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Suicidio


Edo

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1 ora fa, Giraluna ha scritto:

Che significa per te questo adeguarsi agli standard dei Paesi più avanguardisti e sviluppati in modo italiano?

Senza avere un piano preciso a lungo termine e cercando di barcamenarsi tra un vincoli e sollecitazioni europei e non solo, in sintesi non sistematicamente

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^'V'^
12 minuti fa, purple pill ha scritto:

 

Perché tra gli ebrei e i musulmani, fortemente radicati tra penisola arabica, Asia e medio oriente, il divieto di mangiare il maiale permane ancora oggi, mentre proprio i cristiani, che molto presto mossero in Europa, l’hanno perso?

 

 

Non sono cristiano, tanto meno musulmano, ma applico su me stesso il divieto di mangiare il maiale. 

Perché vedo la maggior parte degli umani come maiali e non voglio concedermi di mangiare il maiale perché non sarei più in grado di tracciare un confine netto di buona condotta alimentare. 

 

Cita

In epoche in cui ancora non brulicavamo in sovrannumero come un’infezione.

 

Quando una specie straripa nel sovraffollamento, abbattere un grosso numero di capi non sposta che di qualche anno il problema, dato che non si è agito sulle cause. 

E le cause dell'infezione incontrollata (che distrugge l'ecosistema, sia che si tratti di cervi che di umani) sono SEMPRE e solo una: la sparizione del predatore naturale di quella specie dal sistema. 

Reimmettere il predatore naturale di una specie nell'ecosistema, riequilibria, rinforza e migliora non solo quella specie, ma anche l'ambiente circostante. 

Pertanto... 

Direi che tra questa risposta e quella poco sopra esiste un sottile filo conduttore. 

Ma so che il populino con le torce e i forconi nel suo grugnire non è pronto ad accoglierla. 

Per cui, nel dubbio, non mangio maiale e non mi abituo all'idea che sia normale mangiarlo. 

 

http://www.wwf.it/news/?30221/Come-i-lupi-hanno-ridato-vita-al-Parco-di-Yellowstone

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16 minuti fa, purple pill ha scritto:

Perché qualsiasi società, per potersi dire tale, deve cercare di preservare l’ordine sociale limitando al minimo l’entropia.

E se la vedi così, il suicida diventa un elemento di disturbo anche quando, invece di buttarsi sotto un treno, si toglie educatamente di mezzo a casa sua. Perché vorrà dire in ogni caso che ci saranno un paio di braccia in meno ad arare i campi e tot persone - figli/genitori/fidanzata - che per un po’ saranno assenti a se stesse, in stato catatonico, anche loro a peso morto. Se si tratta di un ricco, ecco che il suo denaro smetterà magari di produrre ricchezza per sfrangersi in una serie di rendite passive. E se invece si tratta di un morto di fame ecco che bisognerà trovare una fossa in cui scaricare la sua carcassa aggratis. E se aveva debiti, e se aveva crediti, e se, e se, e se...

Sono tutti piccoli ingranaggi che si inceppano, e non puoi far passare il messaggio che questo vada bene se vuoi preservarlo l’ordine sociale. Anche perché queste leggi morali le abbiamo introiettate in epoche in cui ancora non brulicavamo in sovrannumero come un’infezione.

Allo stesso modo, molti precetti religiosi, superstizioni e manierismi sono imperativi categorici che sono stati lanciati nel cervello umano per contrastare la sua frequente incapacità di autoregolarsi su semplici faccende di buon senso 

Perché ad esempio tra gli ebrei e i musulmani, fortemente radicati tra penisola arabica, Asia e medio oriente, il divieto di mangiare il maiale permane ancora oggi, mentre proprio i cristiani, che molto presto mossero in Europa, l’hanno perso?

Perché si ritiene porti sfortuna  sprecare olio e il sale, e non - cazzoneso - le ciliegie?

perché?

Così, pourparler

 

 

Grazie per la risposta articolata, era quello che cercavo (e che non sapevo di cercare)

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Giraluna
1 ora fa, purple pill ha scritto:

Allo stesso modo, molti precetti religiosi, superstizioni e manierismi sono imperativi categorici che sono stati lanciati nel cervello umano per contrastare la sua frequente incapacità di autoregolarsi su semplici faccende di buon senso 

Non l avevo mai vista sotto questo punto di vista. Pensavo che ci fossero stati inculcati proprio perché infondo sappiamo un po autoregolarci ma ci sbattono di qua e di la per dirci cosa è giusto e sbagliato perché secondo loro è così (quindi mica è detto che lo sia, semplicemente una mattina si sono svegliati e hanno deciso che sei pazzo/normale/fico/scemo ecc se fai unicamente questo e quello). 

1 ora fa, purple pill ha scritto:

Sono tutti piccoli ingranaggi che si inceppano, e non puoi far passare il messaggio che questo vada bene se vuoi preservarlo l’ordine sociale. Anche perché queste leggi morali le abbiamo introiettate in epoche in cui ancora non brulicavamo in sovrannumero come un’infezione.

Ti chiedo una cosa: se appunto vogliono preservare l ordine, perché il caos (inteso come fenomeno di gente che non sa affatto autoregolarsi) regna di più? 

O forse è solo una mia impressione che non si stia arginando il problema? 

Nel senso: è davvero l ordine quello che vogliono preservare o hanno le idee confuse su quello che effettivamente vuol dire preservarlo?

Modificato da Giraluna
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Ambasciatore
6 ore fa, EdoardoG ha scritto:

Per quanto riguarda la religione (credo che il discorso sia emerso sempre da @Karls) non mi sono mai definita né atea né agnostica né altre parole perché secondo me non hanno senso, non sono di alcuna utilità. Dal momento che il mio post iniziale è "contro" il suicidio come modo per risolvere i problemi (a meno di malattie incurabili) si potrebbe pensare che io sia una fervente credente per cui la vita non è nostra e quindi non ne possiamo disporre a piacimento, però sono pro la possibilità di abortire, pro eutanasia perché semmai mi dovesse capitare vorrei aver la possibilità di scegliere di non soffrire più

Io non condanno chi si uccide a casa sua perché non ne può più per mille ragioni ma solo non capisco perché dovrebbe essere un problema di tutti (a meno di casi di istigazione al suicidio giustamente condannati) e per la modalità pubblica di chi sceglie di far sentire la sua voce pubblicamente, in una società come la nostra in cui ognuno di noi vale pochissimo (più si è meno ognuno vale) da vivo e da morto

Quindi per quanto riguarda la mia religione, mi definisco cattolica perché così sono stata educata nella mia comunità, ci sono sempre stata benone ma prendo le cose secondo la mia misura quindi se un prete osa dire che i gay sono opera del demonio non gli do credito, così come se si dovesse permettere di parlare di rapporti prima del matrimonio (da che ho memoria nessuno si è mai azzardato) o altre cose per cui io la penso diversamente. Non vado per ideologie ma mi muovo a seconda delle persone che mi piacciono: se sto bene e presto servizio nella mia comunità di cattolici significa che ci sto bene e mi piace fare ciò che faccio, non che mi bevo supinamente tutti i dettami. Allo stesso tempo non ho mai bestemmiato perché non mi sembra indice di femminilità e educazione (nonostante nel mio ambiente la bestemmia sia un'istituzione e venga usata al posto della punteggiatura nel parlato) ma non mi permetterei mai di dire agli altri di non farlo: sempre il solito discorso, o rimango perché tutto sommato mi sta bene la loro compagnia o cambio. Delle questioni teologiche di dottrina pura non mi occupo perché non sono alla mia portata. Seguo i comandamenti della parte umana perché sono norme di condotta che mi sono state recepite nei moderni ordinamenti quindi sono leggi, io rispetto la legge perché la legge (mi) protegge

Giusto per citare nuovamente un autore già citato in questa discussione, questo post mi ha ricordato, per toni e contenuti,  "lo straniero" di Camus:769_heart:

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1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

 

Non sono cristiano, tanto meno musulmano, ma applico su me stesso il divieto di mangiare il maiale. 

Perché vedo la maggior parte degli umani come maiali e non voglio concedermi di mangiare il maiale perché non sarei più in grado di tracciare un confine netto di buona condotta alimentare. 

 

 

Quando una specie straripa nel sovraffollamento, abbattere un grosso numero di capi non sposta che di qualche anno il problema, dato che non si è agito sulle cause. 

E le cause dell'infezione incontrollata (che distrugge l'ecosistema, sia che si tratti di cervi che di umani) sono SEMPRE e solo una: la sparizione del predatore naturale di quella specie dal sistema. 

Reimmettere il predatore naturale di una specie nell'ecosistema, riequilibria, rinforza e migliora non solo quella specie, ma anche l'ambiente circostante. 

Pertanto... 

Direi che tra questa risposta e quella poco sopra esiste un sottile filo conduttore. 

Ma so che il populino con le torce e i forconi nel suo grugnire non è pronto ad accoglierla. 

Per cui, nel dubbio, non mangio maiale e non mi abituo all'idea che sia normale mangiarlo. 

 

http://www.wwf.it/news/?30221/Come-i-lupi-hanno-ridato-vita-al-Parco-di-Yellowstone

Purtroppo c'è il divieto per legge di cacciare gli altri umani....

Di lasciar morire chi geneticamente malato... Anzi, con toppe mediche è possibile diffondere tali geni...

di stabilizzare la popolazione a 4:1 di F:M

 

La legge.

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7 ore fa, EdoardoG ha scritto:

Ma se ti ho detto che della dottrina non mi occupo perché ti sei focalizzato sul fatto che frequento i cattolici per dedurre cose sulla mia educazione? La mia educazione fortunatamente non è la dottrina cattolica ma un mix di tutto ciò con cui sono venuta in contatto, finanche questo forum e le varie anime che lo popolano

 

Sei talmente indottrinata da non avere la lucidita' di accorgertene. 

Non pensare di avere una mentalita' aperta solo perche' non segui alla lettera la dottrina cattolica. Sei credente. 

E gia' questo ti impedisce di capire anche un minimo dell'argomento che stai trattando.

Ovviamente immagino gia' che l'ego si sentira' punzecchiato da tali affermazioni e si tendera' a prenderla sul personale, ma la sostanza non cambia. 

La mia non e' una provocazione ma una constatazione dei fatti. Non c'e' nulla per cui offendersi.

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9 ore fa, Giraluna ha scritto:

A cui segue:

Interpretazione interessante. Sicuramente fa riflettere. 

Penso al sistema d informazione: i giornali e telegiornali, gli stessi programmi televisivi che parlano spesso di argomenti molto negativi influenzando la mente dello spettatore. 

Che idea vogliono comunicare?

A me personalmente di una società che non funziona. Però è anche probabilmente vera la tua versione, ossia che la società vuol far passare che è tutta bella patatella e questi poveri suicidi, omicidi, rapitori, gente che esce e spara ad cazzum siano i capricciosi che non la tollerano. 

@sfulcrum grazie delle informazioni. Non sapevo di queste due tipologie. Non so che professione sia la tua, ma da quanto ricordo pure nel topic della depressione sulla scia degli psicologi/psichiatri forse. 

Ho una domanda da rivolgerti: questi disturbi dell umore sono in aumento oppure si sta ingigantendo un problema più minoritario? 

Mi spiego: io stessa sospettavo di essere un pochino matta. Poi i vari colloqui hanno smentito la cosa. Un altro esempio: ieri le analisi circa i miei linfonodi ingrossati dichiarano che sono sana. E boh ... può essere stato una correlazione sudore/ colpo d aria condizionata. Penso al fatto che non so tante cose tuttavia non posso neanche sapere tutto ne calcolare tutto quello che potrei avere e informarmi. Spesso appunto debbono accadere le cose perché ci sia l informazione e che quando accadono di avere dei professionisti competenti accanto (vedi il mio dottore).

L informazione parte dalla propria istruzione, che in Italia per me  sono da rivedere entrambe. Non posso qui porvi una opinione completa sull istruzione non avendo frequentato l università, ma ho spesso avuto la sensazione che c erano prof non competenti, svogliati rispetto ad altri. Non posso fare a meno di pensare che lo stesso valga per i medici e gli psicologi&co. Ce ne sono di competenti che possono accompagnarti nel percorso di gestione dei tuoi problemi come altri che devi cambiare perché non sono in sintonia con te. 

Se ciò dipendesse dalla loro istruzione?

E se l istruzione e la sanità fossero due aspetti che la società gestisce per strumentalizzare il popolo e renderlo meno consapevole nella scelta del suo destino attraverso una informazione ambigua?

Hai mai sentito parlare del Nuovo Ordine Mondiale?? (N.W.O.)

Istruzione e sanità (e non solo) sarebbero da sempre manipolate da pochi potenti per mantenere le masse in parziale ignoranza e stupidità e per incutere paura. Perchè un soggetto impaurito è molto più facile da gestire.

Ovvio che è solo una teoria, però, se ti guardi attorno, ti accorgi che c'è molta superficialità nella gente, nei comportamenti. Io almeno mi accorgo che c'è qualcosa che non quadra, qualcosa di grosso. A volte mi sento come Neo nel primo film di Matrix quando gli fanno vedere che ha sempre vissuto in un mondo "fittizio". (finto)

Poi però è arrivato "qualcuno", lo chiamavano psicologo o psichiatra a seconda dei casi il quale cercava di aiutarmi in questa mia "distorsione" o "incapacità di adattamento" che mi procurava molta ansia. Aiutarmi a venirne fuori.

Ma ero davvero io che avevo "problemi"?? E fino a che punto sbagliavo??

Ancora adesso seguo uno psicologo che però sembra in gamba. Non mi "droga" con psicofarmaci ma mi aiuta a capire e fare cose concrete. Perchè in passato in molti mi rifilavano psicofarmaci solo per farmi stare buono e a cuccia. In effetti fa parte del loro lavoro, ma dare solo pastiglie senza  possibilità di dialogare e avere supporto è come "drogare la gente" per farla stare a cuccia al suo posto, appunto. In fondo loro avevano lo stipendio assicurato, e anche alto presumo, e si sentivano con la coscienza apposto.

Me ne sono liberato però, il tizio di adesso non da farmaci.

Ma la questione rimane.

Il suicidio, come tutti i casini e guerre nel mondo sono pilotati?? E poi basta dare la colpa hai singoli in modo che i veri responsabili restino nell'ombra??

Immagino che molti mi daranno contro dicendo che sono solo stronzate, ok, d'accordo, negli anni ho imparato a incassare bene e comunque non sto dicendo che ci credo a prescindere ai complotti, per me 50 e 50, anche perchè prove schiaccianti non ne conosco.

Però pensateci un attimo, le case farmaceutiche guadagnano milioni vendendo farmaci ai malati, e se i malati guarissero davvero e non si ammalassero più?? Sarebbe il crollo dell'impero del commercio dei farmaci! Un disastro!

Però la gente starebbe bene e sarebbe sana. Siamo sicuri che quei farmaci siano fatti per guarire??   Questo può valere come prova che c'è qualcosa che "non quadra" o che la nostra è una "società malata"??

Quindi dov'è la verità??

Modificato da igor78
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gelsomino
2 ore fa, Ambasciatore ha scritto:

Giusto per citare nuovamente un autore già citato in questa discussione, questo post mi ha ricordato, per toni e contenuti,  "lo straniero" di Camus:769_heart:

Ti faccio un regalo...

 

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