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Ricominciare...in un altro paese!


Heartkiller

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Heartkiller

Da dove potrei cominciare?
Dopo 11 anni senza mai essere single e 8 anni di relazione con una ragazza tedesca (tradita quattro anni fa con una borderline purtroppo), mi sono ritrovato single in Germania, dopo aver essermi lasciato domare e aver cambiato paese per lei.
La relazione precedente di 3 anni fu con una MILF di 20 anni più grande di me, che avevo gestito con dominanza e con l'atteggiamento giusto, proprio forse perchè non vedevo un futuro con lei. Al terzo anno durante un'esperienza all'estero conosco questa ragazza tedesca di 19 anni, bellissima, con zero esperienze sessuali, incluso il primo bacio. Ci casco appieno e mollo la Milf per lei. Per quanto il fatto di essere passato da un estremo a un altro sia tipico delle rebound relations, riresco a mantenere la storia con la tedesca per 8 anni, tradendola comunque poche volte e impunemente fino a che non ho beccato una borderline, che dopo averla mollata mi ha stalkerato per 6 mesi (da lì ho dovuto ammettere il fatto). Per la tedesca la fiducia si era persa già allora, ma per me la relazione si è rotta dopo che la relazione è diventata monotona ed io ho avuto ansie, poi risoltesi, legate al lavoro. Proprio mentre il mio lavoro diventa indeterminato, lei cambia città e lavoro, con la promessa che la avrei raggiunta, e mi tradisce con un collega giornalista, tipico alpha radical, anarchico vegano che vive in un auto e che tradisce la ragazza regolarmente (stavolta con la mia ex). A quel punto mi sono reso conto quanto la tedesca mi avesse addomesticato e fatto leva sul mio malcelato attaccamento ansioso per assoggettarmi e farmi diventare un beta. Lei è rimasta con lui, tanto da andarci subito a convivere, senza però negarsi qualche notte di sesso col sottoscritto a due mesi di distanza.
Intraprendendo un periodo di no-contact per cercare di riprendermela, ho capito che dovevo lavorare su me stesso e le mie insicurezze. Ho iniziato a meditare, andare in palestra e a fare una autoterapia con la terapia cognitivo-comportamentale, scoprendo che alcuni traumi famigliari (ho perso entrambi i genitori durante l'adolescenza) e sociali (la crescita fisica precoce mi fece diventare vittima di prese in giro tra i coetanei) hanno segnato il mio modo di approcciarmi all'altro sesso.
Sento che quando avrò piena padronanza e amore della mia persona, potrò avere successo anche fuori. Al momento mi sono limitato a flirtare con alcune compaesane, tutte fidanzate con tipi locali. La prima era ansiosa e si atteggiava da cozza, verificando se avessi abbastanza stabilità economica e psichica per farle mollare il suo ragazzo. Bocciata! Ho voluto vedere quanto potessi essere bravo a mostrami sicuro, ma poi mi sono fermato intimorito dalla sua pressione e neediness.

la seconda è una ragazza dottoranda che ha mostrato di stare in una felice relazione da 4 anni con una ragazzo tedesco ben messo economicamente e fisicamente. Lei è uscita con me varie volte, ma alla terza per gioco le dissi se mi poteva aiutare a prepararmi per uno speed dating al quale mi ero iscritto. La cosa divertente è che mi ha lanciato tanti IOI, facendomi credere che la prova sia finita in qualcosa di più. Con lei uso molte prese in giro, ironia ecc... cose che con altre ragazze non mi viene spontaneo di fare. La prossima settimana verrà a casa mia, dopo che le ho promesso di farle vedere qualcosa di proibito e di non farne bocca a nessuno. `Non so come andrá, ma a casa mia proverò a fare la mossa.

Il problema tuttavia è che, mentre mi riesce bene a flirtare con le italiane, con le tedesche ho qualche limite. Vivo in una città media, dove la vita notturna è limitata. Per conoscere gente è più facile spostarmi a due ore verso Berlino o Amburgo, tuttavia non voglio demordere. Ho fatto un servizio fotografico per i siti di dating e parteciperò per la prima volta ad uno speed dating dal vivo, tuttavia sono un po' scettico su quanto possa trovare tipe interessanti nella cittá in cui vivo (Rostock). Devo creare le opportunità, ma non posso neanche stare ogni volta a spendere soldi per andare in altre città grandi, perlomeno non prima di cambiare lavoro.

Sinceramente non ho domande da fare, ma qualsiasi commento è ben accetto
 

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PREDATOR

Capiamo che stai attraversando una fase di transizione e riflessione significativa dopo le tue esperienze passate, e che stai cercando di costruire una nuova direzione per la tua vita amorosa e personale, ripartendo da te. 

Sembra che tu stia già applicando delle strategie per affrontare le tue insicurezze, ma hai considerato che essere sicuro - esempio - di poter accendere un fuoco e non avere timori irrazionali interni non sia sufficiente a sapere quando e dove accenderlo (strategia), come accenderlo (tattica) e come comunicare chi vuoi che si scaldi al tuo stesso fuoco con te? 

Dopo aver conosciuto meglio te stesso attraverso la terapia CBT, posto che tu sia pronto a cambiare intenzionalmente grazie alla terapia, quali cambiamenti strategici e tattici (Lifestyle Design Intenzionale) pensi sarebbero utili per evitare dinamiche passate e dirigerti verso relazioni più soddisfacenti?

Mentre continui a esplorare le interazioni sociali, quali sono i confini che stai stabilendo per te stesso, e come questi ti aiutano a rimanere fedele ai tuoi valori? 

Quali sono le cose di cui senti più necessità, per cui le cose cui dai più valore, per cui i tuoi valori? 

Parli di 'alpha' e 'beta', termini che probabilmente non hai desunto da studi robusti nel campo dell'etologia-etologia comparativa, ma assorbito da qualche corrente di pensiero da tastiera per americani (nelle quali correnti vengono usate tra lo pseudoscientifico e la caricatura ideologica) ma come pensi che queste etichette influenzino la tua percezione di te stesso e degli altri? Ti sono veramente utili, o c'è spazio per un nuovo paradigma che riconosca la complessità delle interazioni intra soggettive ed intersoggettive al di là di queste categorie?

Il focus è sul tuo benessere e sulla promozione di un approccio più olistico e maturo nei confronti di te stesso, che stai affrontando con la giusta terapia, e al contempo su un futuro approccio meno non sense e più efficace nelle relazioni e nello sviluppo personale, sociale e professionale.  

58 minuti fa, Heartkiller ha scritto:

A quel punto mi sono reso conto quanto la tedesca mi avesse addomesticato e fatto leva sul mio malcelato attaccamento ansioso per assoggettarmi e farmi diventare un beta.

Ritieni di essere diventato una forza dissipata e remissiva perché lei, priva di esperienze con uomini e vergine di vita, ti ha domesticato e soggiogato come un mulo, o ravvisi una menzogna originale nella tua condotta che, fin dal principio, ti ha reso la forza remissiva tra i due attori? 

Che cosa succede se torni indietro otto anni e, invece di mentirle e di nascondere la maschilità dietro a un dito, le spieghi che sei maschio, che per vivere scopi tipe, che se non si sente femmina sapendo di avere a che fare con un maschio, sai dove sia la porta o sei capace di indicarla? 

Premesso che indicare dove sia la porta o dire di conoscere dove sia, è qualcosa che riguarda la relazione, non i primi 15 intercorsi sessuali, che non sono una relazione. 

Quello è sesso e conoscenza graduale reciproca per vedere se vi siano gli estremi per una relazione. 

Se ci sono e sono veri, questo significa che dopo circa 15 intercorsi si può avere una relazione se si vuole l'altra persona nella propria vita. 

Nel suo caso, il consenso informato è sapere che l'altra persona, tu, è un maschio. Ossia è poligamo. 

Cosa succede al tuo attaccamento insicuro, ansioso, se applicando una forza unita, non dissipata nella menzogna, quando vedi che ti interessa come persona e che è possibile una collaborazione, fai un pitch di reclutamento in cui metti in chiaro le cose, disposto a perdere il livello attuale della relazione se lei è disposta a collaborare solo con un te stesso falso o con un "radical chic vegano bugiardo"? 

Sembra tu abbia coltivato una relazione di menzogne, ed è molto probabilmente questo che ti ha soggiogato e indebolito come una bestia da soma, non una cosa che lei ha fatto dall'alto della sua malizia ed esperienza di uomini. 

Lei si è vista la verità sbattuta in faccia dopo otto anni di raggiri e ha perso la fiducia. 

Se ora passi il resto della vita incidendoti dentro il delirio "se le donne sanno che sei maschio allora ti mandano affanculo e devi mentire ogni giorno per tenerle buone", non importa quanto prenderai sicurezza in te stesso e sistemerai traumi famigliari e di perdita. 

Continuerai a fallire nel filtrare intenzionalmente le donne che ci stanno con la testa da quelle che non riescono a fare una presa decente sulla realtà. 

Se quando hai compiuto completamente la tua missione psicobiologica maschile, che è quella di fare una nuova di 19 anni bellissima abbastanza volte da aver bisogno di variare o di non vederla per 10-14 gg (di norma una 15 di intercorsi, che non sono rapporti ma incontri), sei chiaro nelle premesse di un'eventuale relazione che vuoi, se la vuoi, ma che esclude la necessità di maschere e menzogne, allora noterai diversi scenari, tra cui: 

- Lei va via o ti scaccia, aiutandoti a filtrare e tu comunque il tuo lo hai fatto e quando la vedi mano nella mano con un geppo costretto a mentire gongoli. Non perché lei lo avrebbe "betizzato", ma perché sai che lui pur di scopare con lei si è umiliato a dare falsa testimonianza e presentazione di sé, il che lo rende un bambino che deve essere approvato dai genitori, non un uomo che vede chi possa stare nella propria cerchia. 

- Lei resta perché vuole provare, ma poi la pressione sociale stretta o quella più ampia la disagiano e arrivederci, ognuno con la dignità salva. 

- Lei resta e scopre che milioni di anni di evoluzione non si sono cancellati con due slogan sui social e pochi secoli di menzogne. Scopre che si può stare bene nella propria pelle ad essere umani. 

In nessuno di questi scenari (che non sono esaustivi perché servirebbe guardare anche al perché lei si sia avvicinata a te, se per appetito sessuale di te o se per elicitare protezione logica, logistica, economica, ecc) hai una tipa che alla fine perde la fiducia, si sente presa in giro, stupida, scema, credula e ti odia per aver estratto un consenso non reale, non informato, non dominante. Remissivo. 

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Heartkiller
22 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

Sembra che tu stia già applicando delle strategie per affrontare le tue insicurezze, ma hai considerato che essere sicuro - esempio - di poter accendere un fuoco e non avere timori irrazionali interni non sia sufficiente a sapere quando e dove accenderlo (strategia), come accenderlo (tattica) e come comunicare chi vuoi che si scaldi al tuo stesso fuoco con te? 

Il problema è che sento ancora di avere dei timori razionali interni, che riconosco e che sento che non sono risolti. Sono quelle paure che mi hanno portato a compiere anche molti sbagli all'interno della relazione. Gli altri aspetti, ovvero quelli di strategia, tattica e obbiettivi, li sto esplorando ora. Sento che vivo un processo di cambiamento, ma non so quando sarò pronto. Mi sono buttato su alcune ragazze consapevole di non essere ancora pronto, ma sentivo la necessità di dover pur iniziare per capire alcuni errori.
 

25 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

Dopo aver conosciuto meglio te stesso attraverso la terapia CBT, posto che tu sia pronto a cambiare intenzionalmente grazie alla terapia, quali cambiamenti strategici e tattici (Lifestyle Design Intenzionale) pensi sarebbero utili per evitare dinamiche passate e dirigerti verso relazioni più soddisfacenti?

La CBT la uso più una soluzione temporanea per tenere a bada alcune ansie, più che risolverle. Cerco di renderla automatica per placarmi. Sto provando la terapia del bambino interiore per accettare e comprendere i miei veri bisogni e affrontare le mie paure ataviche. Finora ho scoperto nell'abbandono e nel rifiuto le mie paure più grandi, dovute a traumi del passato.
 

26 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

Mentre continui a esplorare le interazioni sociali, quali sono i confini che stai stabilendo per te stesso, e come questi ti aiutano a rimanere fedele ai tuoi valori? 

Quali sono le cose di cui senti più necessità, per cui le cose cui dai più valore, per cui i tuoi valori? 

ISto cercando di mettere i miei paletti, ma non sarei in grado di determinarli con esattezza al momento. Di certo vorrei evitare di darmi del tutto a qualcun'altro. Vorrei fare quello che è il mio interesse e non soddisfare l'interesse altrui per avere indietro qualcosa che non potrebbe arrivare. Dò molto valore ad una vita sociale e sessuale soddisfacente, cosa che qui in Germania faccio maggiore fatica a realizzare (specie la prima). Tuttavia al momento ho capito che una vita libera dalle dipendenze emotive esterne sarebbe il massimo. Vorrei saper vivere da solo meglio di quanto abbia fatto nei miei periodi da single, dove in realtà feci finta di essere guarito dalle precedenti rotture, nascondendo i miei problemi di ansia e abbandono dietro a una maschera.
 

22 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

Parli di 'alpha' e 'beta', termini che probabilmente non hai desunto da studi robusti nel campo dell'etologia-etologia comparativa, ma assorbito da qualche corrente di pensiero da tastiera per americani (nelle quali correnti vengono usate tra lo pseudoscientifico e la caricatura ideologica) ma come pensi che queste etichette influenzino la tua percezione di te stesso e degli altri? Ti sono veramente utili, o c'è spazio per un nuovo paradigma che riconosca la complessità delle interazioni intra soggettive ed intersoggettive al di là di queste categorie?

Sono fresco di lettura del Manuale di Seduzione di Franco, tuttavia sono consapevole che questi termini sono dozzinali e fuorvianti. Riflettono tuttavia quello che pensai in quel determinato momento di realizzazione. Sicuramente sono aperto a nuovi paradigmi.

 

24 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

Ritieni di essere diventato una forza dissipata e remissiva perché lei, priva di esperienze con uomini e vergine di vita, ti ha domesticato e soggiogato come un mulo, o ravvisi una menzogna originale nella tua condotta che, fin dal principio, ti ha reso la forza remissiva tra i due attori? 

In lei ho trovato una donna ideale che pensavo di poter educare e plasmare per raggiungere i miei obbiettivi di una vita relazionale appagante. Ho pensato che con una ragazza senza esperienza potessi avere più sicurezza in me stesso comparandomi a lei, ma al tempo stesso l'ho data per scontata, cosa che mi si è ritorta contro. Mi sono scordato spesso quanto lei in verità fosse una donna bella, intelligente e seducente. Credevo rimanesse la ragazza tranquilla e remissiva di sempre. Sono diventato tuttavia più remissivo dopo l'ultimo tradimento 4 anni fa, quello che mi ha traumatizzato e reso veramente pentito, specie perchè ho vissuto un caso di stalking da parte dell'amante. Per quattro anni non ho più tradito la mia donna e mi sono sentito sempre in colpa. Quel fatto di stalking mi ha distrutto dentro.

 

34 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

Che cosa succede se torni indietro otto anni e, invece di mentirle e di nascondere la maschilità dietro a un dito, le spieghi che sei maschio, che per vivere scopi tipe, che se non si sente femmina sapendo di avere a che fare con un maschio, sai dove sia la porta o sei capace di indicarla? 

Ero tropo preso a sembrare un bravo ragazzo davanti ai suoi occhi. Avessi fatto così, mi sarei sentito in pace con me stesso. Il punto è che avevo, e ancora un po' ho, paura del giudizio altrui. Devo sempre sembrare quello dalla parte del giusto.

 

39 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

Cosa succede al tuo attaccamento insicuro, ansioso, se applicando una forza unita, non dissipata nella menzogna, quando vedi che ti interessa come persona e che è possibile una collaborazione, fai un pitch di reclutamento in cui metti in chiaro le cose, disposto a perdere il livello attuale della relazione se lei è disposta a collaborare solo con un te stesso falso o con un "radical chic vegano bugiardo"? 

Avrei probabilmente una maggiore sicurezza, dovuta al fatto di essere coerente con i miei bisogni e principi. Quella coerenza mi avrebbe salvato.

 

40 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

Sembra tu abbia coltivato una relazione di menzogne, ed è molto probabilmente questo che ti ha soggiogato e indebolito come una bestia da soma, non una cosa che lei ha fatto dall'alto della sua malizia ed esperienza di uomini. 

Sì, questo mi ha divorato nella seconda e ultima parte della relazione. Mi sono sentito come un bambino punito che doveva fare qualsiasi cosa per riottenere i favori del proprio genitore. Avrei fatto qualsiasi cosa per riottenere la fiducia di lei. Ho fatto scelte contro il mio interesse, solo per il suo, ma credo che ormai fosse troppo tardi. Mi sono snaturato da solo per la paura dell'abbandono, quando avrei potuto lasciar chiudere la relazione e perdonaree accettare innanzitutto me stesso e i miei bisogni. Questo lo sto facendo solo ora che è veramente finita. Avrei dovuto ammettere con me stesso la mia natura, che non è quella del bravo ragazzo che volevo dar a vedere agli altri. Credevo inoltre che fare il bravo ragazzo mi premiasse con le donne che sembravano "serie" come lei...

 

50 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

- Lei va via o ti scaccia, aiutandoti a filtrare e tu comunque il tuo lo hai fatto e quando la vedi mano nella mano con un geppo costretto a mentire gongoli. Non perché lei lo avrebbe "betizzato", ma perché sai che lui pur di scopare con lei si è umiliato a dare falsa testimonianza e presentazione di sé, il che lo rende un bambino che deve essere approvato dai genitori, non un uomo che vede chi possa stare nella propria cerchia. 

Il tipo con cui la mia ex sta é fidanzato e non ha mentito sul fatto di esserlo con la mia ex. Sicuramente avrà i suoi problemi di cui mi fotte sega. La mia ex non si è posta lo scrupolo morale che predicava da anni e anni ("non farei mai una cosa del genere, prima ti mollerei, sono perfetta bla bla bla). La sua natura istintiva ha prevalso su quella pressione sociale imposta dal suo vissuto famigliare severo. Quando le feci notare che si contraddiceva, ha alzato le spalluce e detto "eh già, a quanto pare..." invece di rinnegare il contrario. Forse spinto dallo steoreotipo della donna tedesca e dal nostro vissuto di coppia, ero convinto stoltamente che la sua parte logica prevalesse sempre su quella sentimentale/istintiva.

58 minuti fa, PREDATOR ha scritto:

In nessuno di questi scenari (che non sono esaustivi perché servirebbe guardare anche al perché lei si sia avvicinata a te, se per appetito sessuale di te o se per elicitare protezione logica, logistica, economica, ecc) hai una tipa che alla fine perde la fiducia, si sente presa in giro, stupida, scema, credula e ti odia per aver estratto un consenso non reale, non informato, non dominante. Remissivo. 

Devo ammettere che questa è una bella scossa, brusca ma illuminante!
Io mi avvicinai a lei. Lei si prese per me solo dopo alcuni giorni dall'inizio della nostra relazione. 
Per quanto in cuor mio spero che ritorni, so che questa non sarebe la cosa giusta per me, ma soltanto un accanimento terapeutico. Se non risolverò le problematiche che mi sono trascinato in tutti questi anni, ripiomberò negli stessi errori...

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PREDATOR
21 ore fa, Heartkiller ha scritto:

Il problema è che sento ancora di avere dei timori razionali interni, che riconosco e che sento che non sono risolti. Sono quelle paure che mi hanno portato a compiere anche molti sbagli all'interno della relazione. Gli altri aspetti, ovvero quelli di strategia, tattica e obbiettivi, li sto esplorando ora. Sento che vivo un processo di cambiamento, ma non so quando sarò pronto. Mi sono buttato su alcune ragazze consapevole di non essere ancora pronto, ma sentivo la necessità di dover pur iniziare per capire alcuni errori.
 

La CBT la uso più una soluzione temporanea per tenere a bada alcune ansie, più che risolverle. Cerco di renderla automatica per placarmi. Sto provando la terapia del bambino interiore per accettare e comprendere i miei veri bisogni e affrontare le mie paure ataviche. Finora ho scoperto nell'abbandono e nel rifiuto le mie paure più grandi, dovute a traumi del passato.
 

ISto cercando di mettere i miei paletti, ma non sarei in grado di determinarli con esattezza al momento. Di certo vorrei evitare di darmi del tutto a qualcun'altro. Vorrei fare quello che è il mio interesse e non soddisfare l'interesse altrui per avere indietro qualcosa che non potrebbe arrivare. Dò molto valore ad una vita sociale e sessuale soddisfacente, cosa che qui in Germania faccio maggiore fatica a realizzare (specie la prima). Tuttavia al momento ho capito che una vita libera dalle dipendenze emotive esterne sarebbe il massimo. Vorrei saper vivere da solo meglio di quanto abbia fatto nei miei periodi da single, dove in realtà feci finta di essere guarito dalle precedenti rotture, nascondendo i miei problemi di ansia e abbandono dietro a una maschera.
 

Sono fresco di lettura del Manuale di Seduzione di Franco, tuttavia sono consapevole che questi termini sono dozzinali e fuorvianti. Riflettono tuttavia quello che pensai in quel determinato momento di realizzazione. Sicuramente sono aperto a nuovi paradigmi.

 

In lei ho trovato una donna ideale che pensavo di poter educare e plasmare per raggiungere i miei obbiettivi di una vita relazionale appagante. Ho pensato che con una ragazza senza esperienza potessi avere più sicurezza in me stesso comparandomi a lei, ma al tempo stesso l'ho data per scontata, cosa che mi si è ritorta contro. Mi sono scordato spesso quanto lei in verità fosse una donna bella, intelligente e seducente. Credevo rimanesse la ragazza tranquilla e remissiva di sempre. Sono diventato tuttavia più remissivo dopo l'ultimo tradimento 4 anni fa, quello che mi ha traumatizzato e reso veramente pentito, specie perchè ho vissuto un caso di stalking da parte dell'amante. Per quattro anni non ho più tradito la mia donna e mi sono sentito sempre in colpa. Quel fatto di stalking mi ha distrutto dentro.

 

Ero tropo preso a sembrare un bravo ragazzo davanti ai suoi occhi. Avessi fatto così, mi sarei sentito in pace con me stesso. Il punto è che avevo, e ancora un po' ho, paura del giudizio altrui. Devo sempre sembrare quello dalla parte del giusto.

 

Avrei probabilmente una maggiore sicurezza, dovuta al fatto di essere coerente con i miei bisogni e principi. Quella coerenza mi avrebbe salvato.

 

Sì, questo mi ha divorato nella seconda e ultima parte della relazione. Mi sono sentito come un bambino punito che doveva fare qualsiasi cosa per riottenere i favori del proprio genitore. Avrei fatto qualsiasi cosa per riottenere la fiducia di lei. Ho fatto scelte contro il mio interesse, solo per il suo, ma credo che ormai fosse troppo tardi. Mi sono snaturato da solo per la paura dell'abbandono, quando avrei potuto lasciar chiudere la relazione e perdonaree accettare innanzitutto me stesso e i miei bisogni. Questo lo sto facendo solo ora che è veramente finita. Avrei dovuto ammettere con me stesso la mia natura, che non è quella del bravo ragazzo che volevo dar a vedere agli altri. Credevo inoltre che fare il bravo ragazzo mi premiasse con le donne che sembravano "serie" come lei...

 

Il tipo con cui la mia ex sta é fidanzato e non ha mentito sul fatto di esserlo con la mia ex. Sicuramente avrà i suoi problemi di cui mi fotte sega. La mia ex non si è posta lo scrupolo morale che predicava da anni e anni ("non farei mai una cosa del genere, prima ti mollerei, sono perfetta bla bla bla). La sua natura istintiva ha prevalso su quella pressione sociale imposta dal suo vissuto famigliare severo. Quando le feci notare che si contraddiceva, ha alzato le spalluce e detto "eh già, a quanto pare..." invece di rinnegare il contrario. Forse spinto dallo steoreotipo della donna tedesca e dal nostro vissuto di coppia, ero convinto stoltamente che la sua parte logica prevalesse sempre su quella sentimentale/istintiva.

Devo ammettere che questa è una bella scossa, brusca ma illuminante!
Io mi avvicinai a lei. Lei si prese per me solo dopo alcuni giorni dall'inizio della nostra relazione. 
Per quanto in cuor mio spero che ritorni, so che questa non sarebe la cosa giusta per me, ma soltanto un accanimento terapeutico. Se non risolverò le problematiche che mi sono trascinato in tutti questi anni, ripiomberò negli stessi errori...

La tua analisi della situazione riflette una notevole introspezione e una chiara comprensione delle dinamiche emotive in gioco. Da ciò che descrivi, sembra tu sia già consapevole di molti dei nodi centrali che hanno condizionato le tue relazioni e che stai adottando una serie di approcci per lavorare su te stesso, cosa che è encomiabile.

Moltissimi altri al tuo posto avrebbero cercato dei mezzucci per convincerla a tornare o delle tattichette per farsi qualcuna e non pensarci più. 

La tua autoriflessione evidenzia una capacità di autoanalisi profonda, che a volte è essenziale per il cambiamento personale e il miglioramento delle relazioni interpersonali.

Spiego meglio, siccome siamo organismi pluricellulari e veniamo da organismi unicellulari. 

Esistono organismi che percepiscono i cambiamenti all'esterno e cercano di agire sui fattori esterni per dominarli rimanendo uguali all'interno.

Altri organismi percepiscono come i cambiamenti all'esterno hanno modificato i loro parametri interiori, e cercano di agire su questi per adeguarsi ai cambiamenti esterni. 

Entrambe le strategie di adattamento hanno superato la prova dell'evoluzione, e forse ci sono condizioni esterne che avvantaggiano chi adatta se stesso interiormente ad esse e altre condizioni esterne che avvantaggiano chi resiste nel suo modo di essere e cerca di dominarle o aggirarle. 

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) può essere, come hai notato, uno strumento per gestire l'ansia in tempo reale, agendo sulla triade pensieri emozioni comportamenti. 

Per affrontare le paure profonde e i traumi del passato potresti trovare benefici nell'integrare approcci che lavorano a fondo sulle cause radicate dei tuoi comportamenti e sentimenti, come la terapia del bambino interiore che già stai esplorando, perché adesso sei grande e hai esperienze e capacità logica da grande e puoi rivalutare alcuni eventi allora traumatici, con la competenza e l'esperienza da adulto. 

In termini di strategia personale, stabilire dei "paletti" è analogo al definire i confini operativi in un'operazione sul field.

Ossia, non si tratta tanto di avere dei limiti che le altre persone non devono superare se no ti arrabbi o le morsichi, quanto di saper prioritizzare alcuni valori rispetto all'intento di missione. 

Se ad esempio l'intento di missione riguarda il reperire sul field ristoro sessuale, potresti avere delle linee che non passi per ottenerlo, ad esempio dare seguito alla proposta lasciva della fidanzata di un alleato. 

O di un nemico, perché gli alleati di oggi sono i nemici di domani e viceversa. 

Magari il tuo intento di missione riguarda l'andare in pari con i costi in un business, e però se ti capita l'occasione di guadagnare danneggiando qualcuno o mentendo, puoi aver messo il paletto e dichiarare abort mission. 

Questi confini ti permetteranno di operare in uno spazio sicuro e controllato, dove puoi esplorare nuove dinamiche relazionali, professionali, sociali, senza compromettere la tua integrità personale.

Tuttavia, come ogni operazione ben pianificata, ci vuole tempo per definire questi confini e assicurarsi che siano allineati con i tuoi valori e propositi. 

Il tuo desiderio di evitare di dare tutto te stesso e di concentrarti sul soddisfare i tuoi bisogni piuttosto che quelli altrui può essere visto come un tentativo di ottimizzare la tua strategia per la salute mentale e il benessere emotivo. Ossia, sembra che l'intento di missione attuale sia salvaguardare il tuo benessere emotivo. Questo non deve essere confuso con l'egoismo, ma piuttosto con una gestione responsabile delle proprie risorse emotive, soprattutto se si è consapevoli di essere esposti e non nel pieno delle forze, della resilienza. 

Il caso di stalking e il conseguente trauma che hai descritto avrebbero un impatto significativo su molti e il fatto che tu abbia preso la decisione consapevole di non ripetere comportamenti passati per evitare il ripetersi di quel trauma, mostra una chiara modifica interiore del tuo pensiero e comportamento dovuta ad una forza esterna che volevi evitare di reincontrare. 

Quando parli della tua ex e della sua nuova relazione, il riconoscimento che la sua "natura istintiva ha prevalso" è un punto chiave. Le persone possono spesso agire in modi che sembrano contraddire i loro principi dichiarati, specialmente sotto la pressione di bisogni emotivi forti. È importante riconoscere che, mentre possiamo cercare di comprendere il comportamento altrui, l'unico controllo che possiamo realmente esercitare sul loro comportamento è su noi stessi e sulle nostre reazioni al loro comportamento. 

Infine, l'auspicio che la tua ex possa ritornare è comprensibile ma, come hai giustamente notato, il focus dovrebbe restare su di te e sulla risoluzione delle tue problematiche per non cadere nei medesimi errori.

Il percorso di sviluppo personale che hai intrapreso sembra essere già ben delineato e riguarda il rapporto con te stesso, gli altri ed il mondo.

Un domani, potrebbe beneficiare ulteriormente di un supporto professionale negli ambiti della strategia, comunicazione e tattica per affrontare anche il mondo sociale e sociosessuale-romantico da una prospettiva diversa, non quella di come cambio io per evitare di ripetere errori, non quella di come mi aggiusto nel rapporto con me stesso per adeguarmi alla realtà esterna, quanto quella di "come rimango me stesso nell'operare nel mondo così com'è in modo intelligente e no nonsense". 

E' un passo successivo che pertiene al momento in cui "rimango me stesso" tratta di un "te stesso" che ti piace, è funzionante e lo cambi solo se devi adattarti ad uno scenario completamente nuovo e ostruito al tuo modo di essere. 

Continuare a lavorare su di te, come stai facendo, e ricercare un equilibrio tra il prendersi cura dei propri bisogni senza rinnegarli e il costruire relazioni significative con persone che hanno i loro, bisogni, è un obiettivo strategico vitale per l'acquisizione di risorse ed energia, connessioni sociali utili e sinergiche, soddisfazioni romantiche e sessuali. 

Con l'approccio giusto e la determinazione, è possibile che tu, appena stai bene nella tua pelle, possa trasformare le sfide dell'ambiente in cui operi in opportunità per lo sviluppo personale e per costruire la vita che desideri.

A questo proposito, preme definire "sviluppo personale", perché è inteso in un modo diverso secondo come tira il vento. 

Lo sviluppo personale è l'adattamento che riesci a raggiungere nello scenario operativo dato, per cui, dato quell'ambiente, quelle possibilità e peculiarità, e date le caratteristiche dell'operatore, tu, riesci meglio di ieri ad acquisire risorse, energia, networking strategico e social support network, e soddisfazioni romantiche e sessuali. 

Ci sono fondamentalmente due modi per l'adattazione allo scenario (fisico, sociale, sessuale) dato. 

Uno è lasciato alla pressione naturale e sessuale, per cui nel giro di mille generazioni i più adatti per caso sono ancora in corsa, con questo modo se non riesci ad acquisire risorse, energia, supporto sociale e varietà sessuale, "il mercato" ti sbatte fuori. 

Un altro modo è il Design Intenzionale (non genetico randomico) del tuo stile di vita, perché rispetto al tuo stile di vita dell'anno precedente, a parità di ambiente esterno e di ambiente interno, a parità di sforzo tu ottenga più risorse, energia, connessioni sociali di livello e soddisfazioni romantiche e sessuali. 

Se qualcosa ti porta verso la soddisfazione di altre esigenze rispetto a queste, allora probabilmente stai avendo sì, uno stile di vita che è concepito per Disegno intelligente e non lasciato al caso ed alla pressione naturale e sessuale... solo... è il Disegno di un altro. 

Pensa alla pelle d'oca che ti viene nel leggere "il Disegno di un altro" quando starai acquisendo nuove conoscenze che vanno di moda come "La Leadership", convinto di essere nel campo dello "sviluppo personale".

Pensaci quando starai espandendo le tue competenze e i tuoi interessi verso cose che ti sono state inculcate come utili alla crescita personale, ma che non ti sono state chieste dall'ambiente operativo reale per superare un ostacolo o una frizione concreta fra te e la soddisfazione delle suddette. 

Pensaci quando ti diranno che stabilire obiettivi chiari e misurabili c'entra con il tuo sviluppo personale... 

Il Goal Setting lo ha già messo lì la vita. 

Non serve stabilirlo in modo misurabile, chiaro, cervellotico. 

Acquisisci risorse ed energia. Fai questo se no muori. 

Quando ce l'hai fatta, sei in positivo sul costo, unisciti ad altri umani e proteggetevi, potenziatevi ed operate in sinergia. Fai questo se no muori. 

Quando hai una dimensione sociale potenziante e supportiva, sinergica... soddisfa le necessità sessuali in varietà e con esse le necessità romantiche. Fai questo fin che muori. 

Non ci sono altri obiettivi, sviluppo personale è quanto riesci a soddisfarli, con quanta efficienza, sforzo, ROI, nell'ambiente (fisico e sociale) dato. 

Se ci riesci peggio di un anno fa ti sei accartocciato, non sviluppato, se ci riesci meglio e con meno costi e sforzi, ti stai sviluppando. 

 

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PREDATOR
16 ore fa, PREDATOR ha scritto:

Se ci riesci peggio di un anno fa ti sei accartocciato, non sviluppato, se ci riesci meglio e con meno costi e sforzi, ti stai sviluppando. 

Devo specificare. 

Se ci riesci peggio o meglio a parità di scenario. 

Se è cambiato tutto - esempio covid, arrivo dei social, trasloco internazionale o di città, perdita di alleati chiave, incidenti, vincita al superenalotto  ecc - siamo in una nuova fase di adattamento e sviluppo, non in un accartocciamento o sviluppo rispetto a prima. 

 

 

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