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Mangiare una volta al giorno?


Carrol

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iPaq
13 ore fa, Caraibika ha scritto:

L'energia per funzionare il corpo la prende bruciando il grasso corporeo tramite chetosi

Poche idee e ben confuse, vero?

Il corpo umano funziona a carboidrati. Ripeto a carboidrati. Quella è l'energia che serve per funzionare.

Se i carboidrati, per qualsiasi ragione, non ci sono il corpo (nel fegato) li sintetizza partendo da grassi e proteine, con notevole dispendio energetico ed affaticamento (specialmente del fegato).

Infatti le diete chetogeniche vengono usate per dimagrire, abbassando specialmente la percentuale di massa grassa; peccato che siano pericolose per la salute, in quanto sono molto dannose per il fegato specie su periodi prolungati.

Inoltre questi regimi alimentari così sbilanciati di certo non possono portarti alla massima espressione di potenza e prestazione; non puoi fare un progresso atletico in regime di carenza energetica. Secondo te, gli atleti di prestazione (ad esempio il mio sport, powerlifting; oppure pesistica olimpica, ecc.) sono dei fessi a stare in sovralimentazione con tanto di panza? O lo fanno per un motivo preciso?

Quindi, quei regimi vanno forse "bene" per chi cerca un'estetica "moderna" ma non certo per la prestazione. Infatti la chiave di allenamento è l'intensità, oltre al volume di carico. Ripeto, l'intensità ed il volume. Se sono elevati non c'è glicogeno muscolare che tenga; dopo un pò la deplezione del glicogeno (la scorta di glucosio nei muscoli per far fronte alle richieste improvvise di energia) sarà tale farti sentire "arrivato" e la tua prestazione inevitabilmente calerà di intensità; e fine, non progredisci più in quello stato anzi rischi il catabolismo.

Poi fermiamoci un momento ad usare il semplice buon senso.

Nel paleolitico la taglia degli umani era molto più piccola di quella odierna, nè mi risulta ci fossero bodybuilder, powerlifter e quant'altro. Non c'erano perchè la chiave di volta principale che ha portato il mondo moderno all'aumento della taglia media dell'umano è proprio il netto miglioramento delle condizioni di alimentazioni, per quantità, qualità e regolarità.

Inoltre, si cacciava per vivere. La caccia, almeno quella con la lancia del paleolitico, è un'attività aerobica ad intervalli di alta intensità: si cerca e si segue la preda lentamente e poi d'improvviso si corre a perdifiato per prenderla. In questo tipo di attività non c'è alcun uso di massima forza in stati di anareobiosi, anzi; provaci a correre a 15 km/h senza respirare e poi mi dici quanto duri. Quindi, casomai, avevano bisogno di carboidrati da spendere in fase aerobica; che infatti è la strategia alimentare tipica di chi corre.

 

 

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Caraibika
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Poche idee e ben confuse, vero?

Il corpo umano funziona a carboidrati. Ripeto a carboidrati. Quella è l'energia che serve per funzionare.

Se i carboidrati, per qualsiasi ragione, non ci sono il corpo (nel fegato) li sintetizza partendo da grassi e proteine, con notevole dispendio energetico ed affaticamento (specialmente del fegato).

Infatti le diete chetogeniche vengono usate per dimagrire, abbassando specialmente la percentuale di massa grassa; peccato che siano pericolose per la salute, in quanto sono molto dannose per il fegato specie su periodi prolungati.

Non mi interessano le idee, mi interessa l'efficienza dimostrata dai fatti. Il corpo può funzionare sia a carboidrati che a grassi. Curiosamente, nonostante il terrorismo attuale contro le diete chetogeniche, popoli che si nutrivano quasi esclusivamente di grassi e proteine come alcune tribù degli Indiani d'America, i Masai africani e gli Eschimesi erano molto più in salute degli occidentali attuali; cose come carie, malattie cardiovascolari, diabete erano praticamente assenti fra di loro e hanno cominciato a soffrirne proprio quando hanno abbandonato la loro dieta tradizionale in favore di quella occidentale. Faccio notare che le loro diete erano composte in gran parte da grasso (70-80%), non erano le chetogeniche stile bodybuilder che sono prettamente proteiche e poco caloriche, quelle sì che sono difficilmente sostenibili a lungo termine perché rischiano di rallentare il metabolismo.

Far funzionare il corpo a carboidrati significa dover mangiare continuamente, visto che dopo poche ore il corpo ha già esaurito l'energia data dagli zuccheri del pasto precedente e arriva il senso di fame costante tipico delle diete stile "tanti piccoli spuntini durante la giornata", quelle dove non ti senti mai veramente sazio (o per lo meno su di me l'effetto era questo) e perdi sia grasso che muscoli in proporzione variabile. Facendo diverse prove ho visto che su di me l'approccio del digiuno intermittente è molto più efficace per raggiungere un fisico asciutto e tonico, perché mi evita di dover mangiare come un canarino ogni tot ore ed elimina il senso di fame; oltretutto, come ho detto, a digiuno (fino a 72 ore) si perde esclusivamente grasso e abbinando un allenamento breve ma intenso, basato sulla forza, seguito da una ricarica di zuccheri post-workout si riesce anche ad aumentare la massa muscolare. Provare per credere.

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Inoltre questi regimi alimentari così sbilanciati di certo non possono portarti alla massima espressione di potenza e prestazione; non puoi fare un progresso atletico in regime di carenza energetica. Secondo te, gli atleti di prestazione (ad esempio il mio sport, powerlifting; oppure pesistica olimpica, ecc.) sono dei fessi a stare in sovralimentazione con tanto di panza? O lo fanno per un motivo preciso?

Quindi, quei regimi vanno forse "bene" per chi cerca un'estetica "moderna" ma non certo per la prestazione. Infatti la chiave di allenamento è l'intensità, oltre al volume di carico. Ripeto, l'intensità ed il volume. Se sono elevati non c'è glicogeno muscolare che tenga; dopo un pò la deplezione del glicogeno (la scorta di glucosio nei muscoli per far fronte alle richieste improvvise di energia) sarà tale farti sentire "arrivato" e la tua prestazione inevitabilmente calerà di intensità; e fine, non progredisci più in quello stato anzi rischi il catabolismo.

Il tuo discorso sulla differenza di obiettivi ha senso, infatti questo regime è adatto per ottenere un fisico muscoloso e asciutto; se vuoi raggiungere i massimali di forza e volume, come giustamente hai detto, hai bisogno di più calorie, più muscoli, più peso corporeo. Tuttavia ti posso assicurare che i progressi sul lato della forza si fanno tranquillamente, specie usando allenamenti brevi tipo piramidali inversi basati sui fondamentali; raggiungerai il massimo della forza ottenibile con un fisico definito, in sintesi (diciamo intorno all' hp 0).

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Poi fermiamoci un momento ad usare il semplice buon senso.

Nel paleolitico la taglia degli umani era molto più piccola di quella odierna, nè mi risulta ci fossero bodybuilder, powerlifter e quant'altro. Non c'erano perchè la chiave di volta principale che ha portato il mondo moderno all'aumento della taglia media dell'umano è proprio il netto miglioramento delle condizioni di alimentazioni, per quantità, qualità e regolarità.

Inoltre, si cacciava per vivere. La caccia, almeno quella con la lancia del paleolitico, è un'attività aerobica ad intervalli di alta intensità: si cerca e si segue la preda lentamente e poi d'improvviso si corre a perdifiato per prenderla. In questo tipo di attività non c'è alcun uso di massima forza in stati di anareobiosi, anzi; provaci a correre a 15 km/h senza respirare e poi mi dici quanto duri. Quindi, casomai, avevano bisogno di carboidrati da spendere in fase aerobica; che infatti è la strategia alimentare tipica di chi corre.

Oggi abbiamo molta più disponibilità di cibo e di calorie, ma la stragrande maggioranza delle persone non ha un'alimentazione di qualità. Quanti tra gli over 30 sono in forma? Guardando in giro direi pochi, proprio perché a quell'età inizia il calo degli ormoni e gli effetti della nostra alimentazione dannosa iniziano a manifestarsi più visibilmente. Come ho detto più in alto le popolazioni di cacciatori-raccoglitori moderni erano molto più in salute dell'occidentale medio, fino a quando la nostra dieta non si è diffusa anche tra loro. Oggi viviamo più a lungo soprattutto grazie ai progressi della medicina, che tamponano le epidemie di malattie cardiovascolari, obesità, diabete che flagellano il mondo moderno.

Sulla caccia, sì, è proprio così, ma se ci fai caso è una versione primitiva di uno sprinter che compie uno sforzo intenso in un breve periodo di tempo. Pensi che per compiere qualche scatto a intervalli di alcuni minuti avessero bisogno di farsi piattoni di pasta? No, anche perché non avevano tutti sti carboidrati disponibili. C'erano le verdure e la frutta che erano stagionali, quindi molto più limitate di come le abbiamo a disposizione noi, ma a parte questo fino a quando non sono diventati sedentari e coltivatori non avevano grandi quantità di carboidrati a disposizione, eppure sono sopravvissuti e hanno prosperato in tutto il pianeta anche prima della rivoluzione agricola. Per ripristinare il glicogeno perso mangiavano gli organi animali tipo il fegato, poi si concentravano su grasso e carne, quello avevano. Non erano sicuramente bodybuilder ma un'alimentazione del genere produce fisici molto migliori di quelli di un mangiatore di pasta e pane moderno.

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Ripeto, non mi ci ritrovo per niente in sta teoria di mangiare a cazzo totale dopo l’allenamento.

perchè grandi quantità di pasta e dolci è a cazzo.

ma mi incuriosisce.

Con sta tecnica sei passato, chessò, da ciccione ad avere addominali?

o sei “solo” migliorato?

se prima mangiavi schifezze sempre mentre ora le concentri solo in alcuni momenti..chiaro che migliori.

Ho fatto per diversi anni la Leangains (16 ore digiuno - 8 ore di alimentazione), con ottimi risultati a livello di composizione corporea quando potevo allenarmi in modo più pesante, poi ho un dovuto mollare i pesi e bene o male sono sempre rimasto su un fisico abbastanza asciutto con qualche muscoletto. L'anno scorso mi sono lasciato più andare e ho preso qualche chiletto, quindi ho deciso di sperimentare questa warrior modificata. 

Come ho detto, risultati fantastici sul piano della lucidità mentale e dei livelli di energia durante il giorno, sempre costanti. Senso di fame pressochè inesistente fino a quando non comincio a mangiare. Ora sono abituato, ma all'inizio è sorprendente come si percepisca molto di più il sapore degli alimenti. Inoltre il digiuno permette al sistema digerente di riposare, rendendolo più efficiente quando serve veramente. Ci sono benefici anche a livello di ricambio cellulare, produzione ormonale e stabilità dell'umore.

Le grandi quantità di pasta e dolci le mangio 3 volte a settimana, dopo l'allenamento e, come ho spiegato, sono perfettamente assimilate dal corpo che le usa sia per ripristinare le riserve di glicogeno svuotate da digiuno e allenamento, sia per favorire la crescita muscolare grazie alla maggiore sensibilità insulinica data da questo tipo di alimentazione. La mia bodyfat è in calo costante, nonostante il mio peso sia più o meno stabile; si intravedono gli addominali, cosa che non sono mai riuscito ad ottenere con altri metodi. Negli allenamenti purtroppo sono limitato da qualche acciacco che mi porto dietro, ma i pesi sono aumentati gradualmente con ampio margine per migliorare ulteriormente. Contiamo anche che il sabato e la domenica spesso mi capita di interrompere il regime per pranzi con i parenti, in più butto giù qualche bicchiere di birra/vino, per dire che potrei fare anche di meglio. Il fisico che ho ora è il migliore che abbia mai avuto ed è ampiamente migliorabile, se avrò la possibilità di tornare seriamente in palestra.

E' un regime alimentare che non è per tutti, naturalmente. Passare dal mangiare sempre a fare pochi, grandi pasti può richiedere tempo, anche per ricalibrare il cervello che inizialmente invierà impulsi di fame agli orari in cui siamo soliti mangiare, ma tempo qualche giorno e il corpo si adatta. Ci sono persone che otterranno gli stessi risultati con 6 pasti al giorno magari, ma sperimentando ho capito che per me è la soluzione ideale.

Modificato da Caraibika
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gort

Più che a carboidrati mi sembra che il corpo funzioni a glucosio. Il corpo (cervello, muscoli, ecc...) consuma glucosio mediante gli zuccheri semplici assunti prima e durante l'allenamento e/o quello prodotto bruciando grassi/proteine. Un atleta di endurance comincia a consumare i grassi in anticipo quando fa attività fisica, perché il corpo dovrebbe essere ottimizzato a lavorare in deplezione di glicogeno (es. allenamenti lunghi, allenamenti tutti i giorni).

Io tutte ste menate su cosa consumo non me le faccio più. Sono piuttosto definito non perché mangio in un certo modo (che comunque serve, ma più che altro a recuperare bene), ma perché mi alleno 6 giorni su 7 consumando 600-700kcal a seduta. Cosa me ne frega se il corpo usa 70% carbo e 30% grassi. Sono magro? Sì... sti ca***i?

P.S. sono vicino ai trenta.

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Dexter78

io sto in low carb quest'estate. per dire che stavo a 15 g di carbo (macronutrienti) al giorno questo protratto per cinque gg al sesto ricarica con 100 g di riso. il problema è che dopo qche settimana fatichi a reggere e appena ricominci a mangiare faccio delle mega abbuffate. nell'ultima settimana ho messo 5 kg.

allenarsi sempre senza carbo è dura. soprattutto sei spossato, diventi una larva e fatichi a dormire.

sono ormai quarantenne. se mengio pco pulito accumulo su addome e fianchi.

Modificato da Dexter78
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iPaq
3 ore fa, Caraibika ha scritto:

Oggi abbiamo molta più disponibilità di cibo e di calorie, ma la stragrande maggioranza delle persone non ha un'alimentazione di qualità. Quanti tra gli over 30 sono in forma?

Il problema non è lo stile alimentare ma l'eccesso. Dal miglioramento alimentare sia arrivati allo stile dell'iperconsumismo alimentare, in cui si mangia di tutto e di più, quasi sempre alimenti molto lavorati ed industriali, grandi quantità di alcool, ecc.

E' ovvio che così il fisico decade e pure velocemente. Mangiare pulito è sempre la base; nel mangiare pulito ci vogliono il 50% di carboidrati puliti (es. riso, pasta integrale, frutta, ecc.), 25% proteine pulite (carni bianche, pesce, ecc.), 25% grassi puliti (es. olio d'oliva, ecc.). Semplice semplice, assai efficace e salutare.

3 ore fa, Caraibika ha scritto:

un fisico definito, in sintesi (diciamo intorno all' hp 0)

HP0, vabè :-)

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iPaq
7 minuti fa, Dexter78 ha scritto:

allenarsi sempre senza carbo è dura

Allenarsi senza carbo non è dura, è semplicemente impossibile.

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Dexter78
Adesso, iPaq ha scritto:

Allenarsi senza carbo non è dura, è semplicemente impossibile.

al quarto quinto gg di scarica effettivamente diventa difficile. clacolache in preparazione cut per gara la maggior parte si mette a zero.

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iPaq
1 minuto fa, Dexter78 ha scritto:

al quarto quinto gg di scarica effettivamente diventa difficile. clacolache in preparazione cut per gara la maggior parte si mette a zero.

Certo, lo so. Un paio di volte ho tentato anche io, dopodichè mi sono dato definitivamente al powerlifting e mantengo sempre la stessa alimentazione tendenzialmente ipercalorica intervallata con piccole ipocaloriche per non esagerare.

Anche perchè non sono un giovanotto (sono più grande di te d'età) e dopo i 40 anni le modificazioni fisiche che ai 20 erano facili diventano molto molto più difficili ed impattanti. Almeno, senza prendere farmaci anabolizzanti (io sono contrario pure all'integrazione).

Quello che conta alla fine, dopo tanti anni di prove e controprove, è il totale calorico settimanale se non mensile. C'è poco da fare, senza farmaci hai un certo potenziale naturale e quello è; inutile starsi a rovinare con diete strane ed innaturali.

Se vuoi crescere naturalmente devi anche ingrassare; se ti vuoi definire stai a dieta e perdi pure muscolo e capacità allenante (perchè non riesci a sostenere intensità). Per crescere e stare a dieta ipocalorica contemporaneamente, ci vogliono gli "aiutini".

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Dexter78
2 ore fa, iPaq ha scritto:

Certo, lo so. Un paio di volte ho tentato anche io, dopodichè mi sono dato definitivamente al powerlifting e mantengo sempre la stessa alimentazione tendenzialmente ipercalorica intervallata con piccole ipocaloriche per non esagerare.

Anche perchè non sono un giovanotto (sono più grande di te d'età) e dopo i 40 anni le modificazioni fisiche che ai 20 erano facili diventano molto molto più difficili ed impattanti. Almeno, senza prendere farmaci anabolizzanti (io sono contrario pure all'integrazione).

Quello che conta alla fine, dopo tanti anni di prove e controprove, è il totale calorico settimanale se non mensile. C'è poco da fare, senza farmaci hai un certo potenziale naturale e quello è; inutile starsi a rovinare con diete strane ed innaturali.

Se vuoi crescere naturalmente devi anche ingrassare; se ti vuoi definire stai a dieta e perdi pure muscolo e capacità allenante (perchè non riesci a sostenere intensità). Per crescere e stare a dieta ipocalorica contemporaneamente, ci vogliono gli "aiutini".

si hai fatto un discorso sacrosanto. ovvio che un regime ipocalorico prolungato in cui mantenere massa magra e perdere quella magra è impensabile senza essere "on".

quest'autunn inizio con un regime ipolarico diffuso. voglio mettere molta massa evitando di esagerare col junk food. e soprattutto dare importanza maggiore ai tre fondamentali, che anche nel bb sono fondamentali nella costruzione di muscoli densi e spessi.

io non ho mai fatto powerlifting, ma so di atleti che in inverno si preparano mutuandone stili di allenamento.

 

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iPaq
23 minuti fa, Dexter78 ha scritto:

io non ho mai fatto powerlifting, ma so di atleti che in inverno si preparano mutuandone stili di allenamento

E' uno stile di allenamento che si sta diffondendo, si chiama powerbuilding; una specie di fusione tra powerlifting e bodybuilding che cerca di trarre il meglio di entrambe le discipline.

Come pure, alcuni bodybuilder adottano alcuni elementi dello stile allenante del powerlifting per fare massa; il che ha un suo senso, dal momento che crescere naturalmente richiede un periodo di forza dedicato all'aumento dei massimali seguito da un periodo di ipertrofia a carichi medi o medio/alti.

In materia, questa pagina mi piace parecchio: https://prudvangar.net/

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