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Espandere i circoli sociali e..


Andreas

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charlie

Ma il tipico ragazzo conosciuto da tutta la città, cioè la personalità conosciuta da tutti alla quale proponi di "appoggiarsi", come ha fatto a diventare quello che è? Lui a chi si appoggia?

Perchè come logica ci sta, ma solo in un'ottica di diventare noi stessi, la persona che conosce tutti e alla quale eventualmente gli altri si appoggiano, e quindi diciamo va bene come aiuto iniziale, ma per poi non averne più bisogno.

Altrimenti si rimane troppo sulla dipendenza verso chi è più abile di noi ;)

Aggiungo solo un appunto personale: detta così, cioè "servirsi del più conosciuto per conoscere", mi comunica un intento di "sfruttamento per guadagno" dell'altra persona che sinceramente mi fa un po' storcere il naso... non mi sa tanto da "alpha", per intenderci..

IMHO, ovviamente.

Modificato da charlie
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Ma il tipico ragazzo conosciuto da tutta la città, cioè la personalità conosciuta da tutti alla quale proponi di "appoggiarsi", come ha fatto a diventare quello che è? Lui a chi si appoggia?

Perchè come logica ci sta, ma solo in un'ottica di diventare noi stessi, la persona che conosce tutti e alla quale eventualmente gli altri si appoggiano, e quindi diciamo va bene come aiuto iniziale, ma per poi non averne più bisogno.

Altrimenti si rimane troppo sulla dipendenza verso chi è più abile di noi ;)

Sostanzialmente, è una persona con capacità sociali superiori alla media.

Dove tu (tu, in generale) riesci a scambiare due risate ed un "Sentiamoci qualche volta" (invito di circostanza) - Lui riesce a creare le basi per un'amicizia più profonda.

Non so se questa sia una dote "naturale" o acquisita con l'esperienza.

Hai fine post ho scritto "Siamo influenzati dalle persone con cui viviamo"; questo riguarda proprio la questione della "dipendenza".

Circondarsi di persone che riflettono lo stile di vita che vorremmo avere, ci spinge (consciamente ed inconsciamente) ad evolverci verso quel tipo di persona che vorremmo essere.

Ti è mai capitato di aver a che fare con persone energetiche, proiettate ad agire, piene di progetti e sogni? E di sentire anche tu la voglia di lanciarti?

Aggiungo solo un appunto personale: detta così, cioè "servirsi del più conosciuto per conoscere", mi comunica un intento di "sfruttamento per guadagno" dell'altra persona che sinceramente mi fa un po' storcere il naso...

Per me, si tratta di ottimizzare gli sforzi.

(Certo, puoi sempre scendere in strada ed iniziare ad aprire persone random cercando di costruire un qualche tipo di circolo sociale... :))

Puoi usare termini come "sfruttare", "servirsi di.." e simili ma, in sostanza non è molto diverso da "Hey! Ti ho letto su IS! Ci sai fare con le donne, dammi un consiglio!"

non mi sa tanto da "alpha", per intenderci..

Non so cosa centri l'essere alpha.. :)

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GiorgioCatania

Discussione parecchio interessante, complimenti

Sul forum, ci sono già due ottimi post di DeEaBoLiK^ e di ^X^.

Potresti mettere i link?

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charlie

Non so cosa centri l'essere alpha.. :)

Semplicemente un'opinione personale, nulla di personale.. ;)

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Caro Andreas,

sono molto interessanti gli spunti che suggerisci nel tuo thread.

Forse mi ero spiegato male nell'altra mia discussione, non intendevo partendo da zero, ma non importa.

Anch'io, come tanti altri, sto espandendo/creando il mio circolo sociale e per sbloccarmi ho aperto a destra e a manca nell'ultimo mese.

La realtà nella quale vivo è un paesino di 20mila abitanti dove tutti ci si conosce di vista, ma si è amici solo se si è stati in classe insieme o se si faceva sport insieme.

Non sono completamente d'accordo sul fatto che condividere 5 minuti sereni con un'altra persona abbia un'efficacia che rasenta lo zero, di fronte all'obiettivo di crearsi un nuovo circolo sociale: vedo per la mia personale esperienza che frequentando bene o male sempre gli stessi 7-8 posti e "legando" piano piano, 5 minuti dopo 5 minuti, settimana dopo settimana con le persone che prima avrei classificato come sconosciute, ho creato le basi di un piccolo ma solido circolo sociale, il mio piccolo ma solido circolo sociale. Mi rendo conto però che questo è valido solo in posti "di famiglia", perchè una barista che lavora in centro a roma non diventerà mai facilmente tua amica, quanto lo potrebe diventare una barista in centro a Zocca, per dire.

Sono d'accordo con te che ha più senso conoscere chi è molto conosciuto, ma attenzione però che anche in questo caso, secondo me, si rischia di venire giudicati male. Nel senso: sei sempre stato in un gruppo di AFC sempre nello stesso bar sempre senza HB, conosci da tempo anche il tipico ragazzo che conosce tutta la città, decidi di incominciare a uscire spesso con lui. OK, cosa succede? Succede che mentre siete in giro, lui si fermerà a parlare con molte persone che tu non conosci, ma molto molto molto difficilmente esse diventeranno tuoi amici. Questo l'ho notato, specialmente per il semplice fatto che i tipici ragazzi conosciuti da tutti fanno un estremo uso del peacocking in ogni atomo della loro vita e, in un paesino come il mio, la gente ti conosce di più se hai una BMW piuttosto che se hai un master universitario. Dunque, almeno io personalmente, per ogni ragazzo conosciuto da tutti che ho frequentato (e che ancora frequento), noto che dovrei adeguarmi al suo stile. ALlora mi son detto "No, fanculo, io seguo il mio stile!" e noto che sto ottenendo buoni risultati.

Non sono molto d'accordo sul fatto di non perdere mai tempo a stringere amicizie con persone che provengono da un circolo sociale più morto del mio: ammettiamo che ogni settimana frequento 4 discopub, da solo o in gruppo non definito. Se per ogni posto mi limito a fare gran sorrisi e gran battute col deejay o col classico tony manero conosciuto da tutti, arriverò a fine serata dove l'unico passo avanti che avrò fatto sarà stato quello nella direzione di aumentare il loro social proof. Se invece in ogni discopub conoscodisinteressatamente anche i "soliti ignoti" che lo frequentano abitualmente, in 2-3 settimane creerò 4 micro-circoli sociali, solidi. Ogni micro-circolo sociale, volente o nolente, prima o poi parlerà di me a qualcun altro amici conoscente di qualcuno di un altro micro-circolo sociale e così BAM, la mia fama raddoppia. E poi triplica. E poi quadruplica.

Completamente d'accordo con te nel cogliere l'occasione al volo, carpe diem, sempre. Se sei indeciso su qualcosa, falla subito. Questo l'ho imparato sulla mia pelle, dopo aver gettato via anni e anni persi a causa di stupide indecisioni.

Altra cosa molto importante, secondo me, è proponi. Proponi sempre tu di fare qualcosa. Anche qualcosa di idiota. Ma proponi e coinvolgi gente.

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OK, cosa succede? Succede che mentre siete in giro, lui si fermerà a parlare con molte persone che tu non conosci, ma molto molto molto difficilmente esse diventeranno tuoi amici.

E' proprio in questi momenti che tu devi agire.

Se avete un buon rapporto, probabilmente sarà Lui stesso a presentarti a loro.

Poi, ovvio, devi darti da fare, se vuoi creare rapporti solidi.

Questo l'ho notato, specialmente per il semplice fatto che i tipici ragazzi conosciuti da tutti fanno un estremo uso del peacocking in ogni atomo della loro vita e, in un paesino come il mio, la gente ti conosce di più se hai una BMW piuttosto che se hai un master universitario. Dunque, almeno io personalmente, per ogni ragazzo conosciuto da tutti che ho frequentato (e che ancora frequento), noto che dovrei adeguarmi al suo stile. ALlora mi son detto "No, fanculo, io seguo il mio stile!" e noto che sto ottenendo buoni risultati.

Qui, mi sorge un dubbio su cosa intendiamo con "conosciuto da tutti".

Io non intendo persone che vengono riconosciute "Ah si, l'ho già visto, è quello con la ferrari".

Io parlo di persone che hanno la grande capacità di stringere molto facilmente rapporti d'amicizia con persone sconosciute. Persone che sono ben volute, per ciò che riescono a dare (nei rapporti umani).

Il peackoking, in questo senso, non ha la minima importanza.

(O, peggio, creerebbe una barriera in più.)

Se per ogni posto mi limito a fare gran sorrisi e gran battute col deejay o col classico tony manero conosciuto da tutti, arriverò a fine serata dove l'unico passo avanti che avrò fatto sarà stato quello nella direzione di aumentare il loro social proof.

Anche qui, tu devi sfruttare le occasioni che si creano frequentando persone con ampi circoli sociali.

Tony Manero dovrà interagire con molte persone (saluti, baci&abbracci etc,) - ne approfitti per inserirti.

O, come detto prima, meglio ancora se è lui a presentarti.

E' logico che se resti a parlare solo con Tony e col DJ, non cavi un ragno dal buco.

Se invece in ogni discopub conoscodisinteressatamente anche i "soliti ignoti" che lo frequentano abitualmente, in 2-3 settimane creerò 4 micro-circoli sociali, solidi. Ogni micro-circolo sociale, volente o nolente, prima o poi parlerà di me a qualcun altro amici conoscente di qualcuno di un altro micro-circolo sociale e così BAM, la mia fama raddoppia. E poi triplica. E poi quadruplica.

Questo lo puoi fare, nessuno lo vieta - io parlo d'ottimizzare i tempi e le occasioni.

Fai un confronto con quanto scritto sopra:

Prima settimana, un "Ciao!" coi soliti ignoti.

Seconda settimana, mezza parola in più.

Terza settimana, hai un micro circolo sociale.

Serata con Tony Manero, lui ti presenta una trentina di persone.

La stessa sera, giri per il locale, balli e ri-scambi due chiacchiere (due sorrisi, vi fate una foto, trovi una passione/hobby/interesse in comune) con ognuna di queste persone.

9 su 10, queste persone non saranno isolate nel locale; saranno con qualcuno. Quindi, se proprio ti va male :), al secondo giro parlerai con 60 persone.

Ma, tenendo conto che in genere si esce in gruppi tra le 3 -6 persone......

Metti a confronto i due sistemi; quale offre possibilità di crescita maggori?

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Personalmente trovo meno difficoltà nell'aprire 30 persone da solo, piuttosto che essere "raccomandato" dal jolly in questione.

Mentalità mia sbagliata, forse, ma ritengo che seguendo alla lettera il tuo esempio prima o poi la mia popolarità crescerà e qualche conflitto col jolly nascerà e, presto, diventerò io stesso un jolly e, presto, qualcuno mi userà da tale e, presto, mi soffierà le amicizie disinteressate le quali, in quanto tali, preferiscono la "novità" alla routine dell'essere un mio solo conoscente.

Cui prodest?

Cioè ho capito che al secondo giro parlerei con 60 persone e al terzo potenzialmente con 120, ma nella realtà non avviene una cosa simile!

Ti volevo fare una domanda: tu parli di persone che hanno la grande capacità di stringere molto facilmente rapporti d'amicizia con persone sconosciute, persone che sono ben volute, per ciò che riescono a dare nei rapporti umani. Esiste un individuo di sesso maschile che agisca in questo modo? Perchè sinceramente, nel mio paesino, non ho mai visto nessun ragazzo che stringa facilmente rapporti di amicizia con altri ragazzi sconosciuti, anzi, di solito c'è sempre quella specie di aria di "guerra" tra gruppi diversi di maschi, in situazioni mondane. Ho notato invece che le donne, anche le più brutte, comunque riescono a legare con chiunque loro vogliano.

Modificato da King84
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