Amico di buon tempo, mutasi col vento.

[november_rain [Partecipante] 693]

Comunque ci tengo a precisare che non sono una persona orribile con la puzza sotto al naso che spara sentenze con la mitragliatrice. 

Capita milioni di volte di tenersi quello che si pensa per sé, di dire le cose molto più calibrate o di dare il contentino e finire la questione così. 

Tutto dipende dal contesto, dalla confidenza, dall'argomento specifico. 

Sicuramente non sono quella che ti dice bravo sempre e comunque, questo no. Ma quando si fa è perché tieni a una persona e vorresti che ottenesse un certo risultato. Poi sta anche nell'intelligenza delle persone capirlo. 

[Gamebred [Élite] 7348]

5 minuti fa, november_rain ha scritto:

Per curiosità

Cosa risponderesti?

Qualcosa che mostri comprensione per le difficoltà attuali passate dalla persona.

Sei davvero convinta che lui non sappia che potrebbe trovare di meglio? Pensavi avesse bisogno di te per saperlo?

[Mkoll [Partecipante] 654]

14 minutes ago, unadonna said:

Ci si deve calibrare 

Oppure accettare le conseguenze, senza lagnarsi poi

[november_rain [Partecipante] 693]

Adesso, Gamebred ha scritto:

Qualcosa che mostri comprensione per le difficoltà attuali passate dalla persona.

Sei davvero convinta che lui non sappia che potrebbe trovare di meglio? Pensavi avesse bisogno di te per saperlo?

Ok, è ovvio che non arrivo a gamba tesa così, c'è tutto un discorso prima. 

Anche io ho fatto lavori di merda, mostro comprensione perché so di cosa parla. 

Se lo dico è perché conosco la persona e so che si culla da anni in questo e non manca di lamentele continue. Io ti ascolto, ti comprendo, poi a un certo punto cerco di mostrarti cosa potresti fare invece di lamentarti e non fare niente per cambiare le cose. 

Se mostri di aver compreso e di averci quantomeno provato ok, mi dispiaccio insieme a te

Se non fai un cazzo e continui a lamentarti solo perché vuoi essere consolato per autogiustificarti allora basta, o non ti ascolto più o ti dico che sbagli

Chi ha più giudizio lo adoperi

[november_rain [Partecipante] 693]

20 minuti fa, unadonna ha scritto:

Ci si deve calibrare in base a chi si ha davanti, come con i bambini.

Che non é snaturarsi. Ma scegliere intelligentemente quando é il caso di essere totalmente se stessi e quando invece é il caso di fare/dire meno. 

Sono d'accordo, ma l'ho fatto e lo faccio tutt'ora, non sparo a zero così

Lo faccio quando vedo una finestra per farlo, quando sono in confidenza con qualcuno e introduce un argomento che merita attenzione

Qua ora si sta esasperando l'argomento per rendere l'idea, ma non è che fuori da qua siamo bestie

[Gamebred [Élite] 7348]

1 minuto fa, november_rain ha scritto:

mostrarti cosa potresti fare

Nell'esempio che hai riportato non hai mostrato, hai spiegato. In inglese dicono Show, don't tell.

E in questo esempio...you told, not showed.

 

[november_rain [Partecipante] 693]

Adesso, Gamebred ha scritto:

Nell'esempio che hai riportato non hai mostrato, hai spiegato. In inglese dicono Show, don't tell.

E in questo esempio...you told, not showed.

 

Gamebred non è che posso illustrarti in un commento decenni di amicizia con tutte le vicissitudini intercorse e con tutte le cose dette e fatte in tal senso. 

Ti ho buttato un esempio veloce di quale può essere una casistica

[Gamebred [Élite] 7348]

Adesso, november_rain ha scritto:

Gamebred non è che posso illustrarti in un commento decenni di amicizia con tutte le vicissitudini intercorse e con tutte le cose dette e fatte in tal senso. 

Ti ho buttato un esempio veloce di quale può essere una casistica

Hai chiesto se quello dell'esempio fosse un consiglio non richiesto, da evitare, e quello del tuo esempio lo era. Questo penso ti aiuterà a calibrarti meglio in futuro.

Non mi permetto di dire niente sulla tua decennale amicizia o di dare giudizi su ogni vicissitudine intercorsa.

[november_rain [Partecipante] 693]

Adesso, Gamebred ha scritto:

Hai chiesto se quello dell'esempio fosse un consiglio non richiesto, da evitare, e quello del tuo esempio lo era. Questo penso ti aiuterà a calibrarti meglio in futuro.

Non mi permetto di dire niente sulla tua decennale amicizia o di dare giudizi su ogni vicissitudine intercorsa.

Lo so, però devi comprendere che è una cosa a grandi linee e che nella realtà non è che due persone si dicono due frasi così e l'interazione finisce, era scontato. 

Comunque certo che sì, benché stia ribattendo per puro spirito critico, sto comprendendo e assorbendo tutto quello che leggo qui perché sicuramente c'è qualcosa che ho sbagliato anche io in tutto questo. 

Quello che non è sbagliato per me non significa che non lo sia per gli altri. 

Diciamo che sull'altro piatto della bilancia c'è molto di più di un consiglio non richiesto, che è una piccola parte di un'amicizia che dura decenni.

Però ognuno ha le sue priorità.

[Seth44 [Partecipante] 4435]

35 minuti fa, november_rain ha scritto:

Scusa Seth ma quand'è che che un consiglio non è richiesto? Al di là di opinioni fuori luogo nate in contesti che non c'entrano un beato niente, ma se due o più persone stanno parlando in un argomento, esempio: 

- eh sai a lavoro mi hanno fatto un contratto orribile, mi pagano solo X e devo fare un sacco di ore

Tu cosa diresti? Pacca sulla spalla: eh è un mondo difficile

Oppure dici: sai ho saputo che fanno X e Y, perché non provi a vedere se c'è qualcosa che fa per te? Oppure c'è il corso Z, potresti farlo e vedere se trovi di meglio nel frattempo. 

È un consiglio non richiesto? 

Sì, secondo me lo è. Sostanzialmente concordo con i commenti di Gamebred e di chi mi ha preceduto.

In linea di massima, ogni volta in cui tu ("tu" impersonale, non mi riferisco a te) dici a qualcuno "Potresti fare così o cosà" senza che lui ti abbia chiesto esplicitamente "Cosa potrei fare?", stai dando un consiglio non richiesto. La gente è piena di impegni e stressata, per cui non ha voglia che l'uscita con gli amici, che presumibilmente dovrebbe servire ad alleggerire e a rilassare, diventi un momento pesante o anche solo impegnativo.

Esempio specifico: se un amico mi dice che il lavoro è una merda (e succede), gli chiederò probabilmente di spiegarmi a cosa si riferisce e lo lascerò sfogare, raccontandogli tutt'al più qualche episodio simile accaduto anche a me (è una cosa che crea vicinanza). Magari gli chiederò se ha intenzione di lavorare lì ancora a lungo e se ha alternative, ma magari anche no. Non gli propongo facili soluzioni, perché al 99% ci avrà pensato anche lui, e perché sarà qualcosa che gia gli dicono i parenti, i colleghi e chi so io.

Le persone cercano qualcuno che offra loro vicinanza e conforto, empatia se possibile, ma anche solo una spalla su cui piangere, e non qualcuno che gli spieghi come devono vivere la loro vita.