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Aiutatemi a sbloccarmi, non mi arrendo


Sbiliguda

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Sbiliguda

Buonasera a tutti

Purtroppo non sono bravo con la sintesi e cercherò di sforzarmi di essere breve, ma le cose sono tante.
Per chi non volesse sorbirsi tutta sta pappardella mi interessa principalmente la domanda numero 2) che ho fatto in fondo.

Sono uno sfigato che vuole uscire dalla sua situazione, a volte ci è riuscito, ma non sa cosa vuole dalla vita e se c'è riuscito per caso.
Sì, il classico sfigato che arriva ai 25-30 ancora vergine. Quello che veniva preso per il culo a scuola fin dall'asilo e che si è perso tutta la vita e le esperienze giovanili che gli altri hanno fatto a 14 anni e ora è imbranato e impacciato. Quello che non conclude mai niente con le ragazze e alza muri difensivi inventando storielle e creandosi un muro di bugie così' gli altri non faranno domande.

Tante esperienze che sono considerate normali mi mancano totalmente: Il primo amore adolescenziale, portare una ragazza a fare sesso (in macchina, auto, albergo etc etc) per una botta e via, quelle amicizie in cui uno è il fratello dell'altro e ci si racconta tutto, etc etc.

Quello che ha l'autostima sotto i piedi e ragiona come questo utente (non me ne voglia, non lo sto assolutamente denigrando, anzi ha tutta la mia comprensione, è per farvi capire).

Ora, dopo questo bel quadretto, c'è da dire che io non demordo. Non mi arrendo e devo capire e possibilmente affrontare la mia condizione

Non sono un adone, ma come l'utente sopra sono una ragazzo nella norma, di quelli che possono mediamente non piacere, ma che comunque hanno tutte le carte in regola. Non sono molto sveglio per via di tutte le esperienze che mi sono perso da ragazzino:
Il primo amore adolescenziale mai avuto (figuratevi che alcune ragazze, di cui una che mi piaceva molto, sono anche venute da me e per paura del gudizio altrui e io le ho cacciate in malo modo, adesso mi prenderei a mattonate in faccia per quanto sono stato cog****e....), le serate con gli amici erano principalmente al pub e quando si andava in discoteca si era il classico branchetto di sfigati che si vede in discoteca che non acchiappa manco col lazo, quelli che li riconosci a vista. I viaggi e tutte le esperienze che si fanno, sono principalmente con amici dello stesso "calibro" in quanto appena provavo a mischiarmi con altra gente non risultando troppo sveglio finiva che venivo preso per il culo.

Tuttavia, c'è un grosso ma. Vi ho detto che non demordo. Da quando sono nato, sono dotato di una parlantina formidabile e pungente, di un senso dell'umorismo molto sviluppato e veloce e di una buona padronanza nell'usarle e di una intelligenza fuori dal comune per quanto riguarda il capire e smontare le logiche di ciò che mi trovo davanti.
Finchè ero ragazzino e non ho iniziato a stare al pc e alla playstation, ero sempre fuori con amici vari (anche se di figa manco col binocolo), e stando fuori e parlando sempre, queste abilità erano molto affinate, permettendomi di galleggiare molto sopra la media degli amici sfigati e di prendere tranquillamente le prese per il culo di tutti come un gioco divertentissimo, in cui io avevo le redini e decidevo dove si andava.

Ad un certo punto però mi sono stati comprati (sotto mia richiesta) playstation e pc. A quel punto ho cominciato a isolarmi, a passare molte ore sui videogame e al pc. Ero sempre lo stesso, ma tutte le skill che vi ho detto sopra si sono pian piano assopite, atrofizzate.

Sono cominciate medie e superiori ed ero sempre più rincoglionito. Per farvela breve ero lo stesso di prima ma senza la parlantina e tutte le cose.

E qui c'è la parte interessante, il mio test di successo personale, quello che tutt'oggi mi motiva a credere che io possa avere ancora una vita normale.
Dovevo andare all'università. Ho preso molto seriamente la cosa e ho deciso che dovevo cambiare. Che dovevo capire se io ero quello che è rincoglionito o se io ero altro. Se io potevo vincere la sfiga oppure se la sfiga fosse parte di me.

Voglio raccontarvi questa ricetta perchè magari può funzionare anche per qualcuno di voi.


Per 3 mesi prima dell'università ho smesso con qualsiasi forma di device elettronico se non per 1 o al massimo 2 ore a settimana, il minimo che mi serviva per fare alcune cose per l'università solamente.

Ho inziato a chiedere e ad accettare tutte le richieste di uscita, anche se brevi, anche se piove, c'è freddo, neve, caldo e di viaggi, giochi da tavolo, feste. Cercavo di uscire e socializzare il più possibile con i pochi giri di amici rimasti, e con quelli che si aggregavano occasionalmente.

Il tempo che non riuscivo ad occupare uscendo perchè non c'era nessuno disponibile lo passavo leggendo. Qualsiasi cosa purchè di carta e non elettronica. E così, a ripetizione, in un ciclo infinito per 3 mesi.

Beh, il risultato è stato sorpendente. All'università mi sono fatto in breve tempo una cerchia di amici, le battute venivano fuori da sole ed erano divertenti! La gente mi cercava, ero riuscito ad avvicinare una delle ragazze più "in" del gruppo e potevo scambiare rapporti anche di favori con altra gente (io faccio questo per te tu poi mi aiuti).


So che per voi tutto questo è normale magari, ma per me non lo era. C'era una certa complicità nei rapporti con queste persone, una cosa mai provata prima. Conoscevo centinaia di persone e non mi bastava mai. Volevo vedere dove potevo arrivare.

Fast forward 2 anni, vengo contattato per un lavoro, abbandono l'univesità e inizio a lavorare, indovinate dove? Al computer. E il giro è ricominciato tristemente come prima.

Dopo questo periodo fino a oggi ho avuto una storia infernale di 3 anni che mi ha tolto energie e voglia di vivere e poi altre piccole storielle insignificanti.

Chiudo il papiro riassumendo questo:
Ho capito che un po' sfigato lo sono. Ho perso dei treni che non torneranno più e questo mi svantaggia.

Ho capito che ho grossi problemi di autostima, che minano la mia visione di me stesso e del mio aspetto fisico. Questi influiscono nelle mie performance sociali di ogni genere, lavorative e non. Mi blocco, le battute non mi vengono, non riesco a fare commenti e esprimere opinioni coerenti e interessanti sugli argomenti di cui si discute, non ho propositività. (Ho già contattato uno psicologo per fissare i primi appuntamenti).
Ho capito che ho del potenziale, ma devo costantemente tenerlo allenato, come nel periodo dell'università, altrimenti rimango bloccato. Il mio aspetto è normale, non sono stupido e non sono più sfigato di tanta altra gente, ma la mia condizione attuale non mi consente di reagire, sono psicologicamente abbattuto.
 


Ora chiudo il tutto con le domande per le quali ho aperto questo post:

1)Accetto qualsiasi tipo di consiglio e commento, siate quanto più crudi, spietati e veritieri possiate essere. Non mi spaventa la verità. Ho bisogno di strumenti per affrontarla. 

2)Una domanda che mi vergogno come un ladro a fare e mi sento anche tanto ridicolo, ma vi chiedo di rispondere per piacere con le vostre esperienze personali, mi farebbe davvero molto comodo. Non voglio copiarvi, ma mi servono davvero delle linee guida basate su esperienze personali per poter riuscire a farlo.
Dunque... come già detto non ho mai portato una ragazza fuori per una scopata. Ho avuto solo delle storie fisse e si faceva tutto nella comodità di casa.

Cosa dite a una ragazza? Dove la portate? Che posto scegliete e in base a cosa? Che scuse adottate per arrivare al punto?

Dove si va se è freddo come ora? Si può fare fuori dalla macchina o è sconveniente anche solo proporlo e si fa tutto in macchina? Quando suggerire l'albergo è troppo e quando invece va bene?
Cosa si dice? Basta dire che c'hai voglia e di andare in un posto tranquillo o con qualche battuta tipo "ti porto a vedere la città di sera" la si porta in qualche boschetto?

NE HO BISOGNO, MI SERVONO LE VOSTRE ESPERIENZE E CONSIGLI. HO BRUCIATO TALMENTE TANTE DI QUELLE OCCASIONI FACILI CHE MI VIENE VOGLIA DI PRENDERMI A PUGNI.

E ADESSO HO ALTRE 2 OCCASIONI, 2 RAGAZZE CHE STO SENTENDO. C'è connessione e c'è feeling e stiamo già parlando di incontrarci ed entrambe sono molto belle e navigate (ne sono certo.... sono due cavalle da monta, se così da rincoglionito con un po' di texting e battute posso far colpo su queste, voglio riuscire a sviluppare il mio potenziale al massimo) quindi probabilmente si accorgerà che sono un mezzo inesperto, ma non mi interessa, ci devo provare. 


Esempio di una mia triste esperienza personale reale:
Siamo usciti con un vecchio amico e c'era altra gente. Questa ragazza gli chiede se alla prossima uscita ci sarò anche io (dimostrato interesse). Dopo ben 2 uscite prima di rientrare in macchina ci baciamo appassionatamente. (Dico ben 2 uscite non come un vanto, ma perchè sono uno dannato cog****e e dovevo baciarla e prenderla subito al primo appuntamento, l'interesse era chiarissimo)
Nei giorni successivi siamo usciti e ci siamo dati vari baci poi a fine serata eravamo davanti alla macchina ma in un posto non troppo isolato.... partono i baci e le slinguazzate e le mani dappertutto..... e io AVREI TANTO VOLUTO farci qualcosa.... e invece ci siamo salutati e siamo andati a casa. Ed è successo di nuovo la sera dopo. Ed una volta ancora siamo andati in un parco naturale (dove anche li passava gente ogni tanto e poteva potenzialmente vederci chiunque...) e anche li niente. E dopo ovviamente non mi ha più voluto vedere (E LA CAPISCO PURTROPPO, HA RAGIONE)
 

3)Di cosa parlate come argomenti?
Ho un grosso problema. Non me ne è mai fregato degli altri e mi è sempre piaciuto perseguire i miei interessi e quello che piace a me. Il problema è che i miei interessi non sono convergenti con quelli della maggior parte della gente e quindi già non ho le famose esperienze giovanili e nemmeno tutte le altre, ed è già così difficile trovare qualcosa da dire, ma oltretutto gli interessi sono diversi (ho una mente scientifica, informatica, mi piace il razionale e il logico, sono un rompipalle insomma 🙂 ) e quindi poi per parlare con altri devo scendere dal mio piedistallo immaginario e correlarmi a notizie sentite, esperienze fatte, letture, per condurre una conversazione interessante.


Questo per dire: sia con le ragazze ma anche con tutti gli altri, spesso mi trovo a dover dire "Si è vero", "aAhahah è proprio così", perchè non sono in grado di capire cosa piace alla gente.
Solo quando ho avuto il mio periodo universitario in cui ero brillante e spigliato riuscivo a parlare di qualsiasi cosa, con chiunque e a ragionarci in modo normale.


Grazie a tutti in anticipo, anche solo per aver letto.

Modificato da Sbiliguda
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