^'V'^ [Aivia Demon] 160999 Inviato 21 Febbraio Condividi Inviato 21 Febbraio Il 19/2/2024 at 17:06, Tchami ha scritto: "Vorrei andare a convivere, o sapere che c'è almeno questa possibilità, per far si che questo per sempre non sia solo una favola". Una richiesta banale, normale, da parte della mia attuale ragazza. Con l'inserimento di quel "per sempre" praticamente impossibile al giorno d'oggi, influenzato da una delle poche famiglie tradizionali rimaste, la sua. Questo non sembra l'invito a condividere una casa, ma un viaggio attraverso l'incertezza dell'esistenza, un patto silenzioso di accompagnarsi a vicenda nel cammino verso l'ignoto, con la fragile ma preziosa speranza di trovare, nella condivisione di ogni giorno, quel per sempre che si nasconde tra le pieghe del tempo fugace. Avevo scritto molto di più, e l'ho salvato a parte. Ma vorrei dire che potrebbe non essere ecologico per una ragazza che cerca di affrontare l'incertezza e l'ignoto, farlo con chi sta avendo paura, dell'incertezza e dell'ignoto... Questo a prescindere che tu voglia convivere o meno. Se lo stai pensando come ipotesi perché percepisci limiti e paure, invece che da una posizione di possibilità, il gesto sembra lo stesso ma invece di arricchire la sinfonia dell'ordine naturale delle cose con un'asimmetria voluta, crea un'increspatura di disturbo. Anche una carezza è lo stesso gesto, ma può essere fatta secondo il flusso del pelo oppure contropelo. Non è una decisione in cui vuoi consigli, deciderai tu. Ma probabilmente dovresti prima ritrovare una posizione da cui decidere verso possibilità che vedi diramarsi e non come scelta sotto ricatto in fuga da spauracchi e limiti che vedi avvicinarsi. Maldoner, OdetoJoy, Kepak e 5 altri ha reagito a questo 4 2 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tchami [Élite] 128 Inviato 21 Febbraio Autore Condividi Inviato 21 Febbraio 13 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: Avevo scritto molto di più, e l'ho salvato a parte. Manda pure, ormai ci siamo. 14 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: Ma vorrei dire che potrebbe non essere ecologico per una ragazza che cerca di affrontare l'incertezza e l'ignoto, farlo con chi sta avendo paura, dell'incertezza e dell'ignoto... Mi sento responsabile, per questo. Ma aggiungo. L'incertezza e l'ignoto non mi spaventano, ma le certezze che ho elencato sopra, si. Non ho potere su di esse, è snervante e lancinante (eufemismo). Mi dicono tutti ciò che mi dici tu, ma io sento altro (giusto o sbagliato che sia). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tchami [Élite] 128 Inviato 21 Febbraio Autore Condividi Inviato 21 Febbraio Il 19/2/2024 at 19:17, DreamSpirit ha scritto: Ma in particolare cos’è che ti da questa sensazione di malessere cosi forte? Che un giorno si muore, e che non hai realizzato delle cose che volevi nella tua vita, e non sai che direzione prendere? Mi erano sfuggite le domande. Che si soffre, che sei impotente. Non si migliora da esse, si accetta e basta. Che ci sono dei limiti e che nessuno può farci nulla. Cosa voglio io non è al momento comprensibile, ed è la meno importante. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160999 Inviato 21 Febbraio Condividi Inviato 21 Febbraio 2 ore fa, Tchami ha scritto: Mi dicono tutti ciò che mi dici tu, ma io sento altro (giusto o sbagliato che sia). Cosa senti? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tchami [Élite] 128 Inviato 21 Febbraio Autore Condividi Inviato 21 Febbraio 56 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: senti Rassegnazione, rabbia. Impotenza, non poter cambiare le cose, ingiustizia, sofferenza non meritata (vale per tutti). La lista potrebbe andare avanti ma concettualmente credo di esserci Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tchami [Élite] 128 Inviato 21 Febbraio Autore Condividi Inviato 21 Febbraio 1 ora fa, ^'V'^ ha scritto: Cosa senti Se devo aggiungere, sofferenza che non ti migliora, come è sempre stato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
unadonna [Donna] 1044 Inviato 21 Febbraio Condividi Inviato 21 Febbraio 29 minuti fa, Tchami ha scritto: . https://youtu.be/ENPQFmRqfvE?t=36 https://youtu.be/wJU4HkyCdTU?t=166 🤗 Mogito ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160999 Inviato 23 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 23 Febbraio Il 21/2/2024 at 15:50, Tchami ha scritto: Manda pure, ormai ci siamo. No, è un momento troppo importante, lo chiamavano La Notte Buia dell'Anima. Sebbene ci siano differenze individuali nell'affrontarla, è un momento in cui è possibile la connessione tra la tua personalità e la tua essenza. Scrivo essenza (Shin, cuore, centro) come sinonimo di anima ma non mi riferisco a concetti fumosi di roba che sopravvive alla vita, non scrivo anima essendo un concetto troppo ambiguo e stiracchiato da ogni religione e filosofia, finendo per non significare davvero niente. Il risveglio che segue a quella Notte Buia può suscitare serenità e connessione, è un momento in cui il soggetto può comprendere il suo scopo, le cose che vuole ed è in grado di dare, può comprendere cosa invece voglia il mondo da lui/lei, e trovare l'ordine naturale delle cose nella zona di sovrapposizione fra questi due insiemi. Ma può essere anche gestito in modo non costruttivo se subentrano paranoie da bestia di tipo emotivo rispetto a se stessi o eccessive esigenze di adeguamento a quello che il mondo vuole ed alla perfezione vacua che va imponendo. E' un processo in fasi, non è che ne hai una di Notte Buia e che dopo sei uno. Nuovi scenari faranno emergere nuovi spigoli e frizioni con la realtà e in quei momenti di "putrefazione", di NERO, in cui il vecchio muore per far spazio alla vita e al nuovo te, ci sono fasi di sconforto, di depressione, solitudine, senso di vuoto, rassegnazione e tutte le cose che stai sentendo. Ma questi sentimenti sono indispensabili per la distillazione successiva alla putrefazione di sé. Che possiamo chiamare BIANCO. Ora, avevo scritto un sacco, ero molto sereno e connesso e quasi rischiavo di ripetere il dramma umano. Mi sono fermato. Perché il momento in cui un individuo sente il distacco dalla natura ed è uscito dal flusso naturale di vita e morte, è un momento troppo importante, infatti non c'è alcun distacco, ma in quel momento la sofferenza è tanta che in ogni latitudine e tempo si è sempre infilato un parassita. Uno che si frappone fra te e la natura da cui ti senti distaccato e che senti altro da te, e si fa ambasciatore fra te e la natura, fra te e un qualche dio, fra te e quello che succede quando si muore, fra te e i nonni che hai perso, ecc. E' il momento in cui le persone sono più vulnerabili ad essere tirate pateticamente in una religione o sistema di credenze, perché queste hanno un immediato effetto oppiaceo sulla sofferenza. E non permettono però il processo completo di distillazione e di connessione del singolo diviso internamente con un nuovo livello di connessione con la natura (sua e in senso generale). Siccome sei un mio cliente, sarebbe ancora più deleterio per te, non ecologico, perché non ho nemmeno bisogno di guadagnare la tua fiducia, ce l'ho già. Quello che posso dirti senza interferire con un momento così bello ed importante della tua vita, è che a furia di tradire noi stessi e la nostra vera natura, a furia di portare maschere per essere apprezzati in una società (di gente che fa uguale e afferma il contrario di quello che sente), arriviamo così lontani dal nostro autentico percorso (Fa' quello che Vuoi, ti ricordi all'inizio del vecchio Predator Clan?) che si va solcando un dolore invisibile, sordo, continuo, che ad un certo punto si mostra. E' quello, l'elefante nella stanza. E' enorme. Ora puoi avergli dato il nome di consapevolezza della morte, ognuno può dargli il nome e la forma che vuole vedere proiettata nelle ombre, ma in fondo lo sai che quando stai vivendo in modo integrato senza proiettare ombre, quando sei Uno, Aliveness è tutto ciò che c'è, perché è un operatore logico XOR, exclusive OR. L'ho detto e scritto per tanti anni, ma è solo dall'anno scorso che le neuroscienze hanno dato concretezza a quanto dicevo per esperienza ed empirismo. Hanno infatti scoperto che oltre al funzionamento a ioni di Potassio K che i neuroni usano "to fire", capace di generare i risultati logici AND e OR, (E ed O), esiste un meccanismo che funziona a ioni di Calcio C, che ha a che fare con XOR. XOR significa "Così è e non altrimenti", o come dicono in Giappone per terminare una frase che è così e basta, So Desu Ne. Mentre ti scrivo è giorno. Così è e non altrimenti. Non è giorno e notte, non è giorno o notte. Potrebbe, essere notte, ma è giorno e non altrimenti. E' giorno, e la vivenza, Aliveness, è vita e non è morte E vita o morte O vita. Così è e non altrimenti. Non posso incollarti quello che avevo scritto perché contiene troppa verità e poiché sono umano e fallibile, se contiene anche solo un 1% di menzogna, ti avrei avvelenato e non è giusto perché tu mi lasci entrare, perché ti fidi di me, e questo è sacro, inviolabile, proibito. Nessuno può andare a fare la pipì per te, è un'esperienza che non puoi farti predigerire o raccontare, i sentimenti che stai provando vanno benissimo e sono quelli giusti. Il 21/2/2024 at 19:17, Tchami ha scritto: Rassegnazione, rabbia. Impotenza, non poter cambiare le cose, ingiustizia, sofferenza non meritata Perfetto, sono quelli che San Giovanni della Croce aveva individuato come indicatori della Notte Buia. E' il momento in cui un religioso entrerebbe nel tuo sistema per renderti schiavo della sua ideologia a vita. E' il momento in cui quelli come me non entrano nemmeno con l'invito ad entrare. OdetoJoy, YOLO, senza nome e 13 altri ha reagito a questo 1 4 9 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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