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La Serenissima


Andrea_mi

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Andrea_mi

La cosa bella delle fotografie è che riescono a fermare un momento per sempre, purtroppo però le luci e le ombre della mente non vengono catturate. Quindi a parer mio, ogni tanto è bene fermarsi e fare un autoscatto per rileggersi e vedersi diversi.

Questo fu il mio primo autoscatto, avevo 18 anni: http://www.italianseduction.club/forum/t-36938-project-lisa/

Oggi farò un altro autoscatto, parlandovi di cosa è successo di significativo nel frattempo, e vedrò cosa è cambiato da quel 15 Luglio 2013 a oggi 11 Maggio 2016. Quasi 3 anni di tempo.

Ero in un periodo di picco emotivo. Ero il capobagnino: questo mi caricò oltre che di responsabilità, anche di fermezza e mi impose di sviluppare delle capacità decisionali abbastanza importanti. Tutto questo stato di profonda sicurezza si rifletteva all'esterno e probabilmente insieme al valore sociale che le persone mi davano, mi permise di ottenere un discreto successo con le relazioni personali in generale.

Quello che definivo Project Lisa però si è rivelò un enorme, colossale, fallimento.

Si sono un mucchio di belle parole per quello che potrebbe essere una persona che non è ancora entrato nel "rabbit hole", che non ha squarciato il "velo di Maya". Il puzzle è sempre lì nella mia testa, è un concetto che mi piace un sacco, ma il resto, rispetto a quello che sono adesso, mi sa di "fake it until you make it".

Tutto questo cazzo di miglioramento schifoso, che feci solo ed esclusivamente per gli altri mi fotté così bene e così nel profondo che causò un immediato cambio di polarità.

Vi spiego meglio. Circa un mese dopo il post.. Intorno a ferragosto, tornò quella ragazzina con cui mi fidanzai un anno prima. E io avevo, o meglio pensavo di avere la forza di poterla riattrarre, visto che mi scrisse 24 volte consecutivamente (contate) dalla primavera ad Agosto.

Ma non le piacevo più. E quando me lo disse, per me ci fu un crollo mentale senza precedenti, perché c'era qualcosa che non mi tornava nell'equazione.

Ricapitolando: un giorno mi sveglio, decido di migliorarmi, faccio fatica, uso il mio tempo, la gente vede che sono migliore, ho feedback positivi, poi arriva lei e dice che non va bene. Ma che cazzo

Vabe, almeno il lavoro mi avrebbe tenuto occupato e mi sarei distratto. Pochi giorni dopo caddi di motorino andando la mattina a lavoro. Praticamente era come se mi avessero accettato diversi mm della gamba sinistra nella parte sinistra. Non riuscii a camminare per diverso tempo.

Questo impose uno stop da tutto, che impose a sua volta che i pensieri cominciassero a partire. Quello che mi era successo pochi giorni prima non lo capivo e DOVEVO venirne a capo.

Capii che potevo essere molto """migliore""" smettendo di essere migliore per gli altri, ed essendo esclusivamente migliore per me. Perdendo i tanti preconcetti e idee in cui cresciamo e viviamo ogni giorno, ma che ci impediscono di essere noi stessi, di vivere liberi dalle paure, dalle ansie che ci impone la società e che continuano irreversibilmente ad aumentare. Ci vollero mesi per assorbire questo concetto e poi cominciare a metterli in pratica. Fu faticoso, anche con i miei amici, continuare ad avere i soliti rapporti, perché a volte non capivano alcune mie idee o azioni.

Fu proprio un'inversione di polarità, probabilmente il 2013 non fu l'anno in cui imparai di più, ma l'anno in cui cambiai di più, in cui le mie prospettive e percezioni su di me si sgretolarono e mi diedero la polvere per costruire qualcosa che volevo io, qualcosa di mio al 100%.

Un altro punto nodale del 2013 fu una mattina d'estate, in cui avendo due ore libere dal lavoro decisi di andare in un' altra spiaggia, la mia conca d'oro. Ogni volta che ci vado, non so chi trovo, non sento mai nessuno prima di scendere in spiaggia.

Quella mattina trovai una ragazza che mi piaceva e conoscevo. Mi garbava parecchio, e poi anche lei era elbana quindi sarebbe stato un buon investimento. Quindi passammo del tempo insieme e poi la accompagnai a casa. Prima di entrare nella strada di casa sua, ci sedemmo su una panchina, all'ombra del sole di Luglio, e quando sentii arrivare la tensione pre bacio, le dissi: guarda sei una bella ragazza, mi stai anche simpatica, adesso potrei baciarti, ma non lo farò, sto troppo bene adesso per imbarcarmi in qualcosa con te. Era una bravissima ragazza, perfetta per un fidanzamento, una persona seria, affidabile e dolce.

Che cazzo di presunzione ragazzi, era come se nella mia testa avessi detto, devo scegliere tra te e l'infinito mistero del tutto. Scelta ovvia, voglio sperimentare, voglio vivere, voglio dare pennellate su un quadro e non capire di che colore si tratti. Scelta presuntuosa, ma che rifarei.

Il 2014 fu un anno particolare per me, un anno quasi di stallo, ci fu una storiella da cui imparai molto, con una ragazza che era fidanzata. http://www.italianseduction.club/forum/t-43250-amati/

Imparai a provocare e sedurre meglio le ragazze fidanzate, questo servì anche come esperienza per collegare i punti con delle esperienze precedenti. Information can never be bad.

L'assenza di verve durante quell'estate, dovuta probabilmente a questa storiella mi aveva completamente azzerato ogni tipo di reazione ed emozione. Ero stabilmente in uno stato di imperturbabilità in cui nessuno poteva destabilizzarmi: avevo paura di soffrire ancora.

Più tardi grazie al forum trovai un' idea di Nietzsche che spiegava benissimo il mio stato di allora: se vuoi avere il massimo piacere devi essere pronto ad accogliere il massimo dolore, ma se non vuoi provare il massimo dolore allora non avrai nemmeno il massimo piacere.

Nel frattempo imparai deresponsabilizzare e non farle razionalizzare, avere ancora più palle, più muso quando si va a conoscere le ragazze, iniziare a imparare l'approccio diretto per connettere in tempo 0.

Accadde un fatto durante quell'estate, che si ripercosse con sensi di colpa su di me per più di un anno, infatti la notte di ferragosto, in una festa in spiaggia, feci la testa di cazzo e me ne andai in come etilico. A posteriori mi dico, tutto ciò era frutto del disallinemento e della ricerca di me stesso, forse era il periodo in cui lo smantellamento di preconcetti e idee seppur negative, era arrivato a un punto in cui mi sentivo un foglio bianco e impersonale. Dovevo trovarmi, e non sapevo come fare.

Poi arrivò l'Università.

Cominciando la vita da solo, lontano da mamma e babbo, si attivarono nuovi circuiti cerebrali. Per me il salto da un' isola di 30.000 abitanti in cui se voglio andare nel posto x ci posso mettere al massimo 30 minuti in auto, alla città in cui per fare 4 km in linea d'aria ci metti anche un'ora, su un cazzo di autobus stivato di gente, il traffico, la gente incazzata, è stato pesante. La gente stressata che ti porta ad essere stressato, gli scioperi, le manifestazioni, portare a casa risultati (e qui i sensi di colpa per il coma etilico si facevano sentire), farsi tutto da solo, gestirsi i soldi. È così per tutti, non cerco giustificazioni, io tutto questo l'ho sofferto perché non ci ero abituato, però ne sono anche uscito, e adesso so gestirlo meglio. Mi è servito.

Inoltre beccai un enorme frontale con me stesso, scoprii che quella che avevo sulla mia isola era solo "situational confidence" e non "core confidence", quindi mi misi a spingere anche su quello, ad andare oltre, a uccidere la mente.

Anche qui non fu facile ammettere a se stessi che ancora eravamo allo 0,00000...% del percorso. Feci tanta fatica per raggiungere una sorta di equilibrio, Per poi capire che mi comportavo in un certo modo solo perché ero in una situazione che avevo già vissuto centinaia di volte. Presa male.

Se non altro, lo smantellamento di preconcetti e idee non funzionali continuava, seppur con fatica, visto che dovevo combattere e cercare di prevaricare una realtà negativa molto più forte della mia.

Era come se da ogni lato mi rendessi conto che nonostante avessi fatto veramente ma veramente tanto, avessi sofferto e tutto il resto, fossi ancora molto vicino al punto di partenza.

Il 2015 è stato un anno che mi ha fatto un po' di tira e molla. È stato l'anno in cui nella pratica sono migliorato di più. In cui sentivo davvero il divertimento solo nell'uscire, sentivo le vibrazioni positive del mio corpo quando uscivo, stavo molto meglio rispetto a prima. Questo si tradusse in una capacità di connessione estremamente migliore e in una seduzione più organica.

All'inizio dell'anno capii anche che la facoltà di Firenze non era per me, così chiesi consiglio a persone più grandi e insegnanti che mi indirizzarono a Pisa, in cui poi mi trasferirò in Ottobre dello stesso anno. Ma continuando a mantenere una linea cronologica, diciamo che a Firenze, nella facoltà di Ingegneria, avevamo creato un bel gruppo, ma di provarci, seriamente no. No. Cioè magari sono anche carine ma ragionano più da uomo di me, quindi no. Non sono stato capace di sorvolare questo mio ostacolo mentale. Red garter is the way!

Poi per fortuna arrivò la Pentecoste. Ora, solo leggendo il mio nick associato con la parola Pentecoste è impossibile che chi mi conosce non mi riconosca.

Se non sapete cos'è vergogna ahaha!! Per me è un momento di pellegrinaggio sacro in cui esiste solo conoscere ragazze. Quando andavo al liceo per me la fine della scuola era l'inizio della Pentecoste. Lasciavo tutto e si andava al mare. Ognuno ha le sue manie, i suoi vizi, le sue stranezze, le sue ossessioni: la mia è questa. E non pensate che i miei genitori fossero felici all'epoca. Soprattutto mio padre, che penso essere la persona più autoritaria dell'universo. Ora con l'università non lasciavo andare tutto, chiaramente, ma mi concedevo più svago.

Si riprende subito quota conoscendo varie tedesche, però ragazzi ci sono anche gli esami, quindi si DEVE studiare. Ecco questa degli esami è stata una motivazione per conoscere ragazze le poche volte che uscivo, che è andata completamente fuori controllo e al di là di ogni aspettativa immaginabile: non c'è stata una sera in cui io sia uscito e non abbia conosciuto qualcuno. Ammetto candidamente che le chiusure a fronte degli approcci sono state poche, in alcuni casi perché andava male, in altri perché nonostante non le giudicassi, sottotitolassi o interpretassi arrivavo a un certo punto in cui dicessi: ahaha ma che cogliona è questa!?! Per me lo stare con una ragazza, sia per un minuto che per un mese deve essere un'esperienza spettacolare per entrambi, quindi se non riuscivo a connettere, e me ne assumo completamente la responsabilità, dopo un po' lasciavo perdere.

Ovviamente però più ti alleni a connettere più connetti meglio, e quindi quando becchi la tipa che se ne va via dopo 3 giorni devi connettere per forza velocemente, e così ogni volta, per 5 estati. Quindi per la mia mente è normale conoscere qualcuno e riuscire a farla sentire a suo agio il prima possibile, a farla aprire. Poi non sono dio, quindi a volte non va, ma credo che sia comunque una cosa bella.

E non parliamo di qualcosa che ti aiuta con le ragazze, ma di qualcosa che ti aiuta nella vita, per me è bello essere circondati da persone che stanno bene e che riescono ad aprirsi e avere un rapporto sincero. Probabilmente è la qualità che guardo di più in una persona.

Alla fine dell'estate avrò approcciato boh, solo con un mio amico abbiamo contato circa una cinquantina di set da soli (me e lui), poi altre persone le ho conosciute da sole, altre con altri amici.. Insomma forse superiamo gli 80. In un' estate sicuramente si potrebbe fare anche di meglio, ma come feedback di connessioni mi pareva andasse tutto relativamente bene. È chiaro che mi avrebbe fatto piacere scoparmele tutte, ma il mio metro per misurare quanto ti trovi bene e stai a tuo agio con il mondo si basa sulle reazioni e la velocità di intesa tra le persone. Ero soddisfatto.

Anche perché conobbi una modella polacca con cui riuscii a connettere alla grande http://www.italianseduction.club/forum/t-52249-20-a-28-storia-di-un-insuccesso-positivo/#entry1570579 , non era bella, era proprio fica, ma proprio fica che vorresti sventrarla da quanto è fica. (Passo il nick suo su Instagram per PM) E a conferma che quello che stavo facendo era veramente ottimo, cominciammo a scriverci su Instagram. Mi scrisse lei. Roba che comunque ti fa riflettere, alla fine non vedo perché debba cercare approvazione o altro da un ragazzo di 20 anni qualunque. Poi magari sono scemo, e ci sta, però non vedo secondi fini. Tralasciamo il fatto che quando tornò all'Elba mi mandò un messaggio su Instagram che riuscì a leggere solo alle 2 a casa visto che avevo finito internet. Le palle devono ancora smettere di girare.

Ritornando al discorso degli approcci, sto parlando SOLO di street. Io la discoteca l'ho abbandonata, dovendo comunque svegliarmi ogni mattina per studiare. Si fanno scelte, si accettano compromessi e si trovano soluzioni.

C'è stato un episodio significativo che ne ha scaturito un'altro altrettanto significativo ad agosto e che mi ha fatto capire molto sull'effettiva efficacia delle varie "tecniche", ammesso che esistano e ammesso che io sia in grado di emularle.

Tizia Fiorentina mi chiama e mi dice "vengo all'Elba per una settimana, sola sola". Cito le testuali parole. Sicché si va a trovare tizia Fiorentina a Capoliveri e la trovo già con uno, che tra l'altro conosco. Dico, sai che c'è? Anche qui, 0 sbatti, lui che era incontenibile, un vero natural, veramente forte lo ammetto, e io che con meno di dieci parole la faccio alzare dal tavolo per accompagnarmi alla macchina, c'è il momento e la tensione per il bacio, che lascio scivolare lentamente, e concludo con un: domani ti vengo a prendere alle 10 e stiamo tutto il giorno insieme. Fin qui 0 errori.

Giorno dopo la vengo a prendere, connette a bomba e mi dice che aveva avuto tantissimi problemi, legati anche al pensiero del suicidio e cose del genere.

Dalle stelle alle stalle alla velocità della luce.

Momento.

Mi dà fastidio. Mi fa schifo questa cosa e non so cosa fare. Vado nel pallone, razionalizzo e poi lei ci mette del suo. Va tutto a puttane. Tra l'altro non si fa più risentire e chiudo tutti i ponti con lei.

Il giorno dopo, decidendo all'ultimo istante, parto in vacanza con i miei e in hotel faccio l'unico + 1 della mia vita con un'animatrice, ma avendo un comportamento totalmente diverso da quello di pochissimi giorni prima. Una sera la fermo, le chiedo se ci sono locali aperti in zona. Il giorno dopo ero per i cazzi miei e questa si siede accanto a me. Ok. Parliamo, poi si mette a piovere e quindi mi dice che possiamo andare in camera sua. "Ciccia che cazzo famo? La maglia?"

Eh ma io mi sono lasciata da poco, eh ma io questo, eh ma io quello...

Ok, lingua in bocca.

Scende la mia mano..

Eh ma no, ma no, ma no

Niagara

Diciamo che lei voleva farlo in fondo, ma forse non aveva il coraggio o meglio, non voleva sentirsi addosso la responsabilità di quello che stava accadendo, quindi diciamo che l'ho stuprata consensualmente.

Ripeto meglio, cara Polizia di Stato che leggi queste parole, la suddetta signorina non solo è venuta a cercarmi e ha deciso di sua volontà di portarmi in camera e non solo mi ha infinitamente ringraziato la mattina dopo, mi ha pure chiesto di rifarlo. Quindi insomma, prendetene atto.

Cosa che non avrei mai e poi mai fatto un solo mese prima, cosa che mi dava fastidio fare con la tizia Fiorentina, mi vengono in mente i mantra che ha scritto screen per accettare la parte buia di se stessi, e vi dico, per me questa cosa ha molto più di un senso.

Non avevo fatto nulla di seduttivo alla fine, nessuno stuzzichio ne punzecchiamento, nulla. Ci avevo parlato a cazzo duro per 30 secondi e vedevo che lei era molto in "reaction", probabilmente si è lasciata assorbire dalla mia realtà travolgente. E il giorno dopo è venuta a farsi chiudere. 0 sbatti.

Quindi forse, e dico forse, mi sono sempre e solo concentrato su cose superflue ai fini della seduzione. Ho solo accettato di fare una cosa che normalmente non avrei fatto, ho avuto la mentalità giusta e... ho respirato, e l'ho fatto ahaha. Core confidence benvenuta tra noi.

Crazy stuff

Si riprende a studiare, si fa il passaggio da Firenze a Pisa. Molto meglio in termini di vivibilità.

Per mia sfortuna sono capitato in casa con un ragazzo che (per carità bravissimo) dormiva il giorno e non so che cazzo faceva la notte. 0 rapporti in casa. E in università non avevo interesse a conoscere gente, non volevo distrarmi.

In questo periodo autunnale, squarcio una volta per tutte il velo di Maya, sono dall'altra parte, mi fa male.

Ho visto su di me e nelle esperienze condivise con i miei amici, quanto sia difficile trovare una persona che sia in grado di accettare il mio amore senza sentirsi in obbligo di ricambiare, o che non provi ad approfittare di questo per manipolarmi, o che abbia addirittura paura di essere amata. Perché non sa di cosa si tratta, perché non si vive nella sincerità e sembra quasi che sei tu lo strano ad essere sincero e non tentare di fare varie puttanate.

Il 2015 si conclude con i fuochi d'artificio sul Lago di Como.

Inizia il 2016, e inizia malissimo. Gennaio e Febbraio passati a respirare, mangiare, andare in bagno e studiare. Dormire anche qualche volta.

A fine febbraio il coinquilino se ne va, rimango solo in casa, solo all'università, il rapporto con i miei amici che sentivo stava scivolando, non avevo neppure Internet in casa per distrarmi.

Quanto cazzo volevo togliermi da questa situazione di merda. Ero stufo, volevo il meglio del meglio.

In questo idilliaco panorama, decido di farmi le analisi del sangue, visto che mi sentivo sempre stanco, sempre troppo stanco.

Risultati: tiroide che funziona male. Ok, andiamo a farci delle analisi specifiche.

Il mio turno all'ecografia.

Dottore 1 passandomi lo scanner sulla gola: ehi l'hai visto?

Dott. 2: si, ma scusa fammi vedere meglio, non capisco cos'è..

(Questi due dottori fanno ecografie tutto il giorno diversi giorni a settimana)

1: forse hai un nodulo alla tiroide, ma non sono sicuro, chiamo i dottori 3,4,5 e 6 perché non mi è mai capitato di vedere nulla di simile.

3,4,5,6: non capiamo cosa tu abbia, potrebbe essere un nodulo, ma se non lo è non sappiamo di che si tratta. Torna quando ti arriveranno le analisi del sangue specifiche per la tiroide.

Un nodulo, ergo un tumore. E quanto grande? Quanto pericoloso? A 20 anni so che le cellule viaggiano velocemente, quindi se c'è si muove in fretta.

In tutta questa situazione, non voglio raccontarvi che ho avuto 5 miliardi di epiphanies sulla vita, infatti, non so qual'è il terzo mistero di Fatima, non mi è apparso Steve Jobs in sogno a dirmi come devo vivere la mia vita, non ho pensato di essere sfigato, non ho pensato alla morte, non ho capito il significato della vita, ne ho incontrato big foot.

Nulla di tutto questo. Sono tornato a casa e ho vissuto per 10 giorni da solo, nell'attesa di avere le analisi, con la mia mente completamente sgombra da tutto. Ma non nel senso che avevo disinteresse per tutto, nemmeno quello. Vuoto.

Poi arrivano le analisi.

Tutto bene. Sto bene. (Sospettano che quello che credevano fosse un nodulo in realtà non fosse altro che una vertebra cervicale, mortacci loro, ho il collo fine forse ahah molto meglio così..)

E a questo punto dico, e ora? Quasi come se essere malato fosse stata una soluzione più pratica.

Ok, la mia vita doveva cambiare di nuovo, c'era qualcosa che non andava, e lo sentivo già da prima di questa piacevolissima esperienza che avete pocanzi letto, ma come facevo?

Noi esseri umani siamo l'unica specie sulla terra, che nasce in uno stato iniziale di disorientamento. Ognuno di noi ha ricevuto dal caso, dall'universo, da dio o un quantum computer (chiamatelo come volete) quest'opportunità della coscienza di sè e ha il potere di fare qualcosa di concreto per far accadere determinati eventi. Di modellare il proprio destino. Nell'equazione per il successo o la sconfitta non esiste, (dillo ad alta voce) non esiste la fortuna, il caso o la circostanza favorevole. Queste sono le favolette che si racconta il nostro cervello per non farci fare fatica, per mantenerci nella nostra schifosa mediocrità.

Per avere una vita straordinaria bisogna avere una mentalità straordinaria, che ci impone di essere in uno stato fenomenale, che ci impone di saperci condizionare psicologicamente e fisicamente al 100%. Avere pieno controllo su di se.

A un certo livello di coscienza avevo capito questo, che dovevo fare qualcosa, e ho deciso di farmi un completo lavaggio del cervello. Volevo far uscire il vero me, solo il vero me e per sempre.

Intendo questo con lavaggio del cervello: mi prendevo un video, una frase, ogni cosa che potesse motivarmi e la leggevo/guardavo anche 150/200 volte al giorno. Dovevo capire che ero io ad avere il mio controllo, non il mio cervello.

Così che provai a spaccare il mio cervello, ogni volta che c'era qualcosa di faticoso, anche senza senso, allora lo facevo.

Svegliarsi alle 3 di mattina per studiare fisica per 4 ore potrebbe essere un esempio.

Anche andare a correre quando piove, c'è vento ed è notte e ci sono le troie in strada potrebbe essere un esempio.

Fare tante flessioni fino a non riuscire ad alzarsi da terra.

Correre fino a vomitare e poi riprendere a correre.

Non mangiare per 1 giorno intero. O per 2 giorni interi.

Leggere al contrario un libro di chimica.

Volevo spingere il più possibile, volevo distaccarmi dal mio cervello, e mano a mano che facevo queste cose, vedevo che riuscivo a connettere di più con i miei amici. Mi partiva il flow in continuazione, stavo bene, sto bene. Ero disposto a fare qualsiasi cosa, ero ossessionato, non pensavo ad altro, e non mi permettevo di non riuscirci, io dovevo riuscirci a costo di morire.

Voglio dire fino a poche settimane prima era come se non fossimo amici rispetto al rapporto che c'è adesso. E non che prima non fossimo migliori amici. E poi mentre gli dici che sei contento che il rapporto abbia avuto un bump così in alto ti metti a piangere. Le emozioni erano tornate ed erano forti, ne apprezzavo le sfumature. Bello.

Poi magari incontri persone che conosci di vista e ci parli e lo vedi che rimangono colpite, perché vedono te, e magari è solo un impressione, ma poi ti scrivono. E quando succede 2,3,4 volte poi dopo ti viene il dubbio. Ex fiamme che si fanno rivedere... For real dude?!??

E quindi dici, ma che cazzo sta succedendo?

E poi all'università la gente si mette a fissarti e ti sorride. E poi fai un intervento e il prof ti dà il 5 davanti a 200 persone.

Ooooh ma che cazzo succede? Cosa è sta roba?

Ogni persona che vedo è mia amica. A prescindere, perdo ogni cliché su qualunque cosa e tutti sono miei amici.

Nulla mi scuote, se c'è un problema, non è un problema, visto che so risolverlo efficacemente e in fretta.

Lascio fluire il flow, faccio quello che voglio senza sentirmi obbligato a fare nulla, mi voglio godere il momento, e voglio sentire le mie emozioni, in un momento sono l'uomo più felice della terra e dopo un ora piango dalla tristezza.. Godo anche nel soffrire se è vera sofferenza, e la lascio uscire fuori subito, senza diluirla o accumularla, provare emozioni è umano, ed io lo sono, quindi eccomi qui, nella mia schizofrenia bipolare.

Finalmente mi sento davvero allineato, così decido di darmi la botta finale con un ulteriore lavaggio del cervello: Blueprint Decoded. A quel punto non solo il mio cervello è scoppiato, ho rafforzato le mie idee .. E vedere Tyler parlare di cose che già pensavo e sospettavo, mi ha fatto pensare che forse, non sono così deficiente, che forse sto davvero prendendo la strada giusta. Dopo di che va pure oltre quelle che erano le mie idee, mi fa fare passi in avanti di anni forse. Gente che non è arrivata in centinaia di anni, a capire quello che lui insegna.

Presuntuosamente mi sento quasi come se fossi arrivato. Avere sempre avuto sfortuna è stata la mia fortuna più grande. Buttarmi sempre e comunque, mi ha permesso di crescere più in fretta rispetto a quello che sarebbe stato normalmente.

Forse è una malattia quella che mi porta a cercare di fare solo le cose difficili, quelle che non sono scontate.

Prendere le inculate, soffrirci e rialzarmi mi ha consentito e costretto ad avere la forza e la motivazione per lavorare su me stesso e sentirmi nello stato di serenità in cui mi trovo adesso.

Ad oggi sono fiero di chi sono, sento di aver trovato la mia strada, sento di essere me, finalmente. Senza compromessi, senza bisogno di approvazione dagli altri, senza tutta la merda che prima avevo in testa.

Sono libero.

Ma allora, che cazzo c'entra sta Serenissima? Non è un nome a caso.

Dall'inizio del mio percorso ho conosciuto una ragazza, 5 anni fa, con cui ho condiviso questa mia trasformazione. Inutile dire l'attaccamento che provo per lei, che mi teneva su quando ero giù, e io facevo lo stesso per lei, provando a ispirare la sua suora ad emettere l'ultimo fatal respiro e far regnare incontrastata la dea.

Ci faccio uno spin off, perché se lo merita, perché sarà il simbolo del momento di felicità che sto vivendo e perché voglio condividere le mie emozioni e trasmetterle o provarci almeno con tutti voi.

Per ora va bene così, un saluto,

Andrea

Modificato da Andrea_mi
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