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Dove trasferirsi in Italia?


Speranz4

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gelsomino
49 minuti fa, Speranz4 ha scritto:

non avrei la pressione sociale

per il momento ogni scelta che prenderai sarà condizionata da quella.....

....devi cominciare a "disintossicarti....".....

non stai parlando di un ragazzino che deve scegliere la squadra per cui tifare.....

,.,,,,ogni scelta sbagliata...ti costerà cara----

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senza nome
Il 25/3/2024 at 20:59, Speranz4 ha scritto:

Vabbe se togliamo l'esplorazione della città e il capire un minimo come organizzarmi per alimentazione, allenamento non è che dove sto adesso possa fare chissà che, almeno li non avrei la pressione sociale che ho qui e avrei più margine di errore magari per fare più esperienza... qua davvero non ci metti nulla a bruciarti... quindi cercherei di capire che eventi ci sono e qual è il target che li frequenta e provando a usare dating app per vedere se qualcuna è interessata ad andarci o cosa può consigliare, so che non è facile ma dove sto non vedo sbocchi onestamente poi sicuramente tu hai più esperienza e quindi avrai trovato degli ostacoli che attualmente non vedo.

È più meno la tipica bolla da expat.

Alla fine se le app ti girano, potresti essere anche abbastanza soddisfatto sul breve, altro discorso sul lungo, che se non hai un temperamento abbastanza inusuale e/o non riesci a crearti altri legami, non riesci a reggere.

La gestione delle aspettative è fondamentale così come il rapporto con sé stessi e la solitudine, alla fine inizi a pensare a tante cose, che magari tra impegni vari, tenevi assopite e nascoste sia "ma chi cazzo me lo fa fare di condurre sta vita".

Ti dico ste cose, perché ho visto un sacco di gente rimbalzare, anche persone abbastanza baldanzose sulle prime, sia in ita che fuori, anche gente con cui avevo rapporti abbastanza stretti o miei coinquilini, perché uno due tre mesi possono essere una "vacanza", anni entra la routine. Ed è altra roba.

Si creano in continuazione bolle, la gente si chiude con conterranei o gente della stessa zona di Italia (tipico dei ragazze e ragazzi del Sud, al Nord, che non riescono spesso a trovarsi bene con gente del Nord, nonostante di primo acchito "odiavano" i "compaesani") stessa roba degli italiani all'estero, alla fine.

O frequentare solo quelli che lavorano con te.

Ecc.

Cerca di evitarlo o comunque non limitarti a questo.

Così come creare delle abitudini salubri, anche socialmente (ma non solo), ed ecologiche per te stesso e per l'ambiente.

Comunque provala questa esperienza e vedi cosa esce fuori.

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Wyatt99
2 ore fa, senza nome ha scritto:

Si creano in continuazione bolle, la gente si chiude con conterranei o gente della stessa zona di Italia (tipico dei ragazze e ragazzi del Sud, al Nord, che non riescono spesso a trovarsi bene con gente del Nord, nonostante di primo acchito "odiavano" i "compaesani") stessa roba degli italiani all'estero, alla fine.

Quanta verità, amico mio.

Gli chiedo il perché lasciare il paese se devono rimanere con le stesse persone della città?

La verità è quella di buttarsi su persone di culture e lingue diverse, e all'inizio sarà difficilissimo, ma almeno conoscerai nuove persone e culture.

Se mi devo trasferire a Milano per studio ed esco solamente con Baresi e Leccesi, a questo punto rimango a Bari e studio li.

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gelsomino
7 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

 

Gli chiedo il perché lasciare il paese se devono rimanere con le stesse persone della città?

chi la chiama zona comfport.... e chi AUTOGHETTIZZAZIONE....

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Wyatt99
1 minuto fa, gelsomino ha scritto:

chi la chiama zona comfport.... e chi AUTOGHETTIZZAZIONE....

Se devo andare in un'altra città e dover parlare col dialetto del mio paese, rimango a casa.

Mia disamina.

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gelsomino
Adesso, Wyatt99 ha scritto:

Se devo andare in un'altra città e dover parlare col dialetto del mio paese, rimango a casa.

Mia disamina.

.... e stai parlando in italia....

pensa quelli che si autoghettizzano all'estero..... e le carogne dei nostri connazionali....

....davanti a loro.... non parlano nemmeno in lingua del luogo....

...sai comé.....la vecchia storia del vantaggio competittivo.-...

...amicomii....

"..non farti piccare dlla vita...piccala tu ala vita..."citazione

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Wyatt99
1 minuto fa, gelsomino ha scritto:

.... e stai parlando in italia....

pensa quelli che si autoghettizzano all'estero..... e le carogne dei nostri connazionali....

....davanti a loro.... non parlano nemmeno in lingua del luogo....

...sai comé.....la vecchia storia del vantaggio competittivo.-...

...amicomii....

"..non farti piccare dlla vita...piccala tu ala vita..."citazione

Purtroppo un mio caro amico si è "autoghettizzato" anche se scopa ragazze straniere.

Ma non c'è divertimento a fare così, ma la vita è sua e non mia.

I peggiori sono i ragazzi erasmus che rimangono tra connazionali (ho visto anche molti francesi fare così) perché non sanno l'inglese. Ma che ci vanno a fare?

E neanche fanno bocchini a due euro.

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Carnacki
2 ore fa, senza nome ha scritto:

Si creano in continuazione bolle, la gente si chiude con conterranei o gente della stessa zona di Italia (tipico dei ragazze e ragazzi del Sud, al Nord, che non riescono spesso a trovarsi bene con gente del Nord, nonostante di primo acchito "odiavano" i "compaesani") stessa roba degli italiani all'estero, alla fine.

O frequentare solo quelli che lavorano con te.

Vedo questa cosa in continuazione a Milano.

Toscani, magari pure della stessa città, gli stessi che nella loro regione si odiano da un quartiere con l'altro, uscire in blocco fra di loro, senza mai interagire davvero con altri se non per provare a fare bandito game.

Romani che vanno a vivere insieme, frequentano gli stessi posti e sospirano con malinconia di come a Roma fosse tutto meglio. Ed uscendo solo con le romane, spesso (nella mia esperienza) fra le ragazze più grezze del circondario.

Inoltre sì, a Milano molti escono solo con i colleghi del lavoro, credo più perché sentono quel bisogno di avere gente intorno come quando sei al liceo, ti ritrovi in classe 20 sconosciuti e te li fai andare bene.

 

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Speranz4
7 ore fa, senza nome ha scritto:

È più meno la tipica bolla da expat.

Alla fine se le app ti girano, potresti essere anche abbastanza soddisfatto sul breve, altro discorso sul lungo, che se non hai un temperamento abbastanza inusuale e/o non riesci a crearti altri legami, non riesci a reggere.

La gestione delle aspettative è fondamentale così come il rapporto con sé stessi e la solitudine, alla fine inizi a pensare a tante cose, che magari tra impegni vari, tenevi assopite e nascoste sia "ma chi cazzo me lo fa fare di condurre sta vita".

Ti dico ste cose, perché ho visto un sacco di gente rimbalzare, anche persone abbastanza baldanzose sulle prime, sia in ita che fuori, anche gente con cui avevo rapporti abbastanza stretti o miei coinquilini, perché uno due tre mesi possono essere una "vacanza", anni entra la routine. Ed è altra roba.

Si creano in continuazione bolle, la gente si chiude con conterranei o gente della stessa zona di Italia (tipico dei ragazze e ragazzi del Sud, al Nord, che non riescono spesso a trovarsi bene con gente del Nord, nonostante di primo acchito "odiavano" i "compaesani") stessa roba degli italiani all'estero, alla fine.

O frequentare solo quelli che lavorano con te.

Ecc.

Cerca di evitarlo o comunque non limitarti a questo.

Così come creare delle abitudini salubri, anche socialmente (ma non solo), ed ecologiche per te stesso e per l'ambiente.

Comunque provala questa esperienza e vedi cosa esce fuori.

Sì sono ancora indeciso, però paradossalmente anche stare lì dove comunque non sei in culo a dio ma se vuoi prendere magari un treno e farti una gita fuori porta in un'altra regione è fattibile per vicinanza, i mezzi pubblici funzionano e sicuramente la sanità è migliore di dove sto attualmente... Cioè io non ho mai sentito nessuno dei miei conoscenti che andando vivere al Nord per studio/lavoro si sia trovato peggio di come stava qui per quanto riguarda le relazioni, poi chiaro dipende dal tipo di persona ma già stare in un ambiente diverso credo mi darebbe stimoli ed input per poter sviluppare abitudini diverse, invece ho sentito una marea di gente lamentarsi della chiusura della città dove abito, anche gente fuori sede che vengono qui a studiare/lavorare. Poi per lavoro comunque sarei isolato, la parte più difficile sarebbe quella sociale ma tanto qua ormai il mio circolo sociale ormai è fatto di gente veramente alla frutta e conosco più gente che vive al nord anche se non a Padova che qui. Un'altra motivazione è che se sei appena trasferito alla fine sei giustificato a non conoscere nulla dell'ambiente o non conoscere nessuno, qui invece è strano perchè i circoli sociali te li costruisci negli anni quindi un resident che esce con i soliti 2 sfigati o da solo non è che abbia chissà che social proof. Poi chiaramente non è che voglio trasferirmi a vita lì ma sono convinto che un cambio d'aria possa farmi bene.

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Enri
Il 23/3/2024 at 10:56, Speranz4 ha scritto:

Ciao, abito in una piccola cittadina del sud di neanche 100k abitanti dove solo l'estate c'è più ricambio e roba da fare il resto dell'anno è molto stagnante. Oltre ciò ho 29 anni e un lavoro che mi permette per ora di lavorare in full remote da tutta Italia e stavo valutando idealmente una citta dove trasferirmi che non sia una metropoli e che mi permetta di vivere decentemente con una RAL di 28k (ho comunque dei soldi messi da parte stando a casa coi miei). Al quadro si aggiunge che ho scarsissima esperienza con le donne quindi volevo cambiare ambiente per cercare di ripartire da 0 e non stare in un posto dove posso bruciarmi la reputazione. Come opzioni avevo pensato a Padova che anche se piccola comunque è universitaria, altre città non me ne vengono in mente, qualcuno ha esperienza in merito? Perché il fatto di uscire e e vedere sempre le solite facce dove se fai un approccio rischi di essere subito spottato sta diventando insostenibile.

Bè 100k è più o meno rimini, quindi non è cosi piccola. Economicamente il sud per lo smart è il top perchè ha i costi più bassi, e le donne sembrano decisamente più calienti che al nord.

Dopodichè se vieni qui nel capoluogo ligure il clima è ottimale e qualche locale la sera(meglio di rimini, almeno nel 2016 quando c'andai) e c'è sempre cosi come il ricambio di conoscenze garantito, l'unico problema potrebbe essere il salario reale...

Modificato da Enri
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