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Mi Chiede di Rimanere Amici ?


Dv7

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^'V'^
14 ore fa, Resilienza.... ha scritto:

cioè la maggior parte della gente che conosco in pratica

Sì. 

17 ore fa, AlexanderMcQueen93 ha scritto:

Tu invece stai desumendo di sapere già da principio quali saranno vantaggi e svantaggi.

Esistono cigni neri strani. 

E quelli possono essere in più o in meno, vantaggi o svantaggi. 

Ma sì, so all'inizio quali siano gli svantaggi e i vantaggi che ricadono nel molto probabile. 

Non serve la sfera di cristallo per sapere che una liaison finirà, e che nel 99,7% dei casi finirà bene, neutra, male o catastrofe. 

E se uno non è preparato allo scenario "male" e allo scenario "catastrofe", il suo lavoro é prepararsi.

Perché succederà. Nel 50% dei casi finirà male o malissimo.

Può succedere, per cui lo farà.

Se non con questa, con quella dopo.

Leggendoti invece mi SEMBRA di capire che parli di sfera di cristallo nel senso di conoscere già l'esatto scenario che si verificherà.

Magari sbaglio, ma sembra tu stia parlando di uno che si vivrebbe una love story solo se già sa che finirà bene. 

Questo può avere un senso negli investimenti, metti dei soldi, non ne godi, e dopo sei mesi ne hai di più o di meno. 

Ma se parliamo di una love story, è adesso, non è un risultato a sei mesi.

È adesso che vivi momenti da collezione, adesso che scopi una nuova che ti piace molto, adesso che stai sballato per l'innamoramento, adesso che vivi.

Poi dopo 6 mesi - 2 anni, si verificherá molto probabilmente una fine che rientra nella casistica bene, neutro, male, malissimo. 

E devi essere preparato a "malissimo" se vuoi stare a quel tavolo.

Se invece vuoi la sfera di cristallo per vedere già da prima se finisce bene, così da viverti le storie solo se la sfera lo dice...

Beh, ok.

Però parlo di qualcosa di assolutamente diverso.

Di essere pronti agli scenari più probabili ed agire.

Solo che sto parlando di agire per il premio stesso dell'azione, del vivere momenti romantici e del dissetarsi di BLOOD.

Sembra tu stia parlando della situazione in cui uno è costretto a scopare una nuova quando lei ancora ha potenziale di attrazione per lui, costretto a vivere in lei e con lei dei momenti bellisimi, e che tutto questo schifo lui lo paga solo se sicuro che alla fine avrà un premio. 

Ci sono vari ragazzi omosessuali che la vivono così, frequentano una tipa, subiscono la cozza, si sentono toccati, ma investono tutto questo schifo perché mirano a sposarsi e avere una copertura.

Eh, in quei casi se poi finisce, le aspettative infrante fanno male un bel po'. 

Questi mi ricordano un etero che conoscevo 25 anni fa, lui era stato a letto un sacco di volte con un tale che gli aveva ventilato in testa l'ipotesi di un lavoro, uno per cui il nostro eroe non aveva i titoli, ma pare che questo tale potesse farlo passare, assumere. 

Alla fine non se ne fece niente e lui era amareggiato, molto amareggiato. 

Potremmo riassumere tutto in tre domande: 

1) Ti piace scopare una nuova di cui sei innamorato?

2) Ti piace condividere con lei momenti romantici? 

3) Sei preparato al 50% degli scenari, che sono male e malissimo? 

Se escludiamo alcuni gay, credo che tutti i problemi di cui parliamo abbiano a che fare con la terza domanda.

È uno scenario più che probabile. 

Non è sotto il tuo controllo.

Però non può essere trattato come un'emergenza o un imprevisto quando succede.

È sotto il tuo controllo essere preparato.

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^'V'^
1 ora fa, Mini_pony ha scritto:

mi piacerebbe chiederti una tua visione riguardo a questo come devo fare?

Purtroppo lo psicologo del lavoro con cui dovevo collaborare in merito, proprio applicando il metodo è passato ad una nuova azienda in cui è tutto meglio, ma in cui ha firmato di non fare nulla per altri, in privato.

Fine collaborazione. 

Si tratta di identificare le parti di te che più ti ricaricano. 

Ad esempio ti drena stare da sola e quando sei tra collaboratori, clienti o fornitori stai bene.

Oppure stai bene in un ufficio da sola a fare cose al computer. 

O ti stressa moltissimo prendere responsabilità e decisioni e quando operi su task list chiare e processi passo passo stai bene.

Stai bene con la big picture e lato strategico, oppure stai bene sui dettagli e occupandoti di cose pratiche.

Ecc.

Si possono fare vari test attitudinali in merito.

Perché tutto questo esula, dal discorso skill e competenze. 

Quando hai un'idea di quali mansioni o posizioni ti farebbero star bene (qui non parlo di ruoli come il medico, il poliziotto, ma della differenza che c'è tra essere poliziotto all'ufficio passaporti e poliziotto del nucleo scorte) vedi quali siano le aziende che potrebbero avere mansioni buone per te, e con l'aiuto di qualcuno che per mestiere fa Job interviews (questo era il caso del nostro collaboratore) fai dei curriculum mirati proprio a quelle mansioni.

E in caso fai qualche corso certificato nel tempo libero se aiuta un curriculum mirato.

Poi se hai la possibilità di farlo, fai "sparring" (doveva fare parte del pacchetto) con uno che lavora nel HR, che fa Job Interview tutto il giorno per lavoro. 

Poi siccome un lavoro lo hai già e non sei alla fame come chi cerca un lavoro per uno stipendio o chi finisce fidanzato per scopare, inizi a cercare di avere dei colloqui in queste aziende o situazioni che potrebbero darti una settimana lavorativa più adatta a te, e perché no, se hai possibilità, puoi mettere nei "filtri" anche che deve pagarti il 20% più di adesso.

Ma non farti accecare da questo, perché se è un cambio proprio è più probabile che prenderai meno o uguale.

Facendo il nuovo lavoro, siccome ci stai bene lo farai bene allora quello, sarà il momento di fare colloqui per vedere se altrove ti darebbero un +20% a parità di mansione. 

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^'V'^

Screenshot_20240427_121523_Edge.jpg

Premesso che come sappiamo non campo di like.

Tuttavia c'è un concetto che fatico a capire, i dati mi confondono invece che rischiararmi la visuale.

Magari qualcuno di voi ha una prospettiva utile e lo ringrazio in anticipo.

Tutte le persone che hanno reagito a questo post, sono nomi altisonanti che se li sento pronunciare mi alzo in piedi e mi metto sulle punte per cercare di esserne all'altezza. 

E sono persone qui sul forum da anni, e anni, e anni.

Da Aprile 2018, si iscrive una media di 50 nuovi utenti a settimana. 

Sono 6 anni esatti.

(50 ×4) x (12×6) = 200 x 72 = più di quattordici kappa.

Togli il 60% di analfabeti funzionali. 

Rimangono 5600.

Arrotonda in difetto per chi fa una domanda e sparisce, o per chi si infoia per una tipa, si iscrive poi si perde dietro dei video che possono stare sul tubo senza ban: dietro al nulla esistenziale.

Rimangono 3000 persone. 

Di cui il 7% è donna e reagisce a cose diverse.

Rimangono 2790, facciamo 2500.

Il 2% capisce cosa dico e l'1% oltre a capire agisce (uso % alte perché ho già eliso i molti analfabeti funzionali). 

Ci dovrebbero essere una cinquantina di nuovi che si fanno notare mettendo qualche reazione. 

E 25 attivi nuovi al PREDATOR. 

Invece, ci sono gli stessi che mettono un cuore ❤️ da dieci anni. 

Secondo voi cosa sbagliano i nuovi entrati? 

Parlo di quelli che ci stanno con la testa, sono sceso da 14k a 50, per non essere sprovveduto e parlare di cose concrete. 

Cosa gli mangia il cervello? 

È possibile sentire ancora qualcuno lamentarsi dei potery40 o dei politici come causa dei suoi mali, se ci sono prove tanto schiaccianti di responsabilità individuali? 

È colpa delle femministe, dei conservatori, della massoneria, dei vaccini no, vaccini sì, se in 50 non mettono insieme 5 reazioni ogni tanto? 

È stupor? 

Sono talmente traumatizzati e sovrastimolati da reagire solo a scene terrifiche e stimoli sessuali estremi? 

Secondo voi, cosa si sta nutrendo del loro mesolimbico, cosa li sta riducendo in questo stato? 

Continuerò a soffiare sulla cenere per vedere ogni tanto braci sepolte vive ardere e scaldare, ma qui sembra che parliamo di metri, di ceneri. 

6 anni, che soffio, sembro il ragazzino di "L'Impero del Sole" quando fa il massaggio cardiaco al suo amico fucilato. 

E non sai se sia tremendamente ridicolo o dolorosamente commovente. 

"Io posso far rivivere chiunque" sbraita inerme... colmo di una fede disperata d'amore.

Solo che qui non sto pompando sangue a un fucilato, sono 14 k.

Non so cosa gli stiano facendo, ma è un genocidio.

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Methavas

Ciao a tutti, dopo qualche anno sono di nuovo qui a scrivere.

Mi ritrovo molto nella situazione descritta da Dv7, anche io (32 anni) frequentazione di circa 3 mesi con una ragazza (26 anni) uscita da una relazione di 3 anni, che all'inizio sembrava quella giusta ma poi ha deciso di interrompere la frequentazione perchè durante il tempo passato assieme stava da dio ma una volta tornata a casa da sola aveva attacchi di panico causati dal ricordo della vecchia relazione. Io qui ci vedo motivazioni che non hanno a che fare con me direttamente, ma col fatto che lei non abbia superato la fine della relazione e quindi non fosse pronta per una nuova.

Abbiamo comunque fatto sesso più volte, mi sono anche fermato a dormire a casa sua perchè "voleva capire come fosse dormire con me e passare la notte assieme".

Lei ha iniziato a vedere uno psicologo subito dopo questi episodi, perchè si è resa conto di avere determinate cose del passato che deve risolvere (tra cui anche relazioni tossiche); per assurdo i problemi tra di noi sembrano essere iniziati proprio in quel momento: ha proiettato atteggiamenti dell'ex su di me, mi ha detto di aver capito che i nostri caratteri non sono compatibili...mi ha anche detto che le facevo pressioni poichè lei si sentiva di dover risolvere in fretta i suoi problemi perchè io la stavo aspettando...cosa che non ho mai fatto, proprio per non metterle alcun tipo di pressione addosso. Insomma, io ci vedo razionalizzazioni per la decisione di chiudere il rapporto e conseguenti giustificazioni.

Anche lei mi ha chiesto di rimanere amici, ma non ci riesco perchè per me la cosa stava diventando "seria" e provo un sentimento per lei, quindi non riesco a retrocedere ad essere un "semplice" amico. L'idea è quella del no contact, appunto perchè ci sono rimasto sotto e devo rimettermi in sesto; il grosso problema è che è una collega di lavoro, e quindi sono costretto a vederla...e mi fa anche effetto quando accade, sento il classico "pugno nello stomaco".

Pertanto non so bene come comportarmi e come attuare questo no contact (ho già archiviato le chat e non ci sentiamo dalla scorsa settimana), mi ha detto che non vuole dover riaffrontare la questione ogni settimana ma ai primi miei atteggiamenti di distacco si è riavvicinata chiedendomi perchè la ignoravo e abbiamo finito per parlare proprio di quello, con io che ho cercato di farla razionalizzare (errore mio, lo so, ma sul momento l'emotività ha avuto la meglio).

Purtroppo sono coinvolte altre persone, poichè avevamo creato un gruppetto di 4 colleghi (io, lei, mio fratello e un'altra collega) con cui uscivamo sia per aperitivi post-lavoro sia per serate a cena, cinema o attività varie; quindi la situazione è ulteriormente complessa (entrambi sono al corrente di quello che è successo).

Io comunque ho contattato uno psicologo per capire se ci sono dei meccanismi in me che hanno bisogno di un reset, e anche per capire come affrontare questa specifica situazione; prossima settimana ho il primo incontro.

Avete qualche consiglio da darmi?

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Kaihō-sha
12 minuti fa, Methavas ha scritto:

Ciao a tutti, dopo qualche anno sono di nuovo qui a scrivere.

Mi ritrovo molto nella situazione descritta da Dv7, anche io (32 anni) frequentazione di circa 3 mesi con una ragazza (26 anni) uscita da una relazione di 3 anni, che all'inizio sembrava quella giusta ma poi ha deciso di interrompere la frequentazione perchè durante il tempo passato assieme stava da dio ma una volta tornata a casa da sola aveva attacchi di panico causati dal ricordo della vecchia relazione. Io qui ci vedo motivazioni che non hanno a che fare con me direttamente, ma col fatto che lei non abbia superato la fine della relazione e quindi non fosse pronta per una nuova.

Abbiamo comunque fatto sesso più volte, mi sono anche fermato a dormire a casa sua perchè "voleva capire come fosse dormire con me e passare la notte assieme".

Lei ha iniziato a vedere uno psicologo subito dopo questi episodi, perchè si è resa conto di avere determinate cose del passato che deve risolvere (tra cui anche relazioni tossiche); per assurdo i problemi tra di noi sembrano essere iniziati proprio in quel momento: ha proiettato atteggiamenti dell'ex su di me, mi ha detto di aver capito che i nostri caratteri non sono compatibili...mi ha anche detto che le facevo pressioni poichè lei si sentiva di dover risolvere in fretta i suoi problemi perchè io la stavo aspettando...cosa che non ho mai fatto, proprio per non metterle alcun tipo di pressione addosso. Insomma, io ci vedo razionalizzazioni per la decisione di chiudere il rapporto e conseguenti giustificazioni.

Anche lei mi ha chiesto di rimanere amici, ma non ci riesco perchè per me la cosa stava diventando "seria" e provo un sentimento per lei, quindi non riesco a retrocedere ad essere un "semplice" amico. L'idea è quella del no contact, appunto perchè ci sono rimasto sotto e devo rimettermi in sesto; il grosso problema è che è una collega di lavoro, e quindi sono costretto a vederla...e mi fa anche effetto quando accade, sento il classico "pugno nello stomaco".

Pertanto non so bene come comportarmi e come attuare questo no contact (ho già archiviato le chat e non ci sentiamo dalla scorsa settimana), mi ha detto che non vuole dover riaffrontare la questione ogni settimana ma ai primi miei atteggiamenti di distacco si è riavvicinata chiedendomi perchè la ignoravo e abbiamo finito per parlare proprio di quello, con io che ho cercato di farla razionalizzare (errore mio, lo so, ma sul momento l'emotività ha avuto la meglio).

Purtroppo sono coinvolte altre persone, poichè avevamo creato un gruppetto di 4 colleghi (io, lei, mio fratello e un'altra collega) con cui uscivamo sia per aperitivi post-lavoro sia per serate a cena, cinema o attività varie; quindi la situazione è ulteriormente complessa (entrambi sono al corrente di quello che è successo).

Io comunque ho contattato uno psicologo per capire se ci sono dei meccanismi in me che hanno bisogno di un reset, e anche per capire come affrontare questa specifica situazione; prossima settimana ho il primo incontro.

Avete qualche consiglio da darmi?

Grazie anzitutto per aver condiviso la tua esperienza❤️

 

no di consigli pratici operativi che sappia per certo possano fare per te no non ne ho..e forse non ne ha nessuno..

 

O meglio: in questo forum se cerchi esperienze simili alle tue puoi notare anzitutto come queste storie siano anzitutto un pattern ricorrente per molti di noi e il primo messaggio che voglio ti arrivi e’: non sei da solo!!

 

Che non risolve nulla nel pratico immediato..ma aiuta a sostenersi in questi momenti di crisi.

 

Bene il fatto che tu abbia chiesto aiuto per capire se parti di te risuonano con la situazione, posso dirti che non è automatico..nei limiti della riservatezza tra te e il professionista se ti va di aggiornarci magari in un thread specifico sarebbe oro per tutti noi!!

 

Personalmente ti dico..non ho mai avuto tira e molla troppo lunghi..per me è sempre stato un discorso on/off con nessuna possibilità di ritorno..sia per scelta che per “destino” (tra molte virgolette) ma credo che adesso la cosa migliore che tu possa fare e’ allargare il campo: coltivare e stare attaccato ad interessi, amici, passioni, obiettivi..anche questo non da risoluzioni magiche ma ti permette di reggere meglio il periodo.

 

Per dirti..tra mezz’ora sono a un evento di balli caraibici con una nuova comitiva conosciuta via app..un primo passo per uscire da un isolamento relazionale che a 37 anni non è esattamente raccomandabile per più motivi..

 

Rinnovo l’invito a farci sapere e I feel you ❤️

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Methavas

Grazie a te @Kaihō-sha per il supporto. Vedo che il ricordo che ho di questo forum è ancora valido, un luogo in cui trovare, sebbene senza essersi mai visti, persone che non esiterei a definire Amici.

Sì, ho notato che la situazione è abbastanza ricorrente, il che da un lato mi "dispiace" perchè significa che molte persone stanno vivendo (o hanno vissuto) le stesse esperienze...d'altro canto però questo significa avere un bacino di idee e opinioni ampio, da cui magari poter estrarre qualcosa di utile.

Diciamo che il mio principale problema è il fatto di convivere con la consapevolezza di dover vedere regolarmente l'oggetto del mio dolore, cosa che rende molto più difficile distaccarsene...è vero che posso evitarla, fare pausa in momenti diversi, andare a pranzo da un'altra parte....ma la cosa più subdola è il fatto di SAPERE che è lì, a 2 stanze di distanza...e che comunque prima o poi la vedrò per forza.

Un'altra cosa che rende questa situazione difficile è il fatto che io sia convinto che le cose sarebbero anche potute funzionare tra di noi, perchè non c'erano evidenti segni di incompatibilità; quelli sono arrivati DOPO come sua razionalizzazione per la scelta fatta precedentemente. Io sono convinto che le cose siano andate male non tanto a causa degli attori, quanto piuttosto al MOMENTO in cui è stato girato il film. E questo, se devo essere sincero, è un qualcosa che si erge a ostacolo tra me e il passare oltre.

Nella mia testa c'è questo pensiero: io e lei stavamo bene, il problema è stato il fatto che lei non aveva ancora superato la vecchia relazione e quei problemi derivanti dal passato; se ci fossimo incontrati adesso invece che l'anno scorso, chi mi dice che le cose non avrebbero funzionato? Probabilmente ci lavorerò con lo psicologo su questo, come episodio specifico.

Comunque sì, vedrò se riportare qualche pensiero sul percorso che inizierò la prossima settimana...perlomeno quello che emergerà (se emergerà) e come lo affronterò.

Intanto grazie di nuovo per il supporto, magari è vero che non risolverà nulla nello specifico...ma non significa che non sia utile.

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Methavas

Parole profonde. Da te non mi aspettavo nulla di meno @^'V'^.

Concetti che razionalmente condivido e che ho anche elaborato autonomamente in queste prime fasi dopo l'accaduto (tranne la parte di vederlo come un allenamento, concetto interessante ma per nulla banale da mettere in atto).

Un "ostacolo" che vedo a questo ragionamento è il fatto che non capisco nemmeno bene l'atteggiamento di lei: mi dice che vuole questa amicizia ma poi si limita a salutarmi quando ci incontriamo (se siamo da soli, se ci sono altre persone spesso non lo fa), parla e scherza con tutti ma ignora me...salvo poi venire a chiedermi perché sono io a scherzare con gli altri e a ignorare lei.

Non so, è come se si aspettasse che sia io a comportarmi come se non fosse successo nulla, e forse è davvero così, perché avrebbe la "scusa" per dirsi che non ha fatto nulla di male, che è tutto sistemato.

A me sinceramente non viene nemmeno voglia di parlarci, anche perché non saprei nemmeno cosa dire: si confidava con me, si parlava di argomenti leggeri ma anche di cose profonde...da quando mi ha detto che non prova nulla ha smesso di scrivermi, quindi di cosa dovremmo parlare?

Ci vedo tanta confusione, atteggiamenti contrastanti, che comprendo sapendo cosa sta affrontando; ma questo è un motivo sufficiente per giustificare quello che è successo? Io le ho mostrato comprensione, negli ultimi 4 mesi ho cercato di starle comunque vicino e di supportarla, ma mi ha portato questa situazione; da qui la decisione di staccarmi, perché non riesco più a vivere così.

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