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Come evolvere economicamente in questa situazione


Candy

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Candy

Da più di 4 anni lavoro in una azienda di stampo prettamente commerciale. Abbiamo una gamma di prodotti, che importiamo e distribuiamo sul mercato. L'azienda è una PMI, siamo circa 40 persone tra uffici e manovalanza.

Sono arrivato con conoscenze tecniche di base del segmento in cui opera e conoscenze informatiche che negli anni mi hanno permesso di gestire agevolmente ogni flusso di lavoro.

Comincio a 28 anni (oggettivamente tardi). 8 mesi di tirocinio (grazie covid), 3 anni di apprendistato. Il tutto all'interno dell'ufficio tecnico con un ruolo polivalente: assistenza post vendita, controllo qualità, gestione di un'area del magazzino, compiti di base nella gestione della gamma prodotto. Dopo circa un anno dal mio arrivo c'è un grosso ribaltone a livello dirigenziale; molti capi se ne vanno, tra cui il mio responsabile. Io rimango, contrariamente al mio status di apprendista, a gestire la situazione in totale autonomia.

Con la paga mi devo molto accontentare, ma mi do pace pensando che ho le mani in pasta dappertutto e sto acquisendo tantissime competenze.

Nel corso del tempo vengo notato dal responsabile dell'ufficio principale dell'azienda, il commerciale. Vengo scelto per farne parte, contrariamente alle mie aspettative dato che avevo sempre rotto loro il cazzo per via del mio attaccamento alle procedure e la mia rigorosità. Proprio queste ultime caratteristiche, unitamente alle mie competenze di gestione e manipolazione dei dati, mi valgono quello che è a tutti gli effetti un salto di qualità, proprio in concomitanza a giugno 2023 della firma del contratto a tempo indeterminato. Ora mi occupo anche di analisi commerciali, prezzi, ecc. Non voglio entrare troppo nel merito, ma sono cose che avrei sempre voluto fare.

Cambio ufficio, nessuno mi rimpiazza dall'altra parte: tocca continuare a fare, insieme alle cose nuove, buona parte anche di quello che facevo prima, che non si fa da solo e non ha più niente di insegnarmi (e mi ha rotto i coglioni da tempo). Poco male, è comunque una chance per acquisire conoscenze in un ambito per me semi-nuovo. Stessa dinamica interessa miei colleghi in altri reparti: si viene spostati ma si devono continuare a fare anche le cose di prima, oppure se ne va della gente e chi rimane si cucca anche il lavoro di chi non c'è più.

Faccio fatica ad esprimere il mio potenziale dovendo volente o nolente saltare di qua e di la tutti i giorni. Ad ogni modo finora nessuno si lamenta. Anzi, mi accorgo di essere molto considerato. Quando ti chiamano in media 7 persone al giorno da reparti diversi per chiederti cose, forse è perché conti realmente nell'organizzazione. Mi fa piacere perché se penso a dov'ero 5 anni fa e, se all'epoca mi avessero detto che le cose sarebbero andate in questo modo, non ci avrei creduto.

Non lo dico per autocelebrarmi: sono perfettamente consapevole di non essere una cima e di essere in questa posizione non solo per le mie competenze (niente di così speciale) ma anche perché il livello medio all'interno dell'azienda è basso. Essa è formata essenzialmente da over 50 che hanno per la testa le ferie, lo smart working e sprofondano nella merda di fronte a un file excel. Se gli proponi di fare una cosa diversa da quella che hanno fatto negli ultimi 20 anni, si mettono in malattia.

Veniamo alla nota veramente dolente: la paga. Contrariamente alle promesse alla firma del contratto a giugno 2023, mi trovo di fatto a svolgere due mestieri all'interno della stessa azienda. Facendo leva su questo aspetto (e minacciando velatamente di non occuparmi più dei miei vecchi oneri), ormai da diversi mesi ho chiesto un aumento significativo di stipendio al mio capo, che sarebbe anche d'accordo ma la decisione finale non spetta a lui, bensì alla direzione.

L'azienda sta attraversando un momento di innegabile crisi: fatturati in calo, debiti enormi con i fornitori che non ci mandano la merce, cazzi e mazzi che ne conseguono. Nessuno, neanche a livello dirigenziale, capisce dove voglia andare a parare la direzione e se quest'ultima abbia un piano (più no che si). Direzione che purtroppo è completamente distaccata dalla realtà e non capisce niente di quello che ognuno di noi fa ogni giorno. Il 2024 è a tutti gli effetti un banco di prova, la situazione a medio termine è un'incognita, tutti ci interroghiamo quotidianamente su quale sarà il nostro futuro. Se ci sarà un fallimento, se verremo acquisiti....boh.

Molte persone se ne sono andate. Quasi tutti quelli giovani (sotto i 40) e qualcuno molto competente che puntava alla carriera. Mi sono chiesto tante volte anche io cosa fare, rispondendomi che, finché lo stipendio mi sarebbe arrivato puntuale e finché avrei continuato ad acquisire competenze sarei rimasto. Il mio attuale capo mi ha preso sotto la sua ala protettiva e ogni giorno mi fa capire che punta molto su di me. Lui ha molto spirito d'iniziativa ed è ottimista, spero che sappia realmente quello che fa.

In linea teorica se l'azienda resistesse, nel giro di qualche anno potrei puntare ad una posizione dirigenziale. Sempre guardando dov'ero e cosa facevo 5 anni fa, rispetto a dove sono ora, la naturale evoluzione tra altri 5-6 anni sarebbe un ruolo di una certa importanza, o con uno staff sotto la mia responsabilità.

Tuttavia, le incertezze future, unitamente a una serie di vicissitudini personali che mi fanno percepire un certo senso d'urgenza in merito al raggiungimento dell'indipendenza economica, mi stanno facendo mettere in discussione tutto quanto.

Attualmente, a mio malgrado, nonostante i miei 32 anni vivo ancora con i genitori. La mia carriera lavorativa si è delineata tardi e ogni mese spendo il 30% del mio stipendio per mantenere la macchina per andare a lavoro. Vorrei andare a vivere per conto mio nella città in cui si trova l'azienda, o nelle vicinanze. Solo che con la mia attuale paga, non dico che sarei nella merda, ma poco ci manca. Faccio un'ora di straordinario ogni giorno per prendere qualcosa di più; praticamente non faccio mai ferie per non rimanere indietro. 

Non so se starmene li buono continuando a fare quello che faccio oppure mettermi in gioco guardandomi intorno. Sono consapevole che qualcosa potrei anche trovare, ma difficilmente pagato più di adesso e con tutte le incognite del caso. Inoltre in azienda si sta abbastanza bene nonostante i problemi, c'è un buon rapporto tra colleghi (a parte con qualcuno).

Mi piacerebbe smuovere le acque mentre i miei capi pensano se aumentarmi o meno lo stipendio e ne parlano con la fata turchina.

La mia, sembrerebbe una carriera in ascesa in una situazione un po' merdosa. Voi come vedete la situazione? Anche in ottica di miglioramento personale.

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Carnacki

La carriera la fai su te stesso, non sulle aziende.

Guardati intorno, vedi cosa offre il mercato per la tua posizione (soprattutto quando arrivi all'offerta finale) e poi valuta.

E non escludere di poter cambiare completamente campo. Io l'ho fatto l'anno scorso per esempio (e ho quasi la tua età).

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Quintessenza
5 minuti fa, Candy ha scritto:

Quando ti chiamano in media 7 persone al giorno da reparti diversi per chiederti cose, forse è perché conti realmente nell'organizzazione.

O è perchè ti fai sfruttare più di quanto necessario.

5 minuti fa, Candy ha scritto:

Il mio attuale capo mi ha preso sotto la sua ala protettiva e ogni giorno mi fa capire che punta molto su di me

O sa fare bene il suo lavoro e quindi ti tiene buono tra la tempesta di merda.

7 minuti fa, Candy ha scritto:

Sempre guardando dov'ero e cosa facevo 5 anni fa, rispetto a dove sono ora, la naturale evoluzione tra altri 5-6 anni sarebbe un ruolo di una certa importanza, o con uno staff sotto la mia responsabilità.

Hai detto che l'azienda è sull'orlo del collasso, quindi non capisco come fai ad essere così sicuro di questa prospettiva.

7 minuti fa, Candy ha scritto:

Solo che con la mia attuale paga, non dico che sarei nella merda, ma poco ci manca.

Qual è la tua RAL annuale? Ci hai detto tutto tranne la cosa più importante.

Almeno così capiamo un attimo di cosa stiamo parlando in termini quantitativi.

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Candy
3 minuti fa, Quintessenza ha scritto:
11 minuti fa, Candy ha scritto:

Solo che con la mia attuale paga, non dico che sarei nella merda, ma poco ci manca.

Qual è la tua RAL annuale? Ci hai detto tutto tranne la cosa più importante.

Almeno così capiamo un attimo di cosa stiamo parlando in termini quantitativi.

€1400 al mese con quattordicesima. Diventano 1600 con straordinari e bonus contributivo (quest'ultimo potrebbero toglierlo anche domani mattina per quanto ne so).

 

6 minuti fa, Quintessenza ha scritto:
14 minuti fa, Candy ha scritto:

Sempre guardando dov'ero e cosa facevo 5 anni fa, rispetto a dove sono ora, la naturale evoluzione tra altri 5-6 anni sarebbe un ruolo di una certa importanza, o con uno staff sotto la mia responsabilità.

Hai detto che l'azienda è sull'orlo del collasso, quindi non capisco come fai ad essere così sicuro di questa prospettiva.

Sono abbastanza sicuro di questa prospettiva se l'azienda tiene botta. Apparentemente al momento è sull'orlo del collasso. Nessuno capisce quali saranno le evoluzioni o se stiamo solo suonando il violino mentre la nave affonda.

 

8 minuti fa, Quintessenza ha scritto:
16 minuti fa, Candy ha scritto:

Il mio attuale capo mi ha preso sotto la sua ala protettiva e ogni giorno mi fa capire che punta molto su di me

O sa fare bene il suo lavoro e quindi ti tiene buono tra la tempesta di merda.

Mi fa piacere che hai notato una cosa che pensavo.

 

9 minuti fa, Quintessenza ha scritto:
17 minuti fa, Candy ha scritto:

Quando ti chiamano in media 7 persone al giorno da reparti diversi per chiederti cose, forse è perché conti realmente nell'organizzazione.

O è perchè ti fai sfruttare più di quanto necessario.

Cosa dovrei fare secondo te? Voltare le spalle a colleghi con cui ho lavorato fino a ieri e che si affidano a me per il loro lavoro? L'aumento l'ho già chiesto, ad una dirigenza che mi ha spostato reparto inconsapevole ed incurante di quello che facevo dall'altra parte.

 

16 minuti fa, Carnacki ha scritto:

La carriera la fai su te stesso, non sulle aziende.

Guardati intorno, vedi cosa offre il mercato per la tua posizione (soprattutto quando arrivi all'offerta finale) e poi valuta.

E non escludere di poter cambiare completamente campo. Io l'ho fatto l'anno scorso per esempio (e ho quasi la tua età).

Potrei anche cambiare completamente campo, cosa che ho già fatto nel 2018. Ma vorrei anche fare leva sulle competenze acquisite negli ultimi 5 anni....

Comunque sul discorso ricerca altre offerte ci sto pensando, ho una indecisione enorme.

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gelsomino
7 minuti fa, Candy ha scritto:

€1400 al mese con quattordicesima.

ok.... ci sono un sacco di cose merdose che hai raccontato.... che non mi va neanche di commentare...perché le capirai tra "qualche anno" a bocce ferme....

ho citato i 1400 perché questo è un bello stipendione in italia mediamente....

non è la tua azienda che sta andando a fondo ma è proprio italia.........

finché riuesci a starci ....stacci dentro....

anche se... per quello che fia sei sottopagato.....

è gente che se ne approfitta.....

FATTI I CAZZI TUOI!!! STOP!!

FOTTITENE!

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Quintessenza
30 minuti fa, Candy ha scritto:

Cosa dovrei fare secondo te? Voltare le spalle a colleghi con cui ho lavorato fino a ieri e che si affidano a me per il loro lavoro? L'aumento l'ho già chiesto, ad una dirigenza che mi ha spostato reparto inconsapevole ed incurante di quello che facevo dall'altra parte.

Se c'è una cosa che ho imparato è che i colleghi sono colleghi, non amici.

Pertanto se essere disponibili e gentili sono qualità imprescindibili sul posto di lavoro, andare troppo oltre non è mai un bene.

Anche perchè poi si instaura un circolo vizioso.

Per te limitarti a fare ciò per cui sei pagato sarebbe come un "voltare le spalle", è un pò un controsenso non trovi?

Ma tranquillo che non è pienamente colpa tua, è proprio questa la trappola più comune in cui cascano tutte le persone alle prime esperienze lavorative.

In più se l'azienda e i relativi capi sono bravi a trasmettere senso di "famiglia ed appartenenza", di spirito di sacrificio per un bene comune, la "lobotomizzazione" avviene in un batter d'occhio.

Lobotomizzazione della quale sei vittima sia per quanto appena detto, sia per le speranze che continui a riporre in una realtà instabile e che non ti fornisce assolutamente un compenso adeguato per la tua età e le tue esperienze (anche se non hai specificato che titoli di studio hai, in tal caso potrebbe essere diversa la situazione).

Pertanto, prepara un bel cv ed inizia a guardarti intorno.

Modificato da Quintessenza
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gelsomino
1 minuto fa, Quintessenza ha scritto:

Se c'è una cosa che ho imparato è che i colleghi sono colleghi, non amici.

Pertanto se essere disponibili e gentili sono qualità imprescindibili sul posto di lavoro, andare troppo oltre non è mai un bene.

Anche perchè poi si instaura un circolo vizioso.

Per te limitarti a fare ciò per cui sei pagato sarebbe come un "voltare le spalle", è un pò un controsenso non trovi?

Ma tranquillo che non è pienamente colpa tua, è proprio questa la trappola più comune in cui cascano tutte le persone alle prime esperienze lavorative.

In più se l'azienda e i relativi capi sono bravi a trasmettere senso di "famiglia ed appartenenza", di spirito di sacrificio per un bene comune, la "lobotomizzazione" avviene in un batter d'occhio.

Lobotomizzazione della quale sei vittima sia per quanto appena detto, sia per le speranze che continui a riporre in una realtà instabile e che non ti fornisce assolutamente un compenso adeguato per la tua età e le tue esperienze (anche se non hai specificato che titoli di studio hai, in tal caso potrebbe essere diversa la situazione).

Pertanto, prepara un bel cv ed inizia a guardarti in torno.

Post capolavoro....

chapeau

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gelsomino
3 minuti fa, Quintessenza ha scritto:

senso di "famiglia ed appartenenza", di spirito di sacrificio per un bene comune,

si chiama  tecnica commerciale dell' UNITY .... una delle forme di manipolazione più efficace 

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senza nome

Stai sulla linea dei 25k annui.

Cambia, probabilmente riesci a trovare di meglio.

O comunque vedi cosa ti offre il mercato senza tanti patemi di animo.

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Ciao, thread interessante.

Non ho mai lavorato per un'azienda (ho qualche anno in meno di te), quindi non ho esperienze in tal senso. Ho amici però nella tua situazione.

Come detto dagli altri, mi guarderei seriamente intorno. Lo stipendio, in relazione al tuo carico di lavoro non è altissimo, però dipende moltissimo dal costo della vita del posto in cui vivi (forse l'hai scritto e me lo sono perso).

A quell'età è giusto andar via di casa (diciamo che andar via di casa è sempre giusto nelle giuste condizioni), ma non andare a vivere da solo per la figa, ma per una tua crescita personale, mi raccomando.

Non sentirti in colpa ad andare via se ritieni che non ti pagano abbastanza.

Tieni conto che loro (seppur per denaro) ti tengono chiuso in una stanza con un telefono ed un PC a prendere ordini tutto il giorno.

E non mostrano il benché minimo senso di compassione.

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