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Punto interrogativo con una collega


Adamo

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Adamo

Ciao a tutti!

Vi voglio condividere l'attuale situazione che sto vivendo, a lavoro (già so che certe situazioni a lavoro è meglio che non capitano ma, posso dire di non aver iniziato io).

Cercherò di essere breve (siate magnanimi: è il mio primo post serio e importante)

Conosco questa collega 33/34 anni alla festa aziendale (notata solamente perchè mi passava spesso vicino e mi guardava). Indago successivamente su chi fosse, con una scusa di alcuni documenti attacco bottone. Il patto è quello di ripagare questi 4 doc introvabili con 4 caffè. La cosa muore prima delle ferie di Natale. Al rientro dalle ferie mi scrive lei (Teams) ricordandomi il debito. Ci prendiamo il primo caffè e ci conosciamo meglio. Da questo momento, ogni volta che passa davanti al mio box (io sono con altri colleghi) mi saluta o mi sorride. Con la scusa che non ci saremmo potuti vedere a lavoro causa weekend le dico che il caffè avrei potuto offrirglielo solo fuori. Lei acconsente e mi da il suo numero.

Le scrivo l'indomani con risposte ogni 2 giorni! Strano! Indago e scopro che è il suo numero aziendale! Io... di sasso. Divento freddo e non la calcolo. Da dire che in questo periodo molto spesso quando siamo alla macchina del caffè con altri colleghi/gruppi, lei mi cerca con lo sguardo e mi guarda più volte, dando e togliendo gli occhi su di me (questa cosa succederà spesso da qui in avanti).

Una/due settimane dopo mi scrive su Wapp con il suo numero privato. Da qui, oltre ai sorrisi, saluti e scambi di sguardi a lavoro, il nulla. Io non incalzo su WhatsApp, lei idem.

Per puro caso, siamo stati incastrati entrambi in un corso/certificazione a lavoro: lei gruppo 1, io 2 (distanza delle lezioni tra i gruppi è di 1 mese). Dopo giorni che non mi vedeva alla scrivania capisce che sto frequentando lo stesso suo corso e così abbiamo qualcosa in comune di cui parlare. A lavoro però ci vediamo di rado, e qualche volta la invito per un caffè, a volte con successo altre con meno.

 

Ed è qui che subentra il plot twist. Il corso finisce per entrambi e la data dell'esame si avvicina: abbiamo un mese! Io, l'8 marzo come ultima ratio, le faccio trovare una piantina con fiori gialli sulla scrivania (alla vista di nessuno). Lei mi scrive chiedendomi se fossi stato io e scherzo sulla cosa. Da quel momento in poi, quasi ogni giorno mi scrive il buongiorno WhatsApp e si parla del più e del meno. Addirittura, dopo che lei mi aveva scritto un po di messaggi (senza che io li avessi letti causa lavoro), mi chiama e parliamo dell'esame imminente più di altre cose. Al che, più o meno tra me e lei almeno 4 o 5 volte a settimana ci chiamiamo. Passano i giorni e lei introduce il fatto che bisogna studiare insieme: si concorda per un sabato mattina e lei finchè non arriva questo sabato i ricorda molto spesso "bisogna studiare insieme, è essenziale, vediamo le cose insieme..". Personalmente, considero questa sessione di studio un mini appuntamento con scusa.

1° appuntamento: studio ad un bar. Dalle 11 alle 18 stiamo insieme. Si studia e si parla si (con momenti di ironia), ma c'è anche qualche momento di tocchi di mano, carezze e testa sulle mie spalle (entrambi lei a me). In questa occasione, le dico che c'è un concerto fichissimo la sera del giorno dell'esame, per il quale ho preso 2 biglietti! Lei, senza dirmi ne si e no mi fa "eh, ma cosa mi metto?", in sostanza accetta!

I giorni prossimi all'esame, la sua presenza è massima: mi scrive, mi chiama, e quando non ci sono argomenti da discutere al telefono, lei mi rialza con domande banali del tipo "ehi... cosa mangi stasera?" e di nuovo "ehi, cosa fai dopo?". Presumo un netto interesse per lei verso di me.

Arriva il giorno dell'esame: lei in panico, io la rassicuro, mi manda cuori, baci e mi fa complimenti via chat. L'esame va bene! Ma la sera, avremmo avuto il concerto!

2° appuntamento: Concerto. La passo a prendere e andiamo a parcheggiare. Lei vestita divinamente: era bellissima! Io non da meno. Durante il concerto provo ad andare oltre, e sondo il terreno. Prima metto il braccio sotto il suo. Poi le tocco le mani, e gliele incrocio. Ci sta! Provo a vedere cosa fa sfindandole e lei me la riprende. Adagia la sua testa sulla spalla e passiamo una bella serata. La riaccompagno a casa a piedi e lei mi mette il suo braccio sotto il mio. Sotto il portone mi saluta con un bel bacio sulla guancia, ma io ci provo e zac! Mi allontana ed esclama "ehi ma cosa fai?" Ridendo. Io un po' ferito, le dò una scusa e me ne vado. Poco dopo mi chiama, ma l'argomento non viene preso. Arrivo a casa e mi ringrazia della bella serata. Questo succede esattamente 10 giorni fa, di giovedì.

le ho proposto di uscire il weekend scorso ma nulla: scusa (maybe true x1). Con la scusa che devono arrivare i risultati degli esami le dico che bisogna festeggiare, e lei mi dice di si ed è contenta di farlo. Mercoledì ci sentiamo e le tiro fuori l'argomento. Mi dice "guarda il weekend sono dai miei, ma domenica sera torno e festeggiamo." Ottimo!

Ma... stamattina mi scrive dicendo che la sua migliore amica ha avuto un problema e che purtroppo non può e che deve stare con lei perchè è molto triste (maybe true x2). Continuo il flow della conversazione (tra l'altro mi scrive anche un complimento nella conversazione) ma non si va a parare da nessuna parte.

 

Onestamente, non so cosa pensare! Considerando che, più volte a lavoro (a mensa) alcuni miei colleghi mi hanno detto che lei mi fissa con gli occhi, e che dubito sia una psicopatica, voi cosa deducete da questa situazione? Sinceramente, non siamo due ragazzini e di questo tira e molla comincio a stancarmi. Le mie intenzioni purtroppo/per fortuna gliele ho fatte capire e presumo che anche lei abbia dimostrato un miiiiiiinimo di affetto nei miei confronti. Ma sinceramente.... non saprei come proseguire questa l'epopea napoleonica (che non vorrei cominciasse e finisse in un'isola).

Grazie del supporto e della pazienza nel leggere!

 

 

Modificato da Adamo
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Resilienza....
14 minuti fa, Adamo ha scritto:

Ciao a tutti!

Vi voglio condividere l'attuale situazione che sto vivendo, a lavoro (già so che certe situazioni a lavoro è meglio che non capitano ma, posso dire di non aver iniziato io).

Cercherò di essere breve (siate magnanimi: è il mio primo post serio e importante)

Conosco questa collega 33/34 anni alla festa aziendale (notata solamente perchè mi passava spesso vicino e mi guardava). Indago successivamente su chi fosse, con una scusa di alcuni documenti attacco bottone. Il patto è quello di ripagare questi 4 doc introvabili con 4 caffè. La cosa muore prima delle ferie di Natale. Al rientro dalle ferie mi scrive lei (Teams) ricordandomi il debito. Ci prendiamo il primo caffè e ci conosciamo meglio. Da questo momento, ogni volta che passa davanti al mio box (io sono con altri colleghi) mi saluta o mi sorride. Con la scusa che non ci saremmo potuti vedere a lavoro causa weekend le dico che il caffè avrei potuto offrirglielo solo fuori. Lei acconsente e mi da il suo numero.

Le scrivo l'indomani con risposte ogni 2 giorni! Strano! Indago e scopro che è il suo numero aziendale! Io... di sasso. Divento freddo e non la calcolo. Da dire che in questo periodo molto spesso quando siamo alla macchina del caffè con altri colleghi/gruppi, lei mi cerca con lo sguardo e mi guarda più volte, dando e togliendo gli occhi su di me (questa cosa succederà spesso da qui in avanti).

Una/due settimane dopo mi scrive su Wapp con il suo numero privato. Da qui, oltre ai sorrisi, saluti e scambi di sguardi a lavoro, il nulla. Io non incalzo su WhatsApp, lei idem.

Per puro caso, siamo stati incastrati entrambi in un corso/certificazione a lavoro: lei gruppo 1, io 2 (distanza delle lezioni tra i gruppi è di 1 mese). Dopo giorni che non mi vedeva alla scrivania capisce che sto frequentando lo stesso suo corso e così abbiamo qualcosa in comune di cui parlare. A lavoro però ci vediamo di rado, e qualche volta la invito per un caffè, a volte con successo altre con meno.

 

Ed è qui che subentra il plot twist. Il corso finisce per entrambi e la data dell'esame si avvicina: abbiamo un mese! Io, l'8 marzo come ultima ratio, le faccio trovare una piantina con fiori gialli sulla scrivania (alla vista di nessuno). Lei mi scrive chiedendomi se fossi stato io e scherzo sulla cosa. Da quel momento in poi, quasi ogni giorno mi scrive il buongiorno WhatsApp e si parla del più e del meno. Addirittura, dopo che lei mi aveva scritto un po di messaggi (senza che io li avessi letti causa lavoro), mi chiama e parliamo dell'esame imminente più di altre cose. Al che, più o meno tra me e lei almeno 4 o 5 volte a settimana ci chiamiamo. Passano i giorni e lei introduce il fatto che bisogna studiare insieme: si concorda per un sabato mattina e lei finchè non arriva questo sabato i ricorda molto spesso "bisogna studiare insieme, è essenziale, vediamo le cose insieme..". Personalmente, considero questa sessione di studio un mini appuntamento con scusa.

1° appuntamento: studio ad un bar. Dalle 11 alle 18 stiamo insieme. Si studia e si parla si (con momenti di ironia), ma c'è anche qualche momento di tocchi di mano, carezze e testa sulle mie spalle (entrambi lei a me). In questa occasione, le dico che c'è un concerto fichissimo la sera del giorno dell'esame, per il quale ho preso 2 biglietti! Lei, senza dirmi ne si e no mi fa "eh, ma cosa mi metto?", in sostanza accetta!

I giorni prossimi all'esame, la sua presenza è massima: mi scrive, mi chiama, e quando non ci sono argomenti da discutere al telefono, lei mi rialza con domande banali del tipo "ehi... cosa mangi stasera?" e di nuovo "ehi, cosa fai dopo?". Presumo un netto interesse per lei verso di me.

Arriva il giorno dell'esame: lei in panico, io la rassicuro, mi manda cuori, baci e mi fa complimenti via chat. L'esame va bene! Ma la sera, avremmo avuto il concerto!

2° appuntamento: Concerto. La passo a prendere e andiamo a parcheggiare. Lei vestita divinamente: era bellissima! Io non da meno. Durante il concerto provo ad andare oltre, e sondo il terreno. Prima metto il braccio sotto il suo. Poi le tocco le mani, e gliele incrocio. Ci sta! Provo a vedere cosa fa sfindandole e lei me la riprende. Adagia la sua testa sulla spalla e passiamo una bella serata. La riaccompagno a casa a piedi e lei mi mette il suo braccio sotto il mio. Sotto il portone mi saluta con un bel bacio sulla guancia, ma io ci provo e zac! Mi allontana ed esclama "ehi ma cosa fai?" Ridendo. Io un po' ferito, le dò una scusa e me ne vado. Poco dopo mi chiama, ma l'argomento non viene preso. Arrivo a casa e mi ringrazia della bella serata. Questo succede esattamente 10 giorni fa, di giovedì.

le ho proposto di uscire il weekend scorso ma nulla: scusa (maybe true x1). Con la scusa che devono arrivare i risultati degli esami le dico che bisogna festeggiare, e lei mi dice di si ed è contenta di farlo. Mercoledì ci sentiamo e le tiro fuori l'argomento. Mi dice "guarda il weekend sono dai miei, ma domenica sera torno e festeggiamo." Ottimo!

Ma... stamattina mi scrive dicendo che la sua migliore amica ha avuto un problema e che purtroppo non può e che deve stare con lei perchè è molto triste (maybe true x2). Continuo il flow della conversazione (tra l'altro mi scrive anche un complimento nella conversazione) ma non si va a parare da nessuna parte.

 

Onestamente, non so cosa pensare! Considerando che, più volte a lavoro (a mensa) alcuni miei colleghi mi hanno detto che lei mi fissa con gli occhi, e che dubito sia una psicopatica, voi cosa deducete da questa situazione? Sinceramente, non siamo due ragazzini e di questo tira e molla comincio a stancarmi. Le mie intenzioni purtroppo/per fortuna gliele ho fatte capire e presumo che anche lei abbia dimostrato un miiiiiiinimo di affetto nei miei confronti. Ma sinceramente.... non saprei come proseguire questa l'epopea napoleonica (che non vorrei cominciasse e finisse in un'isola).

Grazie del supporto e della pazienza nel leggere!

 

 

ciao caro.

di queste situazioni ne ho vissute molte, anzi qua da me è la normalità.

Secondo me non sei andato male anzi, forse dovevi provarci un pochino prima se proprio vogliamo trovare un errore e quando lei ti ha rimbalzato probabilmente era meglio aspettare che si facesse viva lei.

cmq a quanto leggo sembri un tipo un po insicuro che cerca conferme dall' esterno sul fatto se lei ci stia o meno.

su questa cosa ci lavorerei un po su(anche perchè in passato era il mio problema principale)xke vizia tutte le interazioni.

proprio per questo ora ci provo subito e se iniziano a fare come la tipa del topic cominicio a farmi un po i cazzi miei senza insistere

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unadonna
43 minuti fa, Adamo ha scritto:

voi cosa deducete da questa situazione?

Non sono la tua Eva, ma penso che andava limonata durante il concerto! La bella atmosfera avrebbe fatto da cornice e per te sarebbe stato molto piu semplice avvicinarti.. scommetto che si era fatta tanti di quei film.. e tu li impalato a calcolare lo sfregamento dei gomiti. Cosa aspettavi le segnaletiche lampeggianti?

Cioè non cogli le mille occasioni durante il concerto e poi ci provi meccanicamente davanti casa? Boh!

Io capisco la paura di buttarsi, so che non é semplice, ho imparato a farlo solo ultimamente (e non sempre mi riesce bene), però a na certa ci devi provare e basta. Tanto piu quando l'occasione ti viene servita sul piatto d'argento.

Modificato da unadonna
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Adamo

Grazie per le risposte! Si @Resilienza...., concordo. Sono un tipo insicuro soprattutto in situazioni con ragazze nuove. Sapresti suggerirmi materiale in tal senso? Però ti chiedo: cosa suggeriresti ora?

@unadonnaGuarda, lo ammetto non è stato semplice ma lei mi sembra molto timida. Inoltre, quando le ho preso le mani mi ha fatto una faccia tra il sorpreso e "che c***o fai?" oltre al fatto che quando è successo si è messa a ridere (presumo perchè contenta). Inoltre, l'ho beccata più volte durante il concerto che mi fissava. Ok ok... errore mio forse non limonarla. Ma perchè davanti casa poi si ritira se avevo tutte le carte in regola? Nota bene che, sotto casa mi ha salutato lei prima con un bacio sulla guancia e poi io ci ho provato.

Io so solo che mi piace, e che voglio approfondire la conoscenza. Avevo pensato di parlarle ma... la logica e le donne sono due mondi estranei l'uno con l'altro.

Il passato è passato e non posso arrovellarmi il cervello su ciò che non si può cambiare (anzi, ultimamente stavo anche pensando di aver fatto una cazzata a provare a baciarla. Ma ripensandoci bene, ho fatto benissimo). Piuttosto devo concentrarmi sul futuro! Ora il ponte lungo è alle porte: lei parte e io torno dai miei. Come suggerite di comportarmi? Avevo intenzione domani (solo se mi chiama lei) di parlare del piu e del meno e se la sua amica di oggi fosse sana e salva e... proporle di vederci martedì dato che altrimenti ci rivedremmo tra un bel po'. Consigli?

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Resilienza....
Adesso, Adamo ha scritto:

sapresti suggerirmi materiale in tal senso? Però ti chiedo: cosa suggeriresti ora?

ti suggerirei di seguire aivia e il suo percorso che per me è il migliore quassopra.

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Ophelia@

Che stai facendo guidare lei e quindi sei in balia

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unadonna
6 minuti fa, Adamo ha scritto:

mi sembra molto timida

E ti aspetti che una timida faccia il lavoro sporco?

11 minuti fa, Adamo ha scritto:

Ma perchè davanti casa poi si ritira se avevo tutte le carte in regola?

Non sono nella sua testa ma:

- vicini e parenti appostati dietro le persiane a spiare

- gesto meccanico privo di fantasia e coinvolgimento

- delusione nel non essere stata avvicinata prima

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unadonna

Ah, e finiscila di chattarci/parlarci ininterrottamente. 

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Nightstalker556
10 ore fa, unadonna ha scritto:

Ah, e finiscila di chattarci/parlarci ininterrottamente. 

Quanto è vero e quanto è difficile da fare

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unadonna
18 minuti fa, Nightstalker556 ha scritto:

Quanto è vero e quanto è difficile da fare

Non lo é se hai una vita piena e sufficienti interazioni con altre persone. Se sei guidato dalla fame (di affetto, di sesso e di amore), e ti trovi solo e al buio in una caverna.. capisco che lo sia. 

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