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Shit test, friendzone o ambedue?


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uno_qualunque

Carissimi, vorrei esporvi una mia recente esperienza per provare ad analizzarla con voi. Ho già applicato spontaneamente ciò che sentivo di fare, ragion per cui non sono propriamente in cerca di consigli. Tuttavia, mi piacerebbe discuterne qui con voi per provare a vederci un po’ più chiaro. 

Cercherò di essere breve. Tre anni fa, cambio gruppo di lavoro e finisco sotto la responsabilità di una donna più grande (io allora 33, lei 50), sposata e con figli grandi. Per quanto non creda molto a questa espressione, è subito “colpo di fulmine”. Si instaura una forte connessione emotiva che si intensifica gradualmente nel tempo. Alla base c’è la stima reciproca. Per quanto sia un suo sottoposto, lei contribuisce a farmi sentire il suo punto di riferimento sul lavoro e questo, dopo un periodo per me oggettivamente molto difficile, è gratificante. C’è da precisare, però, che il rapporto si mantiene su un livello affettivo e non evolve mai in qualcosa di romantico/sessuale. Avrei potuto benissimo fare escalation, e non sarebbero state certo la sua età o la sua situazione sentimentale a frenarmi (non sono un moralista). Tuttavia, lavorativamente parlando, mi trovo ancora in una situazione di delicato precariato e – si sa – queste cose non finiscono mai bene e avrebbero potuto mettere a repentaglio la carriera che sto faticosamente costruendo. Si instaura insomma una forte relazione emotiva, al di là del mero rapporto professionale, ma nulla di “concreto”.

In questi tre anni, sul piano lavorativo, do il massimo, senza risparmiarmi (il che contribuisce al mio coinvolgimento, me ne rendo conto). I segnali di interesse che mi invia sono per me abbastanza eloquenti, sebbene io mi comporti deliberatamente più come un amico che come un uomo interessato. Non manco però di stuzzicarla leggermente e di flirtare con altre donne in sua presenza.

Un bel giorno, all’improvviso, facendosi udire soltanto da me, fa apprezzamenti su un altro ragazzo arrivato da poco (ancor più giovane di me e con molta meno esperienza lavorativa). In maniera evidentemente esagerata, mi dice di essersi innamorata di lui e che rappresenta il suo uomo ideale. Ammetto di aver accusato il colpo, ma lì per lì rimango impassibile. Tuttavia, in occasioni successive, torna alla carica elogiandolo al mio indirizzo a più riprese, finché non decido che ne ho piene le palle: pian piano mi raffreddo e comincio a rendermi meno disponibile. Mi sono raffreddato perché mi son sentito svilito nell’energia e nel tempo che le stavo dedicando e perché ho percepito la sua confessione come irrispettosa di quello che appunto era il nostro rapporto. Insomma, era un’intimità mentale che poteva benissimo tenere per sé, senza bisogno di dirmelo. Preciso che comunque con questo tipo non c’è nulla, se non un’infatuazione “platonica”.

In reazione al mio distacco, lei comincia a “inseguirmi”. Per non assumere un atteggiamento passivo-aggressivo, che non mi si confà, le parlo apertamente e le confesso che la cosa mi ha infastidito. In un primo momento, mi dice che le era venuto spontaneo rivelarmi quel che le passava per la mente, che non aveva intenzione di ferirmi, che non dovevo sentirmi sostituito (cosa che non ho mai pensato) e che potevo “stare tranquillo” perché “tanto il tipo è solo di passaggio” (affermazione che, in realtà, mi infastidisce ulteriormente perché non baso di certo le mie emozioni su vincoli logici che, d’altronde, rappresentano un problema suo, non mio). In un secondo momento, invece, dopo un mio bidone programmato, mi chiama quasi disperata, mostrando di aver accusato il colpo. Mi dice di aver sbagliato, di aver esagerato, che “non pensava ciò che ha detto”, ma che è innamorata soltanto di me. In quest’occasione, mi girano i coglioni ancor di più, perché la prendo coma una presa per il culo. Per la serie: ora che hai razionalizzato, che certe emozioni del momento sono passate, e che percepisci concretamente la paura di perdermi, cerchi di minimizzare? Resto impassibile e, a tutt’oggi, mantengo un rapporto freddo e distaccato, limitato solo alle questioni di lavoro. Lei, dal canto suo, ha rinunciato a cercare di ricostruire il rapporto preesistente e, giustamente, ha cominciato a rispecchiare il mio atteggiamento.

A questo punto la domanda che sorge spontanea è: perché confessarmi cosa provava per il tipo?

  • Era un modo per consolidare una friendzone, perché lei stessa, razionalmente, aveva ormai cristallizzato a un certo stadio un rapporto che non aveva mai fatto il salto? Quindi ormai mi vedeva come un’”amica” a cui confidare anche questo tipo di pensieri? Ci sta, ma credo che non avrebbe reagito come ha reagito, dopo averle somministrato indifferenza.
  • Era uno shit test per scatenare in me una reazione e farmi uscire allo scoperto? Molto probabile. Ma è stato uno shit test un po’ troppo forte. Se voglio far ingelosire qualcuna, al massimo menziono ragazze interessate a me, non di cui sono io infatuato. Può darsi quindi che sia stata una tattica – cosa che non ammetterà mai – ma, a mio parere, ha pisciato un po’ fuori dal vaso perché ha innalzato in me barriere. (Lo so, ho comunque sub-comunicato di essermela presa, ma non pretendo di essere sempre costantemente di acciaio.)
  • C’è forse una terza possibilità, che deriva dal fatto che le donne non sempre sanno cosa vogliono o dicono realmente ciò che pensano. Questa terza possibilità è che le risposte di cui sopra siano vere ambedue. Il tipo le piaceva per davvero, ha agito mossa da chissà quale impulso e ha preso coscienza di un sentimento che comunque provava per me solo in seguito alla mia indifferenza “punitiva”. Do per scontato che se mi fossi mostrato dispiaciuto e mi fossi paragonato al tipo, il mio valore ai suoi occhi sarebbe precipitato vertiginosamente. 

Mi rendo conto ci siano molte variabili in gioco, che rendono forse il caso fuori dal comune. Parliamo comunque di una donna di una generazione precedente, sposata, con figli grandi, capo del nostro gruppo, che, forse stanca della sua vita coniugale, potrebbe avere continue “cotte” per qualunque ragazzo più giovane un minimo affascinante (la stessa cosa che è successa con me, peraltro), o che potrebbe vedere noi giovani come tanti “figli” verso cui provare un impulso materno (incestuoso?).

Questo è quanto. Perdonate la lunghezza del post, ma sarei davvero curioso di sapere come voi avreste agito al mio posto, come valutate il comportamento di lei, e come agireste ora al punto in cui mi trovo. Mi piacerebbe molto arricchirmi della vostra esperienza e lucidità!

Modificato da uno_qualunque
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leavingmyheart
3 ore fa, uno_qualunque ha scritto:

Carissimi, vorrei esporvi una mia recente esperienza per provare ad analizzarla con voi. Ho già applicato spontaneamente ciò che sentivo di fare, ragion per cui non sono propriamente in cerca di consigli. Tuttavia, mi piacerebbe discuterne qui con voi per provare a vederci un po’ più chiaro. 

Cercherò di essere breve. Tre anni fa, cambio gruppo di lavoro e finisco sotto la responsabilità di una donna più grande (io allora 33, lei 50), sposata e con figli grandi. Per quanto non creda molto a questa espressione, è subito “colpo di fulmine”. Si instaura una forte connessione emotiva che si intensifica gradualmente nel tempo. Alla base c’è la stima reciproca. Per quanto sia un suo sottoposto, lei contribuisce a farmi sentire il suo punto di riferimento sul lavoro e questo, dopo un periodo per me oggettivamente molto difficile, è gratificante. C’è da precisare, però, che il rapporto si mantiene su un livello affettivo e non evolve mai in qualcosa di romantico/sessuale. Avrei potuto benissimo fare escalation, e non sarebbero state certo la sua età o la sua situazione sentimentale a frenarmi (non sono un moralista). Tuttavia, lavorativamente parlando, mi trovo ancora in una situazione di delicato precariato e – si sa – queste cose non finiscono mai bene e avrebbero potuto mettere a repentaglio la carriera che sto faticosamente costruendo. Si instaura insomma una forte relazione emotiva, al di là del mero rapporto professionale, ma nulla di “concreto”.

In questi tre anni, sul piano lavorativo, do il massimo, senza risparmiarmi (il che contribuisce al mio coinvolgimento, me ne rendo conto). I segnali di interesse che mi invia sono per me abbastanza eloquenti, sebbene io mi comporti deliberatamente più come un amico che come un uomo interessato. Non manco però di stuzzicarla leggermente e di flirtare con altre donne in sua presenza.

Un bel giorno, all’improvviso, facendosi udire soltanto da me, fa apprezzamenti su un altro ragazzo arrivato da poco (ancor più giovane di me e con molta meno esperienza lavorativa). In maniera evidentemente esagerata, mi dice di essersi innamorata di lui e che rappresenta il suo uomo ideale. Ammetto di aver accusato il colpo, ma lì per lì rimango impassibile. Tuttavia, in occasioni successive, torna alla carica elogiandolo al mio indirizzo a più riprese, finché non decido che ne ho piene le palle: pian piano mi raffreddo e comincio a rendermi meno disponibile. Mi sono raffreddato perché mi son sentito svilito nell’energia e nel tempo che le stavo dedicando e perché ho percepito la sua confessione come irrispettosa di quello che appunto era il nostro rapporto. Insomma, era un’intimità mentale che poteva benissimo tenere per sé, senza bisogno di dirmelo. Preciso che comunque con questo tipo non c’è nulla, se non un’infatuazione “platonica”.

In reazione al mio distacco, lei comincia a “inseguirmi”. Per non assumere un atteggiamento passivo-aggressivo, che non mi si confà, le parlo apertamente e le confesso che la cosa mi ha infastidito. In un primo momento, mi dice che le era venuto spontaneo rivelarmi quel che le passava per la mente, che non aveva intenzione di ferirmi, che non dovevo sentirmi sostituito (cosa che non ho mai pensato) e che potevo “stare tranquillo” perché “tanto il tipo è solo di passaggio” (affermazione che, in realtà, mi infastidisce ulteriormente perché non baso di certo le mie emozioni su vincoli logici che, d’altronde, rappresentano un problema suo, non mio). In un secondo momento, invece, dopo un mio bidone programmato, mi chiama quasi disperata, mostrando di aver accusato il colpo. Mi dice di aver sbagliato, di aver esagerato, che “non pensava ciò che ha detto”, ma che è innamorata soltanto di me. In quest’occasione, mi girano i coglioni ancor di più, perché la prendo coma una presa per il culo. Per la serie: ora che hai razionalizzato, che certe emozioni del momento sono passate, e che percepisci concretamente la paura di perdermi, cerchi di minimizzare? Resto impassibile e, a tutt’oggi, mantengo un rapporto freddo e distaccato, limitato solo alle questioni di lavoro. Lei, dal canto suo, ha rinunciato a cercare di ricostruire il rapporto preesistente e, giustamente, ha cominciato a rispecchiare il mio atteggiamento.

A questo punto la domanda che sorge spontanea è: perché confessarmi cosa provava per il tipo?

  • Era un modo per consolidare una friendzone, perché lei stessa, razionalmente, aveva ormai cristallizzato a un certo stadio un rapporto che non aveva mai fatto il salto? Quindi ormai mi vedeva come un’”amica” a cui confidare anche questo tipo di pensieri? Ci sta, ma credo che non avrebbe reagito come ha reagito, dopo averle somministrato indifferenza.
  • Era uno shit test per scatenare in me una reazione e farmi uscire allo scoperto? Molto probabile. Ma è stato uno shit test un po’ troppo forte. Se voglio far ingelosire qualcuna, al massimo menziono ragazze interessate a me, non di cui sono io infatuato. Può darsi quindi che sia stata una tattica – cosa che non ammetterà mai – ma, a mio parere, ha pisciato un po’ fuori dal vaso perché ha innalzato in me barriere. (Lo so, ho comunque sub-comunicato di essermela presa, ma non pretendo di essere sempre costantemente di acciaio.)
  • C’è forse una terza possibilità, che deriva dal fatto che le donne non sempre sanno cosa vogliono o dicono realmente ciò che pensano. Questa terza possibilità è che le risposte di cui sopra siano vere ambedue. Il tipo le piaceva per davvero, ha agito mossa da chissà quale impulso e ha preso coscienza di un sentimento che comunque provava per me solo in seguito alla mia indifferenza “punitiva”. Do per scontato che se mi fossi mostrato dispiaciuto e mi fossi paragonato al tipo, il mio valore ai suoi occhi sarebbe precipitato vertiginosamente. 

Mi rendo conto ci siano molte variabili in gioco, che rendono forse il caso fuori dal comune. Parliamo comunque di una donna di una generazione precedente, sposata, con figli grandi, capo del nostro gruppo, che, forse stanca della sua vita coniugale, potrebbe avere continue “cotte” per qualunque ragazzo più giovane un minimo affascinante (la stessa cosa che è successa con me, peraltro), o che potrebbe vedere noi giovani come tanti “figli” verso cui provare un impulso materno (incestuoso?).

Questo è quanto. Perdonate la lunghezza del post, ma sarei davvero curioso di sapere come voi avreste agito al mio posto, come valutate il comportamento di lei, e come agireste ora al punto in cui mi trovo. Mi piacerebbe molto arricchirmi della vostra esperienza e lucidità!

 

Se se lo voleva scopare tranqui che non avrebbe mai esternato certe cose... 

 

poi, sorry ma lamentarsi, mostrarsi feriti, dichiararsi, sono tutte cose ANTI-sesso. 

Finché stringi i cohones, incassi i colpi muto, nascondi i turbamenti, resti in gioco. Perché lei ti percepisce in base a ciò che le comunichi.

Quando ti scopri, hai perso. 

Se te la volevi scopare dovevi semplicemente invitarla a bere qualcosa fuori. Se eri indeciso sul fartela o meno, non dovevi fare altro che restare in sordina. Mai fare le cose al 50%. O ci provi o non ci provi. Se non ci provi, non esiste che ci flirti. O sa una parte o dall'altra. Sennò finisci sotto. Come è successo a te. 

 

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  • 3 mesi dopo...
uno_qualunque
Il 27/8/2022 at 00:48, leavingmyheart ha scritto:

 

Se se lo voleva scopare tranqui che non avrebbe mai esternato certe cose... 

 

poi, sorry ma lamentarsi, mostrarsi feriti, dichiararsi, sono tutte cose ANTI-sesso

Finché stringi i cohones, incassi i colpi muto, nascondi i turbamenti, resti in gioco. Perché lei ti percepisce in base a ciò che le comunichi.

Quando ti scopri, hai perso. 

Se te la volevi scopare dovevi semplicemente invitarla a bere qualcosa fuori. Se eri indeciso sul fartela o meno, non dovevi fare altro che restare in sordina. Mai fare le cose al 50%. O ci provi o non ci provi. Se non ci provi, non esiste che ci flirti. O sa una parte o dall'altra. Sennò finisci sotto. Come è successo a te. 

 

Grazie @leavingmyheart, concordo su tutto!

Mi interessava più che altro capire se si trattava uno shit test oppure no. La mia sensazione è che lo fosse ma un tantino esagerato, tanto da far scattare, in me, una sorta di meccanismo di difesa. 

Vi aggiorno, comunque, sul prosieguo. Per "chiarire", mi invita a pranzo fuori, invito che, dopo alcuni tira e molla, accetto. Offre lei. Durante il pranzo, dopo sue battute in cui mi dice che ha già l'amore dal marito e che sarebbe comunque meglio evitare un eccessivo avvicinamento perché la gente potrebbe cominciare a mormorare (segni di una certa razionalizzazione e deresponsabilizzazione), la friendzono, dicendole che, appunto, non ho interesse a ricoprire il ruolo di suo "confidente", a cui persino confessare le pur innocenti cotte (vere o presunte) che prova per altri. Concordiamo che sarebbe meglio non sentirci spesso via chat, ma lei conclude che comunque le piacerebbe tornare a mangiare qualcosa fuori insieme per parlare.

A questo punto, l'esperienza già mi insegna che non è affatto inseducibile, anzi (ho anche scritto una guida, su questo forum, su come conquistare ragazze fidanzate). Si tratterebbe di giocarsela dal vivo, sballottandola un po' con apprezzamento e disinteresse. Confesso, però, che il periodo di congelamento mi è servito: mi ha aiutato a disintossicarmi e a tornare lucido, come sempre accade. Con la lucidità, però, si riaffaccia il dilemma: lasciar perdere? Una relazione di questo tipo, sul luogo del lavoro, può significare viverlo come un inferno... dopo.

Voi cosa fareste? Intanto, auguri!

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  • 4 settimane dopo...
Barrel of a Gun 2

Gran bella storia anch’io ho un debole per le milf.

In ogni modo avrei agito diversamente alle sue esternazioni di apprezzamento verso il nuovo arrivo (un gigantesco shit test)

Del tipo “mister XY è davvero un bravo ragazzo vi vedrei bene insieme. Avvisami quando vi sposate che ti organizzo l’addio a nubilato “sorrisetto beffardo e te ne andavi come se ti avesse chiesto l’ora.

In ogni modo è ancora fattibile non lasciar perdere

Come si è evoluta?

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uno_qualunque
9 minuti fa, Barrel of a Gun 2 ha scritto:

Gran bella storia anch’io ho un debole per le milf.

In ogni modo avrei agito diversamente alle sue esternazioni di apprezzamento verso il nuovo arrivo (un gigantesco shit test)

Del tipo “mister XY è davvero un bravo ragazzo vi vedrei bene insieme. Avvisami quando vi sposate che ti organizzo l’addio a nubilato “sorrisetto beffardo e te ne andavi come se ti avesse chiesto l’ora.

In ogni modo è ancora fattibile non lasciar perdere

Come si è evoluta?

Caro @Barrel of a Gun 2, condivido: col senno di poi, è stato assolutamente un mega shit-test. Inizialmente, ho reagito proprio come hai suggerito tu. A un certo punto, però, mi sono girate le palle, perché ha continuato a farlo con insistenza: era come se volesse costringermi a entrare nella friendzone. Tuttavia, non mi sono lamentato né dichiarato: ho cominciato a "somministrarle" gradualmente indifferenza, fino a freezarla del tutto (tranne che per le interazioni necessarie a fini esclusivamente lavorativi).

Sì, so bene che è ancora fattibile. A oggi, alterno gratificazione/penalizzazione in maniera molto sfacciata e brutale, trattandola come se fossi io il capo. L'unico problema però, come detto, è proprio questo: formalmente il capo resta lei. Se le cose dovessero andare male, sarei io, fra i due, a rimetterci il posto. Ed è un posto su cui sto faticando da anni...

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uno_qualunque

So di aver ceduto in parte all'emotività ma, come detto, non pretendo di essere costantemente d'acciaio. Ero oggettivamente coinvolto; inoltre, era un periodo di grande stress per me sul "lavoro" (corsa folle per un concorso per pochissimi) e in "amore" (tensione con la mia ex, con la quale c'era e c'è tuttora un tira e molla infinito).

Non mi sono sentito svilito tanto come maschio quanto più come uomo per quello che stavo sacrificando per il lavoro (e mi facevo il culo non come una casa ma come un hotel a 5 stelle!). Così sono passato da "oh che dolce, è l'uomo perfetto per te" a "beh, visto che è il tuo nuovo golden boy, vai da lui se hai problemi".

Inutile dire che è tornata da me disperata quando lui, che in effetti era di passaggio, se ne è andato, e quando io, che ero e sono ancora lì, le davo la percezione di avermi perso. È qui che mi sono incazzato ancor di più, del tipo: "se n'è andato? peggio per te".

Dopo un periodo di "fredda" indifferenza, ora vengo inseguito. Il problema rimane quello sopra citato. Inoltre, ci sono anche problemi logistici:

  • siamo in smartworking e, le volte che ci vediamo in ufficio, lei esce all'ora di pranzo: è quindi impossibile approfittare di un aperitivo post-lavoro;
  • in ufficio, in un ambiente aperto e diurno, è molto difficile rimanere isolati;
  • penso che se la invitassi a cena, rifiuterebbe ricordandomi che è sposata.

Ho le mani praticamente legate. Potrei approfittare di un'occasione di picco emotivo, se mai si presentasse, ma è difficile per me generarla. In compenso, mi sento molto disimpegnato e sto coltivando più conoscenze 🙂

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Barrel of a Gun 2
16 ore fa, uno_qualunque ha scritto:

formalmente il capo resta lei. Se le cose dovessero andare male, sarei io, fra i due, a rimetterci il posto. Ed è un posto su cui sto faticando da anni...

Capisco fai bene allora a non complicare le cose!

se puoi un giorno vorrai cambiare lavoro allora potrai affondare il colpo

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  • 4 settimane dopo...
uno_qualunque

Aggiornamento: negli ultimi giorni la tensione è cresciuta sempre di più con vari contatti e distacchi. Ricordo che non è ancora successo nulla di sessuale. Oggi mi porta in dono un cioccolatino, dopo di che, di punto in bianco, evoca una proiezione che io stesso le ho detto in passato, in sintesi: "il destino con noi è stato beffardo; sarebbe stato bello se fossimo stati entrambi giovani (o entrambi vecchi)." Mi trovo d'accordo con lei. Inoltre, sempre senza che io stimoli la discussione, mi dice che "nonostante il legame mentale che ci unisce, dovrei sbrigarmi a trovare un'altra donna prima che sia troppo tardi". Di nuovo, percepisco che devo assecondarla e darle ragione. Come spesso accade, mi sembra che questi siano tentativi della donna di deresponsabilizzarsi. Infine, mi dice che "l'attrazione tra noi non è necessariamente negativa" e che "potremmo provare a essere migliori amici". Anche in questo caso sono d'accordo con lei, sottolineando però che non è una cosa così semplice. Per la maggior parte del tempo sono rimasto imperturbabile, assecondando le sue parole. Poi sono dovuto andar via, lasciandole un'immagine: "nella prossima vita, in una giornata come questa, saremo sulla spiaggia abbracciati" (oggi è una gran bella giornata qui dove mi trovo).

Dimenticavo: mi ha anche confessato che è la terza volta che prova qualcosa per qualcuno dopo il matrimonio, ma che non ha mai ceduto prima e non intende farlo. Questo, da un lato, conferma che con il marito il sentimento si è spento... ma questo lo sapevamo già. Dall'altro lato, credo che rappresenti l'ennesimo tentativo di discolparsi. Naturalmente, poco importa se il fatto che abbia ceduto in passato sia vero o meno. Figuriamoci se viene a dirmelo... Inoltre, questa è una partita nuova, diversa dalle precedenti.

Cosa ne pensate? 

@Barrel of a Gun 2, cosa ne pensi? Mi piacerebbe anche conoscere il punto di vista di @Sensei10 e @Bozzarelly 🙂

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Barrel of a Gun 2
2 ore fa, uno_qualunque ha scritto:

 non intende farlo. 

Bugia.... intende farlo.

Per quanto tempo lei sarà la tua capa? Hai intenzione di cambiare lavoro? … perché è una situazione, come tu stesso sottolineato un po' del cazzo.

In ogni modo io sposterei il focus. Lei ti proietta in una eventuale relazione amorosa e tu le dai corda (giustamente il capo ha sempre ragione), sei il suo bancomat emotivo.

La prossima volta che si immagina tu e lei a fare la famiglia felice ricordale che suo marito è un brav’uomo e che per stare al passo con i tempi dovrebbe più che altro pensare ad un toy boy … così ridendo. Gioca su questa nuova storia tu e lei che scopate di brutto quando il marito non c’è pur rimanendo amici.

Cerca di scoparla bene se no perdi il posto

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Sensei10

Mah, guarda...

A parte il fatto che mi viene il sospetto che lavori con la mia ex moglie... (scherzo)

Il lavoro è uno dei miei luoghi d'elezione per flirt, sesso e, ahimè, relazioni d'amore. Queste ultime si rivelano spesso complicate, però. Non perché, come direbbe qualcun altro, sul lavoro è meglio evitare, ma perché gestire l'afterparty è sempre equivoco. Se ti avvicini troppo, o troppo poco, se ti guarda in un certo modo, se la saluti troppo calorosamente ecc. 

Quindi la prima cosa che ti dico è: lascia stare e dedicati unicamente ai tuoi compiti, per il tuo bene e la tua crescita professionale e non per fare colpo. 

Seconda cosa: non è un segreto che le moine, comprensive di gesti pure eloquenti, rappresentino la moneta per pagare le tue attenzioni, sia lavorative sia umane. Non sto negando che l'interesse di questa donna sia reale, probabilmente c'è. Ma prima di fare un passo qualsiasi si sarà chiesta dieci, cento, mille volte se fosse giusto o no. E la risposta, che di getto potrebbe essere stata un convinto "sì!", con la razionalità propria di chi ha molto da perdere è quasi sempre un fermo "no". Magari condito da qualche rimpianto e qualche se, tuttavia resta no. 

Terza cosa, la più importante è: smetti di domandarti cosa le passa per la testa. Stai inquinando la tua, di testa. Ti stai, lentamente e inconsapevolmente, sostituendo a lei. A 50 anni non esistono gli shit test, o meglio, se esistono c'è qualcosa che non va. A 50 anni c'è l'entusiasmo facile - immotivato, direbbe Sorrentino - che si spegne dopo poco con la stanchezza della routine, con i problemi e gli ostacoli quotidiani, con il richiamo all'ordine della voce interiore. 

Quindi, dovrebbe verificarsi l'imponderabile: un'occasione per fare sesso nel modo più bestiale possibile o una storia d'amore che pesi più degli affetti familiari. Pensi che ci sia spazio per queste due condizioni? Per la prima forse. Ma avete parlato pure troppo per cogliere la palla al balzo. Per la seconda immagino di no, o almeno me lo auguro per te che sei un uomo nel pieno delle energie, fisiche, mentali, emozionali. 

In conclusione, ritengo che tutte le ipotesi in campo siano vere, nessuna annulla l'altra. È una chioccia affezionata, una madre degenere, una moglie annoiata, un'amica intima, un capo paraculo. E anche una donna che ha voglia di provare emozioni, come tutti noi. Tutti tasselli dello stesso puzzle. 

Pur componendolo alla perfezione, tuttavia, a te non rimane che pensare alle opportunità che possono schiudersi di giorno in giorno davanti ai tuoi occhi. E lei, per quel poco che posso azzardarmi di capire, non lo è.

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