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Sesso a tre


Moonlight

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Faceless
1 minuto fa, Moonlight ha scritto:

È il motivo per cui ho deciso di fare questo topic, ognuno ha la sua visione delle cose ed è giusto dare il proprio parere senza offendere nessuno.

Il bello di aprire nuove discussioni sta proprio qua.

Non mi sembra di essere stata offensiva, ma mi rendo conto di avere delle idee nettamente in contrasto con le vostre. 

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Adesso, Faceless ha scritto:

Non mi sembra di essere stata offensiva, ma mi rendo conto di avere delle idee nettamente in contrasto con le vostre. 

Non ho detto che sei stata offensiva Faceless, anzi 😊

Hai dato il tuo parere come tutti gli altri, ed è giusto così! 

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Faceless
1 minuto fa, Moonlight ha scritto:

Il tutto cambia quando siamo consapevoli di ciò che stiamo facendo e prendiamo atto delle conseguenze che potrebbero esserci.

Ho letto che tu sapevi benissimo chi era l'uomo di cui ti sei invaghita e hai accettato la sua proposta positivamente condividendola, ma io parlavo in linea generale. I rischi ci sono sempre, però diciamo che andarsi ad invischiare in situazioni del genere soprattutto se non pienamente convinti e consapevoli (che penso sia più frequente di quanto si pensi) i rischi siano maggiori. 

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22 minuti fa, Faceless ha scritto:

Ho letto che tu sapevi benissimo chi era l'uomo di cui ti sei invaghita e hai accettato la sua proposta positivamente condividendola, ma io parlavo in linea generale. I rischi ci sono sempre, però diciamo che andarsi ad invischiare in situazioni del genere soprattutto se non pienamente convinti e consapevoli (che penso sia più frequente di quanto si pensi) i rischi siano maggiori. 

Sempre a livello generale, quante volte ci è capitato di prendere decisioni impulsive, senza esserne sicuri, e queste scelte hanno avuto ripercussioni negative su noi stessi e gli altri? 
Io parlo per esperienza personale ovviamente, sono consapevole e convinta di quello che faccio e francamente mi basta; se agli altri non sta bene non è certo un mio problema, poi cosa succederà non lo posso sapere.

Modificato da Moonlight
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Grazie @Moonlight per la condivisione e soprattutto complimenti per il percorso che stai facendo. Mi sembra che tu abbia una grande consapevolezza. Era ciò che avevo pensato ai tempi anche di @Verbena quando aveva aperto il suo omonimo thread. Sarebbe bello leggere un vostro diario, se mai avrete voglia di scrivere in quella sezione.

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14 minuti fa, Wanda ha scritto:

Grazie @Moonlight per la condivisione e soprattutto complimenti per il percorso che stai facendo. Mi sembra che tu abbia una grande consapevolezza. Era ciò che avevo pensato ai tempi anche di @Verbena quando aveva aperto il suo omonimo thread. Sarebbe bello leggere un vostro diario, se mai avrete voglia di scrivere in quella sezione.

Già letto ed anche apprezzato! Fa piacere leggere di altre esperienze 😊

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Sonya

Io ho solo espresso un'opinione, un mio pensierO, PREMETTENDO che non ho mai avuto esperienza a riguardo... Poi eh, essere "bonariamente prensa in giro" da sconosciuti, poco mi cambia, anzi... Proprio non mi cambia 🙂 #SerenitáInHD

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8 ore fa, Faceless ha scritto:

Magari non tutti condividono la vostra visione delle cose. 

Questo è molto bello e rende il mondo vario, ed è il motivo per cui ho lasciato appassire subito un blog che avevo iniziato e ho scelto di stare tra pari in un forum. 

Col blog succede che chi risuona ti segue, chi non risuona non ti trova nemmeno o non ti legge, per cui in qualche anno ti trovi in regime di doppia oscillazione sincronica a soddisfare le cose che i tuoi follower premiano di più, fino a che diventate alienati tu e loro. Va tuttavia notato che

Spoiler

se ognuno percepisce ed interpreta le stesse cose con colori diversi e con una reazione emotiva diversa, ci sono cose che sono oggettive.

Poi nella soggettività ci si mette il proprio, la propria percezione, interpretazione e reazione emotiva alla stessa, ma la terra non è piatta a prescindere da quanti la vogliano vedere così. 

Non esiste la democrazia nella visione delle cose come sono, non esiste un forum o un mondo in cui delle persone possano dire, per argomentare, che la terra secondo loro sia piatta. 

Viva la varietà di prospettive, allora uno dirà che la terra è tonda e che questa cosa lo rincuora, un altro dirà che è tonda e lo fa sentire bestiame transeunte una palla persa nel vuoto e destinato a decomporsi, una tipa dirà che la terra è tonda e non gliene potrebbe fregare di meno. 

Questo è molto bello e desiderabile. 

Le prospettive diverse su una cosa che è reale ed è vista da persone diverse che ne fanno esperienza, ci arricchiscono tutti. Di prospettiva, appunto. 

Quando invece si confonde la libertà di espressione e la varietà di visione delle cose, con l'idea che ognuno dovrebbe dire delle cose a caso secondo credenze non verificate tre volte, sentito dire e prive di falsificazione scientifica... 

Allora non siamo alla varietà di visioni, ma nel campo della religione. 

In quel caso, dovremmo chiederci se il civile, il soggetto che accoglie in sé credenze che recano offesa alla sua mente sbeccata, poco tagliente, stia meglio o peggio a causa di quella credenza superstiziosa. 

Non dovremmo fare "shakubuku" e rompere le sue credenze bislacche e non aderenti alla realtà. 

L'ho fatto per anni, mi piaceva, riuscivo (non per retorica, ma perché se hai creduto vent'anni che la terra sia piatta, basta una foto dallo spazio per cambiare convinzione in pochi secondi, non servono vent'anni di ridiscussione). 

Ma è sbagliato. Le persone che hanno accolto una convinzione bislacca, se la abbandonano, non hanno abbandonato il motivo, per cui avevano accolto quella convinzione falsa. 

La credenza può essere disumana, stupidissima, non verificata. 

Ma il contenitore, che il civile - lo square - ha lasciato vuoto perché accogliesse quella credenza a colmarlo, è umano. 

Se togli quella convinzione, il vuoto gli rimane. 

La domanda allora non diventa se quella convinzione (o come piace chiamarla, punto di vista, ma per avere un punto di vista devi vedere qualcosa realmente, non pensarlo) sia corretta o un delirio. 

La domanda diventa se quella convinzione gli faccia bene o non gli stia danneggiando la vita. 

Vediamo alcuni contenitori che gli umani colmano con questi punti di vista convinzioni più o meno rassicuranti. 

 

Paura dell'Ignoto

Molte persone si rivolgono a convinzioni non verificate per far fronte alla paura dell'ignoto, soprattutto in relazione alla morte o a eventi incomprensibili della vita, ma anche a contenuti ignoti che temono di andare ad esplorare in prima persona per timore di esserne destabilizzate. 

 

Bisogno di Significato e Scopo

Alcune convinzioni false possono offrire un senso di scopo e direzione nella vita, soprattutto quando le persone si sentono smarrite o senza una guida forte. 

 

Cercare Conforto nei Momenti di Sofferenza

Durante periodi di dolore o difficoltà, le credenze deliranti possono offrire conforto, speranza e un senso di non essere soli o di poter evitare l'abbandono, l'esclusione, il tradimento, il rifiuto, l'ingiustizia e l'umiliazione. Una persona che ha subito un'ingiustizia, ad esempio, si sentirà meglio nel credere vi sia una forza sovrumana che ripiana le ingiustizie, che a pensare di essere 0 a 1 palla al centro. Soprattutto se non sa "giocare a calcio". 

 

Bisogno di Appartenenza

Le credenze che radicano i loro tentacoli nei vuoti delle debolezze umane forniscono spesso una comunità di supporto e un senso di appartenenza, dato che quel vuoto e quelle paure su cui hanno attecchito sono condivise da molti altri umani. E la comunità di supporto è fondamentale per il benessere sociale e psicologico.

 

Eredità Culturale e Tradizione

Per molti, la convinzione delirante in esame è una parte integrante della loro cultura e identità, trasmessa di generazione in generazione. Andarla a violare aprendo la finestra e lasciando entrare il sole, la luce, significa andare a toccare il loro senso di identità e di attaccamento sociale. Il che va bene se questa identità gli sta creando molti problemi ed hanno chiesto di rivederla, ma non è ecologico se non hanno chiesto. 

 

Paura del Giudizio e del Castigo

Alcune persone si rivolgono a credenze superstiziose e non verificate perché spinte dalla paura del giudizio divino o sociale, di un castigo dopo la morte o in vita. Andare a dimostrar loro cosa sia reale, senza aver dissolto la loro paura del giudizio e il loro timore di andare in castigo, non è ecologico. 

 

Ricerca di Ordine e Struttura

Le credenze semplici e facili, bianche o nere, possono offrire un senso di ordine e struttura in un mondo che "a volte" può sembrare caotico e privo di controllo. Non tutte le persone sono in grado di operare secondo Nonlinear Dynamics, ovvero agire in relazione al comportamento di sistemi che non seguono una relazione proporzionale diretta tra causa ed effetto. Comprendere le dinamiche non lineari a causalità variabile è utile per navigare in sistemi complessi e per prevedere comportamenti non intuitivi. Ma per molte persone questo è semplicemente troppo. 

 

Crisi Esistenziale o di Identità

Durante le crisi esistenziali o di identità, le persone possono trovare nelle convinzioni deliranti risposte a domande fondamentali sulla loro esistenza e sul loro posto nel mondo. Probabilmente quelle convinzioni sono la risposta giusta ad una domanda sbagliata, mal posta. Andare a scalfire le risposte che hanno trovato, senza scavare nella domanda sbagliata, può metterle inutilmente in crisi di riferimenti. Ad esempio, una persona può chiedersi cosa ci fosse prima del big bang, e darsi una risposta che la fa sentire tranquilla a livello logico. Andare a discutere quella risposta invece che la domanda... può renderla confusa e infelice. La domanda, cosa (spazio) c'era prima (tempo) del big bang, è una non domanda, se spazio e tempo sono generati dal big bang. Il fatto che noi ci viviamo a mollo, in spazio e tempo, e la percepiamo come unica realtà possibile, non la rende una realtà più robusta. 

 

Educazione e Influenze Famigliari

L'educazione ricevuta in famiglia o nella comunità può influenzare profondamente le credenze e la ricerca di conforto nelle stesse. Quando la comunità o famiglia entrano in collisione aperta con il soggetto, allora si possono discutere quelle convinzioni perché il soggetto ha già messo in discussione il suo senso di appartenenza ad una comunità o famiglia, ma quello è il momento in cui si possono altrettanto insinuare credenze parimenti false che però tornino a far sentire accolto il soggetto in una comunità o famiglia, è questo il caso di molte sette, che non di rado non usano la logica per smontare e sostituire inizialmente le convinzioni, ma il love bombing, ossia targettizzano esattamente quel senso di comunità, famiglia e quel bisogno di un ruolo di rilievo all'interno della stessa, che il soggetto delirante ha perso o cui si sta ribellando. In questo senso, quando andiamo a spiegare ad una persona, anche con esperienze reali, come mai le cose che crede siano deliri, dobbiamo chiederci se questa persona stia cercando un reality check per operare con più efficacia ed efficienza nel mondo reale, inseguendo risorse, socializzazione e soddisfazioni romantiche e sessuali... o se non sia invece solo in conflitto con la sua famiglia e comunità e stia cercando un surrogato delle stesse ed un ruolo riconosciuto. Se questo è il caso, non dovremmo lasciarci incoraggiare dagli sviluppi della mente critica del soggetto, perché in realtà sta soltanto, acriticamente, assumendo nuove convinzioni pur di sentirsi parte di una comunità o famiglia, e possibilmente una parte integrata e riconosciuta. Se ha bisogno di queste cose è umano, ma non andrebbe confuso con uno che stia cercando una maggior aderenza alla realtà per operare, sembrano simili, ma uno è un civile, l'altro è un ricognitore e acquisitore di obiettivi serio, pulito, professionale. 

Trattare un civile da ricognitore-acquisitore può portarlo al cedimento, alla disperazione, alla fuga dalla realtà nella droga o in chissà cosa. 

Trattare da civile un ricognitore-acquisitore adatto a portare a termine missioni in assoluto isolamento operativo ben oltre le linee non cooperative...

Non è per il fatto che sia un oltraggio, un affronto, che brucia. Ci è abituato e va avanti continuando a filtrare le bestie inutili che non vedono col cuore. 

E' la mancata occasione di aver visto un alleata/o cruciale passare, o un ostile critico entrare. 

Quale delle due sia peggio. Non lo so. 

Sembra peggio l'ostile critico che entra, ma forse solo perché ne abbiamo esperienza mentre non sappiamo le volte che un'opportunità stupenda è passata e non l'abbiamo vista. 

L'avessimo vista e persa, non sapremmo quale è peggio. 

 

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Faceless
8 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

in qualche anno ti trovi in regime di doppia oscillazione sincronica a soddisfare le cose che i tuoi follower premiano di più, fino a che diventate alienati tu e loro. Va tuttavia notato che

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se ognuno percepisce ed interpreta le stesse cose con colori diversi e con una reazione emotiva diversa, ci sono cose che sono oggettive.

Poi nella soggettività ci si mette il proprio, la propria percezione, interpretazione e reazione emotiva alla stessa, ma la terra non è piatta a prescindere da quanti la vogliano vedere così. 

 

Bisognerebbe capire qual è questa verità, fermo restando che ognuno ha le proprie percezioni e reazioni, e può anche vivere in una propria realtà, fatta di cose che piacciono a lui senza che necessariamente si pretenda di farle piacere ad altri. Io personalmente mi sono iscritta su questo forum perché da ospite avevo letto una conversazione interessante ed intelligente che mi aveva invogliata a partecipare, superando quella diffidenza iniziale che mi genera un forum "di seduzione". Però poi una volta "dentro" ho capito e sto capendo che la maggioranza dell'utenza (non tutti, voglio specificare) è troppo diversa e lontana da me. Io penso che sia una cosa normale che un forum (come un blog, secondo me cambia poco) sia seguito da persone che hanno idee comuni piuttosto che il contrario. Infatti io penso di essere un caso eccezionale. Trovandomi in un momento di smarrimento, ho voluto mettere il naso fuori da me, ma rimango me stessa, giusta per me e sbagliata sicuramente per altri.

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8 ore fa, evolutionator ha scritto:

per me è più una questione di altri fattori
- alcuni hanno altre priorità o hanno difficoltà intrinseche con questi temi o parte di essi (me compreso)
 

Ti va di parlare delle tue priorità? 

Intendi a livello di motivazioni intrinseche (16 Intrinsic motivators Dr Reiss), per cui per alcuni umani hanno molta più necessità di potere, o di accumulare soldi, che di eros, romanticismo, bellezza. 

O a livello di organizzazione del flusso di valore ed allocazione delle risorse, per cui se non hai un tetto sicuro e un'entrata economica sicura il mese prossimo, investire tempo, energie e soldi nella ricerca di varietà sessuale diventa un autogoal fondamentale, perché avresti dovuto prioritizzare questioni di sopravvivenza ed accesso ad energia e risorse, allocando in quella direzione le risorse finite? 

Io ad esempio non sto dando alcuna priorità alla socializzazione o alla varietà sessuale, ma nemmeno al procacciamento del sesso basilare per sopravvivere, perché devo allocare le risorse secondo un ROI a risorse stesse, non ho un surplus per socializzare e non ne ho per dissetarmi. 

Potrei, stupidamente potrei uscire e rimorchiare tipe, mettermi a chattare, uscire tutte le sere poi entro inizio gennaio avrei tanti problemi a domino che non avrei nemmeno un tetto sotto il quale fare sesso, o come sopravvivere. 

Così, non perché Eros smetta di essere la mia necessità intrinseca più forte, seguita da Indipendenza e Curiosità, esplorazione e conoscenza. 

Ma perché non sono mosso come un pupazzo dalle necessità intrinseche, avendo una mente affilata e capace di prioritizzare e preparare a muovere in scenari conoscibili in anticipo, allora prioritizzo cose che non mi soddisfano intrinsecamente, ma che mi permettono di poter soddisfare le necessità intrinseche domani in modo più sostenibile e continuativo. 

Nel tuo caso, cosa intendi per "avere altre priorità?". 

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