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Situazione con sottoposta - Si accettano consigli


Icepassion8

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Icepassion8

Ciao a tutti,

chiedo a voi consiglio su come gestire questa situazione.

Io 38 anni, in relazione stabile ed accasato da tempo. Lei 23 anni e convive con un fesso che è riuscito, per errore, a metterla incinta qualche anno fa; il fesso è lo stesso ragazzo con cui sta dal liceo e la convivenza è stata organizzata in tutta fretta dopo questo fatto (info avute da lei)

Ho la ragionevole certezza che il fesso sia stato finora il suo unico uomo o uno dei pochi (almeno ufficialmente) e la sensazione è che nella loro relazione regni la noia: dei due lei è la parte più caratteriale, lui il classico prototipo di uomo zerbino che le muore dietro. Anche fisicamente non c’è partita: lui brutto e grasso; lei, fresca e bellissima, farebbe arrapare un morto.

La nostra partita si gioca su un terreno minato, quello aziendale (azienda di medio grandi dimensioni con c.ca 200 addetti).

A complicare ulteriormente le cose sono i ruoli dei giocatori: io, carriera d’oro, ricopro uno dei ruoli apicali ed ho potere pressochè assoluto su ciò che accade nell’intero stabilimento; lei semplice addetta in uno dei vari reparti. Quindi riassumendo io tutto da perdere sia a livello personale che professionale, lei molto meno, anzi forse potrebbe pensare, sul lato professionale, di avere qualcosa da guadagnare.

Premetto che io non voglio essere il suo principe azzurro, non sono innamorato o baggianate simili. Il goal per me è averla fisicamente, punto.

La cosa dovrà rimanere sotto traccia.

Cerco di riassumervi brevemente la situazione fino ad oggi:

Il tutto è partito qualche mese fa con scambi di sguardi, spesso intensi con annessi sorrisi, ogni qualvolta ci incrociavamo. A quel punto, considerata la difficoltà di contatto data dal divario nella gerarchia, le ho assegnato qualche semplice mansione sporadica che potesse portarci ad interagire, seppur brevemente, a livello professionale; niente ovviamente che presupponesse avanzamenti “sospetti” di carriera.

In questi frangenti ho potuto instaurare un minimo di interazione sociale oltre che professionale cogliendo qualche segnale: lei arrossiva in modo molto evidente quando parlavamo, soprattutto quando la conversazione si spostava dalla sfera professionale alla sfera privata. Quando, durante la conversazione, la fissavo intensamente senza distogliere, lei reggeva il mio sguardo e, pur arrossendo in modo più evidente, non indietreggiava se aumentavo la prossimità invadendo il suo spazio personale fino quasi al contatto fisico. Alle mie battute, sempre molto politically correct visto il contesto, seguivano spesso suoi risolini a metà fra l’eccitato e l’isterico (erano battute da ospizio).

Comprensibilmente, in tutti questi frangenti era sempre e comunque percepibile una certa soggezione e timore da parte sua. Non riuscivo quindi a capire se, oltre lo scopo meramente professionale di compiacere un suo superiore, ci fosse qualcosa altro.

Ho quindi iniziato un certo tira e molla alternando momenti/giorni in cui le concedo sorrisi/incoraggiamenti/qualche battuta di rito e cordialità/complicità superiore alla media, a momenti/giorni in cui quando ci incrociamo la saluto e finisce lì / sono super impegnato / non rispondo alle sue chiamate di lavoro / mi faccio vedere a dialogare in modo complice e scherzoso con colleghe.

Questa cosa sembra l’abbia un po’ destabilizzata: nei momenti di “molla” in cui il livello delle mie attenzioni è prossimo allo zero le conseguenze sembrerebbero essere 2

1-      Mi chiama o cerca con motivazioni palesemente futili pur di avere un’interazione di qualche tipo, addirittura sforzandosi lei in qualche frangente di fare una battuta con annessi risolini isterici

2-      Tiene il broncio (fa ridere ma l’atteggiamento suggerisce proprio quello)

Nel caso 2 ovviamente se ci incrociamo tiro dritto facendo finta di non accorgermi di nulla essendo super impegnato/indaffarato. Quando arriva il tira dopo il molla, la sua espressione si illumina e si sforza di compiacermi.

Direi che più o meno questa è la situazione ad oggi.

Devo cercare in qualche modo di far esporre lei perché il mio ruolo impone di giocare molto soft, il livello di rischio che posso mettere sul piatto senza una ragionevole certezza che ci stia è molto limitato. Banalmente anche solo invitarla a bere un caffè fuori vista la mia e la sua posizione nella gerarchia, stride.

       Grazie a chi vorrà darmi qualche consiglio

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Faceless
12 minuti fa, Icepassion8 ha scritto:

 

Io 38 anni, in relazione stabile ed accasato da tempo. Lei 23 anni e convive con un fesso che è riuscito, per errore, a metterla incinta qualche anno fa; il fesso è lo stesso ragazzo con cui sta dal liceo e la convivenza è stata organizzata in tutta fretta dopo questo fatto (info avute da lei)

Ho la ragionevole certezza che il fesso sia stato finora il suo unico uomo o uno dei pochi (almeno ufficialmente) e la sensazione è che nella loro relazione regni la noia: dei due lei è la parte più caratteriale, lui il classico prototipo di uomo zerbino che le muore dietro. Anche fisicamente non c’è partita: lui brutto e grasso; lei, fresca e bellissima, farebbe arrapare un morto.

 

E così per curiosità, chi è la fessa che sta con te?

Modificato da Faceless
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gelsomino
14 minuti fa, Icepassion8 ha scritto:

Grazie a chi vorrà darmi qualche consiglio

bella descrizione situa.......

allora.....

lei ci starebbe.garantito al limone..........

or al edolenti note....................

lo farebbe per metterlo al culo al tizio con cui convive..........

2) tu vuoi solo chiavarla giustamente..............

ma quest ami sa che una volta chiavata e mollata...........................ti farebbe storie in azienda e con la tu acompagna ufficiale.............

questo penso leggendo il tuo post.

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maidiremai
1 ora fa, Icepassion8 ha scritto:

io, carriera d’oro, ricopro uno dei ruoli apicali ed ho potere pressochè assoluto su ciò che accade nell’intero stabilimento; lei semplice addetta in uno dei vari reparti. Quindi riassumendo io tutto da perdere sia a livello personale che professionale, lei molto meno, anzi forse potrebbe pensare

 

sarò sgradevolmente scontato, ma questo è il punto. anno domini 2024, le notizie della stampa e dei media le leggi, rifletti

con le isterie correnti, con una con reazioni emotive da mina vagante, a ragionarci a tavolino penso che sia meno pericoloso prendere a sberloni un carabiniere o simili 

 

lo sai già da te, dirai, cerchi pareri su altro, ma te lo ricordo lo stesso. io 34 posizione non di superiore né correlata (altra azienda dello stesso gruppo), non d'oro ma quantomeno ben sopra la base, lei 20 stessi imbarazzi nervosetti, un sogno di ragazza da vedere, un incubo vissuto poi. con scoppi ritardati anche a distanza di tempi e di situazioni inimmaginabili. e non c'era nemmeno l'ombra della situazione mediatica attuale, anzi

nemmeno un invito di significato trascurabile (zero se non ci fosse la situazione de qua) le puoi fare, lo dici pure te

una zampata al volo se capita l'occasione insomma sembra l'unica possibilità, ma il rischio resta  

Modificato da maidiremai
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Kaihō-sha
12 ore fa, Icepassion8 ha scritto:

 

Ciao a tutti,

chiedo a voi consiglio su come gestire questa situazione.

Io 38 anni, in relazione stabile ed accasato da tempo. Lei 23 anni e convive con un fesso che è riuscito, per errore, a metterla incinta qualche anno fa; il fesso è lo stesso ragazzo con cui sta dal liceo e la convivenza è stata organizzata in tutta fretta dopo questo fatto (info avute da lei)

Ho la ragionevole certezza che il fesso sia stato finora il suo unico uomo o uno dei pochi (almeno ufficialmente) e la sensazione è che nella loro relazione regni la noia: dei due lei è la parte più caratteriale, lui il classico prototipo di uomo zerbino che le muore dietro. Anche fisicamente non c’è partita: lui brutto e grasso; lei, fresca e bellissima, farebbe arrapare un morto.

La nostra partita si gioca su un terreno minato, quello aziendale (azienda di medio grandi dimensioni con c.ca 200 addetti).

A complicare ulteriormente le cose sono i ruoli dei giocatori: io, carriera d’oro, ricopro uno dei ruoli apicali ed ho potere pressochè assoluto su ciò che accade nell’intero stabilimento; lei semplice addetta in uno dei vari reparti. Quindi riassumendo io tutto da perdere sia a livello personale che professionale, lei molto meno, anzi forse potrebbe pensare, sul lato professionale, di avere qualcosa da guadagnare.

Premetto che io non voglio essere il suo principe azzurro, non sono innamorato o baggianate simili. Il goal per me è averla fisicamente, punto.

La cosa dovrà rimanere sotto traccia.

Cerco di riassumervi brevemente la situazione fino ad oggi:

Il tutto è partito qualche mese fa con scambi di sguardi, spesso intensi con annessi sorrisi, ogni qualvolta ci incrociavamo. A quel punto, considerata la difficoltà di contatto data dal divario nella gerarchia, le ho assegnato qualche semplice mansione sporadica che potesse portarci ad interagire, seppur brevemente, a livello professionale; niente ovviamente che presupponesse avanzamenti “sospetti” di carriera.

In questi frangenti ho potuto instaurare un minimo di interazione sociale oltre che professionale cogliendo qualche segnale: lei arrossiva in modo molto evidente quando parlavamo, soprattutto quando la conversazione si spostava dalla sfera professionale alla sfera privata. Quando, durante la conversazione, la fissavo intensamente senza distogliere, lei reggeva il mio sguardo e, pur arrossendo in modo più evidente, non indietreggiava se aumentavo la prossimità invadendo il suo spazio personale fino quasi al contatto fisico. Alle mie battute, sempre molto politically correct visto il contesto, seguivano spesso suoi risolini a metà fra l’eccitato e l’isterico (erano battute da ospizio).

Comprensibilmente, in tutti questi frangenti era sempre e comunque percepibile una certa soggezione e timore da parte sua. Non riuscivo quindi a capire se, oltre lo scopo meramente professionale di compiacere un suo superiore, ci fosse qualcosa altro.

Ho quindi iniziato un certo tira e molla alternando momenti/giorni in cui le concedo sorrisi/incoraggiamenti/qualche battuta di rito e cordialità/complicità superiore alla media, a momenti/giorni in cui quando ci incrociamo la saluto e finisce lì / sono super impegnato / non rispondo alle sue chiamate di lavoro / mi faccio vedere a dialogare in modo complice e scherzoso con colleghe.

Questa cosa sembra l’abbia un po’ destabilizzata: nei momenti di “molla” in cui il livello delle mie attenzioni è prossimo allo zero le conseguenze sembrerebbero essere 2

1-      Mi chiama o cerca con motivazioni palesemente futili pur di avere un’interazione di qualche tipo, addirittura sforzandosi lei in qualche frangente di fare una battuta con annessi risolini isterici

2-      Tiene il broncio (fa ridere ma l’atteggiamento suggerisce proprio quello)

Nel caso 2 ovviamente se ci incrociamo tiro dritto facendo finta di non accorgermi di nulla essendo super impegnato/indaffarato. Quando arriva il tira dopo il molla, la sua espressione si illumina e si sforza di compiacermi.

Direi che più o meno questa è la situazione ad oggi.

Devo cercare in qualche modo di far esporre lei perché il mio ruolo impone di giocare molto soft, il livello di rischio che posso mettere sul piatto senza una ragionevole certezza che ci stia è molto limitato. Banalmente anche solo invitarla a bere un caffè fuori vista la mia e la sua posizione nella gerarchia, stride.

       Grazie a chi vorrà darmi qualche consiglio

Dacci altri dati:

 

 da quanto sei impegnato? E che caratteristiche ha la tua lei? Sono ricorrenti nelle tue eventuali storie passate? Quanto assomiglia lei a queste eventuali storie passate?

 

Al di là del piacere fisico che più o meno qui tutti comprendiamo..c’è altro che ti motiva verso di lei? Chiedo perché spesso come uomini facciamo fatica a vedere la parte più emotiva legata alle nostre voglie..parlo di cose tipo sentirci fighi nell’aver scopato una figa, desiderio di status su altri uomini o preselezione su altre donne, riscatto dopo una vita di calci nel culo ecc.

 

Quanto tempo ti ciuccia il lavoro sulla tua vita personale? 
 

 

Perché tutte queste domande? Perché oggettivamente potrebbe essere la situazione peggiore per provarci (non prenderla come una morale facile..con due colleghe conclusi qualcosa tempo fa ma essendo di pari livello e giocando molto sulla discrezione ho forse prevenuto un eventuale peggio, assieme al fatto che dopo la prima volta non ci sono stati seguiti sentimentali per cui amici come prima..ma non capita sempre purtroppo o per fortuna).

 

Rispondendo a queste domande forse puoi avere più chiaro il discorso costi/benefici e capire se ne vale il rischio o meno..perché piaccia o meno il mondo reagisce ai nostri tentativi di affermazione personale e spesso prosciugandoci il piatto (involontariamente ci stavo andando pericolosamente vicino una volta e non ho dormito per una settimana!!)

Modificato da Kaihō-sha
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Icepassion8

Grazie a chi ha risposto, apprezzo i tentativi (molto di buon senso) di riportarmi con i piedi per terra.

Beh credo che da un punto di vista meramente razionale il gioco non valga mai la candela e questo caso non fa eccezione. Purtroppo (o per fortuna) le nostre azioni non sono sempre guidate dalla ragione.

La mia attuale relazione va più che bene, non ho mancanze particolari e considero la mia attuale partner la compagna di vita

Ho una sessualità molto esuberante e gestirla in passato non è sempre stato facile. Ho imparato nel tempo a canalizzare tutta questa energia in ambito professionale e questo, unito ad un certo autocontrollo, mi ha permesso di riuscire a non tradire, mai. (e certo qualche occasione l’ho avuta)

Ovviamente ho già valutato più e più volte nella mia mente lo scenario “worst” tentando di auto dissuadermi

Questa volta, sarà la crisi di mezza età o non so cosa, per quanto mi riempia di buoni propositi l’attrazione che provo verso questa fanciulla è martellante, è qualcosa di chimico…

 

Quindi, per chi volesse continuare a seguire questa follia, gli aggiornamenti

Sto volutamente prolungando per un numero indefinito di giorni il “molla” in modo da riuscire a “leggere” eventuali reazioni scomposte da parte sua e mantenendo il mio livello di rischio più basso possibile.

Tra giovedì e venerdì l’ho molto trascurata e messo in atto diversi “teatrini” con altre colleghe che sembrano averla molto irritata.

Durante una breve conversazione a tema puramente tecnico/lavorativo, ho notato che ha vistosamente fatto un passo indietro, quasi a dirmi “non avvicinarti” (non lo stavo facendo ne era mia intenzione e la conversazione era molto distesa)

In seguito ho evitato di proposito di farmi vedere in quell’aera del reparto sparendo di fatto dalla sua visuale per tutto il giorno. Poco prima della chiusura dell’orario di lavoro, mi chiama dicendomi qualcosa riguardo al fatto che non mi ha più aggiornato ma quel lavoro che sta seguendo continua ad andare bene (non c’erano dubbi a riguardo e non le avevo chiesto nessun aggiornamento in merito); io rispondo con uno sbrigativo “ok perfetto” e chiudo, lei ringrazia. Noto poi che esce per ultima rimanendo quasi 10 min da sola in reparto (aspettava qualcosa?)

Vado avanti su questa linea?

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gelsomino
2 minuti fa, Icepassion8 ha scritto:

Vado avanti su questa linea?

questa vorrebbe presa a pecorina su qualche tavolo.....

cazzo ....che autocontrollo che ci vuole.....

non tinvidio per nulla....

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Icepassion8
Il 15/3/2024 at 01:20, maidiremai ha scritto:

 

sarò sgradevolmente scontato, ma questo è il punto. anno domini 2024, le notizie della stampa e dei media le leggi, rifletti

con le isterie correnti, con una con reazioni emotive da mina vagante, a ragionarci a tavolino penso che sia meno pericoloso prendere a sberloni un carabiniere o simili 

 

lo sai già da te, dirai, cerchi pareri su altro, ma te lo ricordo lo stesso. io 34 posizione non di superiore né correlata (altra azienda dello stesso gruppo), non d'oro ma quantomeno ben sopra la base, lei 20 stessi imbarazzi nervosetti, un sogno di ragazza da vedere, un incubo vissuto poi. con scoppi ritardati anche a distanza di tempi e di situazioni inimmaginabili. e non c'era nemmeno l'ombra della situazione mediatica attuale, anzi

nemmeno un invito di significato trascurabile (zero se non ci fosse la situazione de qua) le puoi fare, lo dici pure te

una zampata al volo se capita l'occasione insomma sembra l'unica possibilità, ma il rischio resta  

 

Grazie per aver portato la tua esperienza.

Mi hai incuriosito, ti va di darmi ulteriori dettagli della situazione vissuta?

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maidiremai
17 ore fa, Icepassion8 ha scritto:

 

Grazie per aver portato la tua esperienza.

Mi hai incuriosito, ti va di darmi ulteriori dettagli della situazione vissuta?

non aveva molti punti in comune, a parte la differenza di età e gli imbarazzi della tipa, che sono ciò a cui mi riferisco

per giunta era suppergiù il '93, i cellulari erano ancora rari, e si telefonava... alla mamma o a chi capitava

 

il fatto che si irriti, le irrequietezze e le reazioni scomposte etc suggeriscono sì che provi qualcosa, ma quel qualcosa può diventare astio e rivalsa in un amen. nel mio caso è stato così, dopo tira e molla in cui mi capitava si sciropparmi un tot di chilometri a rischio di qualsiasi esito, anche che non uscisse nemmeno (età e distanze non erano ben viste in famiglia, i tempi direi che per quel verso sono cambiati, ma per l'altro e con il tuo ruolo invece penso che le malelingue trovino terreno fertile. mi ha praticamente stalkerato lei per un tempo assurdo, a strappi diradanti con botto finale ancora più assurdo), io mi rompevo e la mettevo in stand by, poi capitava di incontrarla ancora e poteva succede di tutto, dagli strepiti incontrollati al ricominciare, dato che io come te faticavo a rinunciare, era pure una sportiva e un po' fisicate mi prendono più di tutto. ma anch'io mi ammazzavo di lavoro (anche di sport fortunatamente) e riuscivo a non diventare troppo figadipendente          

Modificato da maidiremai
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Schenker

una carriera d'oro, una relazione stabile e ti imbratti di piscio per una fighetta di 20 anni. Contento te.

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