametralmente opposte.

Un individuo si sviluppa anche sulla base dei feedback e del trattamento avuti in precedenza.

Se prendiamo un ragazzo davvero brutto, che da sempre viene escluso da certe dinamiche non per sua scelta, egli avrà sicuramente anche maturato la sua personalità di conseguenza e che sia integrato, felice o rancoroso, forte o debole, outsider o emarginato, nulla cambia nella realtà concreta che egli vive tutti i giorni sulla propria pelle.

Non capisco dove vuoi arrivare a parare.

Tu parli di disadattati.

Le ragioni di un disadattato possono essere molteplici, ma quasi mai coincidono con le sue, che sono di solito: la società esclude i brutti; la figa esclude i brutti; mamma non mi ha voluto perché sono brutto.

Dietro le quinte di queste lagne un grido represso di "non è giustooooo uaaaaaa".

"Mi escludete perché non mi capite, quindi siete degli idioti e meritate di pagarla, e per iniziare intaserò un forum qualunque con le mie considerazioni ottuse e banali fin quando qualcuno non mi darà ragione, nella speranza che sia anche lui brutto e incompreso così da unirci in una mega lagna vendicativa".

"E piangendo e frignando cambieremo il mondo!"

Data l'impossibilità dell'impresa piuttosto adolescenziale di cui sopra, si uniscono in sette parallele terrorizzate dalla vita.

Con questo processo si sono fossilizzate sottoculture aberranti come quella metal. 

E non sono degli outsider come si disegnano, sono dei disadattati. 

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14 minuti fa, Descent ha scritto:

Non capisco dove vuoi arrivare a parare.

Tu parli di disadattati.

Le ragioni di un disadattato possono essere molteplici, ma quasi mai coincidono con le sue, che sono di solito: la società esclude i brutti; la figa esclude i brutti; mamma non mi ha voluto perché sono brutto.

Dietro le quinte di queste lagne un grido represso di "non è giustooooo uaaaaaa".

"Mi escludete perché non mi capite, quindi siete degli idioti e meritate di pagarla, e per iniziare intaserò un forum qualunque con le mie considerazioni ottuse e banali fin quando qualcuno non mi darà ragione, nella speranza che sia anche lui brutto e incompreso così da unirci in una mega lagna vendicativa".

"E piangendo e frignando cambieremo il mondo!"

Data l'impossibilità dell'impresa piuttosto adolescenziale di cui sopra, si uniscono in sette parallele terrorizzate dalla vita.

Con questo processo si sono fossilizzate sottoculture aberranti come quella metal. 

E non sono degli outsider come si disegnano, sono dei disadattati. 

Libero di pensarla così. Non la vedo in questo modo, assolutamente. La realtà spesso è molto più banale e cruda di quello che sembra.

Puoi anche provare ad escluderti (senza provare rancore o desiderio di vendetta) dal sistema, ma il bisogno di essere amato e di avere una vita sessuale normale rimane, per cui ti metti in gioco, e la cruda realtà la ritrovi ugualmente.

Che soluzione pratica e concreta proponi al “delirio ottuso e infantile di qualcuno che non piace/non chiava perché bruttissimo o per qualsivoglia altra ragione, mentre l’amico geneticamente bellissimo (e realmente ottuso) nella vita reale senza muovere un dito ha l’imbarazzo della scelta?

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Descent
31 minuti fa, xenos ha scritto:

Libero di pensarla così. Non la vedo in questo modo, assolutamente. La realtà spesso è molto più banale e cruda di quello che sembra.

Puoi anche provare ad escluderti (senza provare rancore o desiderio di vendetta) dal sistema, ma il bisogno di essere amato e di avere una vita sessuale normale rimane, per cui ti metti in gioco, e la cruda realtà la ritrovi ugualmente.

Che soluzione pratica e concreta proponi al “delirio ottuso e infantile di qualcuno che non piace/non chiava perché bruttissimo o per qualsivoglia altra ragione, mentre l’amico geneticamente bellissimo (e realmente ottuso) nella vita reale senza muovere un dito ha l’imbarazzo della scelta?

Bevi.

Che posso dirti, sembri avere in pugno la verità.

Dovrei essere io a farti domande piuttosto.

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35 minuti fa, Descent ha scritto:

Bevi.

Che posso dirti, sembri avere in pugno la verità.

Dovrei essere io a farti domande piuttosto.

Non ho la presunzione di dire che sia una verità globale, ci mancherebbe, ma locale sicuramente.

Molto probabilmente abitiamo in due realtà differenti. Posso confermare per certo che viaggiando ho trovato sì di peggio, ma anche molto, molto di meglio in termini di salute mentale e apertura.

Grazie per il tuo intervento.

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Sensei10
2 ore fa, Wyatt99 ha scritto:

Sento la necessità di voler un altro topic simile a questo. @xenos per favore, sii gentile con me.

 

Anche perché @Sensei10non vede l'ora.

Già fatto e già bestemmiato pubblicamente.

Noi belli ci prendiamo gioco dei brutti (e poco avvezzi agli anglicismi) così, che ci vuoi fare.

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Descent
3 ore fa, xenos ha scritto:

Non ho la presunzione di dire che sia una verità globale, ci mancherebbe, ma locale sicuramente.

Molto probabilmente abitiamo in due realtà differenti. Posso confermare per certo che viaggiando ho trovato sì di peggio, ma anche molto, molto di meglio in termini di salute mentale e apertura.

Grazie per il tuo intervento.

Non so se le tue considerazioni sono riferite alla tua situazione, ma mi par di capire di sì.

Se pensi che la geografia sia il vincolo principale al raggiungimento dei tuoi piaceri, allora hai già fatto una scelta. 

Il resto sono rappresentazioni di comodo per le quali cerchi conferme.

Sono le stesse che ti fanno rimanere fermo dove sei.

 

Figurati.

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