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Gruppo di misogini, ma dove sono capitatə?


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RAWolf

Si capisce che è un'IA dal fatto che ha scritto la "e" rovescia e pure "grafemi"

Ma nemmeno la Treccani 

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Faceless

Un po' di cultura ci vuole, dai. A forza di leggere "gli" al posto di "le", va a finire che prima o poi anche chi scrive correttamente si sbaglia. 

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^'V'^
2 ore fa, RAWolf ha scritto:

Si capisce che è un'IA dal fatto che ha scritto la "e" rovescia e pure "grafemi"

Premesso che adorerei lavorare in inglese internazionale dato che ogni volta registrare audio in cui dico "sei stato, o stata, aiutato, o aiutata", mi mostrifica. 

Premesso questo, l'uso della "Schwa" ossia la e rovesciata, che rappresenta il fonema dal suono neutro in alcune lingue, è simile all'uso della x per neutralizzare il genere, come io a volte uso la @, ad esempio siete tuttx invitatx, sei stat@ brav@. Altra cosa tipica per iscritto é la barre oblique (Caro/a) ed è usata in lingue come il francese, lo spagnolo e l'ita dove il genere grammaticale è molto radicato.

E' un uso che nasce da movimenti inclusivi di genere, che supera i confini "o" "a" della @, perché cerca di valicare i bordi dell'uso maschile e femminile sintetizzato, allargandosi ad altri generi. 

A me piace, chi cerca di agevolarmi nel comunicare a maschi, femmine e tutti i generi che uno si sente di essere, (infatti sto pensando da un paio di anni in inglese internazionale, ma perché posso pensare più veloce e operativo, pragmatico) anche se capisco che sforzi per un linguaggio più inclusivo possano incontrare sfide perché diminuiscono la leggibilità, la fluenza nella pronuncia e possono creare frizioni con l'accettazione all'interno di comunità più ampie che potrebbero non essere familiari con queste convenzioni o che magari hanno da pensare a problemi reali e concreti nell'immediato e non appartengono a quelle elite che possono dedicarsi a giocare con i fonemi e i grafemi. 

Anche all'interno dei movimenti per l'inclusività, ci sono dibattiti sui migliori approcci da adottare. 

Alcuni sostengono modifiche più radicali come la e rovesciata, alcuni preferiscono ragionare col bisturi e non con l'ascia cercando come lavorare all'interno delle strutture linguistiche esistenti per enfatizzare le identità di genere esistenti senza necessariamente neutralizzarle, collassarle una nell'altra. 

Ma ci sono anche - come in ogni gaussiana - persone estremiste, radicalizzate, che appunto estremizzano l'uso meno ragionato e moderato, e sono identificabili perché, mentre io ad esempio a volte posso rivolgermi alle mie clienti donne e maschi con un @, ma non mi riferisco a me stess@ come se non fossi riuscito a capire cosa sia io stesso, possiamo vedere un uso della "Schwa" radicalizzato, estremista, nei contesti in cui una persona lo usa su se stessə.

E come tu sai, ne abbiamo parlato a lungo durante il covid e tutti gli estremismi che generava, in quei casi non c'è dialogo, non ci sono ragioni, si è creato un sistema di "valori sacri" che trascende la logica e la possibilità di verifica delle fonti e discussione delle convinzioni aprioristiche. 

In quei casi, uno sa con chi ha a che fare e no, non è un'AI. 

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Aghori
23 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Premesso che adorerei lavorare in inglese internazionale dato che ogni volta registrare audio in cui dico "sei stato, o stata, aiutato, o aiutata", mi mostrifica. 

Premesso questo, l'uso della "Schwa" ossia la e rovesciata, che rappresenta il fonema dal suono neutro in alcune lingue, è simile all'uso della x per neutralizzare il genere, come io a volte uso la @, ad esempio siete tuttx invitatx, sei stat@ brav@. Altra cosa tipica per iscritto é la barre oblique (Caro/a) ed è usata in lingue come il francese, lo spagnolo e l'ita dove il genere grammaticale è molto radicato.

E' un uso che nasce da movimenti inclusivi di genere, che supera i confini "o" "a" della @, perché cerca di valicare i bordi dell'uso maschile e femminile sintetizzato, allargandosi ad altri generi. 

A me piace, chi cerca di agevolarmi nel comunicare a maschi, femmine e tutti i generi che uno si sente di essere, (infatti sto pensando da un paio di anni in inglese internazionale, ma perché posso pensare più veloce e operativo, pragmatico) anche se capisco che sforzi per un linguaggio più inclusivo possano incontrare sfide perché diminuiscono la leggibilità, la fluenza nella pronuncia e possono creare frizioni con l'accettazione all'interno di comunità più ampie che potrebbero non essere familiari con queste convenzioni o che magari hanno da pensare a problemi reali e concreti nell'immediato e non appartengono a quelle elite che possono dedicarsi a giocare con i fonemi e i grafemi. 

Anche all'interno dei movimenti per l'inclusività, ci sono dibattiti sui migliori approcci da adottare. 

Alcuni sostengono modifiche più radicali come la e rovesciata, alcuni preferiscono ragionare col bisturi e non con l'ascia cercando come lavorare all'interno delle strutture linguistiche esistenti per enfatizzare le identità di genere esistenti senza necessariamente neutralizzarle, collassarle una nell'altra. 

Ma ci sono anche - come in ogni gaussiana - persone estremiste, radicalizzate, che appunto estremizzano l'uso meno ragionato e moderato, e sono identificabili perché, mentre io ad esempio a volte posso rivolgermi alle mie clienti donne e maschi con un @, ma non mi riferisco a me stess@ come se non fossi riuscito a capire cosa sia io stesso, possiamo vedere un uso della "Schwa" radicalizzato, estremista, nei contesti in cui una persona lo usa su se stessə.

E come tu sai, ne abbiamo parlato a lungo durante il covid e tutti gli estremismi che generava, in quei casi non c'è dialogo, non ci sono ragioni, si è creato un sistema di "valori sacri" che trascende la logica e la possibilità di verifica delle fonti e discussione delle convinzioni aprioristiche. 

In quei casi, uno sa con chi ha a che fare e no, non è un'AI. 

In latino e nel greco antico c'era il genere neutro. Opinione da ignorante, quale sono, non mi pare proprio che questo abbia influito sull' "inclusività" delle culture dei rispettivi popoli. Per i greci, ad esempio, le uniche  donne che contassero qualcosa a livello culturale e politico talvolta, erano le etere, escort di alto bordo praticamente. Nelle lingue neolatine , con la perdita delle declinazioni, il genere neutro è stato assimilato perlopiù, ma non esclusivamente, dal genere maschile , forse per somiglianza delle desinenze (-us maschile e -um neutro al nominativo per esempio, diventati in italiano -o), forse per un processo di semplificazione naturale delle lingue, non so. In inglese, tu mi insegni, quasi non c'è il genere. Per specificare se si parli di  maschio o femmina tocca spesso premettere un male o female . Questo ha reso ,storicamente, le popolazioni anglosassoni le piu inclusive e meno "maschiliste" e "patriarcali" del mondo? Non mi pare proprio . Non lo so, sarò ignorante ma a me pare una battaglia idiota.

PS: Anche il cinese non ha affatto il genere, si usa un prefisso , nu o nan, per indicare femmina o maschio (nanren=uomo, nuren=donna, dove ren è persona). Sulla condizione femminile nella società cinese idem come sopra (ed anche peggio, visto che l'infanticidio delle figlie femmine era largamente praticato fino a pochi decenni fa, ed infatti ancor oggi ci sono più maschi che femmine)

Modificato da Aghori
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^'V'^
4 ore fa, Aghori ha scritto:

Per i greci, ad esempio, le uniche  donne che contassero qualcosa a livello culturale e politico talvolta, erano le etere, escort di alto bordo praticamente.

Gente che dà un vero valore al mondo, comprendendo demand and supply, per cui il concetto di scarcity che regola le interazioni tra umani.

Oggi potrebbe diventare ostico riconoscere parità di contributo, essendo invasi da electro hoes sui social che hijackano la curva tra demand and supply fornendo una falsa abbondanza di supply che drena valore (money) per via della simp economy. 

Oggi i maschi che spendono denaro per essere più produttivi e costruire infrastrutture che reggano e un mondo migliore per tutti, finiscono solo per essere più stressati e frustrati. 

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Kepak
1 ora fa, Aghori ha scritto:

In latino e nel greco antico c'era il genere neutro. Opinione da ignorante, quale sono, non mi pare proprio che questo abbia influito sull' "inclusività" delle culture dei rispettivi popoli. Per i greci, ad esempio, le uniche  donne che contassero qualcosa a livello culturale e politico talvolta, erano le etere, escort di alto bordo praticamente. Nelle lingue neolatine , con la perdita delle declinazioni, il genere neutro è stato assimilato perlopiù, ma non esclusivamente, dal genere maschile , forse per somiglianza delle desinenze (-us maschile e -um neutro al nominativo per esempio, diventati in italiano -o), forse per un processo di semplificazione naturale delle lingue, non so. In inglese, tu mi insegni, quasi non c'è il genere. Per specificare se si parli di  maschio o femmina tocca spesso premettere un male o female . Questo ha reso ,storicamente, le popolazioni anglosassoni le piu inclusive e meno "maschiliste" e "patriarcali" del mondo? Non mi pare proprio . Non lo so, sarò ignorante ma a me pare una battaglia idiota.

PS: Anche il cinese non ha affatto il genere, si usa un prefisso , nu o nan, per indicare femmina o maschio (nanren=uomo, nuren=donna, dove ren è persona). Sulla condizione femminile nella società cinese idem come sopra (ed anche peggio, visto che l'infanticidio delle figlie femmine era largamente praticato fino a pochi decenni fa, ed infatti ancor oggi ci sono più maschi che femmine)

Il fatto è che la lingua nasce come strumento di comunicazione e connessione tra individui rispetto alla realtà in cui vivono. Essa nasce più che altro come esigenza reale, non come strumento politico o disquisizione filosofica basata sul nulla mischiato col niente.

L'esempio classico che mi viene in mente più spesso è l'analisi dell'origine del popolo greco, che deriverebbe da popolazioni continentali migrate verso la costa. Questo perché in greco antico per indicare il mare si diceva letteralmente "cosa salata". Il termine "mare" è stato utilizzato a posteriori da popolazioni che originariamente si sono sviluppate sulle coste.

Il genere neutro (che nelle lingue neolatine seppur non presente è semplicemente camuffato) poco ha a che vedere con la battaglia di genere o altre cacate varie, dato che serviva in origine ad indicare ciò che non era vivente, senz'anima.

 

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^'V'^
2 ore fa, Kepak ha scritto:

Il fatto è che la lingua nasce come strumento di comunicazione e connessione tra individui rispetto alla realtà in cui vivono. Essa nasce più che altro come esigenza reale, non come strumento politico o disquisizione filosofica basata sul nulla mischiato col niente.

L'esempio classico che mi viene in mente più spesso è l'analisi dell'origine del popolo greco, che deriverebbe da popolazioni continentali migrate verso la costa. Questo perché in greco antico per indicare il mare si diceva letteralmente "cosa salata". Il termine "mare" è stato utilizzato a posteriori da popolazioni che originariamente si sono sviluppate sulle coste.

Il genere neutro (che nelle lingue neolatine seppur non presente è semplicemente camuffato) poco ha a che vedere con la battaglia di genere o altre cacate varie, dato che serviva in origine ad indicare ciò che non era vivente, senz'anima.

 

Io capisco a te.

Ma da bambino mia nonna aveva le galline.

Tu lo hai mai visto un pollaio senza il gallo che casino da bestie fa? 

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^'V'^
4 ore fa, Aghori ha scritto:

Sulla condizione femminile nella società cinese idem come sopra (ed anche peggio, visto che l'infanticidio delle figlie femmine era largamente praticato fino a pochi decenni fa, ed infatti ancor oggi ci sono più maschi che femmine)

Beh lì non è una questione di genere, è che se ti stratassano il secondo figlio e ne puoi avere solo uno de facto, eviterai di tenerne uno che sia un accollo, una liability e cercherai di sfamare la bocca di un asset.

Ma questo non è dovuto al genere di per se stesso, quanto al governo che vieta seriamente lo scambio di denaro con servizi sessuali. 

In Thailandia, un paese serio, non solo se ci fosse la legge del figlio unico troveresti i maschi e non le femmine nel fosso, ma inoltre essendo un paese basato sulla prostituzione molti sono i maschi cui da prepuberi viene spiegato che si comincia con Androcur ed estrogeni per dare un vero valore al mondo. 

Che un altro alcolizzato disoccupato che scommette sui combattimenti di galline non serve a nessuno.

 

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gelsomino
Il 3/2/2024 at 15:47, Lollopage ha scritto:

Questo è un gruppo palesemente misogino, chiedo più rispetto per la figura femminile che qui viene denigrata a più riprese, adesso bannatemi pure, questo è il mio pensiero. 

AZZ,,,,,,,,,,

NOI SIAMO FAN ....SIAMO ESTIMATORI DELLA FICA............ SIAMO FORSE GLI ULTIMI UMANISTI (FEMMINISTI) RIMASTI!!!!(citazione)

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gelsomino
Il 3/2/2024 at 15:53, Carnacki ha scritto:

schwa, strumento linguisticamente inesatto

ma infatti...........

tipica cazzata.......... parlo per congetture statistiche..........

questo è successo con quella lingua barbarica............

quando si è cercato di "regolamentarla" dandole delle regole sintattiche..............

la sciuà..... dovrebbe essere usata solo per il suono che è...........

e che continua ad inculare milioni di persone che cercano di apprendere l'uso di questo cazzo di linguaggio barbarico..............

la più bella definizione di sciuà...è quella di chi disse.........

e il primo suono che emttono i bambini............

eccolo il segreto....

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