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Spin Off - Contatto Fisico


^'V'^

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il padrino

Ho letto solo il primo post e non ho tempo adesso di leggere tutti gli altri, cosa che farò prossimamente ;) la distinzione fra combattimento alpha e predatorio è simile a quando fai una gara di arti marziali e poi ti ritrovi nel bel mezzo di un combattimento di strada, senza il giusto atteggiamento mentale,anche uno che è cintura nera di qualsivoglia disciplina, prenderà un sacco di mazzate...perchè applica delle regole dove invece non ce ne sono...questo 3d è strettamente connesso a quello sull'inner game e alla metafora dell'acqua e al jeet kune do di bruce lee ;)

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Stavo per postare una riflessione di un pomeriggio piovoso e burbero, ma all'ultimo momento ho deciso di farne un thread a sè stante, facendolo diventare uno spin-spin-off, o se vogliamo uno spin-off di secondo livello, o ancora uno spin-off al quadrato.

Posto il link qui, non vorrei certo che passasse inosservato da Aivia.

http://www.italianseduction.club/forum/t-32595-empatia/

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lovedrop22

Ti allego un file che era la mia presentazione per un corso sul sito di una palestra, c'è bene o male il curriculum marziale. L'ho aggiornato perché finiva con l'incidente in moto del 2009.

attachicon.gifP.R.E.D.A.T.O.R..pdf

Un passaggio del tuo curriculum mi ha particolarmente interessato, lo riporto qui

<<La sua ricerca, impreziosita dai successi di ragazzini deboli ed insicuri che diventavano “maschi alpha” nel loro contesto sociale, andò avanti così sulla strada delle risposte naturali fisiologiche e del ritorno ad un modo di combattere in armonia con la propria natura umana.La sua ricerca, impreziosita dai successi di ragazzini deboli ed insicuri che diventavano “maschi alpha” nel loro contesto sociale, andò avanti così sulla strada delle risposte naturali fisiologiche e del ritorno ad un modo di combattere in armonia con la propria natura umana.>>

Puoi dirci a grandi linee che "addestramento" hai fatto seguire a questi ragazzi? :)

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Un passaggio del tuo curriculum mi ha particolarmente interessato, lo riporto qui

<<La sua ricerca, impreziosita dai successi di ragazzini deboli ed insicuri che diventavano “maschi alpha” nel loro contesto sociale, andò avanti così sulla strada delle risposte naturali fisiologiche e del ritorno ad un modo di combattere in armonia con la propria natura umana.La sua ricerca, impreziosita dai successi di ragazzini deboli ed insicuri che diventavano “maschi alpha” nel loro contesto sociale, andò avanti così sulla strada delle risposte naturali fisiologiche e del ritorno ad un modo di combattere in armonia con la propria natura umana.>>

Puoi dirci a grandi linee che "addestramento" hai fatto seguire a questi ragazzi? :)

Quando usi un modello rigido come possono essere le tecniche delle arti marziali, uno vi si deve adattare e più sarà atletico più gli verranno bene le tecniche, le posizioni ecc.

Deve cioè diventare bravo a fare delle cose che prima non sapeva fare.

Quando invece parti dai movimenti naturali di quella persona, testandoli sotto stress, acquista fiducia più in fretta, riesce ad utilizzare in fretta i concetti e si trova in poco tempo ad essere in grado di usare quanto appreso, oserei dire "ricordato", sul campo.

Il che non significa certo che potrà combattere sul ring con un campione, ma ci metterà meno ad essere in grado di proteggersi dalla situazioni normali.

Per citare un esempio, un ragazzino mi chiese aiuto perché era tiranneggiato dai suoi compagni di calcio.

Aveva 16 anni. Io 18.

Un'ora al giorno insegnavo a lui e ad altri ragazzi mentre ero all'Isola D'Elba per lavorare, e dopo non ricordo se tre settimane o un mese, venne da me con le lacrime agli occhi raccontandomi che ad una partita di calcio lo avevano preso di mira i ragazzi dell'altra squadra e gli facevano falli, i suoi compagni di squadra invece che opporsi ridevano e peggioravano la cosa, così lui si oppose a fece a botte con gli undici giocatori dell'altra squadra.

E gliene diede un bel po'.

Non aveva segni importanti, non aveva riportato fratture o ferite serie, solo qualche graffio, ma da qual giorno oltre ad essersi guadagnato il rispetto di quell'altra squadra, si guadagnò anche il rispetto dei suoi compagni d'allenamento.

Ora, ovviamente se undici persone lo avessero aspettato sotto casa di notte per fargli la festa, le avrebbe prese di santa ragione, ma quello era un rituale di dominazione/sottomissione, e già il fatto che lui avesse reagito e colpito, aveva fatto scendere di molto le iniziali motivazioni degli 11, felici di rompere le scatole a un debole, ma non intenzionati veramente a finire la partita in rissa.

Così, dopo averne prese tutti un po', l'avevano fatta finita.

Altro caso, un ragazzetto che faceva il muratore, aveva iniziato a lavorare dopo le medie, stava sistemando un marciapiede per lavoro quando un gruppo di ragazzi che giocava lì vicino gli manda la palla vicino.

E gli chiedono: palla!

Lui smette di lavorare e gliela rilancia.

Solo che la cosa si ripete alcune volte, e dopo la terza volta lui non gliela rilancia perché doveva finire quel lavoro.

Allora uno di questi va da lui e gli chiede se avesse dei problemi, e perché non avesse ritirato la palla, se forse voleva prendere due schiaffi.

Lui si alza, gli tira un paio di colpi ben assestati e lo mette in ginocchio, poi lancia la palla agli altri e dice che sta lavorando.

Gli altri non sono andati lì per picchiarlo, ma hanno riso del loro amico attaccabrighe e l'hanno rispettato.

Sono piccoli esempi, come un esempio fu quando invece di difendere un mio compagno di scuola che subiva continue percosse da un altro, che sfogava tutto su di lui perché più debole, mi incontrai con lui di nascosto alcuni pomeriggi dandogli degli automatismi abbastanza spartani ma diretti ed efficaci, e poi feci in modo che altri compagni, che ridevano quando il bullo lo picchiava, organizzassero un "incontro" tra i due nello spogliatoio vuoto durante le ore di educazione fisica.

Il motivo, non doveva essere la risalita della "vittima", caricai loro la molla e li galvanizzai per assistere ad uno spettaccolo di violenza gratuita contro lo "scemo".

Così fecero in modo che i due si incontrassero in spogliatoio, c'erano tutti quelli che di solito ridevano a guardare, e io che fingevo di essere come loro.

E la vittima gliene diede un sacco, dopo essere stata portata lì da uno di loro "con l'inganno" e dopo essere stata aggredita dal bullo.

Non solo si meritò il rispetto di tutti per quante gliene diede, ma quando l'altro fu a terra, smise di dargliene e lo aiutò ad alzarsi, lui approfittò di quello per colpirlo a tradimento e buttarlo a terra, poi gli diede dei calci mentre era a terra e la "vittima" si alzò e gli diede il resto.

Quindi oltre ad essersi guadagnato il rispetto per le botte, fu anche apprezzato per il fair play mentre dissero al bullo che era un gran infame.

Ora...mi preme precisare una cosa.

Oggi esistono diversi sistemi di street fighting e vari sistemi più o meno veramente di derivazione militare, inoltre il concetto di MMA è più che sdoganato e la maggior parte delle persone anche non appassionate avrà qualche volta preso visione di qualche video sul tubo.

Inoltre, grazie ad internet, chiunque può guardare video scaricati o visti sul tubo in cui sono spiegate metodiche di addestramento avanzate.

Per cui gli esempi che ho citato possono sembrare sciocchi e scontati.

Ma a quei tempi...per avere una videocassetta dovevo mettere via i soldi tutto l'anno poi a Natale ordinarle dagli USA, costavano centinaia di migliaia di lire e arrivavano dopo mesi, nella mia regione ero l'unico a portare avanti una ricerca sul combattimento reale e lo fui per molti anni, in seguito fiorirono come funghi scuole di sistemi più o meno inventati, più o meno israeliani, e anche scuole serie e ben organizzate, ma allora non c'era nulla, le persone, se non facevano boxe, finivano a passare anni di arti marziali eseguendo forme stilizzate di kata, e la loro capacità combattiva era spesso inferiore a quella di un loro ipotetico gemello omozigote che non avesse mai fatto nulla.

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interessante il concetto di partire dai movimenti naturali di ogni persona. è possibile spiegare meglio cosa insegnavi oppure si tratta di qualcosa che non può essere ben definita?

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IAmReborn

Ma a quei tempi...per avere una videocassetta dovevo mettere via i soldi tutto l'anno poi a Natale ordinarle dagli USA, costavano centinaia di migliaia di lire e arrivavano dopo mesi, nella mia regione ero l'unico a portare avanti una ricerca sul combattimento reale e lo fui per molti anni.

Per la serie 'volere è potere'.

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interessante il concetto di partire dai movimenti naturali di ogni persona. è possibile spiegare meglio cosa insegnavi oppure si tratta di qualcosa che non può essere ben definita?

Ho continuato ad evolvere il programma dai 13 ai 19 anni di testa mia, poi mi sono legato alla scuola di Paul Vunak che è stato il primo* ad operare una netta separazione tra le arti marziali e quello che facevamo noi, street fighting, ideando proprio il concetto di street fighting come studio a se, rimasi legato alle continue evoluzioni del programma fino ai 26-27 anni sotto il responsabile per l'Europa di Paul Vunak, Mike Faraone, che poi si staccò da lui e continuò ad evolvere il programma, infine camminai con le mie gambe di nuovo e continuai ad evolvere il tutto, chiamando P.R.E.D.A.T.O.R. quello che facevo, e D.O.M.I.N.A.T.O.R. quello che non facevo ma consigliavo di fare a quanti fossero interessati allo sport, al combattimento alpha male (in pratica D.O.M.I.N.A.T.O.R. è MMA, usavo il termine per distinguere il combattimento alpha male, di dominazione/sottomissione, da quello che facevo.)

Tuttavia, sebbene li utilizzassimo in maniera differente nel follow up, scoprii poi che Tony Blauer in Usa-Canada aveva già percorso le mie ricerche a partire dal 1979, ottenendo tra l'altro gli stessi risultati, e in seguito scoprii che anche Massimo Mondini prima di dedicarsi alla divulgazione del suo metodo di movimento, non marziale, chiamato Movimento Arcaico, aveva insieme al Socio Graziano Galvani, trovato gli stessi concetti e reazioni spontanee dentro l'essere umano.

*Paul Vunak il primo... in realtà Giannino Martinelli ad inizio '900 aveva cercato di fondere diversi sistemi conosciuti allora per addestrare la polizia municipale di Milano nel combattimento realistico da strada e nella scherma di bastone da passeggio.

Inoltre Paul non ha fondato ex novo un sistema, ma evoluto nella direzione dello street fighting puro i concetti del Jeet Kune Do di Bruce Lee (non quello che fa nei film, quello che ricercava nei suoi studi), essendo Paul allievo di Dan Inosanto, l'amico e compagno di allenamento di Bruce. Fu Dan, nell'80, a dirgli "ormai hai elaborato una tua forma personale del sistema, hai i tuoi followers, hai i tuoi concetti, crea qualcosa di tuo...e così nacque il moderno concetto di street fighting.

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Per la serie 'volere è potere'.

Ti dico solo che pagai le lezioni private di Paul Vunak 200 dollari l'ora facendo il lavapiatti per un forfait che andando a dividere per il numero di ore era 2 mila lire l'ora... (un euro). :-D

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interessante il concetto di partire dai movimenti naturali di ogni persona. è possibile spiegare meglio cosa insegnavi oppure si tratta di qualcosa che non può essere ben definita?

Ho continuato ad evolvere il programma dai 13 ai 19 anni di testa mia, poi mi sono legato alla scuola di Paul Vunak che è stato il primo* ad operare una netta separazione tra le arti marziali e quello che facevamo noi, street fighting, ideando proprio il concetto di street fighting come studio a se, rimasi legato alle continue evoluzioni del programma fino ai 26-27 anni sotto il responsabile per l'Europa di Paul Vunak, Mike Faraone, che poi si staccò da lui e continuò ad evolvere il programma, infine camminai con le mie gambe di nuovo e continuai ad evolvere il tutto, chiamando P.R.E.D.A.T.O.R. quello che facevo, e D.O.M.I.N.A.T.O.R. quello che non facevo ma consigliavo di fare a quanti fossero interessati allo sport, al combattimento alpha male (in pratica D.O.M.I.N.A.T.O.R. è MMA, usavo il termine per distinguere il combattimento alpha male, di dominazione/sottomissione, da quello che facevo.)

Tuttavia, sebbene li utilizzassimo in maniera differente nel follow up, scoprii poi che Tony Blauer in Usa-Canada aveva già percorso le mie ricerche a partire dal 1979, ottenendo tra l'altro gli stessi risultati, e in seguito scoprii che anche Massimo Mondini prima di dedicarsi alla divulgazione del suo metodo di movimento, non marziale, chiamato Movimento Arcaico, aveva insieme al Socio Graziano Galvani, trovato gli stessi concetti e reazioni spontanee dentro l'essere umano.

Beh, ero partito per risponderti poi a scrivere ho perso il nocciolo della tua domanda, la premessa sull'evoluzione e i mutamenti continui di programma serviva ad introdurre il fatto che negli anni e anche su persone diverse ho applicato concetti differenti, anche se i movimenti naturali sotto stress sono universali nell'essere umano.

Possono essere modificati nella parte finale e legati a movimenti automatizzati, ma non possono essere sovrascritti o cancellati.

Il modo in cui modificavo la parte finale e il modo in cui li legavo ad automatismi acquisiti variava in base all'evoluzione del sistema e in base alle caratteristiche biometriche del soggetto, ma i principi base di movimento iniziale erano quelli naturali.

Massimo Mondini avendo scoperto le stesse cose prima di me, si appassionò tanto della riscoperta del movimento primitivo e della pulizia dai pattern appresi e controproducenti, che ha fondato una scuola unica nel suo genere, che non ha nulla a che vedere con le Arti Marziali anche se può giovare moltissimo al praticante delle stesse, e l'ha chiamata Movimento Arcaico. Consapevole della unità di mente e corpo, lui lavora sulla mente attraverso il corpo e viceversa.

Dal canto mio, sentendo che avevo trovato il "sancta sanctorum" e che ciò che era vero per il corpo e per il sistema neurovegetativo era vero anche per la mente dell'essere umano fondai un movimento chiamato La Via del Lupo, Che ormai non aveva più nulla a che fare con le Arti Marziali.

Ci siamo poi conosciuti per via degli studi simili e siamo tutt'ora amici e ove possibile, collaboratori.

Diciamo che partiamo da basi simili e poi sviluppiamo in base alla nostra impronta personale, la sua più votata all'armonia e all'ecologia, alla riscoperta della natura e dei benefici della stessa, la mia più di stampo predatorio e ovviamente questo risuona in persone differenti per cui lui ha followers di un tipo e io di un altro.

E questo non ci divide, ma ci unisce ancora di più come realtà coesistenti e complementari.

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IAmReborn

Ma se un ragazzo volesse praticare 'un qualcosa' per poi (nell'eventuale occasione) non cagarsi addosso o scappare, cosa consigli tu?

mio fratello piccolo pratica la Muay thai, ma sono più che convinto che se si dovesse trovare in una situazione 'fastidiosa' lui penserebbe al maestro che gli ricorda di usare l'arte marziale solo in occasioni in cui si è in pericolo di vita. (si, tutto questa è una scusa, in realtà le parole del maestro non c'entrano niente)

Modificato da IAmReborn
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