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Quello che gli uomini non dicono


november_rain

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november_rain

Ciao ragazzacci

apro questa discussione per cercare di fare luce nel vostro dark side: quando avete un problema, non parlo di un problema legato alla coppia, ma più di qualcosa di vostro, personale, non sentite il bisogno di parlarne? 

Cosa accade dentro di voi per cui preferite chiudervi in voi stessi e tornare alla luce a problema risolto/archiviato/ridimensionato? 

Grande differenza questa tra uomo e donna. Non che io, per esempio, sia una che parla molto dei propri problemi, anzi. Diciamo però che non mi chiudo così nettamente, ma magari cerco conforto emotivo nel partner, seppur non la risoluzione del problema. 

La domanda nasce per un motivo: non so mai come comportarmi. 

Non intendo insistere se una persona non ha voglia di parlarne, dall'altro lato non voglio far pensare che me ne stia fregando dei suoi problemi. 

Datemi i vostri pareri cosicché avrete sul pianeta una donna in più di cui andare fieri

thanks a lot 

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SergioVittorio
6 minuti fa, november_rain ha scritto:

Cosa accade dentro di voi per cui preferite chiudervi in voi stessi e tornare alla luce a problema risolto/archiviato/ridimensionato?

Una donna è l’ultima persona con cui parlerei dei miei problemi. Se ho bisogno d’aiuto parlo con i miei amici uomini. Prima di tutto lei non capirebbe, perché l’esperienza di vita è completamente diversa. Seconda cosa mi giudicherebbe debole e inferiore cosa che tendete già a fare in automatico se uno si lascia abbindolare dai vostri test. Quindi inutile darvi altre munizioni. 
Quindi, se lui non ne parla, non insistere. 
 

You are welcome 

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Batman33
10 minuti fa, november_rain ha scritto:

Cosa accade dentro di voi per cui preferite chiudervi in voi stessi e tornare alla luce a problema risolto/archiviato/ridimensionato? 

Con gli amici stretti si può parlare di tutto.

Con le donne preferisco non farlo, dato che ogni singola volta che l'ho fatto si sono in qualche modo allontanate, nonostante si incazzassero se non parlavo con loro dei miei problemi

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november_rain

Specifico, ma penso abbiate capito, che parlo di una dinamica all'interno di una coppia stabile. 

Quindi vi chiedo: non percepite un menefreghismo nel non chiedere oltre? 

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SergioVittorio

No. È lui a doverne/volerne parlare. Se non lo fa, lascia perdere. 

Ovvio che sia all’interno coppia stabile, vuoi che uno cominci a raccontare le sue malinconie a una che ha appena conosciuto o che frequenta saltuariamente? 

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Qui nel forum si ripete come un mantra che se esponi i tuoi problemi a una donna, lei ti vedrà debole e ti lascerà. Evidentemente è esperienza comune, perché è un fatto su cui sono praticamente tutti d'accordo

Penso che una coppia debba essere vista un po' come il porto sicuro. Ovviamente l'altra persona non deve essere scambiata per uno sfogatoio con cui lamentarsi di ogni stupidaggine, ma sicuramente come qualcuno con cui potersi confrontare nei momenti di difficoltà. 

Personalmente so essere insistente, talvolta forse invadente, ma da quello che ho visto un po' di sostegno emotivo aiuta tutti. Cerco anche di offrire soluzioni, ma non sempre ci sono. Credo che la cosa più importante sia rimanere il più vicino possibile (in senso fisico e metaforico). Esserci. 

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Seth44
24 minuti fa, november_rain ha scritto:

Ciao ragazzacci

apro questa discussione per cercare di fare luce nel vostro dark side: quando avete un problema, non parlo di un problema legato alla coppia, ma più di qualcosa di vostro, personale, non sentite il bisogno di parlarne? 

Cosa accade dentro di voi per cui preferite chiudervi in voi stessi e tornare alla luce a problema risolto/archiviato/ridimensionato? 

Grande differenza questa tra uomo e donna. Non che io, per esempio, sia una che parla molto dei propri problemi, anzi. Diciamo però che non mi chiudo così nettamente, ma magari cerco conforto emotivo nel partner, seppur non la risoluzione del problema. 

La domanda nasce per un motivo: non so mai come comportarmi. 

Non intendo insistere se una persona non ha voglia di parlarne, dall'altro lato non voglio far pensare che me ne stia fregando dei suoi problemi. 

Datemi i vostri pareri cosicché avrete sul pianeta una donna in più di cui andare fieri

thanks a lot 

Difficile dare una risposta univoca: ci sono questioni e problematiche che sento come intimamente mie, al punto da non aver voglia di condividerle nemmeno con la mia partner, e altre che mi fa piacere discutere (parlare delle cose aiuta in primo luogo a mettere ordine nella propria testa). Non si tratta di piangersi addosso o di fare del vittimismo tanto per, giusto per evitare fraintendimenti, ma solo di condividere con una persona che ci sta vicino le difficoltà più o meno grandi che la vita presenta.

Insistere no, quindi, ma far percepire la propria disponibilità all'ascolto sì, e mi pare anche il minimo.

Io, in generale, con le donne ho sempre parlato molto, più che con gli uomini.

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32 minuti fa, november_rain ha scritto:

Cosa accade dentro di voi per cui preferite chiudervi in voi stessi e tornare alla luce a problema risolto/archiviato/ridimensionato? 

La consapevolezza maturata in anni di esperienze sul fatto che è meglio arrangiarsi con i cazzi propri di qualsiasi natura essi siano, perché la gente nel caso migliore se ne sbatte i coglioni dei tuoi problemi e nel caso peggiore se ne approfitta allegramente.

Se vogliamo una descrizione un po' meno cinica, perché altrimenti è facile scadere nell'assunto "sono tutti/e brutti/e e cattivi/e tranne la mamma e la sorella" (e comunque non sarebbe vero), possiamo buttarla sul piano "non voglio addossare i miei problemi addosso ad altre persone, se parlo è perché so che quella persona specifica mi può dare un aiuto mirato e/o un punto di vista intelligente che non avevo considerato".

Sto imparando a tenere le lamentele prossime allo zero, perché ognuno di noi ha una marea di problemi e non abbiamo bisogno di quelli degli altri. Dipende poi se una persona a cui chiedo eventuale consiglio mi è vicina e a che titolo; se non lo è, tendo a pagare (letteralmente), perché è così che funziona per me, e vorrei funzionasse anche quando qualcuno viene a riversarmi addosso le sue cazzate.

E sentire la gente che si lamenta ogni 2x3 fa girare i coglioni (*) a me in primis, quindi cerco di non fare agli altri ciò che non vorrei fosse fatto a me, true JC's style

(*) in particolare da qualcuno da cui ci si aspetta una "spiccata abilità nel problem solving".

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november_rain

Sono d'accordo @Wanda

Qui si ripete spesso quel mantra. E non ho gli strumenti per metterlo in dubbio perché sono dall'altra parte e non ho esperienze in tal senso. Io personalmente ho solo piacere se la persona accanto a me si sente a tal punto al sicuro da parlarmi dei suoi problemi. Ma è un punto di vista. 

26 minuti fa, Seth44 ha scritto:

Insistere no, quindi, ma far percepire la propria disponibilità all'ascolto sì, e mi pare anche il minimo.

è la cosa sicuramente più sensata e ragionevole, però faccio fatica ad attuarla a volte, e ti rimando alla domanda che pongo sotto.

3 minuti fa, RAWolf ha scritto:

Sto imparando a tenere le lamentele prossime allo zero, perché ognuno di noi ha una marea di problemi e non abbiamo bisogno di quelli degli altri.

Sono d'accordo, applico anche io la stessa filosofia, però all'interno della coppia lo sento in modo diverso. Diciamo che percepisco più il fatto di essere una "squadra" e quindi, entro certi limiti, diventa appunto un luogo sicuro in cui rifugiarsi rispetto al mondo esterno. 

Quindi ti chiedo, e vi chiedo, se insistere non è ovviamente la cosa da fare, tutt'al più mostrarsi disponibili all'ascolto e alla vicinanza se necessario, come comportarsi? 

Cerco di spiegarmi meglio. Se c'è uno o più pensieri che vi frullano per la testa e vi rendono quindi pensierosi, sulle vostre, e io dopo un breve sincerarmi capisco che non devo insistere, cerco di cambiare argomento e svagare. Chiaro però che la persona resta pensierosa e sulle sue, quindi più di tanto non riesco nel mio intento. Quello che mi viene da fare è lasciargli spazio e mettermi da parte, in attesa di momenti migliori. E non è che mettermi da parte significa fare la musona eh, preciso, significa che ti lascio stare e aspetto che sia tu a chiamarmi quando ti va. Ma così non mi sembra di rendermi disponibile o mostrare vicinanza, mi faccio delle domande e non vorrei essere fraintesa. 

@Batman33 @SergioVittorio

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1 ora fa, november_rain ha scritto:

Ciao ragazzacci

apro questa discussione per cercare di fare luce nel vostro dark side: quando avete un problema, non parlo di un problema legato alla coppia, ma più di qualcosa di vostro, personale, non sentite il bisogno di parlarne? 

Cosa accade dentro di voi per cui preferite chiudervi in voi stessi e tornare alla luce a problema risolto/archiviato/ridimensionato? 

Grande differenza questa tra uomo e donna. Non che io, per esempio, sia una che parla molto dei propri problemi, anzi. Diciamo però che non mi chiudo così nettamente, ma magari cerco conforto emotivo nel partner, seppur non la risoluzione del problema. 

La domanda nasce per un motivo: non so mai come comportarmi. 

Non intendo insistere se una persona non ha voglia di parlarne, dall'altro lato non voglio far pensare che me ne stia fregando dei suoi problemi. 

Datemi i vostri pareri cosicché avrete sul pianeta una donna in più di cui andare fieri

thanks a lot 

Dipende, parlare di qualsiasi problema non è sempre la soluzione, in determinate occasioni magari non è necessario un altro parere per cui possiamo anche arrangiarci.

Parlarne può essere utile quando da soli non riusciamo a risolvere e abbiamo bisogno di un consiglio.

Poi certo, varia da persona a persona e anche il semplice sfogarsi può essere liberatorio.

Sono d’accordo con @RAWolf! Far capire che comunque CI SEI, aiuta moltissimo. 

Se hai di fronte qualcuno che tende ad essere riservato, in quel caso insistere non porterebbe a nulla, contribuirebbe a farlo/a chiudere ancora più in se stesso/a, quindi è giusto lasciargli i suoi tempi senza forzare troppo.

 

Modificato da Moonlight
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