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Un setaccio troppo stretto?


Gamebred

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Gamebred
2 minuti fa, senza nome ha scritto:

Ti.sto per dire una cosa che non ti piacerà per nulla, cioè che il problema probabilmente risiede fra la tua moneta e il mercato.

Magari potrebbe essere anche l'ambiente che è privo di risorse perché è un paesino nell'entroterra del Veneto o della Campania(la differenza è molto meno di quello che si crede), quindi potresti dover cambiare quello.

Oppure puoi pure stare a Napoli, ma ugualmente ti servirebbe Londra(per dire).

Tolto questo elemento, probabilmente non hai moneta per pagare i tuoi standard.

Per fare una metafora banale: guadagni 1200 e il tuo standard di auto minimo sono le Amg della Mercedes.

Ovviamente questi standard non potranno mai essere soddisfatti.

Chiaramente è un discorso da riportare nella tua vita con tutti gli aggiustamenti del caso.

Questo è verissimo, d'altronde la verità fa male ma rende liberi.

Chiaramente il mio contesto di riferimento è un fattore gigantesco, e sicuramente ho intenzione di cambiarlo, appena sistemo qualche cosa che devo sistemare. Puntare sui grandi numeri è una verità tanto banale quanto efficace.

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Wyatt99
41 minuti fa, RAWolf ha scritto:

Anche a me stanno sui coglioni quelli che sono sempre in ritardo, perché io sono sempre puntuale o in anticipo salvo catastrofi. Quindi che faccio, mi circondo di gente puntuale perché se uno arriva 10 minuti dopo la prendo come un affronto alla mia persona?

Se ritardano troppo e sempre, si.

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gelsomino
3 ore fa, Gamebred ha scritto:

Ho un setaccio troppo stretto?

si....

ma col tempo si allargherà da solo....

in fondo credo che sia la solita storia che vorremmo che il mondo fosse fatto a nostra immagine e somiglianza....

anche io ero così....

adesso me ne strafrego... e vivo moltissimo meglio....

perché ci sono cose che non possiamo cambiare/controllare....

e provarci per la maggio parte sono sbattimenti/stress che ti portano a mangiarti il fegato...e morire prima del dovuto...

ho dirottato tutte quell energie che "sprecavo" prima....

a rendere quasi impenetrabile....

quello che ho già citato ....lo dice woodman in the gambler....

quella "fortezza della solitudine"....

ecco se dovessi affacciarmi ai bastioni di quella fortezza e veder eil nemico alle porte...

potrei impazzire di dolore...

dolore vero....

 

 

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Maldoner
Inviato (modificato)

Vedo che siamo parecchi a provare le stesse sensazioni (curioso come 7/8 anni fa ero molto diverso in questo).

Condivido il consiglio più operativo che conosco, nel mio caso funzion(icchi)a.

Pratica la meditazione mindfulness.

Non è facile, ci vuole enorme costanza e tenere a mente che i risultati li noti a distanza di mesi e anni.

Ovviamente non è la panacea di tutti i mali, se non stai vivendo un livello minimo di benessere psicofico (intendo che non sei eccessivamente stressato) serve a poco.

Però, per quel che è la mia esperienza, aiuta.

 

Altrimenti mi verrebbe da suggerire di contattare lo psicoterapeuta del forum, però ricordo che lo avevi già fatto e non c'era nulla su cui poter far qualcosa.

Cita

adesso me ne strafrego...

Credo, mi corregga pure se sto dicendo una boiata, che stia proprio chiedendo come arrivare a fregarsene (partendo quindi dal fatto che gliene frega eccome).

"Fregatene" che vor dì?

È un concetto astratto alla stregua di "Reagisci" e "Svegliati"

Mi metto allo specchio e ripeto trenta volte "Fregatene"..."Fregatene"..."Fregatene"...?

Modificato da Maldoner
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Tony Montana
2 ore fa, Gamebred ha scritto:

Preferisco di no, ho avuto esperienze molto negative a sacrificare la mia privacy per accontentare la curiosità di sconosciuti su un forum....sono sicuro che chi ha letto non ha bisogno di leggere una situazione ricca di dettagli per capire cosa sento, e se anche lui risuona con questo sentire.

Ok, nessun problema.

Non ho bisogno di esempi per capire la sensazione. Però alcuni dettagli comportamentali sarebbero utili per comprendere se parte del problema possa avere una natura:
- comunicativa,
- riguardante una carenza di gratitudine.

1. Quanto chiaramente e onestamente comunichi i tuoi bisogni, le tue necessità e i tuoi doveri (la tua legge)?

2. Quanta gratitudine esprimi quando i paletti vengono rispettati?

3. Quanto influisce effettivamente sul tuo vantaggio operativo o meglio sul mutuo vantaggio operativo? È una questione di principio? Oppure è una questione che coivolge anche la pratica (genera situazioni lose-lose) e che potrebbe essere risolvibile con un debriefing?
 

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Tony Montana
38 minuti fa, Tony Montana ha scritto:

1. Quanto chiaramente e onestamente comunichi i tuoi bisogni, le tue necessità e i tuoi doveri (la tua legge)?

Ti faccio un esempio.

Questo è il protocollo che uso con un mio partner lavorativo in un progetto importante e dove dobbiamo essere completamente allineati. Lui è gerarchicamente mio superiore, sebbene lavoriamo di fatto alla pari. (Ho rimosso i tool che usiamo per non fare pubblicità.)

Se notate l'influenza PREDATOR, avete buon gusto.
 

Recon and Intel

  • Clear Comms: Ensure total clarity in what's expected. No detail is too small.
  • Intel Gathering: Understand the 'why' behind each task's importance.

Mission Planning

  • Ops Plan: Document all tasks and their specifics. Use shared digital tools for efficiency.
  • Situational Prep: Align on missions, set reminders and prioritize tasks based on mission criticality.

Execution

  • Stay Sharp: Regularly review and adjust your task list to adapt to changing conditions.
  • Immediate Action: Address potential failures or delays upfront. Adapt and overcome.
  • Mission Completion: Follow through on every detail. Confirm target achievement with your partner.

Debrief

  • After-Action Review (AAR): Solicit retrospective feedback. What was the mission's success rate? Adjust tactics accordingly.
  • Continuous Improvement: Reflect on performance. Always look for efficiency gains and skill enhancement.

Personal Readiness

  • Stay Zeroed: Maintain mindfulness to stay aligned with your partner's needs.
  • Combat Ready: Foster empathy and personal growth to improve your operational effectiveness in the relationship.

Execute with precision, adaptability, and a continuous improvement mindset to meet and exceed your partner's expectations.

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Gamebred
1 ora fa, Maldoner ha scritto:

Pratica la meditazione mindfulness.

Ci ho provato, non ho visto risultati sinceramente. Purtroppo non riesco a essere costante se non vedo risultati che ricompensino i miei sforzi.

1 ora fa, Maldoner ha scritto:

Altrimenti mi verrebbe da suggerire di contattare lo psicoterapeuta del forum, però ricordo che lo avevi già fatto e non c'era nulla su cui poter far qualcosa.

Ricordi bene, il dott. Grillini stesso mi ha detto che non poteva aiutarmi.

1 ora fa, Tony Montana ha scritto:

Ok, nessun problema.

Non ho bisogno di esempi per capire la sensazione. Però alcuni dettagli comportamentali sarebbero utili per comprendere se parte del problema possa avere una natura:
- comunicativa,
- riguardante una carenza di gratitudine.

1. Quanto chiaramente e onestamente comunichi i tuoi bisogni, le tue necessità e i tuoi doveri (la tua legge)?

2. Quanta gratitudine esprimi quando i paletti vengono rispettati?

3. Quanto influisce effettivamente sul tuo vantaggio operativo o meglio sul mutuo vantaggio operativo? È una questione di principio? Oppure è una questione che coivolge anche la pratica (genera situazioni lose-lose) e che potrebbe essere risolvibile con un debriefing?
 

Bellissimo post, le domande sono sempre più interessanti delle risposte e queste che mi hai posto sono domande importantissime. 

Adesso sono un po' di fretta, domani ritorno sulla questione.

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Tony Montana
18 ore fa, Gamebred ha scritto:

Ci ho provato, non ho visto risultati sinceramente. Purtroppo non riesco a essere costante se non vedo risultati che ricompensino i miei sforzi.

Curiosità: misuravi qualche metrica particolare o andavi a sensazione?

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Gamebred
19 ore fa, Tony Montana ha scritto:

1. Quanto chiaramente e onestamente comunichi i tuoi bisogni, le tue necessità e i tuoi doveri (la tua legge)?

Ottima domanda. In effetti devo dire che a volte mi trattengo nel farlo. Per i seguenti motivi:

-Gestisco molto, molto male i conflitti. Non so litigare con le persone, non voglio litigare con le persone, perché se lo faccio di solito i rapporti se non si chiudono peggiorano tantissimo. Sto lavorando sulla mia capacità di perdonare, è un bel nodo da sciogliere.

-Sono sempre molto attivo e cerco di conoscere sempre nuove persone. Questo significa che sono praticamente sempre l'ultimo arrivato o quasi nel tessuto sociale in cui entro. Non ho molta leva di negoziazione, entrare e comunicare bisogni, necessità e doveri porta anche a essere inviso ai membri del tessuto sociale, che magari non vedevano l'ora di chiudere le porte o tagliare le gambe a un possibile nuovo competitor. Almeno i primi tempi, penso sia meglio avere un profilo basso. Che non significa essere remissivi o farsi mettere i piedi in testa, ma penso occorra rendersi conto della situazione, del contesto, e del proprio potere di negoziazione. Non vedo bene entrare in un gruppo, in un giro, e dire io faccio X, se fate Y mi fate incazzare o simili.

-Più volte comunicare la mia legge ha portato a feedback negativi. Torniamo al dilemma di cui ho parlato: o soffro perché devo cambiare i miei principi, o soffro perché le persone non li rispettano.

20 ore fa, Tony Montana ha scritto:

2. Quanta gratitudine esprimi quando i paletti vengono rispettati?

Qui invece penso di essere messo bene. Cerco di mostrare gratitudine in ogni modo in cui riesco: verbalmente, con gesti e con effort per reciprocare i comportamenti altrui. Sono sicuro che le persone riconoscono quando sono loro grato.

20 ore fa, Tony Montana ha scritto:

3. Quanto influisce effettivamente sul tuo vantaggio operativo o meglio sul mutuo vantaggio operativo? È una questione di principio? Oppure è una questione che coivolge anche la pratica (genera situazioni lose-lose) e che potrebbe essere risolvibile con un debriefing?

Questa pure è un'altra ottima domanda. A volte è solo questione di principio, ma spesso ho perso occasioni e mi sono immesso in situazioni lose-lose. La sensazione di rigetto a volte è così forte che mi impedisce di fare buon viso a cattivo gioco e agire comunque.

Qui purtroppo influiscono molto le volte in cui magari ho fatto buon viso a cattivo gioco ma poi non ho avuto un ritorno, un vantaggio dall'averlo fatto, lasciandomi una DOPPIA sensazione negativa, cornuto e mazziato. Sono situazioni che mi spostano molto dal mio equilibrio emotivo e mentale.

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