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Consiglio per…una ragazza!


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Carnacki

Ho riletto il post iniziale dopo averci dormito su e concordo con @Celeste. Questo tizio non è che l'ha messa a suo agio, si è proprio sbrodolato in discorso puritani con il fine di fare l'opposto.

Secondo me un conto è rassicurare una ragazza sul fatto che non vuoi forzarla, un conto è fingersi uno che "fa sesso solo se c'è intesa mentale" quando invece vuoi inzuppare il biscotto (che è sacrosanto, tuttavia non in questa maniera).

Per il resto, ho letto più che altro bias e proprie proiezioni. Poi non lamentatevi delle femministe che devono difendere a spada tratta una delle due parti solo perché donna.

In generale, specie negli ultimi tempi, mi dispiace vedere o thread diventare l'ennesimo scontro fra i sessi, quando invece ci sono altre strade possibili. Più difficili forse, ma possibili.

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Adamas93
17 minuti fa, Rossi_j ha scritto:

ma io in questo momento specifico della mia vita sono in cerca di una frequentazione che possa portare ad una potenziale relazione per tanti motivi.

Il punto è che non ti dovrebbe passare nemmeno per la testa di volere una relazione con una persona con cui ancora non sei stata a letto, non siete ancora nessuno l'uno per l'altro.

Iniziate a diventare qualcuno solo dopo essere stati nudi sotto le coperte, tutto ciò che succede prima è un soffio di vento.

La relazione è solo l'evolversi naturale di un rapporto di letto che prosegue nel tempo se ci sono una certa chimica e sintonia.

Un uomo/donna adulto/a ha bisogno di tempo per inquadrare un possibile impegno in una relazione, non lo decide già a priori. 

A mio parere dovresti proprio cambiare il tuo modo di pensare.

E' sacrosanto che tu voglia legarti a qualcuno ma non farti aspettative e vivi leggera sennò sei predisposta alle delusioni se per caso qualcosa non dovesse andare  

 

 

 

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Adamas93
24 minuti fa, Batman33 ha scritto:

A volte non può capitare semplicemente di imbattersi in delle disagiate che fanno delle scelte oggettivamente sbagliate/ridicole a prescindere dal comportamento del tipo di turno? Secondo me sì, anzi è più facile questo che il contrario.

Sì, certamente ... nessuno lo esclude, le disagiate ci sono ovunque ed è bene rimanerci alla larga.

Ma per quello che spesso leggo qui dentro la maggior parte dei rifiuti deriva da un modo sbagliato di porsi o di mancanza di consapevolezza delle dinamiche tra uomo e donna.

Si pensa troppo, si ha troppa ansia e non si è capaci di leggere correttamente certe situazioni che altri invece capiscono al volo e sfruttano adeguatamente, con tutte le soddisfazioni del caso 

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Carnacki
2 minuti fa, Adamas93 ha scritto:

Il punto è che non ti dovrebbe passare nemmeno per la testa di volere una relazione con una persona con cui ancora non sei stata a letto, non siete ancora nessuno l'uno per l'altro.

Iniziate a diventare qualcuno solo dopo essere stati nudi sotto le coperte, tutto ciò che succede prima è un soffio di vento.

La relazione è solo l'evolversi naturale di un rapporto di letto che prosegue nel tempo se ci sono una certa chimica e sintonia.

Un uomo/donna adulto/a ha bisogno di tempo per inquadrare un possibile impegno in una relazione, non lo decide già a priori. 

A mio parere dovresti proprio cambiare il tuo modo di pensare.

E' sacrosanto che tu voglia legarti a qualcuno ma non farti aspettative e vivi leggera sennò sei predisposta alle delusioni se per caso qualcosa non dovesse andare  

 

 

 

Sono d'accordo e infatti secondo me l'utentessa potrebbe approfondire proprio questo nelle sedute: quali sono i comportamenti o i pensieri disfunzionali che le impediscono di raggiungere il tipo di relazione che vorrebbe.

Perché se tante donne cercano di tirare in secca in LTR un uomo senza averci prima fatto sesso, ci sono sicuramente condizionamenti esterni o frizioni interne.

Allo stesso tempo, è anche vero che là fuori è pieno di uomini che o non sanno cosa vogliono, oppure lo sanno ma lo dissimulano. E una donna una minima di pancia se ne rende conto, o comunque ha amiche che la mettono in guardia da ciò, e reagisce in difesa in modo estremo.

Poi lei chiaro che possa operare solo su se stessa e non sugli altri. Già che inizia a sciogliere alcuni nodi con la terapia, sarà anche meno incline a dare corda a certi soggetti.

Stessa cosa per gli uomini che puntualmente si fanno fregare, ricollegandomi al discorso di @RAWolf. Perché alcune manipolazioni e inganni fanno parte della natura umana e portano ad un win-win, altre no. Ed è fondamentale imparare a distinguerle.

Tornando sul thread, un conto è ingannare una donna non dicendole al primo appuntamento "voglio sborrarti in gola", un conto è ingannarla sul sesso per fare leva sulle sue mancanze.

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Celeste
18 minuti fa, Rossi_j ha scritto:

per cui mi sono imposta di fermarmi (anche qualora la situazione avesse potuto evolvere) per  stare attenta ed evitare di restarci male.

Attendi di sentire confidenza ed intimità prima di darla, o ti imponi in ogni caso di non darla subito? Un po’ entrambe le motivazioni, sembrerebbe.

Per il tuo benessere personale, mi sento solo di consigliarti di lasciar fluire libere le emozioni, nel momento in cui le vivi, senza porti limiti aprioristici.

Senza star a calcolare lì, la sera stessa, in corso d’appuntamento, quale sia la strategia d’azione per evitare il buyer’s remorse del giorno dopo (che potrebbe arrivare o non arrivare in futuro…sulla base di evoluzioni che ancora non puoi conoscere, perchè non sei indovina).

Se non sei anima e corpo nel momento, se non lo vivi con sentimento totalizzante, ma parte di te è già altrove a pianificare l’indomani…un po’ la zappa sui piedi te la dai. Ed ecco la profezia che si auto-avvera: non hai fatto scattare la scintilla nell’altro. Hai fatto bene a non darla, tanto sarebbe stato inutile.

Invece l’infatuazione è una cosa un po’ magica, non pilotabile: sta lì, nella risata sguaiata che non hai saputo trattenere, nel gesto nevrotico e automatico di sistemarti i vestiti quando scopri che si sono fatte le cinque di mattino senza accorgervene, perchè stavate così bene, insieme.

Non trattenere le emozioni, non pianificarle.
Esserci. Senza freno a mano tirato. 
Per non pensare l’indomani “ho fatto bene? Ho fatto male?”, ma tornare a casa con il sorriso di chi è stupito di se stesso, perché il giorno prima non è stato in grado di prevedere, minuto per minuto, come si sarebbe comportato.

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Carnacki
27 minuti fa, Batman33 ha scritto:

Sai cosa mi hanno detto gli utenti? 

Eh ma è normale, lo dicono tutte, avresti dovuto comunque provarci. 

E il ragazzo di cui parli l'ha fatto. In maniera sbagliata, ma l'ha fatto.

E sicuramente il fatto che tu sia salita ce lo ha fatto credere. 

Gli utenti (che comunque sono una massa eterogenea) scrivono spesso più come avrebbero voluto fare che come avrebbero fatto.

Se tu non ti sentivi di voler dare spago a questa tizia, hai fatto bene. Poi certo, a livello di shortcut mentale è più facile pensare tutto in maniera booleana, ma le relazioni non funzionano così.

Il ragazzo del thread, stando almeno all'autrice, ha tirato fuori da solo il discorso del sesso, non si è trovato davanti una ragazza che ha fatto resistenza. Si è comportato da bandito insomma, inquinando ulteriormente l'ecosistema.

Il fatto che lei sia salita è un falso positivo.

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Rossi_j
2 minuti fa, Celeste ha scritto:

Attendi di sentire confidenza ed intimità prima di darla, o ti imponi in ogni caso di non darla subito? Un po’ entrambe le motivazioni, sembrerebbe.

Per il tuo benessere personale, mi sento solo di consigliarti di lasciar fluire libere le emozioni, nel momento in cui le vivi, senza porti limiti aprioristici.

Senza star a calcolare lì, la sera stessa, in corso d’appuntamento, quale sia la strategia d’azione per evitare il buyer’s remorse del giorno dopo (che potrebbe arrivare o non arrivare in futuro…sulla base di evoluzioni che ancora non puoi conoscere, perchè non sei indovina).

Se non sei anima e corpo nel momento, se non lo vivi con sentimento totalizzante, ma parte di te è già altrove a pianificare l’indomani…un po’ la zappa sui piedi te la dai. Ed ecco la profezia che si auto-avvera: non hai fatto scattare la scintilla nell’altro. Hai fatto bene a non darla, tanto sarebbe stato inutile.

Invece l’infatuazione è una cosa un po’ magica, non pilotabile: sta lì, nella risata sguaiata che non hai saputo trattenere, nel gesto nevrotico e automatico di sistemarti i vestiti quando scopri che si sono fatte le cinque di mattino senza accorgervene, perchè stavate così bene, insieme.

Non trattenere le emozioni, non pianificarle.
Esserci. Senza freno a mano tirato. 
Per non pensare l’indomani “ho fatto bene? Ho fatto male?”, ma tornare a casa con il sorriso di chi è stupito di se stesso, perché il giorno prima non è stato in grado di prevedere, minuto per minuto, come si sarebbe comportato.

Scusami, ma perché dici che sarebbe stato inutile darla a questo punto?

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Celeste
3 minuti fa, Rossi_j ha scritto:

Scusami, ma perché dici che sarebbe stato inutile darla a questo punto?

Era una parafrasi della tua profezia autorealizzante: “mi trattengo a priori: lui poi non sente la scintilla, e io penso allora di aver fatto bene ad essermi trattenuta.”

 

“Non trattenersi” non significa necessariamente darla sempre e subito, ma farsi guidare dalle emozioni che sorgono nell’immediato. Qualunque esse siano. Lasciarsi trascinare, contagiare, dall’entusiasmo (se presente) dell’altro, eccetera.

Non dirsi, prima di uscire: ora mi impongo di esser così, di fare cosà. E poi riprodurre pedissequamente i propositi.

Far così è inscenare la parodia di un robot.

E nessun robot fa scattare scintille nell’altro…cortocircuiti a parte.

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Sor Marchese

Questo 3D vale come un corso di sociologia. Esimi colleghi sono qui visibili:

 

- il problema medio femminile 

- la disponibilità media maschile

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Celeste
13 minuti fa, Rossi_j ha scritto:

Scusami, ma perché dici che sarebbe stato inutile darla a questo punto?

P.S. Vedo che ti ha colpita l’unica parvenza di consiglio operativo che hai estrapolato - erroneamente - dal mio discorso, scartando tutto il resto.

Capisco tu sia in attesa di istruzioni chiare, immediate - “vacci a letto”, “attendi”, “contattalo”, “scrivi così”, “fai cosà”…ma non etichettare il mio discorso come mera chiacchiera filosofica, perchè non lo era.

Allenarci ad esserci, ad esprimere le emozioni è anch’esso un esercizio pratico: non ne trovi traccia nell’immediato, non resta la trascrizione su whatsapp come nel caso di un messaggio inviato sotto nostra dettatura…ma puó avere un impatto altissimo nella tua vita, e far veramente la differenza. 
 

Poi, sticazzi. Si campa ugualmente con il freno a mano tirato.

Ma.

 

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