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Le mie dannate zone erronee


nonloso

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nonloso

Cari fratelli,

La strada per arrivare al puing è sempre in salita, si sa, una volta sembra un falso piano, poi mano a mano si scoprono le zone erronee che ci limitano, che non ci fanno andare avanti o che ci limitano e che dobbiamo necessariamente risolvere.

Non so se queste domande sono già state fatte però ora mi trovo a dover superare questi due scogli:

1) Attribuisco ad alcune HB più valore, arriva inconsciamente questa attribuzione quando conosco di vista o "per sentito dire" o anche solo perchè nella mia testa è così, queste HB, magari, so che fanno questo e quello e gli do troppo valore e questo fattore mi blocca. Con altre HB anche più carine ma che non conosco o inconsciamente attribuisco valore inferiore al mio vado alla grande cioè sono sciolto e sicuro.

2) Pesano i fallimenti avuti, quando incontro HB temo sempre di non piacere o non essere in grado di... Ho letto "le vostre zone erronee" e i suoi rimedi, però non sempre si è lucidi per correggere la rotta, non si è sempre lucidi per pensare "vabbè non posso piacere a tutte!", ma ancora persiste questa piccola convinzione frutto delle esperienze negative, quelle in cui magari ho investito maggiormente e ho raccolto pochissismo, secondo la mia visione. Forse è tutto nella mia testa, ovvero mi fascio la testa prima di rompermela, ma è un limite.

Questo si riflette sul mio valore, ovvero vuol dire che ancora non ho ben presente e fissato il mio valore o per lo meno so di essere molto meglio della maggior parte degli AFC, e di molti altri uomini in general, visto che ormai ho imparato a riconoscerli. Ma molte volte in confronto alle HB ridimensiono il mio valore, forse è una questione di obiettivi (ovvero credo che devo essere meglio degli uomini e non adatto alla HB), per questo chiedo a voi, se avete queste limitazioni, e se le avete avute come avete fatto ad uscirne.

Io non dico che sono pervaso da questi pensieri, però ritengo che ancora queste due "piccole" zavorre mi impediscano di spiccare il volo!!

Grazie per l'attenzione!!

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LIFE

La paura di essere non accettati e inadatti penso sia un problema comune alla maggir parte degli uomini e donne senza distinzione.

Per le donne è piu facile uscirne perchè per loro, soprattutto in un ambiente di "uomini" vien da se ;)

L uomo invece ha la sfortuna di dover essere accettato dalle donne, che per loro natura lanciano segnali per lo piu sopra o sotto stimati dagli uomini... non si da mai il peso giusto a un segnale.

sarà capitato a tutti di scambiare un gesto carino per un segno di interesse nei propri confronti, o all'opposto prendere un'avance come un atteggiamento carino dovuto alla situazione...

ho anche io questi problemi, ho letto tanti libri a riguardo ma le insicurezze non sono cosi facili da reprimere... l'unico pensiero positivo che secondo me aiuta è piacere a se stessi. se esci e ti piaci, è sufficiente(ovviamente con occhio critico). se piacerai a te stesso sara piu facile trasmettere positività in chi ti incontra,per il modo piu sicuro con cui ti muoverai nell ambiente sociale... bye

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TNT
2) Pesano i fallimenti avuti, quando incontro HB temo sempre di non piacere o non essere in grado di... Ho letto "le vostre zone erronee" e i suoi rimedi, però non sempre si è lucidi per correggere la rotta, non si è sempre lucidi per pensare "vabbè non posso piacere a tutte!", ma ancora persiste questa piccola convinzione frutto delle esperienze negative, quelle in cui magari ho investito maggiormente e ho raccolto pochissismo, secondo la mia visione. Forse è tutto nella mia testa, ovvero mi fascio la testa prima di rompermela, ma è un limite.

2) I fallimenti avuti sono quelle cose che ti permettono di crescere. Non sempre puoi sperare che un qualcosa ti riesca bene grazie alla sorte...le volte che si è falliti, le volte che si è commessi errori (ma io li vedrei semplicemente come parte di un grande percorso) devono essere analizzate perchè sia pià difficile che si ripetano. Hai provato a cercare di eliminare la paura di non riuscire? Per eliminarla, per razionalizzarla, devi lavorare non sulle tue aspettative bensì sul tuo inner game.

Se lavori bene, automaticamente la paura diventa una eventualità, non un qualcosa che ti frena e ti fuorvia. Non lavorare sul timore, lavora su te stesso...personalmente, non riesco a vedere un successo con l'entusiasmo di prima ma è anche vero che non vedo il fallimento con la visuale negativa di un tempo. E te lo dice uno che è appena uscito da una lunga LTR ;)

Modificato da TNT
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nonloso

L'inner game è fondamentale, io lo considero il centro del game e cerco di lavorarci, dai fallimenti ho imparato, ho conosciuto IS, ho capito, sono cambiato, ma comunque sono un bagaglio che porti e che in un certo senso ogni tanto pesa, sicuramente devo spostare la mia visione in positiva in un certo senso, pensare "vabbè ho fallito queste volte, la prossima andrà bene sicuramente!" e non pensare "se fallissi un'altra volta...".

Sono d'accordo sul fatto che ovviamente dobbiamo piacere a noi stessi, però sono in disaccordo sul fatto dell'essere accettati, perchè il fatto che ci libera dalle catene che il cervello ci impone dipendono tutte dal piacere a se stessi.

Grazie.

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charlie

Ciao a tutti, sono nuovo.

Condivido il problema di sentirsi valorizzati PERCHE' accettati, e non è per niente facile, almeno per me, riuscire a piacersi A PRESCINDERE.

1) Attribuisco ad alcune HB più valore, arriva inconsciamente questa attribuzione quando conosco di vista o "per sentito dire" o anche solo perchè nella mia testa è così, queste HB, magari, so che fanno questo e quello e gli do troppo valore e questo fattore mi blocca. Con altre HB anche più carine ma che non conosco o inconsciamente attribuisco valore inferiore al mio vado alla grande cioè sono sciolto e sicuro.

Cioè, se ho capito bene... il tuo valore è alto se quello di hb è basso, e viceversa.

2) Pesano i fallimenti avuti, quando incontro HB temo sempre di non piacere o non essere in grado di... Ho letto "le vostre zone erronee" e i suoi rimedi, però non sempre si è lucidi per correggere la rotta, non si è sempre lucidi per pensare "vabbè non posso piacere a tutte!", ma ancora persiste questa piccola convinzione frutto delle esperienze negative, quelle in cui magari ho investito maggiormente e ho raccolto pochissismo, secondo la mia visione. Forse è tutto nella mia testa, ovvero mi fascio la testa prima di rompermela, ma è un limite.

I fallimenti avuti, anche questi, sarebbero un sentore di valore basso, derivato da situazioni esteriori che l'hanno fatto dedurre.

Quindi, io la capisco così, si può dire che il punto sia il valore che si percepisce di se stessi, a partire dall'esterno? Cioè, come si fa a ricavare il proprio valore?

Sapendo che una hb ti fa il filo, magari perchè appari in un modo, o perchè ti gira intorno un'altra hb (pivot, pedone), o perchè hai dato IDD, o perchè giri "con 2 hb10 a braccetto"... come si fa a dedurre valore personale, da questo? Non sei tu, che interessi, ma altro. E' interessata al proprio valore che si è abbassato, quindi, in fin dei conti, a se stessa, e tu ne sei la misura.

Cioè, mi spiego meglio:

Io sono sempre la stessa persona, ma mi è capitato, che se "si sa" che "ho delle hb", altre hb sono interessate. Se per qualche motivo invece non lo si sa o non lo si pensa, si viene visti diversamente. Quindi, ciò che ci dà "valore", in questo caso, non è un attributo proprio, ma un "accessorio esterno".

Non so se mi sono spiegato... Ad es. la gelosia. L'interesse è nella terza persona, è il terzo che cambia le cose, cioè, in fin dei conti, un elemento esterno.

La stessa cosa vista a partire da se stessi:

non ho donne = afc.

Ne ho 2 = sono un grande

Ne ho 5 = sono un grandissimo.

Ma io non sono le donne che ho. Eppure indubbiamente ci si sente più o meno di valore a partire da questo. Finchè ricaveremo il nostro valore dall'esterno, avremo bisogno dell'esterno, e la risposta dell'esterno sarà importante.

Quoto life:

"se esci e ti piaci, è sufficiente(ovviamente con occhio critico). se piacerai a te stesso sara piu facile trasmettere positività in chi ti incontra,per il modo piu sicuro con cui ti muoverai nell ambiente sociale... ",

so che è così, l'ho sperimentato spesso, ma come si fa, a scollegare questo dall'ambiente sociale, visto che alla fine è lui, che ti convalida, oppure no? Voglio dire, uscire di casa con un frame elevato aiuta molto. Ma se per una serie di circostanze l'esterno non risponde, e non vuole proprio rispondere... questo va, almeno per me, a influire sul frame.

Ad esempio, dire: "so di essere molto meglio della maggior parte degli AFC, e di molti altri uomini in general" è come dire che si ricava il proprio valore per differenza dagli altri. E la misura sono sempre gli altri. Io mi trovo a farlo praticamente sempre, se quelli che mi circondano sono afc a stecca, mi sento in frame positivo, se c'è almeno uno ad es. dal quale hb va a sedersi (da lui e non da me), il frame si abbassa. se hb viene da me, si alza (il frame!). Per me il frame dipende ancora molto, troppo, dall'esterno.

In un modo o nell'altro, si attende sempre dall'esterno, una risposta su se stessi? (Valore).

Ehm... forse mi sono dilungato troppo...

Sintetizzando: si può effettivamente costruirsi un proprio valore a prescindere dal "fuori" (Hb 6 o 10, che dica si o no non fa differenza) e a prescindere dal "passato"(un passato positivo o negativo non fanno differenza?)?

Scusate la lungaggine e le citazioni che non so ancora inserire... ho fatto copia-incolla.. ma la domanda mi ha preso perchè mi sembra molto importante..;)

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nonloso
Sintetizzando: si può effettivamente costruirsi un proprio valore a prescindere dal "fuori" (Hb 6 o 10, che dica si o no non fa differenza) e a prescindere dal "passato"(un passato positivo o negativo non fanno differenza?)?

Questo è il punto focale secondo me, cioè come valutarsi se non con la valutazione dell'esterno, cioè so di essere una persona interessante, piacente, simpatica, alla mano ma senza i feedback dell'esterno: della famiglia, degli amici, dei conoscenti e delle HB come faccio a consolidare questa convinzione? (Perchè io mi ritengo tutte quelle cose...)

Bravo charlie che sei arrivato al nocciolo vero e proprio... ;)

Ciao!

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