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L'elefante nella stanza (di tutti noi, forse)


Tchami

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^'V'^
Il 19/2/2024 at 17:06, Tchami ha scritto:

"Vorrei andare a convivere, o sapere che c'è almeno questa possibilità, per far si che questo per sempre non sia solo una favola".

Una richiesta banale, normale, da parte della mia attuale ragazza. Con l'inserimento di quel "per sempre" praticamente impossibile al giorno d'oggi, influenzato da una delle poche famiglie tradizionali rimaste, la sua. 

Questo non sembra l'invito a condividere una casa, ma un viaggio attraverso l'incertezza dell'esistenza, un patto silenzioso di accompagnarsi a vicenda nel cammino verso l'ignoto, con la fragile ma preziosa speranza di trovare, nella condivisione di ogni giorno, quel per sempre che si nasconde tra le pieghe del tempo fugace.

Avevo scritto molto di più, e l'ho salvato a parte. 

Ma vorrei dire che potrebbe non essere ecologico per una ragazza che cerca di affrontare l'incertezza e l'ignoto, farlo con chi sta avendo paura, dell'incertezza e dell'ignoto... 

Questo a prescindere che tu voglia convivere o meno. 

Se lo stai pensando come ipotesi perché percepisci limiti e paure, invece che da una posizione di possibilità, il gesto sembra lo stesso ma invece di arricchire la sinfonia dell'ordine naturale delle cose con un'asimmetria voluta, crea un'increspatura di disturbo. 

Anche una carezza è lo stesso gesto, ma può essere fatta secondo il flusso del pelo oppure contropelo. 

Non è una decisione in cui vuoi consigli, deciderai tu. 

Ma probabilmente dovresti prima ritrovare una posizione da cui decidere verso possibilità che vedi diramarsi e non come scelta sotto ricatto in fuga da spauracchi e limiti che vedi avvicinarsi. 

 

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Tchami
13 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Avevo scritto molto di più, e l'ho salvato a parte. 

Manda pure, ormai ci siamo. 

14 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Ma vorrei dire che potrebbe non essere ecologico per una ragazza che cerca di affrontare l'incertezza e l'ignoto, farlo con chi sta avendo paura, dell'incertezza e dell'ignoto... 

Mi sento responsabile, per questo. Ma aggiungo. L'incertezza e l'ignoto non mi spaventano, ma le certezze che ho elencato sopra, si. Non ho potere su di esse, è snervante e lancinante (eufemismo). Mi dicono tutti ciò che mi dici tu, ma io sento altro (giusto o sbagliato che sia).

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Tchami
Il 19/2/2024 at 19:17, DreamSpirit ha scritto:

Ma in particolare cos’è che ti da questa sensazione di malessere cosi forte?

Che un giorno si muore, e che non hai realizzato delle cose che volevi nella tua vita, e non sai che direzione prendere?

Mi erano sfuggite le domande.

Che si soffre, che sei impotente. Non si migliora da esse, si accetta e basta. Che ci sono dei limiti e che nessuno può farci nulla. Cosa voglio io non è al momento comprensibile, ed è la meno importante.

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^'V'^
2 ore fa, Tchami ha scritto:

Mi dicono tutti ciò che mi dici tu, ma io sento altro (giusto o sbagliato che sia).

Cosa senti? 

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Tchami
56 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

senti

Rassegnazione, rabbia. Impotenza, non poter cambiare le cose, ingiustizia, sofferenza non meritata (vale per tutti). 

La lista potrebbe andare avanti ma concettualmente credo di esserci 

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Tchami
1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Cosa senti

Se devo aggiungere, sofferenza che non ti migliora, come è sempre stato 

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