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Inganno e potere


Reverie

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Dedicato a Mars, a cui consiglio di leggere sorseggiando una birra :drinks: ti avviso che non ho la minima idea di quello che sto per scrivere.


Premessa: i moralisti, o coloro che si autoproclamano tali, non si devono sentire obbligati ad intervenire.

Reverie guardati questo video prima e dopo i libri che ti ho consigliato e vedrai quanto ti sarà chiaro. Persino banale.



Partiamo da questo presupposto, che è quello che ho acquisito riflettendo sulle risposte che ho ottenuto nel mio precedente thread.

Spesso si sottolinea come il ruolo dell'uomo sia quello del cacciatore, e quello della donna sia quello della preda. Avrete forse notato che ho usato la parola ruolo. Non l'avrei usata riferendomi, ad esempio, ad una tigre che azzanna una gazzella. La parola ruolo dà un sapore teatrale alla frase, svela una recita, una finzione, un gioco. Un uomo e una donna "giocano" ad essere cacciatore e preda.

È vero che in un'interazione uomo/donna normale è l'uomo ad adocchiare la "preda", a fare la prima mossa, ad approcciarla, e che la donna si rende sfuggevole e difficile da catturare per mettere alla prova le doti di "cacciatore" dell'uomo. Ma è anche vero che l'uomo in questione molto probabilmente ha fatto la sua prima mossa perché ha notato nella sua "preda" dei piccoli segnali di disponibilità che gli hanno fatto capire che la "preda" è pronta per iniziare il gioco della caccia (pose che mettono in risalto le forme, body language un po' più aperto del normale, ecc), e che tali segnali sono stati mandati consapevolmente. E se vogliamo continuare, la donna ha manifestato questi segnali perché l'uomo ha subcomunicato degli atteggiamenti alpha mascolini. Insomma, un bel teatrino. Come disse qualcuno che cito spesso, un verme nell'amo è preda o predatore?

Ora, questa mentalità è utile per prendere atto del proprio ruolo nel gioco della seduzione, e serve per dare un metaforico calcio nel culo ai pivellini che si inventano mille scuse per non approcciare la ragazza che gli piace. Ma bisogna capire che si tratta comunque di una recita: noi non siamo cecchini e le donne non sono tacchini.

Se un'interazione uomo/donna non è di tipo cacciatore/preda, allora di che tipo è? I ruoli non sono nati per caso, ma solo la risposta ad una serie di selezioni naturali. Senza entrare troppo nello specifico dei motivi biologici che vi stanno dietro e che sono stati ampiamente discussi altrove, diciamo che se l'uomo si ritrova a dover fare il cacciatore è perché la donna vuole un cacciatore, e se la donna si ritrova a fare la preda è perché l'uomo vuole una preda. Quindi, in questa recita il cacciatore prende quello che vuole dalla preda e la preda prende quello che vuole dal cacciatore.

Ergo, si tratta di un'interazione di scambio. Ma cosa scambiamo?

Non credo ci sia bisogno di entrare nel merito dei motivi per cui, a prescindere dai segnali di disponibilità sopracitati, scegliamo una "preda" invece che un'altra. Prediligiamo quelle che hanno delle determinate caratteristiche fisiche, un bell'aspetto, un corpo proporzionato, un certo atteggiamento ecc. Sono variabili nei limiti dei gusti personali, ma sono generalmente gli stessi. Queste caratteristiche rappresentano un valore (che alcuni indicano con la dicitura HBnumero). Allo stesso modo, le donne cercano negli uomini delle determinate caratteristiche a cui attribuiscono un determinato valore. Di questo parlavamo nel thread precedente.

La conclusione del ragionamento è che c'è di mezzo uno scambio di valori, che possiamo visualizzare come un doppio flusso, uno che va da noi a lei e uno che va da lei a noi. Lo scopo di questo thread è quello di imparare a governare questo flusso. A quale scopo? Dipende da noi.


Assioma numero 1: il valore che diamo alle donne viene soprattutto da caratteristiche fisiche (viso, gambe, tette, culo, capelli, occhi, piedi), mentre quello che noi diamo a loro viene da atteggiamenti (essere maschio o "alpha", dominanza, autostima, visione del mondo positiva...), emozioni che siamo in grado di dare loro (push&pull, sesso, passionalità, comfort), per quelli che ambiscono al ruolo di provider anche risorse materiali (soldi, status sociale, fama). Questo è un vantaggio, perché molte di queste caratteristiche possono essere simulate o amplificate.

Prima di continuare, riporto qua la legge 32 del potere.

Legge 32
Solleticate la fantasia degli altri
Spesso si cerca di sfuggire alla realtà perché è squallida e spiacevole. Non appellatevi mai alla verità o alla realtà a meno che non siate disposti ad affrontare l’ira scatenata del disincanto. La vita è così dura e deludente che coloro che sono capaci di creare sogni e illusioni sono come oasi nel deserto: attraggono gente da ogni dove. Grande potere deriva dalla capacità di solleticare la fantasia delle masse.


Riflettiamo attentamente sul significato di queste parole. L'inganno, il bluff, è qualcosa che stiamo regalando, è un cucchiaino di zucchero che versiamo nell'amaro caffè di una donna. Questo, ovviamente, se decidiamo di farlo. Il bluff è uno strumento come lo è un martello: lo si può usare per piantare un chiodo o per fracassare un cranio, ma il modo in cui viene utilizzato è una scelta di chi lo tiene in mano.


Ora torniamo all'assioma numero 1 (gli ho messo un numero, ma ancora non so se nel corso del post ne salteranno fuori altri). Il valore di una donna viene prevalentemente da caratteristiche fisiche e caratteriali ben definite, quindi in condizioni standard possiamo considerarlo immutabile con leggere fluttuazioni. Se ci sono delle condizioni standard ci sono anche delle condizioni non-standard, giusto? Certamente. La condizione non-standard per eccellenza è quella scaturita dalla venuta meno della mentalità dell'abbondanza, che sfocia nelle sue manifestazioni più estreme in quella che definiamo one-itis. In questa condizione la donna amplifica notevolmente il suo valore, ed è chiaro che non possiamo avere un reale controllo: il flusso è squilibrato in favore di lei.

Per avere il controllo del flusso bisogna essere obiettivi nel giudicare il suo reale valore e non possiamo permetterle di manipolarlo a suo piacimento (Franco direbbe che dobbiamo ristabilire la PNP in nostro favore), quindi la mentalità dell'abbondanza, se non la si possiede, va recuperata.

Quando il suo valore è sotto il nostro controllo, questo può salire se stiamo bene con lei o scendere se ci rompiamo le balle. Ma resta in ogni caso sotto il nostro controllo. A quel punto possiamo manipolare il doppio flusso come ci aggrada.

Come? Dal momento che il controllo è potere, possiamo chiedere consiglio alle Leggi del Potere. Vediamo qualche esempio fra quelli che, personalmente, mi hanno fatto riflettere maggiormente.


Legge 8
Fate si che gli altri vengano a voi, usando un'esca se necessario
Quando forzate le altre persone ad agire, siete voi ad avere il controllo. È sempre meglio far venire a voi l'avversario inducendolo ad abbandonare i suoi piani strada facendo: adescandolo con promesse allettanti, quindi attaccatelo. Siete voi a possedere le carte e a condurre il gioco.

Non solo gli avversari, ma anche le amanti possono essere attratte con un'esca. Potete regalarle delle forti emozioni e poi negarvi (sano vecchio push&pull), potete renderla dipendente da voi con dell'ottimo sesso, se siete dei fotografi potete soddisfare il suo bisogno di sentirsi bellissima facendole dei servizi fotografici mozzafiato, cose del genere. Se avete suggerimenti o idee postatele.

Ovviamente, a donne diverse corrispondono esche diverse e non necessariamente quella che funziona con una funzionerà anche con le altre, è necessario conoscere a fondo la donna e i suoi "punti deboli". In ogni caso, l'esca è qualcosa che voi controllate, che date e togliete a vostro piacimento per creare una dipendenza e legarla a voi.

Legge 16

Usate l'assenza per guadagnare rispetto e stima

Un eccesso di presenzialismo può far scendere le vostre quotazioni: più vi fate vedere e più si parla di voi, più correte il rischio di apparire banale. Se vi siete già affermato in un gruppo, una sparizione temporanea farà notizia e accrescerà l'ammirazione attorno alla vostra persona. Dovete imparare quando è il momento di andarvene. Createvi credito, centellinando la vostra presenza.

Elementare. Se sappiamo che possiamo avere in qualunque momento qualcosa, questa perde valore ai nostri occhi. Viceversa, l'incertezza e l'attesa ne amplificano il valore.

La nostra mente è portata a idealizzare le cose che desidera, e quest'idealizzazione supera la realtà.

Legge 21

Fingetevi sciocchi per mettere nel sacco gli ingenui

Giocate la parte del finto tonto. A nessuno piace sembrare più sciocco degli altri. Fingetevi ingenui per mettere nel sacco i veri ingenui. Giocate il ruolo del finto tonto permettendo agli interlocutori di confidare nella propria sagacia; convinti di questo, non comprenderanno il vostro vero scopo.

Quando manipolate qualcuno dovete tenerlo all'oscuro delle vostre trame. Quale modo migliore per farlo, se non apparire come una persona incapace di manipolazione? Questo non va comunicato ma subcomunicato: dalle vostre parole e azioni deve scaturire una certa ingenuità che vi garantisca un'aura di innocenza, ma senza esagerare o verrete presi per degli stupidi. Un esempio? Quando le date un'esca, datele anche in allegato la convinzione che nel prendervela si stia approfittando di voi.

Legge 25

Ricreate la vostra immagine

Non bisogna subire il ruolo che la società tende ad attribuire. Ricreare una nuova identità significa ricostruire se stessi, una persona capace di accentrare l'attenzione e che non annoia mai l'interlocutore. Siate padroni della vostra immagine piuttosto che lasciare siano gli altri a definire i vostri spazi. Questo richiede che nei gesti e nelle scelte pubbliche vengano adottati accorgimenti plateali: il potere personale ne trarrà enfasi e la vostra personalità si manifesterà nella sua interezza.

Il che non è un invito a indossare maschere diverse a seconda dell'occasione. Piuttosto, qua si tratta di abbracciare le diverse sfumature della propria personalità per adattarsi allo scopo prefissato. Un malsano senso di "identità" ha fatto in modo che nella società odierna la persona "vera" sia quella che mostra sempre la stessa faccia, e che chi è in grado di abbracciare per intero il proprio Io e ricrearsi a propria immagine e somiglianza sia un "falso". Ma non è forse vero che chi si identifica in una sola maschera sta rinnegando tutti gli altri aspetti del proprio Io, quindi di fatto rendendo se stesso "falso"?

Per chi vuole approfondire, l'argomento è stato sviscerato in ogni suo minuscolo anfratto in questo thread.

Questi non sono che alcuni modi con cui, in modo più o meno subdolo, possiamo far pendere la bilancia del potere e dei valori dalla nostra parte. Ancora una volta, ci tengo a sottolineare che l'inganno di per sé è uno strumento, e che possiamo usarlo per regalare delle emozioni immense. Se consideriamo che le donne si nutrono di emozioni, molto più che noi maschi, stiamo comunque dando del valore reale anche se stiamo bluffando, ed equilibrando il doppio flusso a nostro vantaggio.

Inoltre tenete sempre a mente che le donne hanno un'innata conoscenza dei rapporti sociali decisamente superiore a quella maschile, per cui sanno che l'interazione e tutto quello che farete durante l'interazione è una recita, e loro saranno lì a godersela. Non dubitate di questo nemmeno per un istante.

Non siate ingenui, o permetterete loro di applicare su di voi la legge 21 ;)

Modificato da Reverie
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Mars

Troppo buono Reverie, il libro te lo presterei volentieri, ormai l'ho letto così tante volte che lo so a memoria.. Mi piacerebbe molto anche a me discuterne. :)

Devi scusarmi avevo preparato un post enorme di risposta, ma il forum fa le bizze da tutta la sera.

Ho perso la pazienza...

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Non è solo con me che fa il cazzone allora...vabbé poco male, la notte è ormai giunta e il mondo esterno mi chiama. Magari alla luce del sole vedrò la tua risposta.

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Phoenix93

Bel bel bel post.

Mi è piaciuta la parte sulla maschere mi ricordava un po' il buon Pirandello, feci un pensiero simile al tuo dopo la lettura appunto di Pirandello in cui io non vedevo nulla di male a "cambiare" varie maschere.

Ma di che libro state parlando ora che mi è sfuggito?

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Inviato (modificato)
Ma di che libro state parlando ora che mi è sfuggito?

Oh, my bad. Si parlava di Le 48 Leggi del Potere di Robert Greene.

Una curiosità ...

Una truffa, una recita o una partita si svolgono in un arco temporale definito.

E la loro fine definisce la riuscita ( vittoria ) o il fallimento ( sconfitta)

In quello che è il gioco della seduzione, dove posizioni questo momento?

Il fine del gioco della seduzione è il sesso, quindi una recita ben giocata e con attori capaci culmina in un'altrettanto bella scopata, e per chi vuole proseguire le danze in una relazione a lungo termine. Viceversa, se la recita non era un granchè, ognuno a casa propria.

Modificato da Reverie
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Ferdelance

Quando manipolate qualcuno dovete tenerlo all'oscuro delle vostre trame. Quale modo migliore per farlo, se non apparire come una persona incapace di manipolazione? Questo non va comunicato ma subcomunicato: dalle vostre parole e azioni deve scaturire una certa ingenuità che vi garantisca un'aura di innocenza, ma senza esagerare o verrete presi per degli stupidi. Un esempio? Quando le date un'esca, datele anche in allegato la convinzione che nel prendervela si stia approfittando di voi.

Reverie, complimenti bel post....solo una domanda sulla legge 21 ..se diamo alla nostra controparte la convinzione che lei si stia approfittando di noi , non passa l'idea che abbiamo poco valore ai loro occhi ? Mi spiego meglio, se noi diamo l'idea che si possono approfittare di noi, se siamo manipolabili, non è controproducente ? Non sarebbe meglio far passare l'idea che quando le diamo un esca è solo per una nostra concessione ?

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Mars

@Ferdelance

la legge 3 risponde in parte alla tua domanda

Legge 3
Mascherate le vostre intenzioni.
Lasciate gli altri all'oscuro, celando sempre lo scopo delle vostre azioni. Chi ignora gli obiettivi di un altro non sarà in grado di preparare una valida difesa. Occorre condurre l’avversario verso la strada sbagliata, avvolgerlo in una densa nube di fumo che mascheri le vostre manovre e, nel momento in cui se ne accorgerà, sarà troppo tardi.
@kurayami

Dipende dall'obbiettivo che hai prefissato.

@Reverie

l'inganno è il mezzo non il fine come giustamente lasci intendere.

L'inganno migliore è farti crede che non esiste.

in ambito seduttivo vedo costantemente questo concetto applicato. Le donne tendono ad apparire come vittime, ma spesso sono le carnefici di questo gioco.

Implicitamente le donne usano tutte o gran parte delle 48 leggi del potere, in ambito seduttivo. Penso sia scritto nel loro istinto, nei loro geni. Al riguardo sto leggendo "il gene egoista".

Raramente, ho conosciuto donne afc.

Anzi quelle che a prima vista apparivano afc erano le peggiori/migliori (dipende dai punti di vista).

Modificato da Mars
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Reverie, complimenti bel post....solo una domanda sulla legge 21 ..se diamo alla nostra controparte la convinzione che lei si stia approfittando di noi , non passa l'idea che abbiamo poco valore ai loro occhi ? Mi spiego meglio, se noi diamo l'idea che si possono approfittare di noi, se siamo manipolabili, non è controproducente ? Non sarebbe meglio far passare l'idea che quando le diamo un esca è solo per una nostra concessione ?

L'idea che tu sia manipolabile prescinde da quello che fai o non fai, perché è un aspetto globale del tuo atteggiamento. Quando uno è manipolabile, un "pollo", spesso lo si capisce prima ancora che faccia qualcosa, e le sue azioni sono al più una conseguenza logica del modo in cui si pone con gli altri.

Ovviamente, chiunque ambisca ad avere un minimo di influenza sugli altri non può permettersi di apparire un pollo nemmeno per un istante.

Ma... A spennare un pollo non c'è molta soddisfazione. C'è molta più soddisfazione a torcere una piuma ad un falco.

Quindi come fare? La tua esca è solo una tua gentile concessione che deve apparire spensierata da parte tua, ma allo stesso tempo lei deve percepire questa concessione come una sua vittoria, piuttosto come una tua mancanza. La differenza, molto sottile, sta qua.

Vedendola a ruoli invertiti è molto più semplice visualizzare questo concetto, dato che è qualcosa che le donne fanno di continuo. Pensa ad esempio a quanto ci fanno penare per fare le difficili, e a quanto questo nostro penare le faccia aumentare di valore ai nostri occhi fino all'inverosimile, quando magari alla fine scopri che sotto sotto avrebbero voluto saltarci addosso al nostro primo "ciao".

Assioma numero 2: le donne usano la legge 21 in continuazione.

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ileb

Legge 16

Usate l'assenza per guadagnare rispetto e stima

Un eccesso di presenzialismo può far scendere le vostre quotazioni: più vi fate vedere e più si parla di voi, più correte il rischio di apparire banale. Se vi siete già affermato in un gruppo, una sparizione temporanea farà notizia e accrescerà l'ammirazione attorno alla vostra persona. Dovete imparare quando è il momento di andarvene. Createvi credito, centellinando la vostra presenza.

Posso dire però che se sei un cretino che non ha argomenti di discussione, se sei un'ameba tale resterai? I giochini funzionano, verissimo, specialmente se aggiungi una tonnellata di MISTERO MISTERIOSO che fa del tipo un vero tipo magnetico. Ma se poi, scavando, si scopre che questo si comporta a questo modo perché NON può fare altrimenti (conversazioni penose, poca intelligenza, poca profondità di vedute) alla fine se sparisce, meglio. O no? :)

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