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Blueprint


Wanda

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2 ore fa, Outsider ha scritto:

Un attimo, perché anche qui si trova tutto e il contrario di tutto. Molti studi sostengono che le coltivazioni intensive ( soia mais ecc) a scopo alimentazione umana siano dannose come e più del processo di allevamento.

Benintenso che non sto schierandomi pro o contro, semplicemente non me la sentirei di definirla in fretta la dieta più sostenibile.

In realtà, da quanto so io, le coltivazioni intensive di soia vanno solamente al 2% per il cibo umano, il resto servono per gli allevamenti. Diciamo che ci sono diverse ricerche che lo provano, ammetto di simpatizzare per la dieta vegana perché per 20 anni ho mangiato quasi solo carne e il mio corpo non ce la fa più 😁 ma non escludo di aver selezionato, per bias, solo ciò che sosteneva quello che penso io

 

2 ore fa, Outsider ha scritto:

Di mio rimango dell’idea che la cosa più sostenibile sarebbe ridurre di qualche miliardo la popolazione umana

Totalmente d'accordo, e sarebbe anche da ridurre la durata della vita media delle persone (soprattutto in un paese come il nostro). Infatti ammiro l'intento di Bryan Johnson, ma c'è una parte di me che pensa che, se davvero tutti riuscissimo a rallentare il processo di invecchiamento e ad allungare la vita, sarebbe un gran disastro. Specialmente per il pianeta. 

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Sensei10

Avendo letto Brian Johnson, con la i al posto della y, il mio cervello ha tradotto: toh, guarda @Wanda che recensisce il nuovo disco degli AC/DC. 

Poi mi sono ricordato che è giovane e non perderebbe tempo con un gruppo ormai datato. E ho letto, ricordandomi di aver già sentito parlare di lui, quello con la y, e di Blueprint, credo in qualche quotidiano poco tempo fa a proposito di trasfusioni di sangue ricevute dal figlio 17enne. E già qui... 

Francamente stento a credere che sia una specie di Norman Osborn che sperimenta su di sé le ricerche, quantomeno al solo fine di aiutare l'umanità. Nella sua pagina campeggia lo slogan DON'T DIE in alto, seguito da una serie di punti con percentuali strabilianti, in rapporto con età e risultati che proverebbero la validità del metodo. 

Da quanto ne so il suo obiettivo è arrivare a 200 anni, attraverso abitudini di vita sicuramente salutari, che tuttavia somigliano più alle fantasie disperate di Michael Jackson che ad un protocollo scientificamente valido. Perché poi si sta dando per scontato che in questo modo non si avranno malattie, o incidenti, o improvvisi cortocircuiti cerebrali. Accidenti imprevedibili, per quanto si possano studiare o predire con un test genetico. Sommessamente, quando sento parlare, ad esempio, di miracoli nella lotta contro il cancro - che in alcuni campi effettivamente sta dando ottimi frutti - non posso fare a meno di ricordare che Steve Jobs, nonostante abbia trascinato il più possibile avanti la propria vita, sì sia dovuto riccamente attaccare al cazzo, arrendendosi alla verde età di 56 anni. E non credo che Steve Jobs abbia passivamente accettato la malattia come un comune mortale, senza provare a sborsare cifre importanti pur di sopravvivere. 

Ora Johnson spende una cifra pari più o meno a 2 milioni di dollari l'anno per raggiungere il suo scopo, con un'equipe di decine di medici, macchinari, cibo ricercato, allenamenti esclusivi, riposo garantito e quant'altro. Come può davvero migliorare le sorti degli esseri umani? Di quali esseri umani si sta parlando esattamente? Per fare cosa, per raccontare a se stesso e agli altri il mito di un'eterna giovinezza inesistente, dal momento che più si allunga la prospettiva di vita e più si cercano artifici per strappare alla longevità qualche decennio? Non dimentichiamo che fino a 100 anni fa un uomo di 50 anni era considerato molto anziano. Oggi, quando parli di un genitore e dici "Mio padre ha 70 anni" ti senti rispondere "Ah, ma è giovane"... 

È un po' Faust, un po' Dorian Gray, ma il mito parte da lontano, da Ganimede e forse da prima. E tutto perché? Per la paura di invecchiare. Non sono d'accordo con chi si dice contento di invecchiare, sta storia della saggezza e degli anni ben spesi e della calma è una stronzata; ai vecchi rode perennemente il culo, sanno che il tempo scorre in fretta e non riescono più a compiere azioni elementari, spesso. Però si invecchia. Ma viviamo in un tempo in cui, come mai prima, tutto ciò è negato attraverso la forma esteriore. Il che aiuta ma non basta. Perché il tempo non si ferma e il corpo lo sa. Funziona perfettamente, sa quando richiamare un bisogno e sa quando qualcosa si sta inceppando. Si può allungare il brodo, ma non si può sconfiggere un corpo nel suo incessante cammino. E per corpo intendo anche la testa, la lucidità mentale, la prontezza del pensiero, le sinapsi che viaggiano a ritmi sempre minori. Non c'è dieta che tenga. Arrivare rincoglioniti a 200 anni è un supplizio da non augurare neanche al nostro peggior nemico. 

Mentre scrivevo, pensando agli americani e al loro narcisismo irriducibile, mi è venuto in mente che molto tempo scaricai Bumble e conobbi una texana di 55 anni, sorprendente perché poteva dimostrare al massimo 40 anni, a volerle male. Prima di avere la conferma dal vivo, che poi ebbi, le feci qualche domanda e mi rispose così: 

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paolino21

Per me le possibilità son tre:

1)50% muore durante un esperimento.

2)50% si rompe il cazzo tra qualche anno quando si renderà conto che rispetto agli sforzi che fa, continua comunque a invecchiare. (anche se, considerando quanto investito in termini di denaro, faccia, tempo etc. la vedo dura che molli)

3)0,00000000001% scopre qualcosa di vagamente interessante.

My two cents, è soltanto un ricco annoiato. Se non hai problemi, la tua mente se li va a cercare, lui se n'è trovato una bello rompi palle.

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Doom Head
10 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Poi mi sono ricordato che è giovane e non perderebbe tempo con un gruppo ormai datato.

Hei a me piacciono e non sono per niente vecchio.

La mia badante me li fa ascoltare sempre mentre mi cambia il pannolone.

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Mkoll

Non era quello che pagava il figlio per per il suo plasma sanguigno??

Modificato da Mkoll
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Il 27/9/2023 at 23:11, Sensei10 ha scritto:

Avendo letto Brian Johnson, con la i al posto della y, il mio cervello ha tradotto: toh, guarda @Wanda che recensisce il nuovo disco degli AC/DC. 

Poi mi sono ricordato che è giovane e non perderebbe tempo con un gruppo ormai datato. E ho letto, ricordandomi di aver già sentito parlare di lui, quello con la y, e di Blueprint, credo in qualche quotidiano poco tempo fa a proposito di trasfusioni di sangue ricevute dal figlio 17enne. E già qui... 

Francamente stento a credere che sia una specie di Norman Osborn che sperimenta su di sé le ricerche, quantomeno al solo fine di aiutare l'umanità. Nella sua pagina campeggia lo slogan DON'T DIE in alto, seguito da una serie di punti con percentuali strabilianti, in rapporto con età e risultati che proverebbero la validità del metodo. 

Da quanto ne so il suo obiettivo è arrivare a 200 anni, attraverso abitudini di vita sicuramente salutari, che tuttavia somigliano più alle fantasie disperate di Michael Jackson che ad un protocollo scientificamente valido. Perché poi si sta dando per scontato che in questo modo non si avranno malattie, o incidenti, o improvvisi cortocircuiti cerebrali. Accidenti imprevedibili, per quanto si possano studiare o predire con un test genetico. Sommessamente, quando sento parlare, ad esempio, di miracoli nella lotta contro il cancro - che in alcuni campi effettivamente sta dando ottimi frutti - non posso fare a meno di ricordare che Steve Jobs, nonostante abbia trascinato il più possibile avanti la propria vita, sì sia dovuto riccamente attaccare al cazzo, arrendendosi alla verde età di 56 anni. E non credo che Steve Jobs abbia passivamente accettato la malattia come un comune mortale, senza provare a sborsare cifre importanti pur di sopravvivere. 

Ora Johnson spende una cifra pari più o meno a 2 milioni di dollari l'anno per raggiungere il suo scopo, con un'equipe di decine di medici, macchinari, cibo ricercato, allenamenti esclusivi, riposo garantito e quant'altro. Come può davvero migliorare le sorti degli esseri umani? Di quali esseri umani si sta parlando esattamente? Per fare cosa, per raccontare a se stesso e agli altri il mito di un'eterna giovinezza inesistente, dal momento che più si allunga la prospettiva di vita e più si cercano artifici per strappare alla longevità qualche decennio? Non dimentichiamo che fino a 100 anni fa un uomo di 50 anni era considerato molto anziano. Oggi, quando parli di un genitore e dici "Mio padre ha 70 anni" ti senti rispondere "Ah, ma è giovane"... 

È un po' Faust, un po' Dorian Gray, ma il mito parte da lontano, da Ganimede e forse da prima. E tutto perché? Per la paura di invecchiare. Non sono d'accordo con chi si dice contento di invecchiare, sta storia della saggezza e degli anni ben spesi e della calma è una stronzata; ai vecchi rode perennemente il culo, sanno che il tempo scorre in fretta e non riescono più a compiere azioni elementari, spesso. Però si invecchia. Ma viviamo in un tempo in cui, come mai prima, tutto ciò è negato attraverso la forma esteriore. Il che aiuta ma non basta. Perché il tempo non si ferma e il corpo lo sa. Funziona perfettamente, sa quando richiamare un bisogno e sa quando qualcosa si sta inceppando. Si può allungare il brodo, ma non si può sconfiggere un corpo nel suo incessante cammino. E per corpo intendo anche la testa, la lucidità mentale, la prontezza del pensiero, le sinapsi che viaggiano a ritmi sempre minori. Non c'è dieta che tenga. Arrivare rincoglioniti a 200 anni è un supplizio da non augurare neanche al nostro peggior nemico. 

Mentre scrivevo, pensando agli americani e al loro narcisismo irriducibile, mi è venuto in mente che molto tempo scaricai Bumble e conobbi una texana di 55 anni, sorprendente perché poteva dimostrare al massimo 40 anni, a volerle male. Prima di avere la conferma dal vivo, che poi ebbi, le feci qualche domanda e mi rispose così: 

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L'ho detto che gli americani sono mediamente idioti... 

Comunque la cosa che infatti non mi torna è che, per come è impostato il sito e per il tipo di pubblicità che si fa, palesemente il suo scopo è di vivere più a lungo possibile e le sue ricerche sono finalizzate a se stesso, nulla più. Ma ripeto, guardando i video ciò che lui dice è totalmente diverso e l'ho trovato persino illuminante sotto diversi aspetti. Ma alla fine rimane un venditore, perciò si adegua al linguaggio e alle menti dei suoi clienti (americani fanatici). È un venditore perché è vero che blueprint è un protocollo gratuito, ma ci sono dei prodotti che si possono comprare nel suo sito e inoltre immagino la pubblicità che si fa gli sia di grande aiuto. Ad esempio le trasfusioni con il figlio... Penso sia stata una delle notizie che hanno fatto più parlare di lui, eppure sono durate pochissimo. 

Sul come possa essere di aiuto all'umanità, penso semplicemente che se riuscisse a capire più a fondo il corpo umano e la sua evoluzione nell'arco temporale di una vita, magari la qualità di questa possa migliorare. Sulla riflessione che hai fatto riguardo la paura d'invecchiare, beh, sono totalmente d'accordo con te. Non c'è molto altro da dire

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Sensei10
9 minuti fa, Wanda ha scritto:

penso semplicemente che se riuscisse a capire più a fondo il corpo umano e la sua evoluzione nell'arco temporale di una vita, magari la qualità di questa possa migliorare.

Sono d'accordo, ma il corpo umano non è replicabile all'infinito.

Non parlo di clonazione, quella è una strada che fino a pochi anni fa è stata molto battuta, tra pecora Dolly e topi vari, oggi francamente sembra un po' abbandonata, per quanto di sicuro qualcuno ci starà anche lavorando. Parliamo di riproduzione cellulare. È in teoria prevedibile, le mappature del DNA offrono uno sguardo prezioso sulla predisposizione genetica a questa o a quella malattia. A parte il fatto che costano e non sono sfere di cristallo attraverso cui vedere il futuro, altrimenti avremmo sconfitto il cancro già 10 anni prima della sua manifestazione. E invece siamo legati allo screening, che aiuta ma non risolve, perché puoi fare una TAC con mezzo di contrasto oggi e aspettare dai 3 ai 5 anni prima di ripeterla, ma nessuno ti garantisce che dopo un anno o anche meno non ci siano lesioni maligne in giro per il corpo. Si avanza per probabilità, non per certezze. Così come si può fumare per 50 anni e uscirne illesi o fumare qualche sigaretta per poco tempo e beccarsi un microcitoma polmonare, che equivale ad una sentenza di morte incontrovertibile. E via dicendo. Curiosamente, l'età media nei paesi occidentali si è allungata di una decina/quindicina d'anni dai primi del 900 ad oggi grazie alla prevenzione e non alla capacità del sistema corpo di restare giovane più a lungo. Se potessimo ipoteticamente dare ad un uomo del Medioevo delle regole igieniche, dei medicinali salvavita e qualche check-up questo vivrebbe esattamente come un uomo del 2023. E, ad oggi, l'età di rischio per le malattie neoplastiche è ancorata alla fascia 60/70 anni, non certo 80 o 90. La mortalità è calata grazie alle scoperte relative ad alcuni organi e allo screening, ad abitudini leggermente più sane rispetto al passato, ma il corpo e il suo ricambio cellulare resta quello "di sempre". 

La realtà è che ognuno di noi orienta la propria vita esponendosi ad un rischio X dall'oggi al domani, per cui è difficile avere una condotta perfetta e inappuntabile, ancor di più a livello maniacale come Johnson. Già il fatto di vivere a Roma o a Milano e respirare la merda quotidiana ti pone fuori dal gioco, se fai certi mestieri. Anche volendo semplicemente rimanere su temi meno pesanti, la pelle subirà un processo di invecchiamento precoce rispetto a quella di uno che risiede in una zona a basso inquinamento e non fa un lavoro usurante.

Bisogna ricorrere ad agenti esterni, e qualche cosa la si può strappare. Un anno, cinque, dieci, anche venti forse. Poi c'è da rendere conto all'inevitabile, per fortuna o purtroppo.

Se non fosse che suona come un malaugurio, direi che sono curioso di vedere quanto vivrà Johnson e soprattutto in che maniera giungerà al proprio capolinea.

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