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Farai il vaccino anti Covid?


leavingmyheart

Farai il vaccino anti Covid?   

103 utenti hanno votato

  1. 1. Farai il vaccino anti Covid?

    • 48
    • NO
      35
    • SÌ, MA DOPO DI VOI
      20


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Il 16/12/2020 at 23:50, Back Door Man ha scritto:
Il 16/12/2020 at 22:13, Pickupartisfallito ha scritto:

Finalmente una nuova discussione, però...era meglio se il Maestro Leave spiegava qualcosa🥲

 

Il 16/12/2020 at 22:18, MementoMori999 ha scritto:

*spiegasse

Spiegasse è sbagliato.

Discorda da "era meglio".

Se ci vuoi spiegasse va cambiato tutto il periodo.

Sarebbe meglio se il ... spiegasse.

E non andrebbe bene perché è al tempo presente.

In italiano RAI il periodo doveva essere "Sarebbe stato meglio se ... avesse spiegato.'

Non si preoccupi: è gratis perché ci ho il mal di denti e mi annoio.

Però una ripassatina ai libri delle elementari non Le farebbe male. Ci pensi.

sono tutti esperti di congiuntivi... nessuno però ha studiato il periodo ipotetico della realtà.

non parliamo delle interrogative indirette

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Back Door Man

 

Abbiamo la soluzione.

Vi propongo un Usato Sicuro. 😂

Direttamente da Tinder 😋

Voilà!

congiuntivi-usato-sicuro-clean.jpg.a5edbac70938de0b7e3bcf270926c39d.jpg

...una Donzella Erudita, volgarmente detta Figa di Classe, 😂 non più di primo pelo ma proprio per questo facilmente abbordabile, risolverà tutti i Vostri problemi lessicali e di comprensione del testo scritto.

Il complemento ideale a una psicoterapia che vi aiuti a comprendere a fondo la realtà che vi circonda.

E avrete svoltato nella vita. 

 

Sì.

Approfitto di questa offerta speciale 

e swipo a destra...

 

😂

 

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leavingmyheart

Sicuramente col riavvicinarsi dell'estate e quindi il ritorno alla normalità il bisogno di vaccino sarà meno sentito dall'opinione pubblica. Inoltre, tutti quelli contrari oggi lo saranno anche tra 1 anno, ma non tutti quelli che dicono che lo faranno poi lo faranno veramente. Chi temporeggia quasi sicuramente finirà per non farlo. 

Sarebbe sorprendente una vaccinazione di massa mondiale, io non ci credo nemmeno se lo vedo 👀

Ho sempre pensato che la svolta sarebbe dipesa più dai farmaci curativi che dal vaccino proprio per questo motivo. 

Non scordiamoci che il problema non è il virus in sé ma il sovraccarico degli ospedali: una volta scongiurato quello è fatta, non occorre che il virus sia debellato letteralmente per abbassare la guardia. 

 

Comunque i sondaggi, anche quelli in giro, fanno intendere che l'obiettivo dell'immunità di gregge è fantascienza. Ci si può arrivare più facilmente obbligando a vaccinarsi per fare le normali attività quotidiane. Se tipo le compagnie aeree lo imporranno dovrò farlo anche io alla fine 🙄

 

In teoria le mutazioni del virus che dovrebbero vincere a lungo andare sono quelle meno letali quindi la cosa dovrebbe aiutare, no ? 

 

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Il 21/12/2020 at 10:03, Back Door Man ha scritto:

 

congiuntivi-usato-sicuro-clean.jpg.a5edbac70938de0b7e3bcf270926c39d.jpg

...una Donzella Erudita, volgarmente detta Figa di Classe, 😂 non più di primo pelo ma proprio per questo facilmente abbordabile, risolverà tutti i Vostri problemi lessicali e di comprensione del testo scritto.

Che degrado

Fortuna sua esiste il sovraffollamento maschile 

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Kaihō-sha
Il 19/12/2020 at 23:56, Kaihō-sha ha scritto:

Bene...sono contento della piega costruttiva che ha preso questo thread, grazie davvero a tutti i partecipanti!!

 

 

 

Sfrutto l'assist di @Percival e provo a dare un contributo ulteriore..parlando delle modalità con le quali decideremo se vaccinarci o meno e fornire uno scorcio sui meccanismi con cui prendiamo decisioni quotidiane più o meno ordinarie e importanti...questo, allo scopo di riflettere assieme e arrivare a decisioni consapevoli e il meno possibile etero-indotte...nel nome di un'autodeterminazione responsabile in cui credo fermamente.

 

 

 

Doverosa premessa di onestà intellettuale: lo scrivente ha maturato una posizione precisa in materia SU DI SE' e NON intende influenzare in modo diretto o indiretto le scelte altrui (per quello ritengo siano altre le sedi eventuali), per quanto qui e là si coglieranno probabilmente certe sfumature. Per questo rendo chiara l'intenzione PERSONALE di fare la vaccinazione per motivi lavorativi e di profilassi, e di star approfondendo possibili modalità di riduzione di eventi avversi..nel caso posterò qua come tutti i miei dubbi più tecnici, dopo aver riletto e accertatomi di ben aver compreso i contributi già dati.

 

 

 

Ora...entriamo nel vivo!!

 

 

 

In che modo prendiamo decisioni nel corso della nostra vita? E sulla base di che cosa?

 

 

 

Spesso siamo soliti pensarci come esseri assolutamente razionali e calcolatori, e l'idea di agire dominati dal "buon senso" ci accompagna in modo molto stretto.

 

 

 

Se questo è in parte vero in alcuni ambiti - ad esempio quando ci capita di pianificare in anticipo un acquisto di una certa entità come una casa o un'autovettura - per buona parte della nostra esistenza "rischiamo" invece di essere pilotati da una serie di meccanismi mentali semi-automatici, i quali si comportano come una sorta di "scorciatoie": trattasi infatti di forme di pensiero di rapida azione e di minore accuratezza rispetto al ragionamento logico matematico tradizionale, che noi possediamo nel nostro corredo esperienziale e che sono volte a permetterci di agire col minor dispendio di energia cognitiva possibile e con il massimo della spinta verso una direzione particolare:

 

 

 

https://www.stateofmind.it/tag/psicologia-sociale/

 

https://www.stateofmind.it/2012/04/stereotipi-pregiudizi-euristiche/

 

https://www.stateofmind.it/2020/01/pensiero-bias-terapeuta/

 

 

Ora...per stare nel concreto...ciò cosa significa?

 

 

 

In molti casi, significa che le informazioni cliniche che riceviamo non sono MAI neutrali...anche e nonostante la loro accuratezza e asetticità tipica di un report scientifico...ma si scontrano e vengono a vario titolo impacchettate e semplificate da questi meccanismi, i quali ad esempio ci possono orientare verso quei dati (veri) che confermano le idee preconcette che ci siamo fatti in materia:

 

 

 

es. se "Penso che il vaccino sia una buona cura" probabilmente cercherò via web tutte le info che confermeranno la mia idea di partenza (bias di conferma), o viceversa, se penso a monte che "Il vaccino è un veleno" farò la stessa cosa, insistendo su altri dati (intendendo sempre quelli veritieri e accertati).

 

 

 

Insomma...partendo dal mio pregiudizio cercherò istintivamente prove a sua conferma, solidificando così la mia convinzione, in un verso o nell'altro.

 

 

 

La cosa di cui essere consapevoli è che TUTTI NOI abbiamo pregiudizi - intendendo ciò come un giudizio a priori sulle cose, letteralmente - e questo per il semplice motivo che non abbiamo la possibilità di sperimentare tutto nella nostra esistenza.. e di conseguenza ci saranno inevitabilmente zone buie che dovremo concettualizzare sulla base di pochi elementi significativi al posto di rigorose analisi scientifiche

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Tra l'altro, considerando il sostanziale disaccordo sulla questione Covid e sua gestione da parte di molti professionisti, presumo che nemmeno gli addetti al settore siano del tutto immuni da queste forme di distorsione di pensiero

 

Un pregiudizio si forma dunque anzitutto per NECESSITA' di dare un senso alle cose attorno a noi - soprattutto quelle distanti dalla nostra esperienza diretta - ed eventualmente agire in modo tempestivo senza consumare eccessivamente risorse mentali preziose...a scapito dell'accuratezza dell'idea alla base

 

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Quando parlo di accuratezza mi riferisco non tanto al fatto che questa sia giusta o sbagliata in sè...quanto su quale tipo di ragionamento...euristico piuttosto che più ponderato...si basa

 

Un pregiudizio, positivo o negativo, si forma a partire da elementi semplici e facili da memorizzare e ricordare (euristica della rappresentatività):

 

 

Es:  le parole "contagio" e "malattia infettiva" spesso ci evocano immagini di persone decrepite e fisicamente sfiancate, oppure, nel caso del Covid 19, ricordarci immagini di intubazioni o di persone ricoverate nelle terapie intensive e sdraiate su lettini d'ospedale; 

viceversa, la parola "influenza stagionale" ci può ricordare giornate a letto a casa nostra con alta temperatura, zero voglia di muoversi, tachipirine e altro...sicuramente uno scenario meno drammatico del precedente.

 

 

 

Di conseguenza, è probabile il giudizio legato alla pericolosità del Covid cambi non tanto per i report medici quanto per quelle "semplici" immagini presenti in noi.

 

 

 

 

Una volta formato il pregiudizio, nell'uno o nell'altro senso, esso tende ad essere mantenuto e confermato dal precedente bias di conferma, e un'esposizione prolungata a immagini di questo tipo (euristica della disponibilità) aumenta la probabilità che tale immagine venga più facilmente rievocata nella nostra mente, mantenendo attivo il ciclo.

 

 

 

Un'altro fattore da considerare è quello dell'esperienza personale o vicaria (https://www.stateofmind.it/tag/autoefficacia/): in altre parole, se ho vissuto - su me o su altri vicino a me - un determinato fenomeno, tenderò a stimarlo più probabile rispetto a casi di mancata esposizione: l'esempio tipico è "lo zio Gino che è arrivato a 99 anni fumando Marlboro Rosse"...ignorando le migliaia di morti ogni anno per fumo che hanno una diversa salienza per la nostra mente. Il contrario può essere aver disgraziatamente vissuto un ricovero o aver visto un parente o un amico morire di cancro ai polmoni, il che potrebbe portare a stimare a rialzo la probabilità che fumando mi ammalo.

 

 

Continuerò l'elenco aggiungendo ulteriore bibliografia e considerazioni il più possibile neutrali, questi sono i principali meccanismi che mi sembra di vedere tanto ai tavolini del bar quanto sui social e mi sembrava doveroso cominciare con questi..

Un altro fattore che incide notevolmente sulle nostre scelte e’ il cosiddetto “conformismo di gruppo”

 

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Esperimento_di_Asch

 

Si tratta di un meccanismo tramite il quale, in certe condizioni ambientali, tendiamo ad allineare giudizi,opinioni e azioni a quelli di un gruppo, anche nel momento in cui le opinioni del gruppo siano palesemente errate e/o sconvenienti: tale meccanismo avrebbe un impatto notevole non solo sul piano cognitivo formale, ma anche sul piano emotivo-motivazionale

 

https://www.stateofmind.it/2013/06/conformismo-sociale/
 

 

Risposte divergenti dal gruppo con il quale ci confrontiamo sarebbero processate come “errori” e avrebbero ricadute sul piano emotivo anche in caso di scelte a noi materialmente avverse  (vedi link sopra)

 

 

Come si coniuga questo meccanismo con la scelta di fare/non fare il vaccino anti Covid-19?

 

 

Ancora una volta..potremmo essere tentati di ignorare le informazioni obiettive in materia, i numeri e le statistiche e affidarci in modo preferenziale ai giudizi espressi dalla nostra cerchia di parenti,amici (reali o virtuali) e ai gruppi di opinione più disparati...verosimilmente al fine di evitare la disapprovazione sociale e il disagio che ne conseguirebbe..

 

 

Sottrarsi alla pressione di un gruppo con opinioni che remano in senso contrario alla nostra esperienza e ai nostri convincimenti non e’ cosa semplice...in molti casi si può finire identificati come “corpi estranei” con rischi di marginalizzazione, ostracismo o esclusione dal gruppo nei casi più estremi..specialmente in gruppi ad alta polarizzazione ideologica (gruppi politici,calcistici,gruppi che parlano di stili di vita vari ecc.) ove il dissenso difficilmente viene ascoltato e considerato un valore di arricchimento

 

 

Insomma il derby affiliazione-autonomia personale rischia di farla da padrone..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Drew Batman
20 ore fa, Kaihō-sha ha scritto:

Un altro fattore che incide notevolmente sulle nostre scelte e’ il cosiddetto “conformismo di gruppo”

 

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Esperimento_di_Asch

 

Si tratta di un meccanismo tramite il quale, in certe condizioni ambientali, tendiamo ad allineare giudizi,opinioni e azioni a quelli di un gruppo, anche nel momento in cui le opinioni del gruppo siano palesemente errate e/o sconvenienti: tale meccanismo avrebbe un impatto notevole non solo sul piano cognitivo formale, ma anche sul piano emotivo-motivazionale

 

https://www.stateofmind.it/2013/06/conformismo-sociale/
 

 

Risposte divergenti dal gruppo con il quale ci confrontiamo sarebbero processate come “errori” e avrebbero ricadute sul piano emotivo anche in caso di scelte a noi materialmente avverse  (vedi link sopra)

 

 

Come si coniuga questo meccanismo con la scelta di fare/non fare il vaccino anti Covid-19?

 

 

Ancora una volta..potremmo essere tentati di ignorare le informazioni obiettive in materia, i numeri e le statistiche e affidarci in modo preferenziale ai giudizi espressi dalla nostra cerchia di parenti,amici (reali o virtuali) e ai gruppi di opinione più disparati...verosimilmente al fine di evitare la disapprovazione sociale e il disagio che ne conseguirebbe..

 

 

Sottrarsi alla pressione di un gruppo con opinioni che remano in senso contrario alla nostra esperienza e ai nostri convincimenti non e’ cosa semplice...in molti casi si può finire identificati come “corpi estranei” con rischi di marginalizzazione, ostracismo o esclusione dal gruppo nei casi più estremi..specialmente in gruppi ad alta polarizzazione ideologica (gruppi politici,calcistici,gruppi che parlano di stili di vita vari ecc.) ove il dissenso difficilmente viene ascoltato e considerato un valore di arricchimento

 

 

Insomma il derby affiliazione-autonomia personale rischia di farla da padrone..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grazie per queste  informazioni molto  interessanti che stai postando.

Anche non avendo una conoscenza completa di questi argomenti ero a "conoscenza" (chiamiamola intuizione) di questi meccanismi  (forse perché  ho un po' una passione per la psicologia)  che  trainano la decisione individuale.

Dal mio punto di vista   nemmeno  i dati "obiettivi"  possono essere realmente obiettivi...

Molti del settore hanno  idee contrastanti su tutta la situazione, e una ricerca/statistica può essere anche influenzata dal ricercatore.

Comunque...

Sono contento nel vedere che la maggioranza qui su IS  non è favorevole al vaccino.

Se contiamo come contrari anche i votanti della terza opzione, si parla del 62%  contrari contro il 38% favorevoli. 

Direi un buon numero.

Non so quanto rispecchi la reale realtà, considerando che penso che qui su IS  la gente sia un poco  piu "sveglia" della massa.

«L’Italia rinasce con un fiore», ecco lo spot del governo per la campagna di vaccinazione - YouTube

Guardate la ratio tra like/dislike, questo mi va ben sperare.

Comunque sembra che circa il 3% dei vaccinati  del vaccino Pfizer necessiti di ospedalizzazione. Un numero molto simile a quello dei positivi al covid.




 

Modificato da Drew Batman
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sfulcrum
38 minuti fa, Drew Batman ha scritto:

Comunque sembra che circa il 3% dei vaccinati  del vaccino Pfizer necessiti di ospedalizzazione. Un numero molto simile a quello dei positivi al covid.




 

Cazzate o almeno ti chiederei di postare la fonte (ti pare logico che verrebbe approvata una cosa del genere?)

Allego lo studio del NEJM: "...The safety profile of BNT162b2 was characterized by short-term, mild-to-moderate pain at the injection site, fatigue, and headache. The incidence of serious adverse events was low and was similar in the vaccine and placebo groups."

ALL 1_Studio registrativo vaccino Pfizer.pdf

Modificato da sfulcrum
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Kaihō-sha
35 minuti fa, Drew Batman ha scritto:

Grazie per queste  informazioni molto  interessanti che stai postando.

Anche non avendo una conoscenza completa di questi argomenti ero a "conoscenza" (chiamiamola intuizione) di questi meccanismi  (forse perché  ho un po' una passione per la psicologia)  che  trainano la decisione individuale.

Dal mio punto di vista   nemmeno  i dati "obiettivi"  possono essere realmente obiettivi...

Molti del settore hanno  idee contrastanti su tutta la situazione, e una ricerca/statistica può essere anche influenzata dal ricercatore




 

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Doppio_cieco
 

questa e’ una procedura che limita di molto l’errore di cui parli

 

 

pensa al metodo scientifico come a un grosso setaccio: meno fonti di errore filtrano più ti avvicini a risultati credibili e per farlo ti occorre limitare il più possibile ogni tipo di effetto che può “sporcare” i risultati..

 

 

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41 minuti fa, Drew Batman ha scritto:

Guardate la ratio tra like/dislike, questo mi va ben sperare.

Non ha alcuna validità.

 

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