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Quando quasi perdi te stesso.


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polymer

Buonasera a tutti

Ho sempre letto tanto e scritto poco, l’aiuto che ho ricevuto è sempre stato importante.

Premetto che questo post è tra una richiesta di consigli e uno sfogo. Ringrazio tutti in anticipo.

Perché scrivo?

Sono a pezzi

Maggio 2021. Conosco lei, bella, solare , noi felici e complici. Entrambi 28 anni. Sembrava di guardarci in uno specchio. Inizio a 200km/h. Dopo 3 giorni dormivamo insieme. Entrambi lavoriamo, entrambi fuorisede: dopo 3 mesi convivenza. Avremmo dato un braccio l’un per l’altro. 

Sostegno reciproco, esperienze, viaggi, quotidianità.

Passa un anno: primi problemi. Parte da me. 

Lei fa progetti, famiglia, figli “tra qualche anno”. 

Complici varie situazioni familiari e lavorative piuttosto pesanti, inizio a spegnermi in tutti i sensi. La voglia di passare il mio tempo con lei, lentamente e costantemente declina. Ho voglia di uscire con gli amici, di distrarmi, di dimostrare a me stesso che valgo ancora, che posso conquistare altre donne. Inizio a guardarmi intorno, non tradisco ma non sto bene. A volte provavo noia anche per una cena. 

Non sto bene sì , ma la consapevolezza che lei poteva essere la donna della mia vita era comunque forte. Il mio stato emotivo lottava con la mia parte razionale. Come se avessi un virus che tutto ad un tratto mi faceva vedere tutto con altri occhi, quelli della noia, ma avrei fatto di tutto per “curarmi”. Avrei voluto continuare a essere quello di sempre nei suoi confronti, non ci riuscivo, stavo male. Metto in dubbio il mio amore per lei. Lei è addolorata forse più di me. Pianti e sofferenza. 

Dicembre 2022: prendiamo la decisione, ci lasciamo. Da qui inizia un periodo di tira e molla, entrambi siamo legati da una catena. Un legame profondo che andava al di là di tutto. Mi prendo cura di me stesso, rifletto, psicoterapia. Pian piano inizio a migliorare e migliorarmi, prendo consapevolezza. Premetto che i contatti restavano, mai un vero e proprio distacco. 

Aprile 2023: decidiamo di riprovarci. Passa poco, lei “è bloccata, ha paura, non riesce a sentirmi come prima”. Mi ama ma è enormemente spaventata, confusa, “non mi riconosco perché non sarei più disposta a tutto per te. Vorrei tornare come prima e non so come fare.” 

Provo a sparire, poi ricompare lei. Separarci è uno strazio. 

Proviamo a farlo. Non ci riusciamo. Poi torno io. Lei mi confessa che “forse ha provato interesse per un altro”. Inizia una frequentazione che tutt’ora va avanti. 

Io dopo giorni chiuso in casa senza forze, cerco di riprendere in mano la mia vita. Conosco nuove ragazze, ci vado a letto. Non sento niente. 

Dopo un mese di silenzi, 2 settimane fa , si rifà viva. Scrive al mio migliore amico, con cui aveva un bel rapporto. “Non mi riconosco nella vita futile che sto conducendo, lo faccio per non pensare. Mi sento persa e non ho risposte, la sera piango. Lo sento sempre con me. Non ho la forza e il coraggio di riprenderci. La paura di soffrire è troppo grande. Spero che il tempo mi darà risposte.” Ripiombo nello sconforto. È un pensiero costante. 

Lei tra serate e locali. Spesso con il nuovo tipo. Fa male. 

Ultimamente mi vede con una ragazza in un bar, scenata di gelosia, poi si scusa. 

Io sento come se fossimo legati da qualcosa che va oltre e so che è lo stesso per lei. Resta il fatto che ha deciso di porre fine a una storia che stava andando male. Forse giustamente. 

Mi ritrovo così, ormai da più di due mesi, con crisi d’ansia e un pensiero costante. Non riesco a fare nulla. Il buco che ho in pancia non si risana. Il dolore che provo è troppo grande. 

Scusate la lunghezza 

Grazie a tutti 

  • Sigh 1
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Teccpo
2 ore fa, polymer ha scritto:

Io dopo giorni chiuso in casa senza forze, cerco di riprendere in mano la mia vita. Conosco nuove ragazze, ci vado a letto. Non sento niente. 

Dopo un mese di silenzi, 2 settimane fa , si rifà viva. Scrive al mio migliore amico, con cui aveva un bel rapporto. “Non mi riconosco nella vita futile che sto conducendo, lo faccio per non pensare. Mi sento persa e non ho risposte, la sera piango. Lo sento sempre con me. Non ho la forza e il coraggio di riprenderci. La paura di soffrire è troppo grande. Spero che il tempo mi darà risposte.” Ripiombo nello sconforto. È un pensiero costante. 

Lei tra serate e locali. Spesso con il nuovo tipo. Fa male. 

Ultimamente mi vede con una ragazza in un bar, scenata di gelosia, poi si scusa. 

Io sento come se fossimo legati da qualcosa che va oltre e so che è lo stesso per lei. Resta il fatto che ha deciso di porre fine a una storia che stava andando male. Forse giustamente. 

Ciao, 

non sono una persona brava a dare consigli e non penso di poter salire su nessun podio, perché ho un sacco di problemi. Ma mi viene da fare una riflessione, ho letto il tuo post e mi è venuto da dire: "Wow, questi due devono stare insieme, sono separati ma si amano, che poesia". Poi ci ho riflettuto e ritengo che incosciamente tu abbia fatto una descrizione ci porta a pensare questo. Ma la verità è che lei ti fa scenate di gelosia nei bar mentre esce con uno. Ostenta il tipo, confessa di non amarlo ai tuoi amici, tu hai relazioni in cui non provi niente. Io non so se potrete veramente guardarvi alla stessa maniera. Sono cose in grado di compromettere una relazione a mio avviso.

Con grandissime differenze ho vissuto qualcosa di simile un paio di anni fa, io non avevo contatti con una ex che avevo lasciato io e che viveva anche lontana da me. Al contrario, non ho dubbi che se tu lo volessi potresti tornare con la tua ex con relativa facilità. Il costo sarà tempo, soldi, opportunità e benessere mentale, ma penso che ci siano tutte le condizioni visto che è evidente che lei provi ancora qualcosa.

Come mi aveva detto @Sensei10c'era la probabilità che la mia ex tornasse, ed è tornata, puntualmente. Le ho dato una chance (al contrario di quanto consigliatomi qui sul forum da tanta gente, salmoni, pesca, Alaska per intenderci) ma eravamo persone totalmente compromesse agli occhi l'una dell'altro. In quei 6 mesi in cui ci abbiamo riprovato ci siamo fatti male in modi in cui i ragazzini che eravamo prima di lasciarci non avrebbero mai potuto neanche immaginare. 

Ora se ripenso a quel periodo e alle opportunità che non ho dato a varie ragazze e al malessere che ho vissuto, mi viene solo da ridere. Lei è una persona totalmente diversa da quella che conoscevo e ogni tanto mi chiede di venire da lei e scoparla di nascosto dal tipo che cambia ogni 2/3 mesi. Io non ci sto. 

Sia chiaro penso che ogni storia sia una cosa a se, e penso anche che tu voglia che qualcuno ti dica di fare questo passo nel riallacciare un rapporto. Penso si legga tra le righe. Io però sono scettico su queste minestre riscaldate.  In un altro thread si parlava del fatto che è utopistico pretendere che in un nuovo rapporto ci si consideri "vergini" senza strascichi di relazioni passate, però cominciare da un foglio bianco non è poi così male. 

Ti posso garantire avendo pochi più anni più di te che donne in grado di farti emozionare ne incontrerai, e anche tante. Per il resto so come ti senti, è davvero una brutta sensazione, però ti posso garantire che ne uscirai, prima o poi. Puoi provare a riallacciare i rapporti, vedi come va. Il rischio è di prolungare l'agonia.

Un abbraccio

 

Modificato da Teccpo
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Lupo_de_Lupis

Polymer, é comprensibile il tuo senso di smarrimento e la sensazione di vuoto che tu senti. In questi casi occorre essere duri con se stessi: frequenta un altro e per quanto ti faccia male devi accettarlo. Ciò che dice agli altri o le cose che eventualmente ti scrive tipo "sei parte di me", "mi manchi", "ti voglio bene" o altro sono solamente parole per sentirsi meno in colpa con sé stessa. Ora tu devi eclissarti staccare ogni contatto diretto e indiretto, sarà complesso ma devi farlo per te . Lei è altrove lasciala fare, anche tu sei altrove, sparisci e riprenditi, nessuno è più importante della tua salute psicofisica. Fai altro, leggi, scrivi, studia, viaggia, visita posti, prenditi del tempo da solo, parla da solo, piangi e poi rinasci forte e resiliente. Non mantenere contatti. Se si farà risentire, molto probabile, fai attenzione! 

 

In bocca al lupo.

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Sensei10
4 ore fa, polymer ha scritto:

Non mi riconosco nella vita futile che sto conducendo, lo faccio per non pensare. Mi sento persa e non ho risposte, la sera piango. Lo sento sempre con me. Non ho la forza e il coraggio di riprenderci. La paura di soffrire è troppo grande. Spero che il tempo mi darà risposte.”

Mi sembra un pensiero molto, troppo strutturato per non muovere un dito verso di te.

Questa angoscia di vivere, questo tormento delle anime, che si dissolve quando incontra un tipo che si porta a letto, secondo te, dove va a finire? 

Andiamo.

Sai come funziona. Quando ha detto quelle frasi era davvero la protagonista di Cime Tempestose, ma, chiuso l'argomento, è diventata Paris Hilton. È sempre così. La mia ex sussurrò con voce rotta il suo dispiacere per non provare più nulla nei miei confronti - e NON ha più 30 anni da un pezzo - salvo rettificare un paio di giorni dopo quanto fosse contenta di essersi lanciata in una dimensione leggera e giocosa. Umanamente, c'è da capire che moltissime persone, anche uomini, vanno a momenti. Quindi non è che mentono.

Però.

Immagina un tracciato lineare, su cui innestare un diagramma cartesiano. Alti, bassi, alti, bassi, medi, alti ecc. Quelle sono le emozioni estemporanee, che possono durare un secondo o un anno. Sotto resiste la linea. Quella è la condotta di vita personale, che procede dritta, senza anomalie, senza condizionamenti. Come se ci fosse un obiettivo, che poi in realtà c'è ed è andare avanti, procedere senza intoppi. Quale parte conta di più? E a quale parte facciamo caso noi? 

La seconda, la linea retta.

Alla prima, i picchi emozionali.

Qualcosa si è rotto. Se la vicenda ha avuto una reale intensità, il ritorno c'è sempre, poi sta alle due parti farlo accadere. Ma c'è, sempre. Uno dei due farà una mossa per riavvicinare l'altro. In qualsiasi caso, e davvero con pochissime eccezioni, non funzionerà. Non contano l'impegno e la voglia di non ripetere gli errori, il cambiamento effettivo o la maggior comprensione reciproca. Sarete scontati, perché quell'elemento "magico" non è riproducibile. 

Quel buco in pancia che senti non si chiuderà, ma probabilmente guarirà smettendo di sanguinare. E come piccola grande ferita che portiamo sul corpo, avremo un altro pezzo di noi, un pezzo sano, incontaminato, da esporre agli equilibri di un tempo nuovo. Migliore, nella maggior parte dei casi. 

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raff

Ti hanno dato tutti ottimi consigli. Non c'e' molto da aggiungere. Quella che hai tu nella tua testa non esiste piu'. Ti fa male dentro, e anche a me scrivertelo, ma e' cosi' 😢Ti capiamo, ci siamo passati, e sappiamo che la cosa migliore da fare e' quella che non vuoi sentirti dire.

Sembra quasi di dover ammettere una sconfitta, la sconfitta della tua speranza, del fatto che tu credi che invece sia ancora possibile fare qualcosa. Ma non e' cosi'. Ci avete gia' provato varie volte e non ha funzionato. Devi rassegnarti, gettare la spugna. Non e' una gara, non stai abbandonando una sfida. Devi farlo per il tuo bene. Non prolungare oltre la tua agonia.

Bloccala e chiudi ogni contatto. Cancella numeri, metti filtri email, blocca chiamate, chiedi ai tuoi amici di non parlartene. Immagina che e' morta se devi.

Lascia perdere le cazzate che dice, e ricordati che "le parole delle donne sono futilita'", lo lessi per caso qui su IS anni fa, fu una lezione di vita.

Ora guardati dentro, siediti (letteralmente) e senti quel vuoto, osservalo. Piangi se ti fa male... Piano piano si dissolvera'. Lascia andare tutte le sensazioni che provi, o fallo quando ti senti pronto. Ma non reprimerle, non negarle, non vergognartene, e' tutto naturale, ne' allo stesso tempo pero' indulgere troppo in esse fino al punto tale che diventano la tua zona di comfort, perche' ci piace fare le vittime. Piano piano riprendi la tua vita, forzati di fare le cose anche se stai male, vai in palestra, vedi amici, coltiva interessi, nonostante lei ti distragga la mente di continuo. Sforzati a stare concentrato. Tutto cio' ti fortifichera'.

Noi crediamo che imparare significhi leggere un libro, e' cosi' che ce lo hanno insegnato a scuola. Ma non e' cosi' nella la vita. La vita ha uno strano modo di insegnarci le sue lezioni e farci crescere, ed e' attraverso il dolore. E devi imparare ad apprezzarlo. E' parte della vita. Questo e' il tuo dolore, fanne tesoro per imparare, migliorare, essere piu' saggio. Quando sara' passata, ti ringrazierai per essere stato forte, ringrazierai questa esperienza, e capirai tutto. 🫂

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Il 25/6/2023 at 16:04, polymer ha scritto:

Mi ritrovo così, ormai da più di due mesi, con crisi d’ansia e un pensiero costante. Non riesco a fare nulla. Il buco che ho in pancia non si risana. Il dolore che provo è troppo grande. 

Scusate la lunghezza 

Grazie a tutti 

Ci ho rivisto molti dettagli del Frontal crash.

Dacci una lettura, poi inizia a ricostruire te stesso, con lei non puoi far nulla adesso.

Ritrova le tue passioni, i tuoi obiettivi di vita, la tua fitness.

Sono totalmente d’accordo coi consigli degli altri utenti riguardanti il chiudere ogni contatto con lei, e aggiungo che ciò che ha fatto è imperdonabile e dovrebbe farti desistere dal credere che sia la donna della tua vita.

Adesso devi ripartire da dentro, riequilibrando gli ormoni, semplicemente riprendendo in mano la tua vita.

Se proprio non riesci a muoverti, considera di parlarne con uno psicologo.

Buona fortuna, so che ce la farai.

Modificato da eunoia
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UnoNessuno100Mila
Il 25/6/2023 at 16:04, polymer ha scritto:

Buonasera a tutti

Ho sempre letto tanto e scritto poco, l’aiuto che ho ricevuto è sempre stato importante.

Premetto che questo post è tra una richiesta di consigli e uno sfogo. Ringrazio tutti in anticipo.

Perché scrivo?

Sono a pezzi

Maggio 2021. Conosco lei, bella, solare , noi felici e complici. Entrambi 28 anni. Sembrava di guardarci in uno specchio. Inizio a 200km/h. Dopo 3 giorni dormivamo insieme. Entrambi lavoriamo, entrambi fuorisede: dopo 3 mesi convivenza. Avremmo dato un braccio l’un per l’altro. 

Sostegno reciproco, esperienze, viaggi, quotidianità.

Passa un anno: primi problemi. Parte da me. 

Lei fa progetti, famiglia, figli “tra qualche anno”. 

Complici varie situazioni familiari e lavorative piuttosto pesanti, inizio a spegnermi in tutti i sensi. La voglia di passare il mio tempo con lei, lentamente e costantemente declina. Ho voglia di uscire con gli amici, di distrarmi, di dimostrare a me stesso che valgo ancora, che posso conquistare altre donne. Inizio a guardarmi intorno, non tradisco ma non sto bene. A volte provavo noia anche per una cena. 

Non sto bene sì , ma la consapevolezza che lei poteva essere la donna della mia vita era comunque forte. Il mio stato emotivo lottava con la mia parte razionale. Come se avessi un virus che tutto ad un tratto mi faceva vedere tutto con altri occhi, quelli della noia, ma avrei fatto di tutto per “curarmi”. Avrei voluto continuare a essere quello di sempre nei suoi confronti, non ci riuscivo, stavo male. Metto in dubbio il mio amore per lei. Lei è addolorata forse più di me. Pianti e sofferenza. 

Dicembre 2022: prendiamo la decisione, ci lasciamo. Da qui inizia un periodo di tira e molla, entrambi siamo legati da una catena. Un legame profondo che andava al di là di tutto. Mi prendo cura di me stesso, rifletto, psicoterapia. Pian piano inizio a migliorare e migliorarmi, prendo consapevolezza. Premetto che i contatti restavano, mai un vero e proprio distacco. 

Aprile 2023: decidiamo di riprovarci. Passa poco, lei “è bloccata, ha paura, non riesce a sentirmi come prima”. Mi ama ma è enormemente spaventata, confusa, “non mi riconosco perché non sarei più disposta a tutto per te. Vorrei tornare come prima e non so come fare.” 

Provo a sparire, poi ricompare lei. Separarci è uno strazio. 

Proviamo a farlo. Non ci riusciamo. Poi torno io. Lei mi confessa che “forse ha provato interesse per un altro”. Inizia una frequentazione che tutt’ora va avanti. 

Io dopo giorni chiuso in casa senza forze, cerco di riprendere in mano la mia vita. Conosco nuove ragazze, ci vado a letto. Non sento niente. 

Dopo un mese di silenzi, 2 settimane fa , si rifà viva. Scrive al mio migliore amico, con cui aveva un bel rapporto. “Non mi riconosco nella vita futile che sto conducendo, lo faccio per non pensare. Mi sento persa e non ho risposte, la sera piango. Lo sento sempre con me. Non ho la forza e il coraggio di riprenderci. La paura di soffrire è troppo grande. Spero che il tempo mi darà risposte.” Ripiombo nello sconforto. È un pensiero costante. 

Lei tra serate e locali. Spesso con il nuovo tipo. Fa male. 

Ultimamente mi vede con una ragazza in un bar, scenata di gelosia, poi si scusa. 

Io sento come se fossimo legati da qualcosa che va oltre e so che è lo stesso per lei. Resta il fatto che ha deciso di porre fine a una storia che stava andando male. Forse giustamente. 

Mi ritrovo così, ormai da più di due mesi, con crisi d’ansia e un pensiero costante. Non riesco a fare nulla. Il buco che ho in pancia non si risana. Il dolore che provo è troppo grande. 

Scusate la lunghezza 

Grazie a tutti 

Capisco il tuo stato. Cose simili ti devastano, provo ad aiutarti raccontandoti in breve la mia storia

Migliori amici per 6/7 anni. Entrambi single finiamo a letto insieme e da lì storia d'amore di 10 anni con matrimonio incorporato. Viaggi, weekend, uscite, complicità al 1000% quasi a livello di telepatia. progetti per il futuro.Tutto ciò senza perdere comunque la nostra individualità. Poi durante il periodo Covid inizia tutto il casino, riconsideriamo entrambi i nostri obiettivi di vita quindi iniziamo a percorrere 2 strade divergenti. Poi inizio sempre causa covid a soffrire di attacchi di panico e quando si può tornare alla vita normale lei vuole recuperare gli anni persi, ma vista la mia situazione di apatia generale, lo fa fuori dalla nostra coppia. Allontanamento totale, un anno di merda e infine io me ne vado. Sono passati otto mesi, io ora sto nettamente meglio su tutta la linea. Chiaramente il conto si ripresenta periodicamente......

Questo per dirti che sicuramente lo sconforto è tanto ma soprattutto nei momenti di down devi essere forte e concentrati sul perche quando hai avuto dei problemi tuoi lei non era la prima persona che volevi vicino (per me segnale enorme), perche dopo che lei ha voluto riprovarci non l'ha mai fatto al 100% (non so il motivo ma può voler dire tanto) e altre cose negative che probabilmente avendo vissuto la situazione da dentro solo tu sai.

Credo che l'unico modo sia riuscire a dare il giusto peso alle cose negative (senza scordare le positive) e capire che forse non saresti stato felice come meriti.

Per farlo devi sbatterci il naso per forza e varie volte, più ci sbatti il naso più interiorizzi e metabolizzi.

Le distrazioni, anche femminili sono una buona parte del processo ma non deve essere tutto il processo, altrimenti rischi si ripresenti ogni tanto e che tu non riesca a dedicarti al meglio ad un eventuale nuova relazione.

Buona fortuna! Mai mollare!

 

 

 

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Gallagher

La tua storia è simile a tante altre.

Vi siete un po' consumati.

Prendi atto che quello che c'era prima non esiste più.

Dopodiché: io non sono d'accordo sul fatto che i ritorni non funzionino MAI. Possono funzionare, ma in 2 casi: che dalla rottura sia passato POCHISSIMO tempo, o TANTISSIMO tempo.

Il primo caso è paragonabile a una tempesta passeggera, dopo la quale si riesce a ricomporre il tutto senza che siano subentrati ulteriori fattori di disturbo (leggasi terze persone). 

Il secondo caso è, probabilmente, anche quello che dà più garanzie. Entrambi saranno andati avanti, avranno vissuto, avranno assaggiato altri peni e altre vagine. Saranno cambiati e, auspicabilmente, migliorati. In questo caso, un ritorno metterebbe di fronte due persone diverse rispetto a quelle che si erano lasciate, con un passato in comune che ha lasciato, si spera, bei ricordi. A quel punto tutto è davvero possibile.

Vai per la tua strada. Se è la donna della tua vita non dovrai nemmeno sforzarti per farla tornare.

O forse credi, povero umano, di avere più potere della vita?

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  • 2 settimane dopo...
polymer

Ringrazio tutti per le risposte.

Mi hanno fatto riflettere tanto. 

Per ora sto così, vivo alti e bassi, vado avanti. 

Ci vorrebbe anche tanta forza, a mio parere, a riammettere nella mia vita una persona che ha avuto un'altra relazione nel frattempo, forse è normale, forse è un mio limite, dopotutto anch'io ho avuto altre frequentazioni, seppur molto più superficiali della sua. 

Vedrò il tempo che risposte mi darà

Grazie ancora 

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ArmandoBis

Io non sono così sicuro che questo caso sia uguale a tanti altri.

Esistono anche le eccezioni, ovvero persone che sono fatte in un modo tale per cui il loro rapporto è effettivamente particolare.

Non è detto che per questo debba funzionare.

In molti casi la particolarità è solo per uno dei due partner.

Se invece è per entrambi o siamo di fronte a un grande amore o i due si trovano in una situazione che può essere altamente conflittuale.

Insomma, se fra queste due persone è scattata una relazione così profonda ci sarà una ragione. Altrimenti sarebbe potuta scattare con chiunque altro.

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