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Suicidio


Edo

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sfulcrum
5 ore fa, Giraluna ha scritto:

 

La domanda mi è sorta perché stavo pensando alla signora che s impicco sull altalena del parco che ho di fronte casa. Una mattina estiva. La trovò un passante che stava tornando a casa dall uscita col cane. Era sposata, con figli. Stai riflettendo sulle modalità come scrivesti ieri. Questa signora ha utilizzato l impiccagione, nota per essere una pratica che porta ad una morte più lenta (se non sbaglio, due minuti tra soffocamento e perdita dei sensi) e come luogo un parco pubblico durante un periodo in cui i pupi sono a casa, dunque più probabilità di essere vista da uno di loro. Secondo me qualcosa prima di arrivare a quel gesto l avrà fatto. Allo stesso tempo penso che gli strumenti messi a disposizione per evitare gesti del genere siano una delle cause per cui viene definito un problema sociale. 

Molto probabilmente ha lanciato segnali, che comunque sono difficili da cogliere; la modalità è atipica per una donna comunque....

Rimangono due tipologie, a mio parere:

1) Sucidio della porta accanto; spesso dovuto a patologie mentali e occhio....senza questione di essere deboli/forti/predatori un disturbo dell'umore può colpire chiunque....semplicemente si vede l'uscita di scena come l'unica via; i border hanno poi un tasso molto alto con dinamiche particolari.

In caso di tentato suicidio di questa tipologia di persone lo stato pone in atto una salvaguardia supponendo che al momento non erano pienamente coscienti di se e in ps è sempre richiesta la valutazione psichiatrica (non è detto comporti il ricovero, anche se spesso si).

2) Suicidio razionale: Di fronte a malattie incurabili, personalmente ne ho visto soltanto uno  (tentativo di una ragazza con corea di Huntington.

Aggiungiamone un altro:

3) Persone che razionalmente non vogliono più andare avanti....il problema è capire se è una decisione razionale o se presa per motivi relativi al punto 1 o ci sono condizioni sociali/lavorative/affettive assurde (gente che dorme in macchina per pagare debiti che non estinguerà mai).

Modificato da sfulcrum
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Giraluna
53 minuti fa, igor78 ha scritto:

è molto più facile dare la "colpa" alla difficoltà di adattamento di ognuno ad una società malata come la nostra piuttosto che ammettere che c'è un problema di fondo nel sistema.

A cui segue:

53 minuti fa, igor78 ha scritto:

lo fanno passare dietro le quinte come un problema del singolo ad adattarsi alla società, secondo me. Come se questa fosse l'unica, più perfetta e sana società possibile.

Interpretazione interessante. Sicuramente fa riflettere. 

Penso al sistema d informazione: i giornali e telegiornali, gli stessi programmi televisivi che parlano spesso di argomenti molto negativi influenzando la mente dello spettatore. 

Che idea vogliono comunicare?

A me personalmente di una società che non funziona. Però è anche probabilmente vera la tua versione, ossia che la società vuol far passare che è tutta bella patatella e questi poveri suicidi, omicidi, rapitori, gente che esce e spara ad cazzum siano i capricciosi che non la tollerano. 

@sfulcrum grazie delle informazioni. Non sapevo di queste due tipologie. Non so che professione sia la tua, ma da quanto ricordo pure nel topic della depressione sulla scia degli psicologi/psichiatri forse. 

Ho una domanda da rivolgerti: questi disturbi dell umore sono in aumento oppure si sta ingigantendo un problema più minoritario? 

Mi spiego: io stessa sospettavo di essere un pochino matta. Poi i vari colloqui hanno smentito la cosa. Un altro esempio: ieri le analisi circa i miei linfonodi ingrossati dichiarano che sono sana. E boh ... può essere stato una correlazione sudore/ colpo d aria condizionata. Penso al fatto che non so tante cose tuttavia non posso neanche sapere tutto ne calcolare tutto quello che potrei avere e informarmi. Spesso appunto debbono accadere le cose perché ci sia l informazione e che quando accadono di avere dei professionisti competenti accanto (vedi il mio dottore).

L informazione parte dalla propria istruzione, che in Italia per me  sono da rivedere entrambe. Non posso qui porvi una opinione completa sull istruzione non avendo frequentato l università, ma ho spesso avuto la sensazione che c erano prof non competenti, svogliati rispetto ad altri. Non posso fare a meno di pensare che lo stesso valga per i medici e gli psicologi&co. Ce ne sono di competenti che possono accompagnarti nel percorso di gestione dei tuoi problemi come altri che devi cambiare perché non sono in sintonia con te. 

Se ciò dipendesse dalla loro istruzione?

E se l istruzione e la sanità fossero due aspetti che la società gestisce per strumentalizzare il popolo e renderlo meno consapevole nella scelta del suo destino attraverso una informazione ambigua?

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gelsomino

Continuo a scrivere in questo 3d , forse perchè è una sorta di diario di bordo del capitano, una parte di me sta andando a fondo,si sta suicidando,direi meglio si sta trasformando,

sta diventando,sta facendo posto ,si st afacendo da parte ad un'altra cosa.

Davvero e scrivendone qua sul 3d del suicidio mi sento ancora in grado di dargli la dolce morte, il bruco diventa farfalla,

e questa cosa,di questa cosa me ne sto prendendo cura abbastanza morbosamente direi.

C'E' voluto un fracco di tempo, per arrivare qua, e a volte non credevo neanche fosse possibile , un sogno, qualcosa difficile 

da raccontare, o meglio si potrebbe raccontare se ci fosse la possibilità di condividere,

che qualcuno riesca a sentire quelle cose , ma poi quei pensieri diventano come scatole piene di referti,

stanno chiuse a prender polvere e quando le guardi , hai paura ad aprirle, se non riesci 

a venirne a capo , il fallimento, rimpianti/rimorsi, se non ne vieni a capo provi solo un indicibile dolore.

Collage di fotografie che si possono cambiare di posto, te le ritrovi in un ordine e pensi sia quello giusto,

ma per vedere la vera storia delle cose ,devi cambiarle di posto, ed allora quello che c'e' in quelle foto

assume una sua narrazione coerente a quello che raffigurano.

Piu' mi avvicino a questo, e piu' sono scatola in mezzo ad altre scatole ma sono allo stesso tempo anche quello che 

prende la scatola e sa come deve disporre correttamente le foto.

Un giorno mi arrivò la notizia che uno dei "nostri" si era tolto la vita, allora contattai

un altro che sapevo aveva informazioni più dettagliate, era un modo mio per condividere delle cose,

una sorta di "addio  particolareggiato", niente, non ci fu nessun feedback,

sembrava gli stessi parlando delle bollette, il nulla ,il vuoto, ci rimasi anche male ma non lo diedi a vedere , il passato assieme, come se non fosse mai accaduto il passato assieme.

Questa vita ,è così, ma ormai ho imparato da tempo a gestire le aspettative mal riposte, presi quella scatola e la misi da qualche parte

in qualche posto.

Ecco a quelli che leggono questo post .ed hanno idee strane, alla fine ,il piu' delle volte le cose vanno così,

tranne in rare occasioni, quando davvero sei una cosa che fa parte di qualcosa, agli altri viene permesso

di condividere l'idea di te, anche spudoratamente falsa, e ti ritrovi alla veglia tu dentro la bara,

ed un vociare ,un crepitio di voci a "ribadire" le solite frasi da copione e di circostanza , chi piange , chi ascolta e chi

ha deciso per te ,ed a questo punto anche per altri, di come gestire l'idea di te... tu non esisti,

tu non ci sei, e chi non c'e' ha sempre torto.

Concludo dicendo che , per onestà intellettuale, quelle parole non dette, quel silenzio, hanno fatto si che anche l'idea di 

quello che era stato uno dei nostri , per me , adesso è una scatola, riposta da qualche parte in mezzo ad altre scatole,

ed io sono sicurissimo, che io non la aprirò mai piu'. 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

Modificato da gelsomino
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@Karls rispondo a entrambi i tuoi post di pagina 6

Partendo dall'ultimo, non vedo perché dovrei convincere un aspirante suicida a desistere, è la sua vita, chi sono io per pensare di fargli cambiare idea? Non me ne viene nulla nemmeno fosse un mio parente stretto perché se uno ha deciso per sé pace all'anima sua. Solo vorrei ma non posso deciderlo io, che non mi venga a parlare dei suoi propositi perché davvero non saprei che fare se non chiamare i carabinieri in modo da avviare la procedura allertando il 118

Io non sono preparata per affrontare le motivazioni psicologiche di un aspirante suicida ma come cittadina mi si chiede di non dargli una mano né materialmente né moralmente

Per me è meglio vivere ovviamente, per altri è meglio morire e facciano pure

Per carattere non sono propensa a parlare di mie malattie o difficoltà varie perché c'è sempre chi sta peggio o ha una percezione maggiore di ciò che lo affligge ma siccome ho due gambe, due braccia, due occhi, e ho tutti gli strumenti per non dover dipendere in futuro da altri, mi ritengo fortunatissima nonostante gli ostacoli che possono interessare la mia vita ma conosco un sacco di persone senza pezzi di corpo (sia internamente che esternamente) con una forza incredibile e non mi sembra giusto che io mi lamenti nonostante gli acciacchi perché comunque secondo i miei standard ho tutto. Più di qualcuno in real mi ha chiesto come facessi a non sentire l'esigenza di questo o quest'altro (che non ho) ma di tutto quello che ho non mi manca nulla

Proprio oggi leggevo l'epitaffio di Cary Grant e mi rispecchia molto: ordinò che scrivessero "è stato un uomo molto fortunato consapevole di esserlo"

Per quanto riguarda la mia firma non ho mai promesso ciò che non posso rispettare perché non mi piacerebbe essere trattata con la stessa moneta: ci sono dei limiti nelle cose e quindi illudersi o illudere non è una cosa che mi piace

Mi hanno insegnato a trovare una soluzione sempre e comunque: vedila come mio prostrarmi a come mi hanno educato ma non mi sembra un insegnamento da perdenti, anzi

Rispetto il tuo pensiero secondo cui non ho ancora sviluppato un pensiero autonomo, è una tua opinione come altre 

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sfulcrum
1 ora fa, Giraluna ha scritto:

 

@sfulcrum grazie delle informazioni. Non sapevo di queste due tipologie. Non so che professione sia la tua, ma da quanto ricordo pure nel topic della depressione sulla scia degli psicologi/psichiatri forse. 

Ho una domanda da rivolgerti: questi disturbi dell umore sono in aumento oppure si sta ingigantendo un problema più minoritario? 

Mi spiego: io stessa sospettavo di essere un pochino matta. Poi i vari colloqui hanno smentito la cosa. Un altro esempio: ieri le analisi circa i miei linfonodi ingrossati dichiarano che sono sana. E boh ... può essere stato una correlazione sudore/ colpo d aria condizionata. Penso al fatto che non so tante cose tuttavia non posso neanche sapere tutto ne calcolare tutto quello che potrei avere e informarmi. Spesso appunto debbono accadere le cose perché ci sia l informazione e che quando accadono di avere dei professionisti competenti accanto (vedi il mio dottore).

L informazione parte dalla propria istruzione, che in Italia per me  sono da rivedere entrambe. Non posso qui porvi una opinione completa sull istruzione non avendo frequentato l università, ma ho spesso avuto la sensazione che c erano prof non competenti, svogliati rispetto ad altri. Non posso fare a meno di pensare che lo stesso valga per i medici e gli psicologi&co. Ce ne sono di competenti che possono accompagnarti nel percorso di gestione dei tuoi problemi come altri che devi cambiare perché non sono in sintonia con te. 

Se ciò dipendesse dalla loro istruzione?

E se l istruzione e la sanità fossero due aspetti che la società gestisce per strumentalizzare il popolo e renderlo meno consapevole nella scelta del suo destino attraverso una informazione ambigua?

Mi occupo più che altro di neurogenetica, però sempre avuta una certa passione/competenza sulla neurofarmacologia; spesso neuro e psichiatria si compenetrano quindi è necessario essere ferrati su più tematiche (anche perché sulla psichiatria italiana...mah...).

Istruzione dipende: pure per medicina, ti da le basi poi il resto sta al singolo; personalmente ho studiato in una piccola universitaria del Nord è ho trovato un livello molto alto (secondo le classifiche la migliore per medicina)...sul lavoro ho poi fatto fatica a trovare gente del livello a cui ero abituato.

Non credo ci sia volontà strumentalizzare il popolo, semplicemente gran parte medici o insegnanti dopo essere sbattuti n anni, concorsi di qua e la, combattere burocrazia, pazienti maleducati che ti vogliono denunciare perché la zia di 94 anni è morta dopo un po' tira i remi in barca.

E' estremamente probabile che i disturbi dell'umore siano in aumento, ma è difficile dirlo esattamente perché la fenomenologia dei disturbi mentali cambia col tempo (la depressione di 50 anni era diversa "in media" da quella di ora).

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8 ore fa, Giraluna ha scritto:

Se vogliamo anche quest altra domanda aiuta a capirsi meglio: posso dichiarare a me stesso che ciò che vado a scrivere sia totalmente immune dal pensiero comune, non abbia subito troppo l influenza comune tanto da rendermi conto di tutte le variabili in gioco e non scriva perché sto pensando unicamente in un solo senso perché appunto il pensiero comune ti porta a fare direttamente questo

Dal momento che quasi tutti quelli che hanno risposto mi hanno o criticato o detto che ciò che ho scritto è spazzatura, direi che il mio pensiero è solo mio e non ambisce a ricercare il consenso altrui 

Ma d'altronde non sono nuova a questo tipo di domande: quando ho raccontato di Zema mi hanno detto che l'ho fatto perché ero stata plagiata dal pensiero qui dentro, quando ho scritto il post sulle donne mi hanno detto che l'avevo scritto per cercare l'approvazione di quelli del Clan, ora con questo è la stessa cosa quindi, sempre con toni rispettosi ed educati, ritengo che ognuno possa pensare ciò che vuole sul perché io abbia scritto queste cose e sta a me far capire perché certe insinuazioni non siano corrette

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Giraluna

@EdoardoG verremmo sempre criticate/i. I toni sono importanti, concordo. L importante è non ragionare a senso unico per testardaggine ed interrogarsi in ogni situazione anche quando siamo al top (discorso generale). 

Sull altra domanda invece che ti ho posto qual è la tua opinione? 

@sfulcrum stanchezza mentale, dici? In effetti 😥

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sfulcrum
6 minuti fa, Giraluna ha scritto:

 

@sfulcrum stanchezza mentale, dici? In effetti 😥

 

Non ti ho capita, scusami se intendevi in generale riferito all'aumento suicidario o nel tuo caso specifico (linfonodi ingrossati possono essere 100000 cose, fidati tuo mmg).

 

 

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Per quanto riguarda la religione (credo che il discorso sia emerso sempre da @Karls) non mi sono mai definita né atea né agnostica né altre parole perché secondo me non hanno senso, non sono di alcuna utilità. Dal momento che il mio post iniziale è "contro" il suicidio come modo per risolvere i problemi (a meno di malattie incurabili) si potrebbe pensare che io sia una fervente credente per cui la vita non è nostra e quindi non ne possiamo disporre a piacimento, però sono pro la possibilità di abortire, pro eutanasia perché semmai mi dovesse capitare vorrei aver la possibilità di scegliere di non soffrire più

Io non condanno chi si uccide a casa sua perché non ne può più per mille ragioni ma solo non capisco perché dovrebbe essere un problema di tutti (a meno di casi di istigazione al suicidio giustamente condannati) e per la modalità pubblica di chi sceglie di far sentire la sua voce pubblicamente, in una società come la nostra in cui ognuno di noi vale pochissimo (più si è meno ognuno vale) da vivo e da morto

Quindi per quanto riguarda la mia religione, mi definisco cattolica perché così sono stata educata nella mia comunità, ci sono sempre stata benone ma prendo le cose secondo la mia misura quindi se un prete osa dire che i gay sono opera del demonio non gli do credito, così come se si dovesse permettere di parlare di rapporti prima del matrimonio (da che ho memoria nessuno si è mai azzardato) o altre cose per cui io la penso diversamente. Non vado per ideologie ma mi muovo a seconda delle persone che mi piacciono: se sto bene e presto servizio nella mia comunità di cattolici significa che ci sto bene e mi piace fare ciò che faccio, non che mi bevo supinamente tutti i dettami. Allo stesso tempo non ho mai bestemmiato perché non mi sembra indice di femminilità e educazione (nonostante nel mio ambiente la bestemmia sia un'istituzione e venga usata al posto della punteggiatura nel parlato) ma non mi permetterei mai di dire agli altri di non farlo: sempre il solito discorso, o rimango perché tutto sommato mi sta bene la loro compagnia o cambio. Delle questioni teologiche di dottrina pura non mi occupo perché non sono alla mia portata. Seguo i comandamenti della parte umana perché sono norme di condotta che mi sono state recepite nei moderni ordinamenti quindi sono leggi, io rispetto la legge perché la legge (mi) protegge

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8 minuti fa, EdoardoG ha scritto:

Quindi per quanto riguarda la mia religione, mi definisco cattolica perché così sono stata educata nella mia comunità

Ci avrei scommesso milioni sopra (se li avessi). 

Non so gli altri, ma io non ho scritto che hai fatto un post spazzatura. Semplicemente non hai la possibilita' di comprendere cosa sia l'argomento che ti stai accingendo a trattare e non e' per senso di superiorita' che te lo sto dicendo. 

Semplicemente non puoi. Sarebbe come spiegare ad un terrapiattista che la terra e' un geoide e solo uno dei tanti nella sola nostra Galassia.

Non te la prendere, non e' una critica verso di te. In un certo senso e' meglio che tu resti li' dove sei adesso.

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