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Cambiare lavoro per crescere


dietcoke

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dietcoke

Ciao!

Attualmente la mia RAL è di 35k e ricopro la posizione di senior developer.

Negli ultimi anni ho cambiato 3 volte lavoro, ogni volta cercando l'aumento salariale ed ottenendolo.

Ora sono nella stessa azienda da 8 anni, due anni fa ho trovato un'altra posizione e prima di firmare le dimissioni mi è stato proposto di rimanere in cambio di un aumento di livello di contratto e di RAL.

Ora sono di nuovo alla ricerca.

Mi piacerebbe avere il parere di qualcuno più esperto/anziano di me sul modo migliore è più corretto nei confronti di tutti (miei, del mio datore di lavoro e del possibile futuro datore di lavoro).

Il mio obiettivo è crescere professionalmente ed economicamente. 
Dove lavoro ora mi trovo bene, mi hanno concesso anche il full remote senza nessun accordo scritto ed in maniera amichevole.
Credo tuttavia di valere economicamente qualcosa di più visto quello che faccio.

Tuttavia ho iniziato a mandare qualche CV per rendermi conto di quanto possa valere sul mercato ad oggi.
Voi cosa fareste, prima sentireste il vostro datore di lavoro per vedere se c'è una possibilità di aumento o lo mettereste alle strette una volta che avete delle proposte certe da altre aziende? (non intendo un ricatto, piuttosto una sorta di "ci provo con il mio capo, tanto ho già delle proposte sicuramente sarò più deciso")

 

Credo anche che la ricerca di lavoro sia un modo per valutarsi rispetto al mercato e per verificare realmente il livello raggiunto, sopratutto dopo tanti anni nella stessa azienda.
Voi cosa ne pensate?

 

Grazie, ciao.

Modificato da dietcoke
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RDLF
31 minuti fa, dietcoke ha scritto:

Attualmente la mia RAL è di 35k e ricopro la posizione di senior developer.

Ciao!

Dimensione dell' azienda e tecnologie che padroneggi? In che zona d'Italia sei?

35k per un senior personalmente li reputo troppo pochi. Fai bene a valutare alternative.

È una Red flag il fatto che la tua azienda non abbia politiche retributive strutturate; da quello che scrivi mi pare di intendere che non vengano mai loro a proporti un adeguamento salariale ma che reagiscano soltanto quando il rischio di perdere la risorsa si fa reale (purtroppo è la situazione della gran parte delle aziende ITA; potrei scommettere che sei in una PMI a non più di 50-70 persone).

Da come hai steso il post, però, capisco che in verità tu stai bene nel luogo dove lavori attualmente, e desideri un maggior riconoscimento economico; magari i riconoscimenti in termini di stima e "good job man" li hai anche.

Prova a chiederti se veramente ti piace stare lì dove stai e i perché. Vedi se questi "perché" sono insiti dell' azienda attuale o se puoi effettivamente trovarli da altre parti.

 

Considerazione finale: io me ne andrei.

Tu cerchi la crescita e adeguamenti progressivi con il tuo livello e capacità, questi invece non cercano una persona da fare crescere e dargli il boost ma uno ,magari pure bravo, con cui fare il gioco della minima spesa massima resa.

Ripeto: il fatto che ti paghino poco rispetto la mercato e nea che si preoccupano di pianificarti una crescita all' interno dell' azienda sono chiarito.

 

45 minuti fa, dietcoke ha scritto:

Voi cosa fareste, prima sentireste il vostro datore di lavoro per vedere se c'è una possibilità di aumento o lo mettereste alle strette una volta che avete delle proposte certe da altre aziende? (non intendo un ricatto, piuttosto una sorta di "ci provo con il mio capo, tanto ho già delle proposte sicuramente sarò più deciso")

Ultima nota. Ma questa è una fisima mia.

Se vai a muso duro a dirgli di aumentarti i soldi oppure te ne vai provoca:

-senso di stizza in te: perché se i soldi te li danno ora che hai usato il bastone te li potevano dare pure prima e fidelizzare il dipendente mantenendo i rapporti cordiali, quindi è gente che capisce solo le legnate ed è meglio non averci a che fare.

-sfiducia in te da parte loro. Crescita bloccata per sempre all' interno dell' azienda. Che comunque già prima non era presente.

 

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dietcoke

Grazie per la corposa risposta.

Si lavoro in una piccola azienda, siamo 10 dipendenti e siamo verticali su una suite di prodotti per un settore ben specifico.

Ci occupiamo dell'analisi/progettazione/sviluppo ed assistenza post vendita di software per una medio/grossa realtà italiana (fatturato 200M) e siamo stati acquistati da loro due anni fa.

Il fatto è che in questa azienda ci sono da quando è nata (era una startup) ed ero l'unico dipendente insieme ai due soci, quindi ci sono un po' legato.

Mi trovo bene e c'è un clima cordiale. 

Ho chiesto il full remote e me lo hanno accordato. Hanno piena fiducia in me, non mi pressano (se non nei momenti di consegna delle varie release).
Se ho bisogno di un permesso posso chiederlo la sera prima.
Macbook pro e monitor per lavorare in smart.
Non mi posso lamentare.

Infatti io vorrei rimanere, tuttavia a volte penso di star perdendo un treno (dal punto di vista economico e personale) che poi non riuscirei più a prendere.

Attualmente l'azienda sta andando bene, acquisiamo clienti periodicamente ed il software cresce continuamente. Siamo sommersi di richieste e ci sono possibilità di espansione all'estero nei prossimi anni.
Per questo ho timore ad abbandonare la barca.

Qui sono inquadrato come Senior Frontend Developer e sono il punto di riferimento per lo sviluppo e le decisioni sul frontend.
Ho 8/10 anni di esperienza su Angular e tutto l'ecosistema web moderno, lavoriamo con AWS seguendo le principali best practices.

Ho provato a fare un giro su linkedin mandando 15 CV giovedì scorso e ho già due colloqui per la settimana prossima (sono tanti? sono pochi?).

 

Questa frase "magari i riconoscimenti in termini di stima e "good job man" li hai anche" l'hai azzeccata in pieno!

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Carnacki
20 minuti fa, dietcoke ha scritto:

Macbook pro e monitor per lavorare in smart.

Bontà loro.

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Carnacki

Comunque appena riesco do la risposta estesa.

Risposta breve: ti stanno sfruttando per bene, 35K per la tua posizione è ridicola come cifra.

È la classica gabbia dorata, ti danno quei contentini quanto basta per non farti andare via, oggi un po' di RAL, poi lo smart working, poi il monitor...

Se hai davvero le competenze che descrivi (e non ho motivo di credere che non sia così) hai tutte le carte in regola per cambiare e prendere ben altre cifre.

Sei emotivamente legato a loro. Loro fanno così, ci sono passato.

Quando non gli servirai più, ti accompagneranno alla porta senza troppi fronzoli, cercando magari di uscirne pure puliti.

Perdonami, è un argomento che mi triggera abbastanza.

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dietcoke
3 minuti fa, Carnacki ha scritto:

Comunque appena riesco do la risposta estesa.

Risposta breve: ti stanno sfruttando per bene, 35K per la tua posizione è ridicola come cifra.

È la classica gabbia dorata, ti danno quei contentini quanto basta per non farti andare via, oggi un po' di RAL, poi lo smart working, poi il monitor...

Se hai davvero le competenze che descrivi (e non ho motivo di credere che non sia così) hai tutte le carte in regola per cambiare e prendere ben altre cifre.

Sei emotivamente legato a loro. Loro fanno così, ci sono passato.

Quando non gli servirai più, ti accompagneranno alla porta senza troppi fronzoli, cercando magari di uscirne pure puliti.

Perdonami, è un argomento che mi triggera abbastanza.

Grazie! Sono curioso delle risposta estesa.

Sul discorso emotivo hai ragione, l'ultimo progetto/prodotto che abbiamo partorito sono il frutto di due anni di lavoro continuo mio ed altri colleghi e ci sono un po' affezionato.

 

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RDLF
25 minuti fa, dietcoke ha scritto:

Attualmente l'azienda sta andando bene, acquisiamo clienti periodicamente ed il software cresce continuamente. Siamo sommersi di richieste e ci sono possibilità di espansione all'estero nei prossimi anni.
Per questo ho timore ad abbandonare la barca.

Questo punto è critico. 

Analizza bene.

Basta solo che sti soldi in più che arriveranno vengano distribuiti anche bene. Ancora una volta, la parola magica è politica retributiva. Non intrigarti in situazioni all' italiana dove il capo stra guadagna e non riconosce nulla in più ai dipendenti se non il concordato.

Va a fare i colloqui, vedi cosa propongono.

 

Venditi bene. Costruisci una storia attorno all' essere stato uno dei First employee di una startuppina che poi è stata comprata; puoi giocartela raccontando della tua autonomia e capacità di management. Considerate le piccole dimensioni dell' azienda ti sarai dovuto arrabattare e arrangiare più volte.

Quando ti presentano l'offerta rilanciarla pure. Se ti chiedono di fargli vedere le buste paga non gliela mostrare! Rispondi qualcosa del tipo "Valuto offerte a partire dai 45k" o qualunque cifra ti aggrada. (Poi la busta paga non andrebbe mostrata perché dà pure dei dati sensibili. Che cazzo gliene frega a questi delle detrazioni che ho?)

Cosa ti potrebbe andare bene? Il 10% in più? Il 20%? Non esse passivo e limitarti ad accettare o rifiutare le proposte, prova anche a tirare un po' la corda.

Prova a sentire le altre aziende, sperimenta un po'. Anche se alla fine non cambi ti avrà fatto solo che bene. 

Che i colloqui siano tanti o pochi non importa. Più cinsi specializza meno è importante il numero dei colloqui ma la qualità. Conta la RAL, i benefit, il prestigio dell' azienda, la possibilità di diventare conosciuti nell' ambiente, la scalata interna all' azienda. Valutali questi aspetti!

I miei sono semplici consigli da gli occhi di un esterno, forse la sto facendo troppo facile. Posso capire che tu sia combattuto, però cazzo non ti accontentare.

 

31 minuti fa, dietcoke ha scritto:

Macbook pro e monitor per lavorare in smart.
Non mi posso lamentare.

Non ti accontentare.

 

Tienici aggiornati 

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dietcoke

@RDLF grazie!

Ho fissato ora due call conoscitive martedì 26.

Due anni fa avevo trovato lavoro presso un'azienda importante alimentare nel loro reparto IT (sviluppano il loro software internamente).

Alla fine ho rinunciato perché il mio capo mi ha offerto la promozione al 1° livello e l'aumento alla RAL attuale.

Inoltre quella, seppur solida e parecchio rinomata, non era una realtà informatica ed avevo paura di perdere qualifiche, quindi forte del rilancio del mio capo rimasi.

Ad oggi è stata una scelta giusta.

Vi ringrazio per le risposte, vediamo come evolve!

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Carnacki
1 ora fa, dietcoke ha scritto:

Grazie! Sono curioso delle risposta estesa.

La risposta estesa è che la carriera ormai la puoi fare su te stesso, non sull'azienda. Se hai del valore da offrire e non scaldi la sedia e basta essendo imparentato con qualcuno, s'intende.

Ho lavorato in due aziende lo scorso anno: la prima non si è fatta problemi a mandare via diversa gente in modo più o meno civili, spesso gente che era lì da anni e che aveva contribuito enormemente e concretamente allo sviluppo del business.

Sai chi sono rimasti? I manager/dirigenti amici di qualcuno.

La seconda è partita con RAL competitiva, smart, MacBook, insomma lo stesso che stai descrivendo tu. Salvo poi tagliare un sesto della forza lavoro per riorganizzazione. E quando sei una PMI fare ciò diventa facilissimo.

Oggi l'azienda dove lavori fa i soldi (e non li distribuisce), per cui stai fresco che un domani dovesse essere acquisita da qualcuno che chiude il rubinetto o dovesse andare in crisi, il rischio che si dimentichino di tutto ciò che hai fatto per loro è alto.

Qualora accadesse, tu devi avere già in mano altre offerte più competitive, non tanto per rilanciare (quando stanno nella merda non rilanciano quasi mai) quanto per prendere e andartene con tutta la serenità possibile.

Basta, ho già detto fin troppo.

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dietcoke
1 minuto fa, Carnacki ha scritto:

La risposta estesa è che la carriera ormai la puoi fare su te stesso, non sull'azienda. Se hai del valore da offrire e non scaldi la sedia e basta essendo imparentato con qualcuno, s'intende.

Ho lavorato in due aziende lo scorso anno: la prima non si è fatta problemi a mandare via diversa gente in modo più o meno civili, spesso gente che era lì da anni e che aveva contribuito enormemente e concretamente allo sviluppo del business.

Sai chi sono rimasti? I manager/dirigenti amici di qualcuno.

La seconda è partita con RAL competitiva, smart, MacBook, insomma lo stesso che stai descrivendo tu. Salvo poi tagliare un sesto della forza lavoro per riorganizzazione. E quando sei una PMI fare ciò diventa facilissimo.

Oggi l'azienda dove lavori fa i soldi (e non li distribuisce), per cui stai fresco che un domani dovesse essere acquisita da qualcuno che chiude il rubinetto o dovesse andare in crisi, il rischio che si dimentichino di tutto ciò che hai fatto per loro è alto.

Qualora accadesse, tu devi avere già in mano altre offerte più competitive, non tanto per rilanciare (quando stanno nella merda non rilanciano quasi mai) quanto per prendere e andartene con tutta la serenità possibile.

Basta, ho già detto fin troppo.

Il fatto che io abbia (parzialmente) in mano lo sviluppo del prodotto può avere un valore?
(valore inteso come: "sarai uno degli ultimi ad essere scartato")

Non dico che io non sia insostituibile, tuttavia conosco molto bene il progetto, è complesso e molto articolato...

Sicuramente una mia dipartita rallenterebbe i progressi per un po' di tempo.

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