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Rispondere sempre in maniera corretta agli shit test?


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Yuber

Salve a tutti apro questo thread per sapere se anche voi come me, vi dà noia quando una ragazza vi fa degli shit test. Ero indeciso se aprire questo thread qui oppure nella sezione inner game. la mia domanda è la seguente , bisogna sempre rispondere "correttamente" agli shit test per dimostrare di avere valore e se non si ha voglia di 'superare' lo shit test, non mi resta che accettare che non sono nello stato d'animo per rimorchiare ,  oppure che se non ho voglia di superare lo shit test vuol semplicemente dire che la ragazza non mi piace abbastanza? Spero che abbiate capito cosa vi sto chiedendo , chiedo scusa in anticipo per il giro di parole.

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AtlasCoelestis

Boh, secondo me questa è una mentalità che porta solo a seghe mentali, ed in seguito a quelle fisiche autoprodotte e lacrimose!

Non devi sempre rispondere sempre bene, non esiste, non sei un robot (qui metterei una bestemmia ma non mi ricordo se da regolamento si possa o meno porco dio!)

Devi avere il tuo essere interiore coerente col comportamento esteriore..
Se hai questo ad uno shit test, ammesso che esistano, puoi pure rispondere “quadrucci e ceci” ed andrà sempre bene!

Concentrati sulla persona, innamorati dell’umanità!
Tanto il dolore non lo scampi amico mio..

Ti abbraccio 

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  • 2 settimane dopo...

Se ho capito bene stai chiedendo se devi sempre avere la mentalità da "game" o se puoi rilassarti e non essere sempre in modalità di perenne attivazione cerebrale di fronte al pericolo di un possibile shit test. Quello che io ti consiglio è di fare tuo il tuo modo di essere, questa è "la via" per risolvere il problema. Nella mia vita ho notato che ci sono due sistemi molto efficaci per rispondere alle provocazioni/frecciatine delle ragazze (preferisco chiamarle così):

-Onestà radicale: dire la verità in ogni caso, sempre, in modo sfacciato e senza regole, verità, chiara e semplice verità. "Ti stai facendo una sega che non rispondi?" - "Si, ho visto un bel video e non ho resistito"

-(Auto)Ironia/esagerazione: il mio metodo. Estremizzare e ridere di se stessi nel mio caso funziona molto bene. Funziona perché è come sono io, non ci penso quando rispondo. "Ti stai facendo una sega che non rispondi?" - "Una? Veramente sono alla quinta oggi." "Ti faresti Tinder anche se sei impegnato?" - "Si, altrimenti con la pandemia come trovo la terza?" (capitata di recente)

Quale che sia il tuo metodo fai in modo che segua la corrispondenza tra pensieri, parole e azioni. 

FourX

 

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Yuber
4 ore fa, FourX ha scritto:

Se ho capito bene stai chiedendo se devi sempre avere la mentalità da "game" o se puoi rilassarti e non essere sempre in modalità di perenne attivazione cerebrale di fronte al pericolo di un possibile shit test. Quello che io ti consiglio è di fare tuo il tuo modo di essere, questa è "la via" per risolvere il problema. Nella mia vita ho notato che ci sono due sistemi molto efficaci per rispondere alle provocazioni/frecciatine delle ragazze (preferisco chiamarle così

 

Si bene o male hai capito la domanda anche se nel post chiedo consiglio sul mio modo di approcciarmi alla seduzione. A me personalmente piace (ovviamente) essere in maniera rilassata . Facciamo degli esempi: io sono molto rilassato quando sono in mutande tutto il giorno e rutto e scoreggio in libertà a casa mia tuttavia riconosco che sia un comportamento inaccettabile socialmente(per ovvi motivi). In maniera quasi analoga (prendi gli esempi in maniera molto larga ) anche nella seduzione funziona così e cioè , io sono una persona potenzialmente amabile tuttavia se non utilizzo il linguaggio del 'game' (comportamento socialmente seduttivo)nessuna donna o poche donne vedrebbero tale amabilità in me. Il punto è che ci  sono alcuni casi in cui gli shit test nonostante siano semplicemente superabili perchè riesco a capire cosa in realtà mi stia chiedendo , mi provochino una noia disarmante. Quindi la mia domanda è : sono io che non riesco ad ingoiare la foglia e non ho capito la mentalità del seduttore? oppure semplicemente la ragazza non mi piace abbastanza e quindi non ho voglia di superare il test?

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giannicarlo
30 minuti fa, Yuber ha scritto:

In maniera quasi analoga (prendi gli esempi in maniera molto larga ) anche nella seduzione funziona così e cioè , io sono una persona potenzialmente amabile tuttavia se non utilizzo il linguaggio del 'game' (comportamento socialmente seduttivo)nessuna donna o poche donne vedrebbero tale amabilità in me.

Da come lo descrivi sembra quasi che tu debba indossare una maschera per sedurre qualcuno.

Io credo che il tuo impedimento più grande sia proprio il pensare che ci sia qualcosa di giusto che devi fare o dire per sedurre qualcuna, che è un po lo stesso mio problema.

FourX dice bene quando dice "fare tuo il tuo modo di essere". 

Cosa che personalmente sto cercando di migliorare giorno dopo giorno, attraverso l'ascolto dei miei pensieri ed emozioni.

4 ore fa, FourX ha scritto:

Quello che io ti consiglio è di fare tuo il tuo modo di essere, questa è "la via" per risolvere il problema.

Potresti approfondire questa parte? come hai scoperto/riscoperto il tuo modo di essere? 

La "ricerca di se stessi" è davvero una ricerca? o piuttosto una creazione? 

 

 

 

Modificato da giannicarlo
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Yuber
1 ora fa, giannicarlo ha scritto:

Da come lo descrivi sembra quasi che tu debba indossare una maschera per sedurre qualcuno.

Io credo che il tuo impedimento più grande sia proprio il pensare che ci sia qualcosa di giusto che devi fare o dire per sedurre qualcuna, che è un po lo stesso mio problema.

FourX dice bene quando dice "fare tuo il tuo modo di essere". 

Cosa che personalmente sto cercando di migliorare giorno dopo giorno, attraverso l'ascolto dei miei pensieri ed emozioni.

Potresti approfondire questa parte? come hai scoperto/riscoperto il tuo modo di essere? 

La "ricerca di se stessi" è davvero una ricerca? o piuttosto una creazione? 

 

 

 

Diciamo che un pò ci hai azzeccato e mi trovi d'accordo sul fatto che portare una maschera sia un lavoro faticoso tuttavia io non sminuirei\demonizzerei il ruolo delle maschere nella nostra cultura. Tutti indossiamo una maschera anche chi dice che non lo fa . La risposta a questo quesito potrebbe essere banale e scontato e cioè applicare una certa moderazione ai due approcci contrapposti(essere se stessi vs maschera) e raggiungere un certo equilibrio. Qui ti linko una intervista fatta a Marlon Brando dove sminuisce il ruolo della recitazione asserendo che tutti 'mentono' .

ovviamente non ci sono risposte giuste ascritte ma sono giuste in base alla persona che abbiamo davanti, quindi rinnovo se tu sapessi esattamente cosa dire per superare uno shit test ma il superarlo ti provoca fastidio , questo fastidio lo interpreteresti come una bassa attrazione provata da parte tua oppure la interpreteresti come un rifiuto delle 'regole' del gioco della seduzione? Per rispondere invece alle domande che mi hai fatto , io so chi sono e per quanto mi riguarda non si tratta ne di una ricerca ne di una riscoperta forse si tratta di una creazione. Ma se si trattasse di quest'ultima quanto di questa creazione sarebbe davvero 'nostra' ?(prodotto individuale) ma sarebbe più vicina a un prodotto sociale e cioè proveniente dalle esperienze che abbiamo con gli altri e con il mondo , in altre parole se 'io' fossi una creazione continua mi creerei in base al feedback dato dagli altri. 

Modificato da Yuber
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5 ore fa, giannicarlo ha scritto:

Potresti approfondire questa parte? come hai scoperto/riscoperto il tuo modo di essere? 

La "ricerca di se stessi" è davvero una ricerca? o piuttosto una creazione? 

L'ho scoperto quando ho abbandonato freddi tecnicismi per abbracciare come sono veramente, arrivando a capire che non è tanto la risposta "da manuale" a generare emozioni quanto il fatto che sia io in quel momento a dire una cosa simile. Una ragazza quando accetta l'appuntamento, è lì per me, non per sentire frasi lette o sentite da qualche parte. 

Il problema è giungere a questa consapevolezza, abbandonando qualsivoglia idea di non essere abbastanza o di non essere alla pari della ragazza di turno. 

Per la seconda domanda, penso sia più corretto parlare di accettazione. Tutti noi abbiamo un percorso di vita quanto più diversificato che ci porta ad essere delle entità con una certa identità , determinate idee e giudizi. Molte persone non si accettano per quello che sono e per questo devono costruire sopra la loro essenza dei costrutti più o meno artificiali in cui poter essere "degni di essere amati" e questa è la faccia che decidono di mostrare alla società. Spesso questa maschera cade e si rivela il vero io, ahimè, molto differente da quello che una persona crea idealmente di sé. 

Immagina di mettere da parte i risparmi accumulati con fatica per comprare un anello d'oro 18k, quando vai dal gioielliere scegli il pezzo che avevi visto in vetrina per mesi, vai a casa e dopo qualche settimana scopri che si tratta di ottone di bassa lega. Questo è quello che succede quando "cade la maschera" 

Immagina ora di avere un anello che ti ha lasciato tua nonna, tutti gli altri hanno sempre pensato fosse di ottone, tranne lei, lei credeva fermamente fosse oro massiccio. L'anello è d'oro. La nonna è il tuo vero io. Tutti gli altri, la società.

FourX

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