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Operazione "Vita Personale": Ottimizzazione della Routine


PREDATOR

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Sono due mesi che non pranzo, come riportato sopra, qualche post fa, ormai l'intake giornaliero lo assumo tra colazione e cena. Inoltre mi sono deciso a procedere in questo modo dopo aver ascoltato e seguito la risposta del mio corpo ai pranzi (i quali appunto mi rovinavano l'intero pomeriggio).

Per quanto riguarda il regime alimentare invece, non sono mai stato tipo da zuccheri o carboidrati in quantità industriali.

I 70gr di pasta a pranzo fino a settembre c'erano ma null'altro durante il giorno.

Sempre frutta, frutta secca, carni, pesce e latticini.

Da 15 giorni l'unico apporto di carbo che assumo derivano da verdura assunta a cena (e siamo al di sotto del 10%)

 

È proprio per questo che mi sarei aspettato una reazione meno marcata dal mio organismo.

Sto sbagliando qualcosa?

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  • 3 settimane dopo...
Il 30/10/2023 at 14:17, ^'V'^ ha scritto:

Allora la solfa cambia in:

Time - Up 

Money - Same

Energy - Up

E' equivalente. 

 

Non insisto ma è la condizione naturale di un cacciatore, non a caso abbiamo un solo ormone che abbassa lo zucchero nel sangue, dato che nella nostra evoluzione è stata un'evenienza rara, e ne abbiamo quattro che tengono stabile la glicemia per giorni. 

Secondo ricerche nel campo della psicobiologia, le persone che credono surreale lo stare un giorno o due senza mangiare sono persone che si sono adattate a pasti ad orario fisso, cosa che esiste dalla rivoluzione industriale con la campanella per i pasti, il loro cervello si è abituato che ad una certa ora vi sarà una pericolosa intossicazione di zuccheri e mezz'ora prima del pasto all'ora prevedibile manda un fiume di insulina a togliere zuccheri dal sangue scatenando quella ipoglicemia che - a mezzo grelina per un altro effetto derivato - ti fa sentire una fame da lupo. 

Molti arrivano a mettere allora il carro davanti ai buoi pensando gli sia venuta molta fame minuti prima del pasto perché i tre pasti al giorno sarebbero ben calcolati secondo quando "finisci le energie" (le finisci in un mesetto senza mangiare, data un'assunzione da altre fonti di elettroliti e vitamine idrosolubili). 

Specificato questo, una ricerca non estesa ma interessante come pilota, ha diviso due gruppi che dovevano perdere peso. 

A parità di qualità della dieta, un gruppo è stato messo a mangiare tutti i giorni ma a restrizione calorica, un gruppo ha mangiato ogni giorno la stessa qualità di cibi ma senza restrizione calorica e ha fatto due giorni alla settimana di fasting. 

Non ricordo dopo quanto tempo, entrambi i gruppi avevano perso peso. 

Il gruppo che mangiava meno calorie e mangiava tutti i giorni aveva perso un po' di grasso e moltissimi muscoli. 

Il gruppo che faceva 2 giorni di digiuno su 7, aveva perso più grasso di loro, ma mantenuto identica la massa magra. 

Il che si inquadra perfettamente nella logica di funzionamento di un mammifero cacciatore, che ha 4 ormoni per tenere la glicemia stabile per giorni e uno solo per abbassarla in caso di intossicazione da zuccheri, evento raro nella nostra evoluzione, presente tre - cinque volte al giorno nella vita di molti contemporanei. 

Questo tipo di funzionamento, non è solo interessante per chi vuole essere in forma mentale e fisica, sono dettagli che hanno modellato la storia. 

La muraglia cinese, e la storia di Cina e Mongolia, per dirne una. 

Avevamo da un lato pochi mongoli che però mangiavano carne tenuta a frollare tra la sella e il cavallo ogni giorno o due, mantenendo la glicemia stabile ed ottimali livelli di glucagone, cortisolo, adrenalina da combattimento e HGH, chiamato anche l'ormone del Boss perché dona grazia sotto pressione.

Da un lato una miriade di cinesi schiavi della sonnolenza da picchi di insulina e della necessità di mangiare riso diverse volte al giorno per tirare a sera. 

L'unica cosa che sono riusciti a fare per difendersi è stato fare i muratori, che a combattere tra mangia riso e mangia carne non gli bastava il numero, né il giocare in casa. (Per chi fosse digiuno di tattica, in un'azione d'attacco tra chi muove in territorio altrui e chi difende posizioni prese giocando in casa, servono tre persone in attacco vs una in difesa solo per essere equilibrati, nel loro caso la differenza fisiologica tra chi mangiava da cacciatore umano e chi da selvaggina, era tale che non vi era stallo tattico nemmeno con un rapporto inverso di uno in attacco vs tre in difesa). 

Date queste veloci prospettive per chi interessato ad informarsi, ricordo che il fasting non è per tutti, non va bene per chi è incinta, per chi allatta, non per bambini o persone over 75, non per diabetici, non per rari casi di ipoglicemici non diabetici, non per chi deve prendere medicine a stomaco pieno e chi deve prendere farmaci ogni giorno dato che la dose gli è stata aggiustata su un altro funzionamento e dovrebbe consultare il proprio medico per aggiustare la dose. 

E' giusto un input, fonti autorevoli per informarsi sul 2 day fasting ce ne sono. 

Se dopo 12-24 ore vedi che tremi e crepi di fame, questa è sugar withdrawal syndrome, non è fame o mancanza di energie, è come staccare l'eroina dalla sera alla mattina. 

In quel caso, mangia, la sugar withrawal può durare giorni o settimane e non è gestibile, tra affaticamento, nervosismo, fame, mal di testa e un corollario di malesseri. Prima di passare al motore ibrido glicogeno-ketoni, torna al via e passa un periodo di settimane ad abbassare l'intake abituale di zuccheri, ad esempio con una fase di attacco keto seguita da settimane di cibo per umani. 

Poi riprova. 

 

Aivia, secondo te quale potrebbe essere una routine ottimale per un maschio che ha le possibilità economiche per mangiare cibo vero a sazietà, ma non vuole perdere gli importanti benefici del digiuno?

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33 minuti fa, Quercia ha scritto:

 

Aivia, secondo te quale potrebbe essere una routine ottimale per un maschio che ha le possibilità economiche per mangiare cibo vero a sazietà, ma non vuole perdere gli importanti benefici del digiuno?

Ieri sera me lo stava chiedendo un bagnino che d'inverno mangia diverse volte al giorno e d'estate si asciuga perché lavora molto e mangia una volta al giorno. 

D'estate lavora e basta, non fa sport, mentre d'inverno fa un casino di corsa, nuoto e un po' di palestra ma è sempre appannato. 

Allora gli ho detto di mangiare una volta al giorno come d'estate. 

E lui ha detto Eh, ma se tu per esempio riprendi ad andare in palestra non è che puoi mangiare una volta al giorno. 

Allora l'ho portato al buffet dell'Hotel dove varie volte mangio. In cui paghi 20 e mangi fino a che vuoi... 

E abbiamo mangiato io 5 piatti pieni e lui... 6. 

Gli ho detto, se andassi in palestra semplicemente mangerei così ogni giorno. 

Gli si sono illuminati gli occhi e si è messo a mandare audio alla sua tipa per dirle che ha trovato la quadra e che la deve portare ecc. 

Poi volevamo uscire che una sua amica cantava in una bettola. 

Ma siamo collassati ognuno nel divano col rispettivo gatto, messaggiando all'altro di non potersi muovere. 

Ovvio, e bene. 

Bene perché non me ne fregava niente di andare in quel postaccio. 

Diversamente, siccome la cena qui inizia alle 17:30, l'ideale è andare presto, massimo 19:30 aver finito, così alle 23 si è pimpanti per uscire. 

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16 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Ieri sera me lo stava chiedendo un bagnino che d'inverno mangia diverse volte al giorno e d'estate si asciuga perché lavora molto e mangia una volta al giorno. 

D'estate lavora e basta, non fa sport, mentre d'inverno fa un casino di corsa, nuoto e un po' di palestra ma è sempre appannato. 

Allora gli ho detto di mangiare una volta al giorno come d'estate. 

E lui ha detto Eh, ma se tu per esempio riprendi ad andare in palestra non è che puoi mangiare una volta al giorno. 

Allora l'ho portato al buffet dell'Hotel dove varie volte mangio. In cui paghi 20 e mangi fino a che vuoi... 

E abbiamo mangiato io 5 piatti pieni e lui... 6. 

Gli ho detto, se andassi in palestra semplicemente mangerei così ogni giorno. 

Gli si sono illuminati gli occhi e si è messo a mandare audio alla sua tipa per dirle che ha trovato la quadra e che la deve portare ecc. 

Poi volevamo uscire che una sua amica cantava in una bettola. 

Ma siamo collassati ognuno nel divano col rispettivo gatto, messaggiando all'altro di non potersi muovere. 

Ovvio, e bene. 

Bene perché non me ne fregava niente di andare in quel postaccio. 

Diversamente, siccome la cena qui inizia alle 17:30, l'ideale è andare presto, massimo 19:30 aver finito, così alle 23 si è pimpanti per uscire. 

In questa routine di 1 pasto al giorno, ogni quanto consigli di inserire un digiuno di 2-3 giorni?

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15 minuti fa, Quercia ha scritto:

In questa routine di 1 pasto al giorno, ogni quanto consigli di inserire un digiuno di 2-3 giorni?

Personalmente salto il lunedì. 

Che pertanto diventa 48 ore, con un pasto al giorno. 

Quello di 3 giorni mi piace scandirlo con i Q, i quarter fiscali. 

Ho così tanto in tedio fare la roba da contabile, che dopo la fine di ogni trimestre ci metto il 3 gg per ripulirmi il cervello dalle proteine post traumatiche. 

E' una battuta, più che altro è per non dover pianificare pure quello e non doverlo decidere, lasciandomi della ram libera nel cervello, così è scandito da una cosa che succede fissa ogni tre mesi. 

Non so se lo consiglio, faccio così per comodità, anche perché due lunedì al mese sono davanti alla webcam all'ora del pasto, così saltarlo il lunedì mi è comodo. 

 

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Skyscraper

Riporto anch'io un interessante esperienza di digiuno di 48 ore.

Fatto per la prima volta un mesetto fa, riprovato un'altra volta in questi giorni e finito proprio adesso perché ero curioso di testarlo nuovamente su me stesso.

Ammessi solo acqua, thè e caffè senza zucchero.

Premetto che provengo da due anni e mezzo di regime alimentare da essere umano, avendo ridotto al minimo gli zuccheri e i cibi processati e al contempo concentrandomi sulla qualità dei cibi ma senza impazzire. Perlopiù due pasti al giorno, talvolta tre a seconda degli eventi, ricorrenze, ecc...

 

PRO:

- più tempo durante la giornata da utilizzare per lavoro, passioni, svago;

- sensazione di avere un ritmo diverso e più attivo rispetto a tutti quelli che fanno 5-6 pasti al giorno e stanno di continuo a pensare a mangiare;

- in palestra rendimento identico se non superiore sugli esercizi multi-articolari di forza (basse ripetizioni ed alto carico), meno resa sugli esercizi di volume con molte ripetizioni (che comunque faccio di rado);

- dopo le 24h in poi ho percepito una netta lucidità e calma nel rapportarmi con le persone, simile a quella che mi accade subito dopo essermi fatto una nuova;

- come sopra, dalle 24h di digiuno in poi sento nettamente di percepire gli spazi in maniera più tridimensionale, come se in qualche modo mi si fosse potenziata la vista e l'orientamento spaziale; ho notato inoltre che rimango a guardare le persone negli occhi molto più a lungo, come se percepissi il tempo più rallentato e non sentissi la tensione dello sguardo; ipotizzo che sia un meccanismo evolutivo legato al fatto di aumentare le probabilità di catturare una preda quando cibo in giro ce n'era poco (se ce n'era), ma non saprei;

- forma fisica leggermente migliorata, mi vedo un pelo più asciutto (questa è trascurabile, si vede nel long term);

- gusto ed olfatto migliorati, sento più sfumature, soprattutto durante il pasto al termine delle 48h (che è stata una goduria immensa); di base mi son gustato il cibo molto di più, forse anche perché non era così scontato come prima.

 

CONTRO:

- se mi creo l'aspettativa di un pasto nella mia mente, inizio a sentire una fame molto forte anche se controllabile, difatti poi basta una mezzora e passa;

- esclusione da molti eventi sociali e contatti con le persone, dato che ruotano quasi sempre intorno a cibo ed alcolici;

- un po' più di freddo percepito soprattutto nelle estremità del corpo (mani e piedi), ma è una cosa risolvibile vestendosi di più.

 

L'esperienza è stata estremamente positiva.

È importante capire che proprio perché siamo tutti diversi, anche se accomunati da caratteristiche di tendenza, ciò che ha funzionato per me potrebbe non funzionare per qualcun altro.

Certo è che se mangi pasta e pane 2 volte al giorno, evitando tagli selezionati di carne rossa perchè "fa male", mangiando nei buchi della giornata qualche snack tipo kinder o merendine, è normale che se fai un digiuno di 24h o più la prima volta impazzisci, sei come un drogato in astinenza da dose. Va fatto per gradi.

Dato che adoro alla follia mangiare e il cibo è una delle mie motivazioni intrinseche top 3 secondo il test di Reiss, mi sento di consigliare il digiuno di 24-48h a chi ha bisogno, ogni tanto, di liberare più tempo all'interno della propria giornata, così come per chi ha bisogno di focus in un periodo stressante dove ci sono tante scadenze e bisogna essere sul pezzo.

E' un arma e come tale va utilizzata a seconda del contesto e del periodo, premesso che già un IF 16:8 come faccio normalmente (salto la colazione) apporta enormi benefici senza rinunciare alla socialità e alla passione per il cibo o la cucina.

E' un esperienza che non toglie assolutamente nulla, si sente che è nelle nostre corde di esseri umani da molto prima che potessimo inventare la cazzata del "se salti un pasto non hai energie". E questo mi ha fatto molto riflettere sul fatto che diverse cose che diamo per assodate e veritiere in realtà non lo sono, ma vanno approfondite in modo imparziale per cercare come possono cucirsi sul nostro lifestyle.

Ne approfitto per chiedere a @^'V'^ se un regime specie-specifico ed eventualmente digiuni lunghi possano essere benefici per le donne della nostra vita (famigliari, amiche, partner, ecc...). Vedo che per loro natura hanno una composizione corporea più tendente verso l'accumulo di adipe, quindi non so quanto convenga allontanarle troppo dagli zuccheri. Mi ricordo che con K avevi sperimentato qualcosa in questo senso, forse.

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1 ora fa, Skyscraper ha scritto:

possano essere benefici per le donne della nostra vita

In attesa di Aivia, posso riportare di averlo sempre fatto! 

Da piccola era piu per una questione di "vita sregolata", crescendo mi sono resa conto di andare molto a periodi. È il mio corpo che è così e basta (o forse é ormai un abitudine?). 

Ci sono settimane in cui mangio un pasto (sano) al giorno e altre in cui 3-4 giorni non sento il bisogno di mangiare e i restanti giorni mangio (sempre in modo sano ma) parecchio. 

I zuccheri li ho eliminati solo ultimamente quasi completamente* (sigh), e non supero i 70 gr di carbo al giorno quando proprio non posso farne a meno**.

C'è da dire che non mi alleno con costanza, sto cercando di migliorare ma é durissima. 

Mi hanno sempre sgridata per questo mio modo di alimentarmi, ma non ho mai avuto carenze, non mi ammalo facilmente e sto bene. L'unica cosa negativa é che ho spesso freddo. Mani e piedi, come dicevi tu. 

 

*Mi concedo il caffé zuccherato (il dolcificante  non mi dà soddisfazione) e un duplo ogni morte di papa.

 

**Una volta a settimana?!

Modificato da unadonna
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16 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Con K le avevo fatto sperimentare i molti benefici delle fasi di attacco Keto. 

Ma sempre rispettando l'esigenza di una donna di comfort food (tipo cioccolata e patatine fritte) in certi momenti ormonali. 

Parlando di donne, quando dico "in my current understanding" parlo di "per quello che ne capisco al momento", quando dico "in our current understanding" mi riferisco a quanto è arrivata a capirci la specie umana, arrogandomi se vogliamo il posto in prima fila e sovrapponendo "my current understanding" con quello che ci capisce la specie intera. 

Questo mi piace scriverlo, ma prendiamolo cum grano salis. 

In our current understanding, dividiamo i due concept, fasting per donne e dieta specie specifica per donne. 

Partiamo dal presupposto che un uomo non è un uomo, essendo un animale sociale e soprattutto sessuale. 

Ossia, quello che succede in te con dieta e con fasting è molto diverso se hai varietà sessuale e una sensazione sociale di efficacia, efficienza e supporto tattico, insomma il cortisolo basso e ricchezza di testo, o se hai il cortisolo alto. 

Io ad esempio sono a livelli esondazione, e lunedì notte che ero in fasting mi sono tirato su dal divano, ho cucinato degli spaghetti pur non avendo condimento, li ho conditi con olio di cocco e peperoncino. 

Non mi sono bastati, allora ho ricucinato dall'inizio, in tutto ho finito la scatola da 500gr, e sono tornato a dormire. 

La mattina al risveglio ho visto la pentola, mi sono ricordato ed ero con un punto interrogativo enorme. 

Quello che sappiamo è che il cortisolo alto è in grado di scollegare la corteccia prefrontale, che ferma gli impulsi, per avere zuccheri. 

Le persone "normali" nemmeno si rendono conto della pazzia che accade, perché hanno poca frizione verso il consumo di zuccheri, intendo dire che ne hanno di pronti all'uso in dispensa o in frigo, per cui aprono il frigo, mangiano un budino al cioccolato, o aprono la dispensa e mangiano una fetta biscottata o una galletta di mais, e se lo dimenticano. 

Avendo molta frizione sistemica per consumare zuccheri, ossia devo proprio mettermi a cucinare e nemmeno ho i condimenti, se succede un sequestro cerebrale dopo me ne rendo conto. 

Come un uomo non è un uomo, se non visto in relazione agli altri e alle altre (in caso sia etero), una donna non è una donna. 

E questo acquisisce una dimensione in più non solo relativa all'ossitocina con cui lei abbassa il cortisolo e che non le deriva come nel maschio dall'acquisizione di dominio sul territorio, risorse e varietà sessuale, ma è relazionata alla sua vita sociale, ai suoi contatti di supporto reciproco femminile e di supporto dai maschi e da tutte quelle "attività da donne" che per motivi politici non possiamo definire tali, ma che di fatto abbassano lo stress nella femmina facendole produrre ossitocina, e alzano lo stress nel maschio. 

Non solo lei ha la dimensione sociale cui relazionarsi, ma ha anche una fluttuazione ormonale su base mensile che la rende 4 donne diverse al mese. 

Il che influisce su dieta, fasting e compagnia. 

Partendo dalla dieta, una dieta specie specifica (di seguito SSD) è ricca di proteine e grassi che sono benefici per il senso di sazietà, il controllo del peso e la salute muscolare della nostra beniamina. 

Diversamente, conosciamo bene le continue fluttuazioni della glicemia femminile per cui bisogna sempre avere uno snack per evitare che sassi il mood col suo nervosismo di genesi nota a noi, normalmente oscura a lei (troverà colpevoli nel comportamento nostro o in altro, meglio avere uno snack). 

La carne è inoltre un'ottima fonte di ferro eme, facilmente bioassorbibile, il che è un vantaggio della SSD per le donne che perdono molto ferro con le mestuazioni e che, spesso andando dietro a post sui social o blog di scarso rigore scientifico, cercano di assumere fonti di ferro (non eme) da cereali e frutta secca. 

Il ferro eme, di cui hanno bisogno per smettere di fare le mezze anemiche debosciate, è presente in fegato e frattaglie, carni, pesce, tuorli d'uovo. 

Tuorli che tra l'altro, anche a causa di colpevole disinformazione da molte fonti, potrebbero evitare fissandosi coi bianchi d'uovo. 

Prima di continuare con la SSD a livello chimico, parliamo un attimo degli aspetti sociali dell'alimentazione. 

E' tutta la vita che ogni volta che mangio qualcuno mi deve dire, con un'ignoranza degna di assistere messa o tenere comizi elettorali, che stia sbagliando quello che mangio. 

Solo che sono un maschio e sessualmente e mentalmente sono fatto per ficcare cose negli altri, non per farmele ficcare e soprattutto non me frega un cazzo, vedere risultato e in caso chiedo. 

Per la maggior parte delle donne non è così. 

Una dieta particolare rispetto a quella delle persone attorno può esporre a moltissime critiche, a gente che alle spalle giudica "vuole fare la modella" o altro. 

E questo, che è l'humus in cui un maschio vive e prospera, a dispetto degli altri (oppure si accartoccia e crolla, grazie a Dio), diventa invece un problema per la donna. 

Parlo in generale, poi ci saranno un paio di donne diverse e di maschi diversi, ma stiamo sul bersaglio grosso. 

Perché anche parlare di fasting, se fatto da una donna agita al vento nella testa succube e debole della gente, lo spauracchio del disturbo alimentare, della bulimia, dell'inizio dell'anoressia ecc. 

Quando invece agevolando la salute mentale è proprio una controffensiva, contro queste derive distorte della percezione di sé, ma non si può chiedere alle persone che ha attorno di abbracciare la complessità e capire un attimo dove sia il nord e dove siano loro. 

Teniamolo a mente, perché è in quel supporto sociale, validazione, inclusione, che la donna secerne ossitocina riuscendo a regolare lo stress, esattamente come per noi è nell'acquisizione di target sessuali vari, per acquisire i quali, se ascolti quel che va bene alla gente, sbagli sempre. 

Per le stesse ragioni una donna può anche franare in derive eco ansiose dell'impatto ambientale del consumo di carne, forcludendo tutti i dati che mostrano come i cibi vegetali abbiano un impatto globale ambientale peggiore e come il problema non sia carne o pomidoro, ma che siamo in troppi a mangiare nel mondo. 

Pertanto, "in our current understanding", più che insistere con una donna su come dovrebbe mangiare, dobbiamo per prima cosa declutterare il suo ambiente sociale ed agevolarla nelle connessioni supportive e reciproche con gente decente. 

Quando questo è vero, e i suoi livelli di stress generale sono molto sotto controllo, le è possibile sperimentare gli effetti su di sé di varie diete, considerando che ad essere un essere umano e a mangiare come un essere umano, di solito non si dovrebbe aver sbagliato specie. 

Parliamo di fasting. 

Quando Siddhartha (Di Herman Hesse) va a bottega da Kamala, insegnante d'amore, lei chiede cosa sappia fare e lui risponde "So aspettare, e so digiunare". 

Lei non dice "anch'io". 

Capisce che è uno serio e che vale la pena investire tempo nel suo training. 

Ci sono differenze ormonali e fisiologiche tra M ed F che, a prescindere dall'orientamento di genere, possono influenzare come M ed F rispondano al digiuno. 

Nelle donne non è raro assistere a scombussolamenti mestruali, amenorree o dismenorree, quando vivono variazioni nella glicemia o quando si allenano nello sport "come maschi". 

Gli uomini tendono ad avere fluttuazioni ormonali molto minori e vivono il digiuno in modo meno problematico. 

Produrre estrogeni e progesterone al momento giusto del mese è complesso e una donna potrebbe notare che in alcuni momenti del mese non le costa nulla intermittare il fasting, mentre in altri sente fame e secondo me farebbe bene a seguire questa sensazione invece che una guida online. 

Se parliamo di digiuno prolungato, si può alterare la fertilità, alterando potenzialmente il ciclo ed influenzando gli ormoni riproduttivi. 

Questo può sembrare secondario se non si vogliono figli nell'immediato, ma date le influenze su umore e comportamento che le donne vivono in casi di squilibrio degli ormoni della fertilità, gli antichi ci hanno tramandato questa saggia idea di tenere le donne sazie. 

Persone più moderne hanno studiato che un gruppo in cui le donne sono felici, vede uomini produrre più testosterone, un gruppo in cui le donne sono moody schianta a terra il testosterone maschile. 

Forse come meccanismo evolutivo per proteggere la capacità riproduttiva e il corretto carriage di una gravidanza ancora non visibile, sembra che le donne abbiano un metabolismo più sensibile alle carenze caloriche. 

Inoltre gli uomini hanno un metabolismo più elevato, rendendo meno ore di digiuno più fruttuose nell'ambito della composizione corporea. 

Questo in nessun modo dice che le donne dovrebbero continuare a vivere in quel saliscendi continuo della glicemia con picchi dati da gallette, biscottini e zuccheri di ogni tipo che esistono da non molti anni. 

Certo che passando gradualmente ad una dieta più specie specifica possono avere quella glicemia stabile che spesso rincorrono, con risultati contrari, sgranocchiando di continuo zuccheri. 

Ma ci dice anche che non dovremmo sperimentare a caso su di loro ciò che ci rende più robusti, lucidi, fottenti, operativi. 

Dovremmo - siccome parliamo delle "nostre donne", sorelle, spose, amiche, amanti, madri, figlie - preoccuparci di più di bonificare il tessuto sociale e il territorio per dar loro lo spazio dove essere supportate da gente umana e dove regolare lo stress, e comprendere che ci sono almeno 4 donne diverse in un mese, non solo in relazione alle altre donne e uomini, e così siccome non è naturale nemmeno per loro mangiare diverse volte al giorno a sazietà, permettere loro di sperimentare, esprimersi, ascoltarsi, portare la realtà della propria esperienza interiore, senza inculcar loro informazioni allogene, che potrebbero andare bene in fase follicolare e non in fase premestruale ad esempio, o potrebbero andare bene per una che ha una social support network femminile fisicamente presente e de stressante, e non per una che lavora in un ambito competitivo, ad esempio. 

Inoltre, non dovremmo giudicare la necessità di comfort food che a volte hanno, secondo una metrica maschile di "disciplina", "forza di volontà" e altre cose nostre, accogliendo e comprendendo le differenze ormonali e avendo l'ago della bussola che punta verso la loro felicità, inclusione, senso di appartenenza, di sicurezza e di supporto. 

 

Da incorniciare!

Proprio qualche settimana fa una mia collega con cui sono in confidenza - che ha in gran conto la mia parola perché mi vede fare i fatti allenandomi, mangiando bene, digiunando anche per 18-22 ore consecutive - mossa dalla curiosità mi ha chiesto consigli, dato che è schiava della glicemia a sinusoide del tipo che dopo solo poche ore dalla sua '"ricca colazione" (non oso immaginare di che genere), ha la necessità di sventrare il distributore automatico in cerca di dolciumi.

Stavo per spararle un pistolone (spiegare le cose agli altri frutto delle mie esperienze e conoscenze credo sia una mia motivazione intrinseca) comprendente i key concepts di willpower, self-discipline, l'evitare di far assolvere al cibo una funzione consolatoria etc. e poi mi sono quasi sul momento fermato osservandomi dall'esterno.

A che cosa le sarebbe servito? 

Le sarei molto più utile se per l'appunto potessi darle quel senso di Tribe che a loro manca, quella rete di supporto, e ho virato la discussione proprio su queste tematiche, buttandola sul fatto che spesso mangiamo quando siamo soli etc.

Con ciò non sostengo affatto che sia opportuno incentivarle a nutrirsi come uccelli da cattura con kellogg's, fette biscottate (rigorosamente integrali) o pane, ma che sia una questione di second'ordine.

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