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L' "Adattatore"... qualcosa di cui dobbiamo sbarazzarci


luckystrike

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luckystrike

Ciao a tutti =)

"L'adattatore" è un concetto che ho trovato in un libro

di Paulo Coelho (Lo Zahir).

Lo trovo particolarmente interessante e

penso sia proprio il caso di condividerlo con tutti voi

in questa sezione del forum intitolata Inner Game.

E' qualcosa in cui tutti ci siamo imbattuti almeno una volta:

[...]

Cerco sullo scaffale un libro che non c'entri niente con i rapporti tra uomini e donne:

Pratiche magiche nel Nord del Messico.

Ho bisogno di rinfrescarmi la memoria, di rilassarmi,

giacché l'ossessione non mi aiuterà certo a scrivere quell'articolo.

Comincio a sfogliarlo e, tutt'a un tratto, leggo qualcosa che mi sorprende:

L'"ADATTATORE":

Nella nostra vita c'è sempre un evento che è responsabile del fatto

che abbiamo smesso di progredire.

Un trauma - una sconfitta particolarmente amara,

una delusione d'amore, o persino una vittoria in qualche modo inspiegabile -

finisce per renderci vigliacchi e impedirci di proseguire.

Nel processo di crescita dei suoi poteri occulti, lo stregone deve innanzitutto liberarsi dell'adattatore,

e per farlo deve rivedere la propria vita e scoprire dove si trova.

"L'adattatore!" Questo concetto è molto simile a quanto ho imparato durante l'apprendistato

del tiro con l'arco- l'unico sport che mi attira -, allorché il maestro mi ha detto

che ogni lancio è pressoché irripetibile,ed è impensabile sperare di apprendere solo attraverso i tiri a bersaglio o quelli sbagliati:

dobbiamo soltanto ripetere centinaia, migliaia di volte il colpo, finché ci liberiamo dell'idea di centrare il bersaglio e ci trasformiamo nella freccia, nell'arco e nel centro.

In quel momento, l'energia della "cosa" - il mio maestro di kyudo, il tiro con l'arco giapponese,

non usa mai la parola "Dio" - guida i nostri movimenti, e noi cominciamo a scagliare il dardo non quando vogliamo, ma quando la "cosa" pensa che sia giunta l'ora.

L'adattatore.

Ecco, un'altra parte della mia storia personale comincia a mostrarsi:

come sarebbe bello se Marie fosse qui in questo momento!

Ho bisogno di parlare di me, della mia infanzia, di raccontare che allora litigavo sempre

e picchiavo gli altri, perché ero il più vecchio della combriccola.

Un giorno, le presi sonoramente da mio cugino,

così mi convinsi che non sarei mai più riuscito a prevalere in un litigio:

da quel momento, ho sempre evitato ogni scontro fisico,

anche se spesso sono stato considerato un vigliacco, lasciandomi umiliare davanti alle ragazze e

agli amici.

L'adattatore.

Per due anni, ho cercato di imparare a suonare la chitarra:

all'inizio, ho fatto subito molti progressi;

poi è arrivato un momento in cui non sono più riuscito ad andare avanti -

avevo scoperto che gli altri apprendevano più rapidamente,

e mi sono sentito mediocre e ho deciso che quella cosa non mi interessava più.

La stessa solfa ha riguardato il biliardo, il calcio, il ciclismo:

imparavo quanto bastava per fare tutto discretamente, ma poi arrivava un punto

in cui mi era impossibile continuare.

Perché?

Perché la storia che ci hanno raccontato dice che,

in un certo momento della nostra vita, "arriviamo al nostro limite"

[...]

L'adattatore:

"Nella nostra vita c'è sempre un evento responsabile del fatto che abbiamo smesso di progredire."

o per meglio dire...

un evento di fronte al quale abbiamo reagito fermandoci invece di superarlo.

Modificato da luckystrike
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giako

bè io l'ho sempre chiamato con un altro termine cioè adagiarsi.

Credo che sia la stessa roba :blink:

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Emperor

La maledetta accettazione della mediocrità.

Bel post, porta a riflessioni interessanti! :blink:

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Prince of Darkness

lettura davvero molto interessante il quale mi ha fatto molto riflettere :blink: bravo davvero :ROTFL:

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ArcaTaurus

Leggendo questo messaggio mi sono reso conto che effettivamente mi puo' essere successo molte volte nella vita! :kclose:

E' gia' un primo passo ma forse adesso arriva quello piu' difficile: superarlo...

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XXchaking

è vero, succede in un sacco di cose. Basta capire il momento giusto in cui ti sei "freezato" e sbloccarti pensando che non cè limite all'apprendimento, non ci dobbiamo farci suggestionare dal fatto che una persona riesce a fare una cosa meglio di, e per questo motivo si getta la spugna e si dici non ci risucirò mai, ci riuscirai invece! Forse è vero ci potresti metteresti più tempo di questa persona, ma non significa che non puoi raggiungere gli stessi obbiettivi. Noi possiamo praticamente raggiungere qualsiasi obbiettivo, se impieghiamo l'energia giusta per ottenerlo, anche nel Pu è cosi. Non bisogna farsi abbattere se vediamo che le persone raggiungono risultati prima di noi, voul dire che loro hanno impiegato molta più energia di noi. E anche se ci sembra che il nostro limite è arrivato, che non possiamo più andare avanti nell'apprendimento, è proprio in quel preciso momento che bisogna raccogliere tutte le forze e superare quel limite (possiamo chiamarlo ostacolo) che fa parte della scala che ti porta verso la tua metà.

Quindi non facciamoci abbattere da questi ostacoli, anchessi fanno parti dell'apprendimento

XX

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