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Quando la fretta è troppa


GiorgioCatania

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GiorgioCatania

Ragazzi ho un problema che spero mi aiuterete a risolvere. Questo problema si chiama fretta.

In genere si ha fretta quando si vuole raggiungere il più presto possibile il proprio obiettivo; questa fretta è causata da una paura, in particolare paura di ciò che potrà succedere se non raggiungo subito l'obiettivo (esempio: se arrivo tardi al lavoro il capo mi licenzia. Altro esempio: la mia vita fa schifo, quindi voglio cambiarla in meglio subito perché ho paura di continuare a soffrire).

Per fortuna sono riuscito a superare questa fase. Ciononostante agisco ancora come una persona che ha fretta, questo viene essenzialmente da due fattori: la mia voglia di fare, che proprio non ne vuole sapere di sparire :p e, soprattutto, dalla mia incapacità di gestire le mie priorità. In particolare non riesco a stabilire su quale area della mia vita concentrarmi e soprattutto in che misura impegnarmi; cioè spesso mi impongo tanti obiettivi perché sono convinto di riuscire a raggiungerli, ma in realtà non è così, e le conseguenze sono i noti cali di frame, che per fortuna oramai riesco a gestire.

Consigli, magari qualche testo che tratta l'argomento?

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Consigli, magari qualche testo che tratta l'argomento?

Direi che il testo lo possiedi già, ma vedo che non lo vuoi fare ancora tuo, qui sei anche tu che non riesci ancora a focalizare al meglio il tutto.

Hai letto il libro BENE? mi sa di no ;)

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GiorgioCatania

Ooooh, il frame NON è lo stato mentale!

Non l'ho detto; nonostante ciò sono dell'idea che le due cose siano collegate :)

Direi che il testo lo possiedi già, ma vedo che non lo vuoi fare ancora tuo, qui sei anche tu che non riesci ancora a focalizare al meglio il tutto.

Hai letto il libro BENE? mi sa di no ;)

Allora gli do un'altra lettura :)

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charlie

Beh, il "tutto e subito" è un imperativo della nostra società.. e se vogliamo anche il PUA è un modello consumistico, non si rivolge agli oggetti ma il modus operandi non cambia ;)

La mancanza di fretta, la tranquillità, deriva dalla certezza, dalla sicurezza che quello che vuoi lo avrai, prima o poi, quindi non hai bisogno di correre. Certo, in alcuni ambiti non te lo puoi permettere, ad esempio se sei un dipendente e hai un orario da rispettare a lavoro.

La tranquillità (che non significa apatia o mancanza di determinazione, si può essere determinati e tranquilli, "determinati senza fretta") deriva anche dal fatto che se ORA non hai quello che vuoi, sei COMUNQUE contento della tua vita. La vuoi migliorare, ma così com'è non fa certo schifo, e poi hai la CERTEZZA che raggiungere l'obiettivo è solo una questione di tempo. In quest'ottica, è anche piacevole godersi il cammino stesso, la strada che ti sta portando al tuo obiettivo ;)

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Rarox

Non capisco perchè si continui a dire che il frame non è la struttura mentale.

La stessa parola frame vuol dire "struttura" o "forma".

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Witcher

Il frame NON è lo stato mentale!!!!!

Lo stato mentale/psicofisico è: mi sento bene, mi sento triste, mi sento carico, ecc.

Il frame è qualcosa che oltre ad includere lo stato mentale, include anche la personalità, il carattere e la figura che si assume, quindi la propria struttura mentale.

Per questo si parla di frame e reframe. Che senso avrebbe se fosse lo stato mentale? La reframmo significa la stato mentalizzo o la porto nella mia struttura mentale?

Sono evidenti le differenze. Se vi leggete il manual of seduction di Franco (per me il miglior manuale di seduzione natural, diretto, approfondito e più semplice ed onesto che abbia MAI letto), le spiega bene le differenze.

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fulmineo

Ragazzi ho un problema che spero mi aiuterete a risolvere. Questo problema si chiama fretta.

In genere si ha fretta quando si vuole raggiungere il più presto possibile il proprio obiettivo; questa fretta è causata da una paura, in particolare paura di ciò che potrà succedere se non raggiungo subito l'obiettivo (esempio: se arrivo tardi al lavoro il capo mi licenzia. Altro esempio: la mia vita fa schifo, quindi voglio cambiarla in meglio subito perché ho paura di continuare a soffrire).

Per fortuna sono riuscito a superare questa fase. Ciononostante agisco ancora come una persona che ha fretta, questo viene essenzialmente da due fattori: la mia voglia di fare, che proprio non ne vuole sapere di sparire :p e, soprattutto, dalla mia incapacità di gestire le mie priorità. In particolare non riesco a stabilire su quale area della mia vita concentrarmi e soprattutto in che misura impegnarmi; cioè spesso mi impongo tanti obiettivi perché sono convinto di riuscire a raggiungerli, ma in realtà non è così, e le conseguenze sono i noti cali di frame, che per fortuna oramai riesco a gestire.

Consigli, magari qualche testo che tratta l'argomento?

QUANTO TI CAPISCO !

mi capita con il sarge, non so se ti riferisci anche a quello o solo a quello,

sta di fatto che la fretta di raggiungere l obbiettivo, di non lasciarsi scappare niente ci mette in una condizione che agli occhi della hb risulta come un messaggio ben chiaro comunicato : "ho bisogno di averti"

sto cercando di calibrare meglio questo fatto facendo piu push and pull e sembra funzionare

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